Non dovevo più parlare...

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Cap.6

'Non dovevo più parlare...'


#Madison

Più volevo non pensare ad Harry più lo facevo.

Il sesso con lui era stato adrenalinico, non impacciato come la prima volta.. quella volta.

Erano cambiate tante cose tra di noi.. e non intendo solo Virginia. Lei era il risultato del nostro passato, lo sarebbe stata sempre, non l'avrei mai rinnegata. Forse l'unico merito che potevo attribuire ad Harry era proprio l'avermi dato la mia bambina.

Vederla ridere guardando Lilli & il Vagabondo era meraviglioso, era in trance, isolata dal mondo intorno. Che ne sapeva lei del mondo?

«Mamma anch'io mangerò gli spachetti con il mio fidanzato?» chiese mentre la tv trasmetteva la scena.

«Certo amore.. vedrai, succederà!»

«Voglio un fidanzato bello.. pecchè io sono molto bella»

La modestia non l'aveva presa sicuramente da me.. mai troppo carina, mai troppo socievole, mai troppo qualsiasi cosa. Per fortuna quel gene le era stato trasmesso da Harry.. sempre perfetto, giusto, con la frase pronta e la faccia tosta.

Tutto procedeva secondo i miei piani.

Harry si era divertito con me.. molto e in fretta. Ne aveva parlato ai suoi amici e dalle parole di quel Louis sembrava parecchio preso.

Era stato fin troppo facile.

Il mio vantaggio era quello di non essere rintracciabile.. se non al lavoro, e con un po' di attenzione potevo evitarli anche lì.

Mentre Virginia se ne stava incollata alla tv, passai il tempo a fare ricerche su di lui. Cos'aveva fatto, che cosa gli piaceva, cosa poteva interessargli. La strada era quella giusta.. un po' di sano passatempo fisico, mai essere appiccicosa, poi avrei aggiunto qualche dolcezza.

La preda sarebbe stata catturata.

Quasi mi stupii del mio potere. Quattro anni fa io avevo dato la caccia a lui.. ora sarebbe stato lui a chiedere di essere preso. E lo stava facendo.

Lo avrei fatto sentire importante, gli avrei fatto provare le stesse sensazioni meravigliose che provavo io quando ero con lui; e poi sarebbe precipitato, come aveva fatto precipitare me.

7 giorni dal nostro contatto. Potevano bastare.

Lista chiamate: H.S. Tasto verde.


#Harry

Mai un attimo di relax, sempre a correre tra uno studio e altro.

Mai un momento per approfondire certe cose. Non avevo ancora avuto il tempo materiale di cercare Maddy al lavoro visto che lei non si era più fatta sentire.

Avevo deciso di mettere da parte la figuraccia e riprovare, concentrandomi di più e impegnandomi.. non potevo lasciare una ragazza in giro sapendo di essere venuto solo io e pure velocemente. Ne andava del mio ego.

«Fifa con gli amici, la mia ragazza... che serata!» esclamò Louis gettandosi sul divano tra me e la sua mora. Sì, ci stava una bella serata tra di noi.

Sentii la tasca vibrare. Sconosciuto. Un solo nome nella mia mente.

«Una chiamata anonima!»

Tutti si voltarono a guardarmi mentre fissavo lo schermo.

«Rispondi tu o le parlo direttamente io?» mi incoraggiò a modo suo Zayn.

Cercando di essere distaccato, mi schiarii la voce «Pronto?»

«Hey popstar..»

Davanti a quella voce restai a bocca aperta, incapace di fare qualunque cosa. Ma dovevo prendere le redini della questione.

Liam con la mano mi fece cenno di continuare la conversazione.. avevano capito tutti chi fosse e quanto mi fossi già giocato le palle.

«Hey.. ciao.. come stai? - 'Ciao come stai??' nemmeno alle medie si dice più; mi diedi un colpetto sulla fronte - Ehm.. è da un po' che non ci sentiamo.»

