Capitolo 3

Lucrezia
Lo guardavo senza capire il senso della sua domanda e cosa volesse chiedermi, poi mi guardò.
- Stai uscendo con lui? -
- No. Perché? -
- Finita la partita gli sei montata in braccio -
- Diciamo che... lui mi ha chiesto più volte di uscire, ma ho sempre rifiutato -
Si sciolse i capelli, avevo voglia di baciare le sue labbra, per la prima volta mi sentivo veramente attratta da un ragazzo.
- Si potrebbe andare a mangiare una pizza una di queste sere -
Davvero me lo stava chiedendo? Intendeva io e lui soli?
- Beh.... senti gli altri, per me non ci sono problemi -
- Intendevo io e te - Mi disse sospirando.
Il mio cuore fece una capriola.
- Certo! - Dissi.
Ci fu un minuto di silenzio, mi sembrava di sentire solo il battito del mio cuore e inconsciamente sperai che Mattia non se ne accorgesse, poi presi fiato.
- Se mi apri il bagagliaio prendo la borsa - Dissi.
Lui mi sorrise, scese dalla macchina, io lo seguii e afferrai il borsone che mi passò.
- Ci sentiamo domani Lizzy -
Annuii un po' delusa perché non mi aveva baciata e mi avviai al portone.
- A domani Mattia - Risposi entrando.
Mi spogliai e mi buttai sul letto, non riuscivo ad addormentarmi, così dopo un po' mi alzai, accesi il mio computer per cominciare a tradurre il nuovo libro, e dopo qualche minuto si aprì una finestra di un messaggio su Facebook sulla destra del desktop.
Lo aprii trovando un messaggio di Mattia.
" Non dormi? "
" Non ci riesco "
" Neanche io, se lo avessi saputo sarei rimasto a parlare con te "
Sorrisi guardando lo schermo.
" Perché non dormi? " Mi scrisse vedendo che non rispondevo.
" Un po' di ansia, agitazione.... non so "
Mi alzai e andai in cucina a riempirmi un bicchiere di vino mentre aspettavo la sua risposta.
" Se vuoi mi vesto e torno da te, forse potrei tranquillizzarti "
La conversazione si stava facendo interessante, forse era più semplice parlare nascosti dietro a un monitor.
" In che modo? "
" Rimarrei sdraiato accanto a te, e accarezzerei i tuoi capelli fino a che non ti addormenti "
" Poi starei male a non avere le tue carezze ogni sera "
" E io te le farò ogni sera "
Mi appoggiai sullo schienale della sedia e sospirai cercando di far calmare il battito del mio cuore che minacciava di uscirmi fuori dal petto.
" Ho detto qualcosa che ti ha dato noia? " Mi scrisse.
" No.... no "
" Ho voglia di baciarti Lizzy, sto impazzendo "
Con la salivazione azzerata risposi.
" Perché non l'hai fatto? " Scrissi e mi accesi una sigaretta mentre nervosa aspettavo la sua risposta.
" Perché sono un idiota! Da quando ho visto le tue foto una settimana fa ho voglia di farlo! "
Adesso non sarei riuscita neanche a guardarlo negli occhi, non sapevo cosa rispondergli, spegnere il PC e andare a letto o dirgli la verità? Senza pensarci spensi il PC e andai a rannicchiarmi a letto, mi addormentai che fuori cominciava a fare giorno.
Mi alzai a 12:00 scombussolata come se avessi bevuto litri di birra, mi preparai un piatto di pasta al pomodoro, mangiai ascoltando le notizie al telegiornale e mi ributtai sul letto.
Il suono insistente del cellulare mi fece spalancare gli occhi, afferrai il cellulare e risposi a un numero che non conoscevo.
- Pronto -
- Lizzy! Sono Elena, tutto ok? -
- Si perché? -
- Sono le 21:00, siamo al bar, Serena ti ha mandato dei messaggi e non gli hai risposto -
- Merda.... mi sono addormentata. Mezz'ora e arrivo -
Feci la doccia e mi preparai, montai in macchina e andai al bar lasciando la macchina in doppia fila con le 4 frecce.
Quando entrai Mattia mi guardò voltandosi subito, era imbarazzato quanto me, andai a sedermi con le ragazze.
- Allora? - Mi chiese Serena.
- E allora niente, mi sono addormentata dopo pranzo..... -
- Ci hai fatto preoccupare! - Rispose Elena arrabbiata.
- Mi dispiace. Ma quello è il tuo numero? -
- Si, puoi segnarlo! -
Quando si avvicinarono i ragazzi io mi alzai e andai al bancone per prendermi il caffè. Ne avevo bisogno, sentivo i miei occhi piccoli e pesanti nonostante avessi dormito tutto il pomeriggio.
- Gianni mi faresti un caffè? - Chiesi passandomi una mano nei capelli per spostare il ciuffo che mi era caduto sugli occhi.
Sentii una mano appoggiarsi sul mio fianco; Mattia, era la stessa mano di due sere prima.
- Che fai mi eviti? - Mi chiese in un sussurro facendomi venire i brividi.
- No. Non ti evito Mattia -
- Mi sembrava di sì. Perché ieri sera non mi hai più risposto? -
- Mi... sono addormentata - Mentii.
- Ti sei addormentata dopo aver staccato Facebook forse - Mi disse guardandomi.
- Forse - Risposi.
- Ecco il caffè Lizzy - Ci interruppe Gianni.
- Anche un limoncello grazie - Dissi subito. Ero in carenza di alcool.
Mattia tirò fuori il portafoglio e pagò quello che avevo preso, poi tornammo al tavolo dagli altri.
- Che facciamo? - Domandò Daniele.
- Io un'idea ce l'avrei - Rispose Serena guardandolo malizioso.
- Tesoro... non dirmelo due volte... - Sorrise Daniele.
Guardavo la mia amica con gli occhi spalancati, perché io non riuscivo a esprimere quello che sentivo come faceva lei?
- Andiamo a bere qualcosa? - Chiese Mattia  in piedi accanto a me.
- Ancora bere? Ma non sognate altro che alcool voi? - Esclamò Elena. Non doveva essere una buona giornata per lei, era scontrosa con tutti.
- Guarda che vendono anche coca cola e acqua nei locali! - Le disse Daniele.
- Ok, ok, ma andiamo, non voglio fare tardi stasera! - Dissi avviandomi alla porta.
Mattia montò in macchina con me, ormai era diventata una routine che io e lui dovessimo stare soli, e gli altri andarono con Marco.
- Non... hai delle gonne un po' più lunghe? - Mi chiese Mattia quando partii.
- Ho tempo per mettere le gonne lunghe, ho solo 18 anni -
- 18 anni e sei così bella -
Mi fermai al semaforo rosso dietro alla macchina di Marco e sorrisi.
- Potresti smettere di fissarmi? Mi urti il sistema nervoso! - Dissi guardandolo sorridendo.
- Mi hai fatto incazzare ieri sera Lizzy! -
- Mi dispiace, non era mia intenzione -

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