Capitolo 25
Mattia
Mi svegliai di malumore, per tutta la notte avevo sognato mia madre, soltanto quando mi voltai e trovai Lizzy che dormiva mi tornò il sorriso. Mi alzai e mi preparai per andare a lavoro.
- Ciao Ines - Dissi entrando in ufficio.
- Ciao Mattia - Mi rispose alzandosi per andare a prepararmi il solito caffè.
Lasciai la porta aperta sapendo che sarebbe entrata da un momento all'altro.
Accesi il PC, Lizzy mi aveva già consegnato il lavoro che le avevo assegnato prima delle ferie, avevo un occhio di riguardo per lei, non volevo che stesse sempre attaccata a quel computer, almeno non per lavorare.
- Ieri quando te ne sei andato sono arrivate delle nuove copie da tradurre - Mi disse Ines.
- Ah. Scadenza? -
- Tra un mese e mezzo -
Ci pensai un attimo; Lizzy era sempre stata la migliore, non aveva mai sgarrato una scadenza a differenza di altri, ma se li avessi assegnati a lei di sicuro avrebbe avuto meno tempo per me.
- Non ce la faremo mai - Dissi prendendo il caffè.
- Hai Lizzy - Mi rispose.
- Si, ho Lizzy... ma se assegno a lei quei lavori chi ci pensa a me? -
- Quindi cosa pensi di fare? -
- Non lo so. Ma mi sa che l'unica soluzione è lei. Lorenzo deve ancora mandarmi l'ultima -
- Pensaci - Mi disse prendendo la tazzina vuota.
Quando Ines uscì dall'ufficio presi il cellulare che qualche minuto prima aveva vibrato per l'arrivo di un sms; era un messaggio di quello che avevo assunto per seguire Lizzy, ero ossessionato che mi tradisse, che durante le ore in cui ero a lavoro lei si potesse vedere con qualcuno. Aprii l'immagine che mi aveva mandato; c'era Lizzy seduta al tavolino di un bar, guardai il ragazzo accanto a lei e mi venne un colpo vedendo Daniele, si sorridevano.
Non pensai ad altro per tutto il giorno, non era possibile che mi tradisse con il ragazzo della sua migliore amica, non volevo crederci, alle 17:00 presi le mie cose e tornai a casa sicuro che una volta arrivato Lizzy mi avrebbe raccontato tutto.
- Ciao! - Mi disse sorridendo quando rientrai.
Sorrisi appena, mi cambiai e entrai in cucina aspettandomi che mi dicesse che aveva visto Daniele.
- Giornataccia? - Mi chiese vedendomi silenzioso.
- Un po'. Tu che hai fatto? -
- Niente di che, sono uscita stamani a comprare il pane, ho fatto un giro al mercato e sono tornata a casa. Ti ho comprato queste - Mi disse passandomi una busta.
- Non hai fatto nient'altro? - Continuai cominciando ad innervosirmi.
Ci pensò un attimo prima di scuotere la testa convinta.
Con tutta la forza che avevo tirai la busta nel muro, lei mi guardò impaurita rimanendo ferma, presi il cellulare che avevo lasciato sul tavolo, cercai la foto e mi avvicinai a Lizzy afferrandola per i capelli.
- Questa cos'è? La riconosci? - Dissi mettendo il cellulare vicino al suo viso.
- Mi stai facendo male Mattia - Mi disse provando a liberarsi.
- Che cazzo stai facendo Lizzy? Ti fai scopare dal mio migliore amico? Non ti basto io? -
- Che cazzo stai facendo tu Mattia! Mi stai facendo seguire? - Disse liberandosi.
- A quanto pare ho fatto bene.... -
- L'ho incontrato al mercato, stava andando a fare delle commissioni e mi ha offerto un caffè Mattia! - Rispose iniziando a piangere.
- Ti aspetti che ci creda Lizzy? Da quanto va avanti? -
- Tu sei pazzo Mattia, sei completamente andato.... fatti curare.... -
Uscì dalla cucina e corse in camera, la guardai passare poco dopo con un borsone in mano.
- Fammi un favore Mattia, non cercarmi più -
- Stanne certa! Pensavo fossi diversa Lizzy -
Andò via sbattendo la porta. Chiamai Marco chiedendogli di venire da me, mentre lo aspettavo telefonai a Fabiola, una ragazza che avevo conosciuto in un locale con la quale mi "divertivo" prima di conoscere Lizzy.
- Chi si risente! Pensavo ti fossi dimenticato delle nostre nottate - Mi rispose.
- No, ho avuto da fare. Ti va se stasera ci vediamo? -
- Certo che mi va. Vengo io da te? -
- Si. Verso le 21:30? -
- Va bene. A dopo -
Bevvi un paio di birre, e appena suonò il campanello aprii a Marco.
- Ciao Mattia -
- Ciao Marco. Entra -
Andai a sedermi in cucina e lui fece lo stesso.
- Che succede? Dov'è Lizzy? -
- Volevo parlarti di questo -
Gli mostrai la foto che mi era arrivata nel pomeriggio, lui la guardò e alzò la testa.
- È Lizzy con Daniele e stanno prendendo un caffè -
- Non me l'ha detto però. Mi ha raccontato tutta la sua giornata tralasciando che aveva visto Daniele -
- No Mattia, non penserai che.... non esiste Mattia, si sarà dimenticata. E poi fammi capire, l'hai fatta seguire? -
- L'ho fatta seguire, sono ossessionato da lei! -
- No Mattia, te stai male! Dov'è lei? -
- Se ne è tornata a casa sua -
- Sei pazzo te ne rendi conto? Stravede per te! Se ne accorgerebbe anche un ceco! Vai da lei e chiedigli scusa -
- No. Ho chiamato Fabiola - Dissi sorridendo.
- Lo sai che se lo viene a sapere ti puoi scordare di Lizzy? -
- Cosa me ne faccio di una come lei? Una che si fa scopare dal mio migliore amico? -
- Ma allora sei convinto? Stanno prendendo un caffè Mattia! -
- Sarebbe bastato che me lo avesse detto -
- Tu sei folle Mattia. Vado a casa, Elena mi sta aspettando per cena. Ripensaci. Digli a Fabiola di non venire e vai da Lizzy. Sei perso senza di lei -
- No. Questa volta basta -
- Come vuoi.... ti chiamo domani -
Rimasi da solo, avendo finito le birre presi una bottiglia di whisky dalla vetrina e me ne versai mezzo bicchiere. Quando arrivò Fabiola ero quasi ubriaco, aprii la porta, aveva i capelli legati in una coda di cavallo, una minigonna di jeans che lasciava poco spazio all'immaginazione e una canottiera scollata.
- Ciao campione - Mi disse sorridendo.
La tirai dentro afferrandola per un braccio, la baciai, non aveva il sapore di Lizzy, gli tolsi la canottiera e affondai il viso nei suoi seni rifatti mentre le sue mani tiravano giù i miei pantaloni. La feci sedere sul divano, afferrai la sua testa e avvicinai il mio sesso alle sue labbra, non era Lizzy ma godevo ugualmente.
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