«E che non ci vediamo...» aggiunse.

Al suo chiaro riferimento ridacchiai come uno scemo, gongolando come se fosse la prima volta. Mi piaceva che fosse lei ad usare questo tono così malizioso.

I ragazzi mi guardavano interessati aspettando in tensione il prossimo scambio di parole.

«Perchè non iniziate a fare le squadre invece di spiare la mia telefonata?» li riproverai coprendo il microfono del cellulare con una mano. Borbottarono infastiditi prendendo posto sul divano.

Cambiai stanza.

«Hey Maddy.. scusa. Comunque hai ragione, dovremmo vederci..»

«Facciamo ora?»

«Eh? Ora?»

Rise «Non sei tu quello degli incontri 'adesso e subito'? Oh ma forse ho sbagliato numero»

«Il numero è giusto, è giusto! ..dove ci incontriamo?»

«Sturbucks? Stacco tra mezz'or-»

«Non so se arrivo in tempo.. casomai aspetta.»

Mentii. In realtà ero già pronto per salire in macchina e guidare alla velocità della luce, ma avrei temporeggiato per non essere troppo puntuale.. le star si fanno aspettare, no?

Ero elettrizzato, eccitato, curioso.

«Hey playboy è merito mio se ti ha chiamato» si vantò Louis.

Fermai il mio sistemarmi i capelli allo specchio e puntai su di lui uno sguardo interrogativo che lo spronasse a concludere il discorso.

«Non guardami così! Ho solo detto alla sua responsabile che un mio amico voleva essere contattato ancora da questa Maddy... tutto qui!»

«Ma sei scemo? Ora penserà che sono ossessionato da lei!»

«Lo sei Harry, lo sei»


#Madison

Avvisai Kevin e Kat che avrei cenato con i miei colleghi.

Figuriamoci se Harry avesse rifiutato un incontro così, mordi e fuggi. Risi di lui. Era semplice ingannarlo. Era diventato più bello, ma l'ingenuità forse non era cambiata.

Dopo aver sistemato alla meglio i capelli ed aver aggiunto un leggerissimo colore alle mie guance, ero già pronta da dieci minuti, ma non l'avrei aspettato fuori come una ragazzina all'uscita di scuola.

Alla mezz'ora spaccata, il suv nero si fermò dall'altra parte della strada.

Mary, Eva e Mark uscirono con me, ci salutammo e un colpo di clacson riportò la mi attenzione sulla macchina che avevo fatto finta di non vedere.

Quando il gruppo voltò l'angolo e attraversai la strada, lui scese.

«Harry..» sorrisi avvicinandomi più del dovuto.

«Maddy..» strinse un braccio intorno alla mia vita fissando lo sguardo verso la scollatura che il cappotto mi creava. Dettaglio che non avevo calcolato ma che stava giocando a mio favore. Non si fece scrupoli a passarsi la lingua sulla labbra, forse pregustando già il fine serata.

Ci fissammo poi per attimi infiniti. Ci avrei passato la vita in quegli occhi.

«Ho pensato di prendere qualcosa e ...mangiare da me. Ti va?» propose aprendomi lo sportello.

Mangiare insieme implicava conversazione, nel mio piano non era incluso il parlare.

Ma per catturare la preda avrei dovuto aggirare qualche ostacolo.

«Sì, mi va»

Dopo aver preso il cibo, ed essersi accomodato alla guida, si chinò sul sedile per mettere i sacchetti nella parte posteriore della vettura. Approfittai di questo, afferrai leggermente la sua maglietta.

«Che stai facen-» provò a dire prima che mi avventassi su di lui, e premessi le mie labbra sulle sue. Rispose al mio bacio, leccandomi il labbro inferiore, e chiedendo accesso alla mia bocca. Ovviamente l'ottenne.

