Capitolo 1
Lucrezia
Ero appena tornata dal mare dove avevo passato una settimana con i miei che non vedevo spesso perché quando loro si erano trasferiti nella casa al mare io avevo deciso di restare a Firenze, misi i panni sporchi in lavatrice e mi spogliai per andare a fare una doccia, accesi lo stereo ed entrai sotto il getto di acqua calda.
Ancora in accappatoio aprii una bottiglia di vino rosso, me ne versai un bicchiere e mi misi seduta sul divano.
Il cellulare sul tavolino di fronte a me iniziò a vibrare; Serena, la mia migliore amica mi stava chiamando.
- Pronto - Risposi felice di sentirla.
- Sei tornata stronzetta? - Ormai mi aveva affibbiato quel soprannome, non ne andavo fiera ma mi sarebbe sembrato strano se non mi avesse chiamata così.
- Si, sono rientrata un'ora fa -
- Ok, allora preparati -
- Per fare cosa? -
- Stasera andiamo a divertirci! Voglio presentarti degli amici che ho conosciuto la sera che sei partita per il mare -
- E quale sarebbe il programma? -
- Tu non preoccuparti, hai ancora una settimana di ferie! Non fare la pensionata! Passo a prenderti alle 22:00. -
Erano le 20:30, mi restava 1 ora e mezzo per prepararmi. Andai in bagno e passai la piastra sui miei capelli che mi ero tagliata al mare da un'amica di mia madre. Adesso non sembravo più una diciottenne, quel taglio più lunghi davanti e più corti dietro mi davano un'aria più da donna, andai in camera e aprii l'armadio, scelsi un paio di jeans a sigaretta che fasciavano il mio fisico asciutto, una canottiera bianca scollata e per finire un paio di décolleté nere. Mi truccai e scesi giù ad aspettare la mia amica che arrivò dopo qualche minuto.
- Mio Dio che schianto! Ma che hai fatto? L'aria di mare ti ha fatto bene vedo! - Disse abbracciandomi.
- Stranamente mi sento bene! - Risposi.
- Monta in macchina, non vedo l'ora di presentarti gli altri! -
Arrivammo al solito bar dove uscivamo di solito io e lei, mi aveva detto che gli altri ci stavano aspettando li, imbarazzata scesi dalla macchina e la seguii.
Mi avvicinai al bancone con passo deciso anche se in realtà le gambe mi tremavano, tutti si voltarono a guardarmi per colpa di Gianni, il barista che era rimasto a guardarmi con la bocca spalancata.
- Ma sei tu? - Mi chiese quando mi avvicinai al bancone.
- Si Gianni! Adesso chiudi la bocca! - Dissi appoggiando la mano sotto al suo mento.
- Ragazzi lei è la mia amica Lucrezia! - Disse Serena abbracciando un ragazzo rasato. Più tardi avrebbe dovuto raccontarmi un po' di cose, per esempio chi era quello.
Una ragazza mora con i capelli lunghissimi si avvicinò sorridendomi.
- Piacere, io sono Elena. Serena ci ha parlato un sacco di te! - Mi disse.
- Ah.... mi fa piacere. Lucrezia - Risposi.
- Ok, lui è Marco, il fidanzato di Elena - Mi disse Serena presentandomi un ragazzo biondo con gli occhi azzurri. - Lui Daniele - Il ragazzo rasato al quale si era abbarbicata appena entrati. - E lui è il nostro Mattia - Continuò spingendo l'ultimo verso di me.
- Piacere - Disse allungando la sua mano.
L'afferrai sorridendogli.
Era alto quanto me con i tacchi, aveva i capelli castani scuro legati dietro in una coda, gli occhi nocciola, un accenno di barba e un fisico da fare invidia.
- Hai barato Serena, non è la stessa delle foto che ci hai fatto vedere - Gli disse.
Guardai la mia amica stupita, lei distolse lo sguardo. - Ha apportato un po' di cambiamenti, ma è lei - Rispose ridendo.
- Prendi qualcosa? - Mi chiese Marco togliendomi dall'imbarazzo.
- Un caffè - Dissi.
- Bene, caffè e limoncello per tutti Gianni! - Serena mi trascinò per un braccio a sedere, Elena ci seguì.
- Di che foto stava parlando? - Chiesi a tutte e due.
- Beh.... Mattia quando gli ho parlato di te è voluto andare su Facebook a vedere le tue foto. E sai qual'è la cosa bella? -
- No - Risposi poco convinta facendo ridere Elena.
- Che ogni giorno mi chiedeva quando saresti tornata! - Disse euforica.
- Parliamo di te Serena! C'è qualcosa che devi dirmi? - Dissi cambiando discorso.
- No! No, assolutamente -
- Sicura? -
- Forse.... ma non adesso Lizzy. Piuttosto, come ti sembra Mattia? -
Lo guardai mentre prendeva il suo caffè ridendo con gli amici.
- Carino - Dissi tralasciando il fatto che non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso.
- Ecco i caffè e i limoncelli! - Disse Gianni appoggiando il vassoio sul tavolino.
- Questo per Elena.... Serena... e infine per la mia principessa - Continuò appoggiando il tutto sul tavolino. Mi strizzò l'occhio e tornò dietro il banco.
- Carino e basta? - Mi chiese Elena appoggiando la sua mano sopra la mia.
- Ma che vi devo dire? Lo conosco appena! È un bel ragazzo -
Elena e Serena si sorrisero complici e io diedi una spinta a entrambe e presi il mio caffè ridendo con loro.
Daniele si avvicinò al tavolino appoggiando le mani sulle spalle di Serena.
- Vogliamo andare ragazze? -
- Si, guidi tu la mia macchina? -
- Si Sere, Marco ha detto che prende la sua perché non vuole fare tanto tardi, noi quattro andiamo con la tua -
- Il solito vecchietto - Esclamò Elena riferendosi al fidanzato mentre si alzava.
Mi alzai e uscii dal bar, mi accesi una sigaretta mentre aspettavo gli altri e aspirai a pieni polmoni.
Poco dopo uscirono e montammo in macchina, Daniele giudò fino a un locale appena fuori Firenze, per tutto il viaggio Mattia e Daniele mi riempirono di domande alle quali risposi educatamente ringraziando mentalmente Serena per essersi seduta dietro con me.
Il locale era gremito di gente, ragazzi e ragazze di tutte le età ballavano in mezzo alla pista, persi subito tutti gli altri e decisi di avvicinarmi al bancone per prendere da bere, poco dopo mi sentii afferrare per i fianchi.
- Finalmente! Sono venti minuti che ti cerco! Siamo seduti a quel tavolo, vieni? -
Sorrisi a Mattia imbarazzata per la sua mano che ancora non aveva spostato.
- Si.... andiamo -
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