Capitolo 21

«mi ha aiutato l’unica persona che conosce questo posto» mi risponde sorridente.
«Roy!» affermo e lui annuisce.

Mi guardo intorno e sono meravigliata da ciò che vedo. Il soffitto è ricoperto di palloncini a elio trasparenti e ripieni di stelle fluorescenti con dei bigliettini pendenti. È fantastica l’atmosfera che creano in questa stanza, sembra un cielo stellato, mi avvicino a un bigliettino per leggere cosa c’è scritto e leggo "all of me loves all of you" (ogni parte di me ama ogni parte di te) è una frase di una delle nostre canzoni preferite, avanzo verso un altro biglietto e trovo questa frase "i found a love for me" (ho trovato un amore per me), Nicholas si avvicina alle mie spalle accarezzandomi, mi volto per poterlo osservare negli occhi, lui mi sorride e con la mano afferra un bigliettino sulla mia destra, me lo mostra e ci leggo "girl you're amazing just the way you are" (ragazza sei incredibile come sei) mi rendo conto che ha estrapolato le frasi più significative delle canzoni che più amiamo.

Non servono parole, il silenzio che ci circonda sono la melodia più bella, più significativa, più magica, più unica che si possa dire. Le parole a volte sono di troppo, superflue, il silenzio che c’è in quest’istante è il rumore più incantevole che si possa desiderare. La felicità estrema si nutre delle parole e in compenso ci dona la beatitudine interiore.

Appoggio le mani sui suoi pettorali, lo bacio delicatamente sulle labbra e nel frattempo scendo sulla cintura e inizio a slacciarla per poi lasciare cadere alle caviglie i suoi pantaloni.
Ci desideriamo come mai prima d’ora, siamo entrambi in intimo. I nostri occhi non smettono di guardarsi e dirsi tutto in una meravigliosa quiete. Iniziamo a baciarci nel mentre ci togliamo l’ultima barriera rimasta tra di noi, l’intimo. Mi prende con delicatezza per appoggiarmi sul letto, quasi come se fossi fatta di porcellana «sei unica Lola» mi sussurra mentre mi bacia. Mi perdo nei suoi occhi di cristallo mentre i nostri corpi sono uniti in un movimento passionale, si fondono diventando tutt’uno, formano l’amore e il piacere. Non siamo più io e lui, Nicholas e Lola, ora siamo NOI!!!
Il piacere che si prova quando si fa l’amore è indescrivibile, ma posso dire con certezza assoluta che è la prima volta che lo provo.
Non è la mia prima volta che ho un rapporto intimo, ma è la prima volta che faccio l’amore, è la nostra prima volta. Ci guardiamo con gli occhi colmi di amore puro «ti amo Lola» mi dice dandomi un bacio sulla fronte «grazie per avermi fatto scoprire l’amore, ti amo anche io Nicholas» rispondo a mia volta.

Rimaniamo abbracciati per poi addormentarci nel modo più piacevole che si possa desiderare.


*****

Nicholas P.O.V.

Sono sveglio da diverse ore. Dopo aver fatto l’amore con la donna della mia vita per poi esserci addormentati abbracciati mi sono risvegliato con la voglia di osservarla e assaporare il suo corpo vicino al mio che mi fa impazzire, il profumo della sua pelle, il suo viso angelico.
È mia, è totalmente mia e non mi sembra vero. La amo troppo. Da oggi siamo diventati una cosa unica.

Fuori sta sorgendo una nuova giornata decido di alzarmi e preparare la colazione.

«buongiorno amore mio» mi richiama la voce più dolce che possa udire «buongiorno anche a te ottava meraviglia. Dormito bene?» domando mentre la bacio
Quelle labbra morbide come un cuscino non potrei farne a meno, non so come ho fatto prima ma ormai ne sono dipendente. Succede la stessa cosa con il cuscino, da qualche parte ho sentito che i neonati non lo utilizzano e penso sia successo la stessa cosa anche a me in tenera età, ma ora non potrei farne a meno non riuscirei a dormire è lo stesso con le sue labbra se non le sfioro almeno una volta al giorno mi sento mancare qualcosa, una parte fondamentale di me.
Per non parlare poi del suo profumo è irresistibile, lei è irresistibile «ho dormito benissimo e il risveglio non poteva essere migliore con questo odore invitante» il cibo! Il suo punto debole! «sapevo che la colazione ti avrebbe svegliata di buon umore. Dai mangiamo che dobbiamo partire per New York. Abbiamo un sacco di lavoro che ci aspetta» dovrei anche dirle l’idea brillante di mia madre, ma lo farò più tardi, magari a New York, ora non voglio rovinarle l’ottimo umore. Brillante si fa per dire, mia madre tutto può pensare tranne idee brillanti, ma so che Lola capirà. «prima di partire possiamo fare una passeggiata al lago?» me lo domanda con gli occhi luccicanti, non posso dirle di no «dico di si solo perché il tuo sguardo è irresistibile»

«buono a saperlo» risponde con un sorriso a trentadue denti «sapere cosa?» mi sono perso nella sua bellezza «che il mio sguardo è irresistibile» fosse solo quello, è tutta irresistibile. Dalla testa ai piedi è tutta meravigliosa.
Sono consapevole che non sono più un ragazzino, ma sono grato al fato di avermi fatto incontrare l’amore della mia vita anche se l’attesa è stata lunga per lei ne è valsa la pena.
In fondo nella vita non importa quanto aspetti, ma chi aspetti. Aspettare lei è stata l’attesa migliore della mia vita, prima ovviamente non me ne rendevo conto, ma ora si.
Di solito si usa dire che si dà valore alle cose e alle persone dopo che si perdono nel mio caso è il contrario.
So come era prima la mia vita, prima del suo arrivo, prima di Lola e pertanto lei ora ha un valore immenso ai miei occhi.
Non ho bisogno di perderla per capirlo. Anzi non la voglio perdere per nessuna ragione al mondo.
Ho vissuto ventotto anni da solo quindi so benissimo come si sta senza. Per me la persona giusta ha un valore infinito appena la incontro e percepisco le sensazioni giuste e lotto con le unghie e con i denti per conquistarla e tenerla stretta a me per sempre.
«andiamo la passeggiata ci attende» mi trascina per la mano distogliendomi dai miei pensieri. Stringo la sua mano e ci incamminiamo in silenzio. Tra di noi bastano i piccoli gesti non servono per forza parole.

«ho una strana sensazione» esclama rompendo la quiete che ci circondava «che sensazione?» domando voltandomi verso di lei «non lo so! Strana. Come se tu volessi dirmi qualcosa, ma non mi stai dicendo niente quindi sono io che sono paranoica» il suo sesto senso.
Ricordo che mi ha raccontato qualcosa in merito, ma non lo ritenevo così perspicace. «non sei paranoica, Ti amo» le do un leggero bacio sulla fronte per poi continuare la camminata «Ti amo anche io» le sono grato per non aver posto altre domande.
Oggi voglio che sia una giornata tranquilla al resto ci penseremo domani.

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