Sorridendo si staccò dalle mie labbra «Dobbiamo andare.. o la cena si raffredderà!»

Tornai al mio posto, frustrata. Mi aveva rifiutata, non andava bene.

Riprese la guida, e quando si fermò al semaforo rosso allungai la mano verso la coscia di Harry, strofinandola leggermente. Lo vidi sorridere guardando la strada. Continuai imperterrita, salendo lentamente.

«Maddy..» il suo tono di fastidio non era convincente.

Non dissi nulla ma la mia mano iniziò a muoversi sempre più vicino al suo inguine. Osai tastarlo con il palmo della mano, la sua lunghezza diventò dura sotto il mio tocco.

Un gemito sfuggì dalle sue labbra mentre stringeva il volante.

«Basta dai..» balbettò, cercando di mantenere una faccia seria, ma lo ignorai continuando il mio lavoro.

Dato per scontato quello sfregamento, mi abbassai con il viso verso il cavallo dei suoi pantaloni, e dopo aver armeggiato con il bottone, liberai la sua erezione già viva.

Sì, mi stavo dando della troia io stessa.. ma la vendetta finale valeva la pena.

L'illusione che aveva fatto provare a me, l'avrebbe provata anche lui.. quadruplicata.

«Non farlo.. - disse a denti stretti - Non adesso»

Harry stava implorando, e la cosa mi accendeva di più.

Non gli diedi modo di discutere e lo avvolsi tra le labbra. Cercai di ricordare come gli avevo dato piacere la volta precedente, lento, regolare, attento.

«Oddio.. fermati..» sussurrò.

Soffocai una risata mentre muovevo la lingua intorno alla sua lunghezza.

Mi allontanai col viso rimanendo però a stuzzicarlo con la mano. Harry mi guardò affaticato e interrogativo.

«Non mi hai detto tu di fermarmi?» chiesi ironica.

Ormai era partito, c'era estremamente dentro. I suoi fianchi si spinsero in avanti, richiedendo il contatto con me.

«Ok non fermarti, per.. favore, adesso.. non.. fermarti» mormorò.

Continuava a spingere ed io cercavo di reggere il suo ritmo.

Il respiro era pesante, mentre cercava di non guardare ciò che stava accadendo.. cosa che sapevamo entrambi lo eccitasse infinitamente.

Il senso di potere s'impossessò di me quando Harry non riuscì a controllare i suoi gemiti e si lasciò andare in preda all'orgasmo. Sputai il suo seme, e ripulii le labbra.

Mi rimisi a sedere proprio appena raggiungemmo casa. Harry parcheggiò sul vialetto.

Era ancora ansimante, ma il suo respiro si stava regolarizzando.

«E' stato il tragitto più difficile della mia vita! Potevamo sbandare e morire! Me la pagherai questa!» e schiacciò le sue labbra contro le mie.

Madison 2 - Harry 0


#Harry

Poggiai le buste sulla penisola, e con le mani ben poggiate sul marmo cercai di riprendere fiato e controllo della situazione.

Maddy non era ''un attimo'' che sconvolge la ragione, Maddy era uno sconvolgimento continuo, sotto ogni punto di vista.

«Harry.. tutto ok?»

Mi voltai trovandola poggiata allo stipite della porta, sul volto una dolcezza disarmante, che nessuno avrebbe mai potuto pensare appartenesse alla stessa ragazza che mezz'ora prima mi aveva fatto il miglior lavoro di bocca della mia vita, in macchina, mentre guidavo.

Temporeggiai sotto il suo sguardo preoccupato, in attesa.

«Vorrei conoscerti» dissi di getto.

La vidi muovere gli occhi a destra e sinistra, in contropiede, come in cerca di una via di fuga.

Vista la sua difficoltà cambiai argomento «Acqua, birra o vino?»

«Birra va bene»

«Vado a prenderle in frigo.. posso allontanarmi o c'è il rischio di non trovarti al mio ritorno?» scherzai ricordando la sua bravata dell'ultima volta.

