Capitolo 23
Mattia
Sfilò le sue dita e iniziò a ridere come una matta.
- Perché ridi? - Chiesi.
- Mai mi sarei immaginata di fare una cosa del genere - Rispose continuando a ridere.
- Ancora non è niente Lizzy.... non vedo l'ora di tornare a casa. Mi sa che non riuscirò a finire la mia giornata di lavoro -
- Io ti aspetto qui - Mi disse maliziosa.
- Resta ferma così.... non ti muovere Lizzy, spengo tutto e vengo a casa -
- Non vedo l'ora -
Spensi tutto e mi precipitai a casa dopo aver salutato velocemente Ines.
Prima di tornare a casa mi fermai a un sexyshop a comprare alcune cose.
Adesso che aveva fatto anche questo si era lasciata andare del tutto.
Chiusi la porta alle mie spalle, e entrai in camera da letto, Lizzy era lì che mi aspettava come le avevo detto.
- Che hai in quella busta? - Mi chiese gattonando fino al fondo del letto.
- Ci sono dei regali per te - Risposi.
Passò la sua mano sul cavallo dei miei pantaloni, era già duro in mezzo alle mie gambe, sganciò i jeans e li tirò giù insieme ai boxer, si tirò su in ginocchio e sfilò la mia maglietta passando le sue labbra sul mio petto.
- Voglio il tuo sedere Lizzy -
Sgranò gli occhi fissandomi.
- Non ti farò male, non te ne ho mai fatto.... ti fidi di me? - Dissi tirando fuori l'olio dalla busta che avevo appoggiato sul letto.
- Mi fido di te - Mi rispose.
La feci sdraiare e sfiorai il suo sesso con le dita gemette e abbassai il mio viso, allargò le sue gambe per permettermi di appoggiare la bocca sul suo sesso umido.
- Sei così buona -
La sentii ridere e affondai la lingua dentro di lei .
- Si Mattia..... continua.... -
Continuai a leccarla fino a che non venne di nuovo, il mio sesso pulsava sentendola godere.
- Girati! - Le ordinai.
Lei si voltò dopo avermi sorriso.
- Mettiti in ginocchio Lizzy, non farti pregare! -
Si mise in ginocchio come le avevo chiesto, infilai il mio pene dentro di lei che spinse il bacino indietro, aprii la bottiglietta d'olio e ne passai un po' sul suo di dietro, continuando a muovermi dentro di lei infilai un dito nel suo di dietro lentamente, non parlava ma continuava a gemere sempre più forte.
- Ti piace? - Chiesi spingendo il mio dito nel suo di dietro.
- Si Mattia, non fermarti -
Uscii dal suo corpo, il mio sesso brillava dei suoi umori, lo avvicinai al suo di dietro e mi spinsi dentro piano piano.
- Rilassa i muscoli Lizzy. Va tutto bene -
Passai la mano intorno ai suoi fianchi e iniziai a toccare il suo sesso mentre spingevo il mio pene nel suo di dietro.
Quando lo sentii tutto dentro iniziai a muovermi.
- Merda Lizzy.... è dentro al tuo culo. Lo senti -
- Si - Rispose piegandosi ancora di più.
- Ti piace? Dimmi che ti piace? -
- Continua Mattia -
- Ancora non ci credo Lizzy, ti sto sfondando il culo... sto per venire.... -
Iniziò a toccarsi gemendo, avevo creato una macchina del sesso; quando l'avevo conosciuta era timida, impacciata, adesso sembrava che avessi svegliato qualcosa dentro di lei, stava diventando insaziabile, pronta a soddisfare ogni mio desiderio.
Venni dentro al suo sedere appoggiando il busto sulla sua schiena.
- Ancora Mattia.... sto per venire.... - Mi disse spingendo il suo sedere indietro.
Continuai a muovermi fino a che non si distese sul letto e io finii sopra di lei ancora dentro, esausto e appagato.
Si alzò e andò a fare la doccia, rimase sotto il getto d'acqua per una mezz'ora buona, poi tornò in camera nuda e disinibita come non l'avevo mai vista, si sdraiò accanto a me venendomi vicino, accarezzava la peluria del mio petto facendomi rilassare, quando chiusi gli occhi sentii le sue labbra sulla mia pancia e mi misi a ridere.
- Tu mi farai morire di infarto - Dissi.
- Voglio che mi desideri al punto che non guarderai nessun'altra -
- È già così Lizzy - Risposi sentendolo diventare duro di nuovo. - Esisti solo te, la tua bocca, il tuo sorriso il tuo culo, ci sei soltanto tu nei miei pensieri - Continuai prendendole un capezzolo in bocca quando avvicinò il suo seno alla mia bocca.
- Ti ho dato tutto quello che avevo Mattia. Corpo e anima -
- Non mi basterà mai Lizzy... avrò sempre bisogno di tutto questo -
Si mise a cavalcioni sopra di me e si abbassò sopra al mio sesso cominciando a muoversi.
Era vero, non mi bastava mai, ogni volta che la facevo mia sentivo ancora di più il bisogno di averla, l'avrei tenuta una vita sotto una campana di vetro, nessuno doveva desiderarla come la desideravo io, nessuno doveva avere il suo corpo.
- Così, brava - Dissi mentre continuava ad abbassarsi su di me guardando il mio sesso sparire dentro al suo. La lasciai fare fino a che non venne, il suo sesso si stringeva intorno al mio come in una morsa, la misi sotto di me, afferrai le sue gambe portandomele sopra le spalle e affondai dentro di lei.
Urlò di piacere mentre il sangue pompava veloce dentro le mie vene, stavo per venire di nuovo guardando il suo viso contorcersi di piacere.
- Ti vengo dentro Lizzy... -
Non rispose, ma riuscì a spostarsi nel momento esatto in cui raggiunsi l'orgasmo, mi sdraiai sul letto a peso morto.
Questa volta andai io a fare la doccia lasciandola distesa sul letto, ero tornato da due ore da lavoro e avevamo già fatto l'amore due volte, indossai l'accappatoio e tornai in camera.
- Hey stallone - Mi disse.
Mi tolsi il cappuccio, in mano teneva il vibratore che avevo comprato prima di tornare a casa. - Che c'è? Hai bisogno di un aiuto? Non ce la fai da solo? - Continuò ridendo.
- Lizzy non sfidarmi.... -
- Ahahahah mica l'ho comprato io! -
- L'ho comprato perché stai cominciando ad essere troppo esigente - Risposi.
- Quindi vuoi che faccia da sola? -
- Quello mai - Risi guardandola nei suoi occhi azzurri. Mi avvicinai e baciai le sue labbra morbide.
- Preparati, ti porto fuori a pranzo - Dissi dandogli una pacca sul sedere.
- Cosa festeggiamo? -
- Non festeggiamo, mi va e basta -
Si alzò dal letto e iniziò a prepararsi.
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