C'erano... una volta.

 Breve premessa: vorrei ribadire che questa storia NON è MIA, ma di una fantastica autrice di EFP che mi ha concesso l'immenso onore di postarla qui su Wattpad. Skina (questo è il nick con cui l'autrice è conosciuta su EFP) ha anche un account su questo sito ed aveva anche iniziato a postare questa stessa storia in inglese (You don't know about us, e potete trovare il Prologo sul suo profilo), ma per motivi personali non ha ancora proseguito la sua opera. Intanto io ve la propongo in lingua originale, ovvero l'italiano.

Spero vivamente che questa magnifica storia possa piacere anche a voi tanto quanto è piaciuta a me!

Concludendo, vi lascio al Prologo della fanfic.

All rights reserved @imsoeffective (ovvero Skina)

Mentre i diritti per la stupenda cover vanno @september199six

  

-Prologo-

C'erano... una volta.

 

Isole Vergini,

agosto 2009

La spiaggia si era riempita come ogni anno per il falò di fine stagione.

Quella sera tutti senza distinzioni di età erano lì, intorno alle fiamme.

I 'grandi' accettavano la presenza dei 'piccoli', facendoli sentire importanti per una sera.

Proprio quello che aveva fatto Kevin Evans, il 20enne più ambito della stagione, accettando che la sorellina partecipasse con lui alla tanto attesa notte in spiaggia.

Madison aveva tutto tranne il fisico di una 15enne sviluppata: seconda di seno, altezza nella norma, labbra al semplice burro cacao alla ciliegia.. non era decisamente una che faceva voltare i ragazzi al suo passaggio; ma i suoi occhi, wow, i suoi occhi guardati attentamente ti catturavano.

Invece che castano scuro li avrebbe voluti azzurri.. come il fratello Kevin;

avrebbe voluto la sua chioma bionda.. invece di mossi capelli color cioccolato;

non le sarebbe dispiaciuto possedere anche solo un quarto del suo fascino.

Forse in quel modo Harry l'avrebbe notata, le avrebbe regalato uno dei suoi sguardi, le avrebbe rivolto un sorriso.. anzi, si sarebbero sorrisi a vicenda, facendo nascere le fossette che entrambi avevano sul volto.

Due lui, una lei.

Nonostante l'amore fraterno, per tutta l'estate Kevin non l'aveva mai portata in giro con sé, contrario ad averla tra i piedi quando era con gli amici e con la sua ultima fiamma, Gemma.

Ma in occasione di quella particolare notte della stagione aveva acconsentito,

in fondo, la sua sorellina dalla timidezza disarmante non avrebbe fatto altro che ballare con qualche amica ed arrossire per lo sguardo di un coetaneo.

Nulla di preoccupante.

A preoccuparsi era invece Gemma Styles. E ne aveva motivo.

Harry, il suo fratellino, l'avrebbe messa in imbarazzo: avrebbe corteggiato sfacciatamente le sue amiche, vista la facilità con cui già conquistava il sesso femminile della sua età.

Ora puntava a quelle più grandi.

Le parole di Gemma ''Sta lontano dalle mie amiche!'' e ''Non disturbarmi se sono con Kevin'' avevano trapassato il cervello di Harry senza lasciare segni.. come se non avesse detto nulla.

Doccia, veloce getto del phon sui ricci, profumo.

La polo bianca con il colletto alzato, i jeans bassi e larghi accuratamente inseriti dentro le sneakers alte alla caviglia, gli davano a suo avviso un'aria da rubacuori ribelle.

Ammiccò al suo stesso riflesso allo specchio e sicuro di sé raggiunse la spiaggia.

«Harry cerca una ragazza sexy, che si faccia notare, che lo faccia impazzire.. e tu Madison Evans sarai quella ragazza stasera!»

Così le aveva detto la stupida amichetta di turno sistemandole il minuscolo corpetto che le aveva prestato per mostrare di più il piccolo seno compresso in un pushup.

Si era trasformata in una bambola.. aveva riempito la faccia di trucco.. stava morendo di vergogna con quegli shorts così corti.

Ma lo faceva per Lui.

Harry se ne stava al bancone, puntando la zona adibita a pista con i soliti del suo gruppo.

Nessuna delle amiche di Gemma lo aveva degnato di uno sguardo.. assurdo!

