...la fortunata...?
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Cap.12
''...la fortunata..?''
«Harry non c'è bisogno che le spezzetti la pasta.. sa mangiarla anche così!»
«E se si soffoca? A me una volta è successo!»
Stava per farle fare il bagno vestita e ora si preoccupava che potesse soffocarsi con un maccherone? A quattro anni?
«Ma no, tranquillo.. l'ha già mangiata così.. Virginia diglielo!»
La piccola mi ignorò masticando e contemporaneamente sorridendo in estasi ad Harry. Aspettava pazientemente che lui le preparasse la forchetta e addirittura lasciava che la imboccasse. Mai fatto con me.
Davvero c'era in corso una vendetta nei suoi confronti? Davvero eravamo arrivati fino a lì?
Ad Harry che la aiutava a mangiare? A Virginia che si godeva le sue attenzioni?
Forse ne aveva sentito il bisogno.. forse non le era bastato quello che le avevo dato io.. e Kevin e Kat, ma fondamentalmente l'amore di una mamma forse non poteva compensare l'assenza di quello del papà.
Mi concentrai su di lui, il suo papà: avrei voluto picchiarlo per sfogarmi di tutti i pensieri e le frustrazioni che mi aveva causato in quegli anni.
«Perchè mi guardi così? Vuoi che imbocchi anche te?» si passò la lingua sulle labbra con uno sguardo più che esplicito.
«Oh ti prego...»
«E' un: 'Oh ti prego fallo'?» chiese.
«E' un: 'Oh ti prego smettila di dire queste cose!'»
Posai il mio piatto nel lavello e lo colpii con un pugno sulla spalla. Potevo sentire ancora la sua risata mentre mi allontanavo dalla sala.
Andai alla ricerca del bagno, scorrendo sulle pareti del corridoio le foto della famiglia Styles.
Tra le tante una era esattamente di quell'estate: Anne era come me la ricordavo l'ultima volta, anche Robin, e Gemma. E poi Harry.. quell'Harry di cui ero cotta, con i ricci arruffati, la pelle lattea senza tatuaggi, i fianchi morbidi, il viso tondo.. forse ancora più somigliante a Virginia.
Una morsa si impadronì del mio cuore, contemporaneamente ad un sorriso.
Mi chiusi in bagno sciacquandomi il volto, non dovevo farmi prendere dal panico; due giorni e saremmo tornate a casa nostra.
Mi sedetti sul water per liberare finalmente la mia vescica. Guardo verso gli slip. Fanculo, ci mancava solo il ciclo. La porta del bagno si spalancò con l'invasione di Virginia, che fregandosene del fatto che fosse occupato, aprì il rubinetto lavandosi le mani.
«Hey! Si bussa signorina hai capito?»
Lei annuì e dopo avermi fissata sgattaiolò fuori, lasciandomi nella piena certezza che non sarei sopravvissuta a quel fine settimana.
#Harry
«Harry, mamma ha il sangue!»
Cosa? Maddy? Sangue? Mi alzai dal divano e raggiunsi il bagno in un paio di secondi. Provai ad aprire ma era chiusa a chiave da dentro, allora bussai freneticamente.
«MADDY! APRI! MADDY! CHE HAI?»
Sentii la chiave girare nella toppa e la porta aprirsi in fretta.
«Che succede? Dov'è Virginia?» chiese allarmata avviandosi verso il soggiorno mentre si riallacciava i pantaloni.
«E' davanti alla tv! Aspetta ma tu come stai? Che è successo? Dove hai sangue?» le girai il volto tenendolo tra le mie mani e cercando una qualche ipotetica ferita.
«Sto bene sto bene! E sta fermo! - schiaffeggiò le mie mani per poi fissarmi - Che è successo devi dirmelo tu!»
«Virginia è corsa dicendomi che avevi del sangue! Per caso sei caduta.. o hai sbattuto da qualche parte o... - mi fermai - Perchè stai ridendo?»
Aveva iniziato a sorridere accarezzandomi la faccia, più mi agitavo più i suoi palmi andavano lenti sulle mie guance.
«Parlava del ciclo..»
«Quale ciclo?»
«Hai presente quello che arriva alle donne ogni mese? Ciclo.. mestruazione.. flusso.. menarca..»
Strinsi gli occhi e misi le mani sopra le orecchie per non sentire la sua infinita lista di sinonimi. Con due donne in casa sapevo esattamente tutto a riguardo, ma per quello che importava a me voleva semplicemente dire niente sesso e irritabilità massima della ragazza.
«Si si ho presente! Mi è preso un colpo!»
Maddy si allontanò per cambiarsi e quando tornò in soggiorno stava ancora ridendo, finché con un rapido gesto la bloccai contro di me.
«Smettila di ridere di me e dammi un bac-» fermò il mio blaterare proprio con un bacio, uno di quelli che nasce come un semplicissimo sfiorarsi e poi arriva a toglierti l'aria.
Le mie mani incrociate dietro la sua schiena scesero sui glutei, stringendoli delicatamente. Mugugnò al contatto, accarezzandomi piano; si fermò appena sopra l'elastico del costume, facendomi sospirare impercettibilmente.
