Capitolo 24

Lucrezia
Montai in macchina e allacciai la cintura, lui si mise gli occhiali da sole e partì.
- Destinazione? - Chiesi curiosa.
- Paradiso - Mi rispose sorridendomi.
Appoggiai la mano sulla sua coscia muscolosa, di tanto in tanto guardavo il suo profilo, ero stata fortunata ad averlo trovato, aveva il viso di un angelo e il corpo di una statua.
Imboccò l'autostrada, canticchiavo reggendo nella mano il mio cellulare facendo finta che fosse un microfono e lui rideva guardandomi di tanto in tanto.
Prese l'uscita di Viareggio e dopo poco parcheggiò.
Entrammo in un ristorante e ci fecero accomodare su una terrazza sulla riva del mare,
Fissavo la spiaggia dove qualche bambino correva sul bagno asciuga scappando dalle onde che arrivavano.
- Ti piace qui? - Mi chiese togliendosi gli occhiali da sole.
- Si, quante ce ne hai portare? -
- A dire il vero sei la prima, ci sono stato solo con Marco e con Daniele -
- Giuramelo.... -
- Te lo giuro Lizzy, che motivo avrei di dirti una cazzata? -
Ordinò due risotti di mare, due orate al forno e una bottiglia di vino bianco.
Non lo vedevo più pensieroso come i primi tempi che ci frequentavamo, adesso era rilassato, sembrava che tutto quello che aveva passato da ragazzo lo avesse rimosso definitivamente dalla sua testa.
- Vuoi il dolce? Certo che lo vuoi... devi mangiare - Disse rispondendosi da solo.
- Non sono deperita -
- Si che lo sei... e poi con tutta la ginnastica che facciamo hai bisogno di energie -
Mi misi a ridere finendo il bicchiere di vino nel bicchiere che mi stava dando alla testa.
Quando il cameriere si avvicinò ordinò due tiramisù.
- Stai bene con me Lizzy? - Mi chiese una volta finito il dolce.
- Certo! Perché me lo chiedi? -
- Ho paura che il mio passato possa in qualche modo farti ripensare a noi in senso negativo -
- Tu non hai colpa del tuo passato Mattia. Per me esiste solo il presente -
Mi sorrise afferrando la mia mano e la strinse.
- Io non sarei niente senza di te Lizzy -
- Tu saresti tutto ugualmente. Sei un ragazzo splendido, dolce... certo a volte un po' troppo geloso e possessivo... ma sono caratteristiche che fanno parte di te. E non riuscirei a farne a meno adesso che le conosco -
- Non lasciarmi mai -
- Non lo farò Mattia -
Prendemmo il caffè, pagò il conto e mi prese per mano uscendo dal ristorante.
Camminammo sulla spiaggia mano nella mano, di tanto in tanto mi stringeva a se per darmi un bacio, mi sentivo amata anche se non aveva mai detto di amarmi.
Rimanemmo tutto il pomeriggio sulla spiaggia, mangiammo una pizza al volo e montammo in macchina. Prima di andare a casa si fermò al bar per salutare i nostri amici.
- Ciao!!! - Disse Serena alzandosi per abbracciarmi. Anche Elena si alzò dalla sedia e mi diede un bacio sulla guancia. Bevvi il caffè che aveva ordinato Mattia e Elena mi guardò quando mi riavvicinai al tavolo.
- Serena, andiamo a fumare. Vieni Lizzy -
Le seguii fuori e ci accendemmo una sigaretta lasciando i ragazzi a parlare dentro.
- Lizzy, io di quella storia non ho detto niente a Serena - Disse Elena.
- Quale storia? Che succede? - Domandò Serena guardandomi.
Sospirai, anche se cercavo di dimenticare quello che era successo con Tommaso non ci riuscivo.
- Tommaso - Dissi.
- Che ha fatto Tommaso -
Guardai Mattia attraverso la porta chiusa del bar, non ne avevamo più parlato, ma ero sicura che anche lui non si era dimenticato.
- L'ultimo allenamento a cui sono andata. Appena finito mi sono trattenuta per dirgli che avrei smesso di giocare e ha reagito male -
- In che senso ha reagito male? -
- Ha iniziato a dirmene di tutti i colori. Mi ha detto che volevo smettere perché adesso avevo trovato un idiota che... veniva a letto con me, che tanto sarei stata sua... ha perso la testa -
- L'importante è che non ti ha fatto niente! Lascialo dire! -
- È questo il punto! Non si è limitato a offenderla Serena! - Si intromise Elena.
- Lizzy cosa è successo? - Mi chiese Serena preoccupata.
- Ha provato a violentarmi Serena -
- È uno scherzo vero? -
- No Serena. Non è uno scherzo, se non era per Mattia che non vedendomi uscire è entrato negli spogliatoi ci sarebbe riuscito... -
- Oh merda... perché non me l'hai detto? - Mi disse abbracciandomi.
- Non voglio più pensarci. Guardate quanto è bello il mio Mattia - Dissi fissando il mio ragazzo che rideva con gli amici.
- Va tutto bene tra voi? - Mi disse Serena.
- Si, non potrebbe andare meglio. Si preoccupa per me, non mi fa mancare niente -
Come se si sentisse osservato Mattia si voltò verso di me e mi sorrise, Elena si avvicinò.
- Siete persi l'uno dell'altro. Mattia non vede altro che te -
- Non puoi capire la fatica che sto durando per tenermelo vicino - Risposi ridendo facendo ridere anche le mie amiche.
- Tipo? - Mi chiese Serena appoggiando il viso sulla mia spalla.
- Cose che non avrei mai pensato di fare - Risposi strizzandole l'occhio.
Rientrammo dentro, Mattia mi prese in braccio stringendomi per i fianchi.
- Andiamo a casa tesoro? -
- Si - Risposi alzandomi in piedi.
- Oh, non state un'altra settimana senza farvi vedere! - Disse Daniele.
- Non ti assicuro niente - Rispose Mattia tirandomi verso l'uscita del bar. - La ragazza è esigente! - Continuò e io lo guardai male.
- Dai Lizzy, sto scherzando! - Mi disse baciandomi vedendo che mi ero offesa.
- Buonanotte ragazzi! - Ci disse Marco.
Entrai in casa dopo Mattia, chiusi la porta, era stata una giornata lunga, andai in bagno a lavarmi i denti, poi tornai in camera; Mattia si era addormentato. Mi cambiai e infialai sotto le coperte facendo attenzione a non svegliarlo, lui si voltò verso di me, mi abbracciò mugolando qualcosa di incomprensibile e continuò a dormire.
Lo guardai per un po' prima di cadere anche io in un sonno profondo.

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