La gomitata di un amico richiamò la sua attenzione verso una mora, di spalle, dagli shorts bianchi e dai lunghi capelli sistemati su una spalla.

«Sta venendo quì! Harry sta venendo quì!» dissero a Madison le amiche eccitate lasciandola sola nel bel mezzo della pista piena.

La ragazza concretizzò quelle parole solo quando sentì leggermente toccare i suoi capelli.

Si voltò e fu a quel contatto di iridi che scattò la scintilla.

«Ciao..- il ragazzo sfoderò le sue fossette -Sei nuova?»

Le stava rivolgendo la parola, finalmente.

La conferma che fosse sempre stata invisibile per Harry.

«Io.. emm... sono qui da giugno.. per il secondo anno!» sorrise di rimando Madison.

«Tre mesi? Impossibile.. ti avrei notata..» la guardava curioso, perlustrando il seno accennato ma compresso, le gambe abbronzate.

No, non poteva essere lì da tre mesi, non poteva essere lì per il secondo anno, e lui non poteva non essersene accorto.

«Madison» puntualizzò come leggendogli il pensiero.

«Madison? La sorella di Kevin Evans? Wow.. sei.. sei così.. diversa!»

La metamorfosi estetica aveva avuto il suo effetto: l'aveva notata..

Harry constatò che non aveva solo un sedere parlante, ma era la dolcezza in persona ora che era arrossita al solo suo parlarle.

La ragazza sperò che la copertura del fondotinta non avesse svelato la sua emozione.

«Ti ho detto qualcosa di imbarazzante?»

Se Harry voleva aumentare il suo rossore.. c'era riuscito.

«Oh no.. sarà il caldo..!»

«Facciamo una passeggiata a riva? Dovrebbe esserci più fresco lì»

Per una buona mezzora aveva parlottato col suo principe.. Madison era già felice così, le andava bene così.

Quel contatto tra le loro mani per uscire dalla pista senza perdersi era molto più di quanto la ragazza poteva immaginare e sperare.

La sabbia fresca aveva di sicuro abbassato la temperatura.

«Non ho nemmeno un telo su cui farti sedere..»

Harry non sapeva il perchè di quelle attenzioni, ma la vedeva fragile.

«Tranquillo, non sono una che ha di queste preoccupazioni».

Sfilò i tacchi scomodi creando una leggera differenza tra le loro teste.

Lui sorrise, un po' per il suo ritrovarsi improvvisamente più alto, un po' per la delicatezza che lei aveva perso, sedendosi di peso sulla sabbia.

Madison accennò uno sbadiglio e nel silenzio che si era creato, il ragazzo non poté non notarlo.

«Ti stai annoiando?»

Nessuna aveva mai sbadigliato in sua presenza.

«Oh no no.. è solo che di solito a quest'ora sto già dormendo!» si strinse le ginocchia tra le braccia, maledicendosi per la stupida risposta.

Ora l'avrebbe vista di nuovo come la ragazzina impacciata.

La sua costruzione estetica si stava sgretolando facendo venir fuori la vera lei. Inaspettatamente forse era proprio lui a farla sentire a suo agio.

Quello impacciato era invece Harry, improvvisamente sentitosi spogliato del suo fascino, come se con Madison non servisse e non importasse avere il solito sorriso o quello sguardo intenso.

Incontrare quelle meraviglie verdi a studiarla mentre chissà cosa passava nella sua testa, fece nascere nella mora un brivido.. visibile ad occhio nudo sulle sue braccia.

«Ti ho fatto sedere così sulla sabbia, ti annoio, e non ho nemmeno una felpa da metterti sulle spalle.. sono un disastro come cavaliere eh?! Se posso fare qualcosa per rimediare..»

Il tono non era quello malizioso che ci si poteva attendere da uno con la sua 'fama'.

Era deluso, da se stesso, dalla sua incapacità in quella situazione.

Mille rimedi possibili passarono per la mente di Madison.

Sarebbe apparsa una delle solite facili ne era consapevole.

«Posso fare una cosa io?» propose coraggiosamente lei.

Per paura di una risposta negativa, non gli diede tempo di fiatare e posò delicatamente le labbra sulle sue, accompagnando il gesto con lo spostare i ricci che le solleticavano le ciglia.