La ritrovai pensierosa, con un gomito sul tavolo e il viso poggiato sulla mano.

Pensavo che la mia richiesta di conoscerla fosse lecita, e che le avrebbe fatto piacere.. alle ragazze fa piacere quando uno si dimostra interessato; forse non era una gran chiacchierona.

«Maddy è il tuo nome o è diminutivo di.. qualcos'altro?»

Finì lentamente di masticare il suo boccone, prese un sorso di birra, e mentre ripiegava lentamente la carta del panino sembrò illuminata dalla risposta.

«Maddy è il diminutivo di.. Madeline! Sì, Madeline.»

Madeline, bel nome.

«Ma chiamami Maddy.. il nome completo è solo sui documenti!» sorrise.

Annuii, sperando che si fosse sciolta un po'.

«Si bè anche Harold sta solo sui documenti! Anni?»

«19»

«Anch'io.. londinese?»

«...sì»

«Grandioso! Vivi con i tuoi genitori?»

«Nah..»

«Con amiche..?»

«..emm... nemmeno»

Nella mia mente balenò l'idea che vivesse con il ragazzo biondo che l'aspettava fuori dal videonoleggio. Questo implicava che stesse già con un altro.

«Allora vivi da sola?»

Lasciò la sua sedia e si accomodò su di me, affondando gli occhi nei miei e intrecciando le mani dietro la mia testa.

«Harry.. hai molte domande ancora?» chiese lasciandomi lenti baci sul collo.

Era chiaro il suo tentativo di zittirmi.

«Ne avrei qualcun'altra...» ammisi ad occhi chiusi.

Era vero ma le dimenticai tutte quando ricominciò a baciarmi languidamente, spostandosi sulla mascella, sempre più vicina alla bocca. Ok ok, aveva vinto.

Leccai lussuriosamente le sue labbra, stringendole il fondoschiena per avvicinarla ancora di più a me, e mi unii a lei in quel turbinio di sensi.

Fummo interrotti dallo squillare del suo cellulare. Lo maledissi.

In un baleno si sollevò andando a cercare l'apparecchio in borsa, guardò il display e andò a rispondere nella stanza accanto.

Potei solo sentire qualche risposta come 'Ha chiesto di me? Oh tesoro.. arrivo.'

Ma tesoro chi?

Quale tesoro aveva chiesto di lei e la stava facendo praticamente scappare via?

«Devo andare..»

«Speravo rimanessi.. E' successo qualcosa?»

«No no, solo.. devo tornare a casa» la vidi avviarsi già verso la porta.

Recuperai le chiavi «Ti accompagno»

«No tranquillo, sono due pas-»

«Da sola a piedi e a quest'ora? Dai, andiamo.»

Sotto sua indicazione arrivai alla via di casa.

«Grazie Harry, buonanotte» mi disse senza aggiungere nulla, ne una parola, ne un bacio, ne un contatto qualsiasi.

«Figurati.. notte»

Cercò le chiavi in borsa e richiuse il portone alle sue spalle.


#Madison

Kevin stava dando di matto perchè Virginia non voleva addormentarsi senza di me, e lei era la mia priorità. Fanculo Harry, la serata e tutto.

Sentii il motore della macchina allontanarsi, quindi uscii e mi avviai verso il vero cancello di casa mia. Ringraziai di avere ancora in borsa le chiavi della signora Smith, consegnate da lei stessa per dare l'acqua alle piante della sua villetta accanto al nostro palazzo quando lei era in viaggio d'affari.

Stava per saltare tutto stanotte.

Madeline? Maddy stava per Madeline? Ma davvero?!

Non dovevo più parlare con Harry.





Angolo darkryry

Sembra che le cose tra Maddy ed Harry si stiano facendo più... calde e pericolose.

Come proseguirà il piano di vendetta di Maddy?


darkryry

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