Capitolo 26
- Dov'eri finito? - Mi chiese quando finii di scoparla.
- Te l'ho detto. Ho avuto da fare -
- E adesso? Ci vedremo più spesso? -
- Penso di si -
Mi alzai dal divano rivestendomi e mi versai mezzo bicchiere di whisky.
- Vuoi che resti qui a dormire? - Mi chiese.
- No. Domani devo lavorare, voglio andare a dormire -
- Ok. Aspetto la tua chiamata - Mi diede un bacio sulle labbra e se ne andò.
Andai in bagno e passai più di mezz'ora sotto la doccia soltanto per togliermi l'odore di Fabiola di dosso, mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto, erano poche ore che Lizzy se ne era andata e già avevo fatto la cazzata di andare a letto con un'altra, questa volta sarebbe stata dura tornare con lei.
Lucrezia
Mi alzai la mattina dopo, mi guardai allo specchio, i miei occhi erano gonfi e stanchi, accesi il PC e qualche minuto dopo il suono mi avvisò dell'arrivo di una email. Andai ad aprirla, era di Mattia.
" Buongiorno,
In allegato troverai due copie dei libri da tradurre. La scadenza è tra un mese e mezzo.
Buon lavoro.
Mattia Gambassi. "
Non risposi alla sua email, mi misi subito a lavorare soltanto per non pensare a lui.Ancora non era l'ora di pranzo e mi ero già portata a un buon punto con la traduzione del primo libro.
Alle 11:40 suonò il campanello, aprii la porta a Elena.
- Come stai? - Mi chiese abbracciandomi.
- Potrei stare meglio -
- Marco ieri è passato da Mattia e mi ha raccontato tutto -
- Tu non credi che sia andata a letto con Daniele vero? - Dissi ricominciando a piangere.
- No Lizzy! Che stai dicendo! -
Mi calmai un po' stretta tra le sue braccia, ero fortunata ad avere due amiche come Elena e Serena.
- Lizzy. Ascolta - Mi disse sedendosi in cucina.
- Fai la tua vita, non cercarlo più, dimenticati di Mattia - Continuò seria.
- Mi manca Elena -
- Devi dimenticarlo! Ti farà soltanto del male! Esci, incontra gente nuova... -
- Io voglio lui Elena! -
- Lizzy! Ieri appena te ne sei andata è arrivata subito un'altra! - Mi disse dispiaciuta.
- Non è possibile - Risposi, sentivo il cuore battere forte, la testa pulsava forte.
- È vero Lizzy. Mi dispiace -
Ripresi fiato, asciugai le lacrime e andai in camera iniziando a vestirmi seguita da Elena.
- Cosa stai facendo? - Mi chiese.
- Vado in ufficio a portargli la lettera di licenziamento. E questa volta me la firma -
- Lizzy.... -
- Basta Elena. Voglio chiudere definitivamente con lui -
Annuì. - Vuoi che venga con te? -
- No. Ce la devo fare da sola. Ti chiamo quando esco -
Montai in macchina e guidai fino all'ufficio.
Ines era alla scrivania, mi guardò con un misto di tristezza e imbarazzo.
- Ciao Ines. Mattia è di la? -
Si alzò dalla sedia venendomi incontro.
- Lizzy non è da solo - Mi disse provando a fermarmi.
Le sorrisi. - Lo immaginavo. Fa niente - Dissi passandogli accanto.
Senza bussare spalancai la porta dell'ufficio, lui se ne stava seduto sulla poltrona mentre una ragazza era in ginocchio e gli stava facendo un pompino, quando si accorse di me sgranò gli occhi.
- Lizzy!!! -
La ragazza alzò la testa e si alzò in piedi.
- Ti chiamo più tardi Mattia - Disse, prese la borsa e se ne andò, lui si rivestì.
Presi la lettera dalla borsa mettendogliela davanti.
- Firmala Mattia -
- Lizzy ascolta.... -
- Non ascolto un cazzo! Ti ho detto firmala! -
- Possiamo parlarne? -
- Non ho niente da dirti! Non ho parole per dirti quanto mi fai schifo! Firma la lettera -
- Non la firmerò mai Lizzy -
- Mattia non farmi incazzare, firma. Questa. Cazzo. Di. Lettera. - Dissi scandendo bene le parole.
- Lizzy non è successo niente -
- Per te non è successo niente! Per me si. Non voglio più avere niente a che fare con te - Urlai.
Mi guardò avvicinandosi, sapeva l'effetto che aveva su di me, ma questa volta non potevo dargliela vinta.
- Andiamo a pranzo e ne parliamo Lizzy -
- Cosa non ti è chiaro Mattia? Voglio che firmi questa cazzo di lettera e sparisci dalla mia vita! Non mi terrai più sotto controllo. Sono libera di fare quello che cazzo voglio! Compreso farmi scopare anche da tre insieme se mi va -
Mi diede uno schiaffo facendomi rimbombare la testa, alzai il viso e gli sorrisi.
- Firma Mattia -
- No! Non lo farò mai Lizzy! - Urlò fuori di se. Prese la lettera e la strappò davanti ai miei occhi.
- Stronzo - Dissi afferrando la borsa per andarmene.
Mi afferrò per un braccio.
- Lizzy non abbiamo finito di parlare - Mi disse.
- No. Infatti non ho neanche cominciato e non ho intenzione di farlo. Sei soltanto un fallito Mattia - Con uno strattone mi liberai e uscii dall'ufficio, salutai Ines e me ne andai.
Fissai con Elena e Serena al bar dove uscivamo la sera per mangiare qualcosa insieme.
- Allora com'è andata? - Mi chiese Elena quando mi misi seduta al tavolo.
- Meglio di quanto pensassi - Dissi sorridendo.
- Quando sono entrata si stava facendo fare un pompino da una tutta rifatta - Continuai.
Serena spalancò la bocca. - Va tutto bene. Mi è servito beccarlo sul fatto, mi ha fatto capire che non posso amare una persona del genere -
- Lizzy... mi dispiace, te l'ho fatto conoscere io -
mi disse Serena sgomenta.
- È andata! Sai quanti uomini ci sono? Adesso devo solo trovarmi un lavoro -
- Ti sei licenziata? -
- Si Sere, anche se non mi ha firmato la lettera di licenziamento -
- Non l'ha firmata? - Chiese Elena.
- No, l'ha strappata, e pensa che voleva anche parlare... voleva andare a pranzo fuori, magari sistemare le cose.... -
- Che schifo - Disse Serena disgustata.
Il mio cellulare iniziò a suonare, lo tirai fuori dalla borsa rispondendo a Mattia.
- Che c'è - Dissi.
- Lizzy dove sei? -
- Sono a fare un pompino a un amico -
Serena ed Elena si misero a ridere.
- Lizzy falla finita! Devo vederti -
- Mmmhhh. No. Ho da fare -
- Ricominciamo tutto da capo -
- Puoi farlo con la tua amica con le tette rifatte che era stamani nel tuo ufficio. Ah! Grazie per avermi insegnato tutte quelle cose a letto, mi torneranno utili. Ciao Mattia - Appoggiai il telefono sul tavolo, Gianni ci portò i nostri primi e mi sorrise.
- Potresti provarci con Gianni, ti sbava dietro da quando ti conosce - Mi disse Serena ridendo.
- Potrei.... ci penserò -
Il cellulare ricominciò a squillare, tolsi la suoneria continuando a mangiare.
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