Harry fu sorpreso dall'audacia della ragazza che prima era arrossita al solo sentire la sua voce, ma non poté fare a meno di partecipare al bacio

«Sai di ciliegia..» facendole schiudere le labbra profumate per rincorrere continuamente ma sempre delicatamente la sua lingua.

Incredibile come quella ragazza che fino alla mattina aveva visto in spiaggia solo perchè vicina al 'famoso' fratello, ora lo avesse così sconvolto, e piacevolmente.

Non era la prima volta che una ragazza ricercava un contatto con Harry, ma Maddy lo fece con una tale dolcezza e sincera voglia da confonderlo.

Non aveva mai pensato a lei in quel senso.. nemmeno per un secondo!

Scese baciandole piano il collo con fare esperto, nonostante fosse una delle sue prime volte.. forse la seconda, o la terza.

«No Harry no..»

Il ragazzo si allontanò al sentire quelle parole, schiaffeggiandosi mentalmente per aver esagerato come sempre nell'approccio.

«Si scusami, io..»

Madison lo bloccò correggendosi «Voglio dire non qui.. non in mezzo a tutti...» alludendo ai gemiti delle coppiette che li circondavano.

Perchè era lui che voleva, e non l'avrebbe avuto mai più se non quella notte.

Harry si alzò, tendendole la mano.

Si guardò intorno spaesato, non c'era un solo posto riparato.

Madison capì di aver sprecato la sua unica possibilità per colpa delle sue stupide preoccupazioni.

«Scusa.. non volevo crearti problemi.. io.io è meglio che vada..»

Ma Harry la bloccò per quella stessa mano che lei gli aveva appena lasciato.

«Resta.»

Gli occhi scuri contornati insolitamente da un ombretto nero luccicarono a quella richiesta. Le sembrò sinceramente interessato a restare con lei.

Un enorme insieme di scogli rendeva un angolo di quel paradiso perfetto per loro due.. lontano dal falò, dalle coppiette, leggermente illuminato dalle luci del resort.

Uno sguardo d'intesa unì le iridi prato e quelle cioccolato.

Imbarazzati ma allo stesso tempo eccitati raggiunsero gli scogli in silenzio, mano nella mano.

Come se fossero insieme da sempre.

Harry riprese a baciarla con più foga, carezzandole la schiena man mano che sollevava lo stretto top.

Erano i ricci più profumati che Madison avesse mai odorato.. e non ebbe il tempo di apprezzarli per bene che stava già godendo delle attenzioni di Harry.

Si tolse la maglietta, facendoci poggiare galantemente la schiena di Madison, per poi adagiarsi su di lei.

La brezza notturna del mare era neutralizzata dal calore dei loro corpi.

Scese con una mano a sbottonarle gli shorts, ma per l'agitazione fallì e dovette riprovarci usando entrambe le mani; lo stesso fece anche con i suoi jeans.

Se ne liberò scuotendo le gambe, pur di non cessare il loro contatto.

Era una creatura delicata quella sotto di lui, e non aveva mai provato un miscuglio così forte di passione e protezione contemporaneamente.

Non erano solo gli ormoni a comandare... c'era qualcosa, da qualche parte in lui, che lo faceva agire ponderando ogni azione.

Madison aveva aspettato 15 anni per quel momento.. e ne stava valendo la pena.

Era davvero un principe quello che la stava privando dei suoi slip con dolcezza, accantonandoli ai suoi.

«Harry io.. io non so come si fa..» mormorò ritrovandoselo esattamente sul suo volto.

«Tranquilla, segui me! ..ti farà un po' male.. ma non so come evitarlo..»

Per Harry non era proprio la prima volta ma non si era mai posto il problema: ok sangue, dolore.. ma fondamentalmente non ne sapeva nulla, perchè non erano per niente vergini quelle due con cui era stato precedentemente.

Lo sguardo di comprensione della ragazza gli diede la forza di dare quella leggera spinta in più necessaria a lacerare la sua purezza, facendole strizzare gli occhi e mandare giù un lamento.

Madison l'aveva fatto. E l'aveva fatto con lui, il 'suo' principe, Harry.

«Scusa..» le aveva detto Harry baciandole quella lacrima che stava portando con sé il nero del mascara sulle guance calde. 

Gesto inaspettato anche per lui stesso.

Ma l'inesperienza di entrambi non fece durare molto il rapporto, Harry arrivò al suo orgasmo in fretta, senza freni, liberandolo in un gemito incontrollato, Madison tremando sentì l'eccitazione calda del ragazzo invaderla.