Era un bacio urgente, sentivo volesse trasmettermi qualcosa, ma non capivo cosa. E di sicuro non era una scopata. Con la stessa lentezza dell'inizio il bacio finì, lasciandomi il suo dolcissimo sapore sulle labbra.
«E' un peccato che io sia indisposta proprio oggi...»
Il suo lasciare in sospeso la frase mi fece capire che non ero stato il solo a pensare al 'niente sesso'.
«Possiamo fare altre cose...» assecondai il suo tono.
«Ma avere il ciclo proprio quando si ha una piscina a disposizione è sfiga!» concluse ridendo.
Ah quindi non stava parlando di quello? Stronza. Iniziai a pizzicarle i fianchi facendola cadere sul divano per le risate. La sua fossetta sulla guancia destra non accennava a scomparire, e lo stesso stava succedendo a me.
«Forza Virginia aiutami!» chiesi un rinforzo.
«Amore devi aiutare la mamma!»
La piccola si arrampicò tra di noi «No io aiuto pap-.. Harry»
Le mie mani si fermarono improvvisamente sui fianchi di Maddy. Il silenzio si impossessò della sala.
«Io volevo chiamatti Harry! Davvero! - si giustificò la piccola arrossendo - Scusa!» fissandosi i piedini per l'imbarazzo.
Guardai Maddy. Si era ricomposta ma non sapeva cosa dire.
Presi Virginia e me la misi sulle ginocchia, sollevandole il viso per farmi guardare «Hey piccola, non scusarti.. puoi chiamarmi come vuoi ok? In qualsiasi modo ti faccia piacere!»
Come sempre, il suo sguardo andò alla madre, cercando approvazione per quello che le avevo detto. Approvazione che non arrivò.
«Virginia stai più attenta la prossima volta» le disse. Riuscii a vedere il suo petto muoversi velocemente per l'agitazione. La piccola annuì e scappò in giardino.
«Non essere dura con lei.. magari è stata la situazione a darle quella sensazione. Non mi ha scocciato essere chiamato.. papà!» sorrisi all'idea.
«A me sì. Hai un nome ed è con quello che deve chiamarti.»
La sua espressione era glaciale. In fondo non era successo nulla, non mi aveva mica offeso.. anzi, ero contento di aver dato a quella bambina un'idea di famiglia che forse non aveva mai avuto.
Maddy fissava seria la piccola in acqua. La sentii improvvisamente lontana.
#Madison
Era la conferma che Harry e Virginia dovessero stare il più lontano possibile.
In un paio d'ore si era toccato il tasto paternità già due volte, e avevo rischiato l'infarto in entrambe.
Rimandai indietro le lacrime accumulate nei miei occhi al sentire quella parola venir fuori dalla sue piccole labbra verso di lui, proprio lui, esattamente la persona a cui doveva dirlo.
Come se dentro di lei lo sapesse, lo sentisse.
La tranquillità con cui Harry l'aveva rassicurata era stata disarmante. Per un attimo pensai che sarebbe stato più capace di me a spiegarle tutta la situazione. Se l'avesse saputa.
Ma no. La mia piccola doveva assolutamente uscire fuori dalla situazione. Doveva rimanere una questione tra me e Harry. Adulti e responsabili.
Me ne stavo seduta su una comoda poltroncina a bordo vasca, con la pancia enormemente gonfia, i nervi a fior di pelle, guardando Harry e Virginia in acqua nonostante la temperatura non fosse l'ideale.
Avevo cercato di convincerli a lasciar perdere ma.. due contro una non era facile. Perchè non avevo a che fare soltanto con una bambina di quattro anni, ma anche con il suo nuovo amico, altrettanto bello, riccio e rumoroso, ma che di anni ne aveva ben diciannove.
Adesso che erano entrambi con i capelli bagnati e sulla fronte, quelle fossette per il troppo ridere, era come se ci fosse uno specchio a riflettere uno l'immagine dell'altra.
Sentivo il cuore battere all'impazzata, ero distrutta.
«Mamma guardami!» urlava Virginia mentre con le braccia sulle spalle di Harry veniva trascinata per la vasca. Le sorrisi.
Stavo vivendo il mio sogno ed incubo più grande contemporaneamente.
Mentre giocavo con l'iPhone del riccio, arrivò un messaggio da Louis.
Il contenuto era il link di un famoso giornale.
Harry Styles dei One Direction mette la testa a posto?
La popstar mondiale è sempre stata famosa per i suoi numerosi flirt, ultimo quello con la cantante country Taylor Swift.
Ma accantonata la nota biondina, il giovane Harry è stato beccato in un market di Londra.
Il ragazzo appare sorridente in compagnia di una mora indaffarata tra gli scaffali, e di un'adorabile bambina, a cui Harry non nega coccole.
Chi è la fortunata che ha conquistato il bel riccio?
Le foto allegate dicevano tutto e nulla. Harry abbracciato a Virginia mentre io controllo la lista, Harry che le porge quelle dannate patatine, Harry che parla con me di spalle, Harry in posa con alcune fans, Harry che mi abbraccia davanti alla mia macchina.