Sbarrò gli occhi, temendo di aver capito.

«Harry ma tu...»

Il ragazzo tentennò qualche secondo «No no sono uscito in tempo.. credo»

«Credi?»

«No.. cioè.. volevo dire, sono sicuro di essere uscito in tempo! E poi un amico mi ha detto che se è la prima volta per la ragazza non c'è il rischio di.. si insomma.. di rimanere.. incinta»

Il passaparola degli adolescenti, la leggenda che i più piccoli si passavano sulla spiaggia; anche Madison ne aveva sentito parlare.

«Ah si si.. vero..»

Vedere il rosso del suo sangue sull'erezione ormai finita del ragazzo la fece vergognare come una ladra.

Prese dalla borsa un fazzolettino per lui, uno per lei.

«Harry.. grazie..»

«Grazie a te per avermi scelto.. non lo dimenticherò mai.. e non ti dimenticherò»

Le luci dell'alba li svegliarono ancora lì, abbracciati sulla sabbia.

Il trucco sul giovane viso di Madison era ormai una maschera carnevalesca, i ricci di Harry una massa informe a causa dell'umidità notturna.

«Ciao..» aprì gli occhi trovando quelli del suo principe.

«Non hai bisogno di tutto questo trucco.. sai?» le rispose tirandole via con le dita l'ombretto ormai sciolto sotto le ciglia.

«Eppure ha funzionato..»

«Ha funzionato per cosa?»

«Per avere te.»

Harry aggrottò le sopracciglia non afferrando il senso delle parole.

«Mi sono vestita e truccata in questo modo per te, perchè si sa che ti piacciono le... ragazze così! E se siamo qui adesso, ha funzionato»

La sincerità con cui aveva parlato Madison era stata disarmante.

Harry concretizzò l'immagine di sé che aveva quella ragazza.. e non era l'unica.

«Avrebbe funzionato anche se tu me l'avessi semplicemente detto..- sembrò pensarci sopra -No hai ragione, non avrei capito, sono troppo un coglione» ammise a se stesso e alla dolcezza davanti a lui che cercava di ricomporsi.

«Ora è troppo tardi?» sbatté le ciglia teneramente.

«Non è mai troppo tardi Madison..»

La ragazza si alzò ripulendosi il retro dei pantaloncini.

«I miei saranno preoccupatissimi! Devo tornare in camera!»

«Ci vediamo dopo.. no?»

«Non penso.. partiamo tra qualche ora.. per Cambridge»

Harry abbassò lo sguardo.

«Oh.. bè effettivamente anche noi... per Holmes Chapel.. lasciami il tuo numero!»

Madison cercò una penna in borsa, strappò un pezzetto di carta e vi scrisse. Nome, numero e un cuore a completare il biglietto.

Harry sorridente lo mise nella tasca dei jeans.

«Vorrei averti conosciuta prima.. vorrei poter premere un pulsante e riavvolgere! Ma prometto che ti..»

Madison portò un dito sulle labbra del ragazzo bloccando il suo discorso.

«Non promettere che mi scriverai.. non promettere che mi chiamerai.. prometti soltanto che non dimenticherai...»

Lui annuì.

Se solo Harry invece di soffermarsi sulle tipe tutte appariscenti avesse notato prima Madison.. in disparte ma dalla bellezza disarmante.

Ma ora lo sapeva, l'aveva imparato in una sola notte, grazie a lei.

Avevano avuto il momento migliore e ora era il peggiore.

«Ciao Harry»

Madison con gli occhi pieni di lacrime gli voltò le spalle allontanandosi.

Ed Harry rimase lì, consapevole di aver perso una meraviglia di ragazza, ma deciso a non perderla di nuovo.

Angolo darkryry:

Ecco a voi il Prologo della storia.

Credetemi, non è una delle solite storielle romantiche, qui se ne vedranno davvero delle belle! Ma non voglio anticiparvi nulla, quindi meglio che mi cucio la bocca ;)

Gli aggiornamenti non saranno rari, cercherò di essere il più frequente possibile (lavoro ed altri impegni permettendo).

Ora lascio a voi la parola, e magari un piccolo 'click' su quella stellina in alto per informarmi se la storia vi sta piacendo quanto a me :)

A presto!!

darkryry

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