Ma il messaggio di Louis continuava:
Mi spieghi come ti salta in mente questa uscita da allegra famiglia?
O è stata una sua idea? Non mi stupirebbe!
Ti ho già detto che non devi fidarti, ti sta solo usando! L.
Era stato un incosciente a presentarsi lì! Aveva fatto pure l'incazzato quando mi guardavo intorno.. e questo articolo con tanto di foto era il risultato della mia preoccupazione.
Ringraziai il cielo che mio fratello fosse assolutamente nemico dei social network.. e lo stesso i miei genitori. Anche se io non mi vedevo bene in faccia e il volto di Virginia era stato giustamente oscurato, se qualcuno ci avesse riconosciute tutto il mio piano sarebbe precipitato.
'Piano'.. una volta era un piano, ora era una successione di eventi imprevedibili.
Il mio panico venne interrotto da una cascata di goccioline sulle mie gambe nude. Harry stava incessantemente scuotendo i capelli su di me, tenendosi con le braccia ai lati della mia sedia.
«Vieni a fare il bagno? Anche se hai.. si quelle tue cose, un attimo puoi.. no?»
I suoi occhi. Erano così sereni, come se fosse tutto naturale.
«No non mi va»
«Posso farti cambiare idea? - chiese facendo sfiorare le nostre labbra - E dai! Mi stai negando anche un innocente bacio? Virginia non ci vede..»
«Non sto bene Harry, basta.»
Si sedette, mettendosi le mie gambe addosso «Avanti, dimmi tutto».
«Non ho nulla da dire»
#Harry
«Sai cosa mi ha insegnato mia madre? Quando una donna risponde 'Nulla' in realtà è l'opposto.»
«Uh.. invece di 'Hitch, lui sì che capisce le donne' dovranno cambiare il titolo del film in 'Harry, lui sì che capisce le donne'» rispose sarcastica fissando Virginia in acqua.
«Bè, sono sicuramente più sexy di Will Smith. E non negarlo!»
La vidi girare gli occhi al cielo e scuotere la testa. Già di norma non era loquace, ora ancor di più.
«Odio ufficialmente il tuo ciclo e i tuoi sbalzi d'umore» sbuffai a voce alta.
Il mio iPhone iniziò a suonare. Louis. Mi schiacciai di proposito sul corpo di Maddy per arrivare all'apparecchio.
«Loueh!»
«Bro dove sei? Siamo passati da casa tua..»
«Sono al bungalow. Che succede?»
«Che diavolo ci fai al bungalow da sol- .. oh aspetta, non sei solo..»
Risi «Come sei perspicace!»
«Sei allegro, quindi immagino chi ci sia con te... Disturbiamo?»
Voltai lo sguardo verso Maddy: dire che fosse seria sarebbe stato riduttivo, probabilmente avremmo litigato alla prima cavolata.
«Avrei fatto a meno di voi ma... vi aspetto, e portate da mangiare!»
Chiusi la telefonata. «Stanno arrivando i ragazzi..» avvisai.
«Pensavo saremmo stati soli..»
«Anch'io, ma ho paura che tu possa uccidermi mentre hai queste dannate tue cose.. e mi servono testimoni che te lo impediscano»
Si alzò sbuffando ed entrò in casa. Io invece mi ributtai in piscina ricoprendo di schizzi d'acqua Virginia.
«Harry sta arrivando Louis?» urlò di gioia Virginia perforandomi i timpani.
«Sì!»
«Evviva! Virginia, Harry, Louis, Madison.. tutti insieme!» elencò gioiosa.
«Madison?»
«La mia mamma!»
«Piccola.. la tua mamma si chiama Madeline!»
Scosse la testa contrariata «No, Madison!»
«Madeline!»
«Madison!»
«Ok ok, Madison!» la assecondai; non mi sarei messo a litigare con una bambina.
Madison. Sospiravo sempre al sentire quel nome.
La vidi tornare dalla cucina con una merendina per la bimba. Gliela porsi dall'acqua e la avvolse teneramente in un telo, sollevandola e portandola in casa.
«Hey! E io? Nessuno viene ad asciugarmi?» chiesi sporgendo il labbro inferiore teneramente.
«Non posso scendere, ho i piedi bagnati! - urlò Virginia dal divano - Mamma! Harry ha bisogno di aiuto!»
Maddy si voltò verso di me, le sorrisi malizioso allargando le braccia. Lei invece scosse la testa, avendo afferrato in pieno la tattica che stavo usando per avere un po' di contatto; ma dopo aver preso il telo, lo avvolse di fretta intorno al mio corpo e si allontanò.
Stavo per protestare quando il citofono ci interruppe. Le rubai un bacio sul collo e andai a rivestirmi lasciando a lei il compito di aprire la porta.
Angolo darkryry
Ahi, a volte Virginia non sa proprio tenere la boccuccia chiusa.
Ora che succederà con l'arrivo dei ragazzi al bungalow? Harry scoprirà la verità su Virginia o Madison riuscirà ancora a farla franca?
darkryry
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