Ah sì? Non ricordavo.

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Cap.8

'Ah sì? Non ricordavo.'

#Harry

Una figlia.

Se non l'avessi vista con i miei occhi non ci avrei mai creduto.

Se quel piccolo cupcake non si fosse presentata, l'avrei saputo? Non mi spiegavo il motivo per cui Maddy mi avesse nascosto questo particolare della sua vita.. un particolare dolcissimo.

Ovvio che mi ero mantenuto tranquillo nonostante lo shock, non potevo mica fare una scenata pubblica! Ne per me, ne per Maddy, ne per la bambina.

Avrei approfondito quella sera, non mi sarei fatto sviare dal suo corpo.. nonostante sapessi che lei ci avrebbe tentato.

«Harry cerca di durare di più stasera!» mi rinfrescò la memoria Liam.

A lui si aggiunse Zayn «O almeno fa venire anche lei stavolta!» Simpatici.

Rispose Louis al mio posto «Stasera sarà un incontro di pura conoscenza, con discorsi, domande e risposte.. vero Harreh?»

L'intenzione era quella, ma.. dio se volevo riaverla.

«Assolutamente - risposi poco convinto, come le loro facce - Ah ragazzi.. prima che questa storia salti fuori.. devo dirvi una cosa: ieri, la bambina con la rossa che ho rincorso.. ecco, è la figlia di Maddy.»

«Cazzo» espose delicatamente Zayn.

«E vuoi continuare con questa storia? ..Harry, ha una figlia! E se avesse anche un marito? O un ex marito? Sarai su tutti i giornali! Prima le donne adulte, poi quelle sposate, ora una ragazza madre! Hai pensato che potrebbe flirtare con te per un po' di soldi?»

Non avevo considerato Virginia una problema di questa dimensione.

Non avevo considerato la presenza di un marito.

E no, non avevo considerato che Maddy fingesse per soldi.

Liam intervenne in mio aiuto «Calma calma calma! Sappiamo tutti quanto basti una distrazione, minuscola.. per rimanere incita. Non vuol dire che sia una cattiva ragazza!»


Ho finito adesso di provare.. riesci ad essere pronta tra 1 ora?

H.


Nel caso non ci riuscissi, vuol dire che mi aspetterai..

M.

#Madison

Si prevedeva una serata infernale con Harry deciso a parlare.

La conquista fisica poteva dichiararsi completa. Rimaneva quella difficile.. quella mentale.

Mi ero documentata su di lui ma le interviste destinate alle adolescenti non potevano essere i suoi veri desideri: 'telefonate notturne', 'simpatia invece di bellezza' , 'viziare la sua ragazza'... stronzate. Era un 19enne, con un'insana voglia di sesso, e poche pretese. Quello di sempre.

Avevo evitato l'interrogatorio una volta, ma dopo la comparsa shock della mia piccola, Harry non si sarebbe fatto fermare.. mi aveva avvisata.

«Sei uno schianto!» Kat interruppe i miei pensieri gettandosi con occhi sognanti sul mio letto.

«Grazie 'ragazzachehadatoilmionumeroaquellolìsapendochemisareiincazzataamorte'!» l'apostrofai tutto d'un fiato.

Altra pessima novità di quell'incontro.

«Ops... - ridacchiò - scusa ma l'ha chiesto con un tono così supplicante! Poi con quegli occhioni così-»

«Kat conosco i suoi occhi. Risparmiami i dettagli.»

Tornai allo specchio per gli ultimi ritocchi. La mano mi tremava per l'ansia.

La rossa sospirò sognante gettandosi sul letto alle mie spalle «Oddio, Harry Styles si scopa la mia migliore amica!»

«Hey, sono io che mi scopo Harry Styles» precisai.

Mi fissò stranita, quasi spaventata dalla mia frase. Era per puntualizzare.


Tra un isolato sono da te.. più mi farai aspettare, più domande ti farò..

H.

Allora parleremo poco perchè sto scendendo.

M.


«Io vado.. se chiama Kevin digli che sono fuori con amici.. se Virginia mi cerca, telefona immediatamente!»

«Perchè non posso dirgli che sei con.. - Kat si bloccò consapevole che non fossi in vena di altre spiegazioni - Va bene ok, dirò come vuoi tu!»

Lasciai la mia piccola immersa nel disegno che aveva promesso ad Harry, inconsapevole che non avrebbe avuto occasione per darglielo.

Sgattaiolai al portone in cui lui mi aveva vista entrare; un buon bugiardo doveva avere buona memoria. Ed io ero la regina delle bugiarde.

#Harry

''Allora parleremo poco..'' come risposta non era d'aiuto al mio autocontrollo.

Il cigolio del portone mi fece voltare. Strinsi il labbro tra due dita, consapevole di quanto avrei dovuto trattenermi quella sera per non saltarle addosso.

«Ciao!» si accomodò sporgendosi a baciare la mia guancia. La mia guancia?

«E questo cos'era?» dissi riferendomi all'innocentissimo bacio ricevuto.

«''Stavolta non ci sarà contatto fisico che mi distrarrà.. non provarci nemmeno'' - imitò malamente la mia voce roca - quindi ti ho dato solo un bacio»

Mi stava rigirando con le mie parole? Oh Dio, era geniale.

«Un bacio? No no..» mi sporsi io stavolta verso di lei, infilando una mano tra i suoi capelli per avvicinarla di più.

Con decisione mi fiondai sulle sue labbra, intrappolandole tra le mie, la mia lingua cercò la sua con avidità, ancor più quando sentii la sua mano accarezzarmi piano il collo.

«Questo è un bacio» precisai. Passandomi la lingua sulle labbra per sentirla aggiunsi «Mmm.. ciliegia..»

«Cosa?» mi chiese confusa.

«Ciliegia - ripetei estasiato - le tue labbra sanno di ciliegia.. te l'ho mai detto?»

Maddy si mordicchiò il labbro inferiore e sospirò «Sì, una volta..»

Ah sì? Non ricordavo.

«Dove la porto signorina?»

«Ti risponderei 'Su una stella' ma purtroppo tu non sei DiCaprio e io ho fame, quindi..»

«Guarda che è DiCaprio a non essere purtroppo me! - le risposi scuotendo i capelli - Cena fuori con rischio paparazzi o cena da me con rischio.. indigestione visto che sono un pessimo cuoco?»

«Preferirei una notte in ospedale che uscire sui giornali con te! - rispose secca - Oh.. scusa.. Va bè hai capito quello che intendevo.» si corresse giocherellando nervosamente con le punte dei suoi capelli.

Annuii, ma in realtà non seppi se prenderla come un'offesa o se considerarlo un atto che dimostrava il suo flirtare con me per il solo gusto di farlo e non per fama.

«Fa come se fossi a casa tua» la invitai mentre mi spogliavo del cappotto.

Per prima cosa si tolse i tacchi, evidentemente scomodi, perdendo almeno 7-8 centimetri, poi appese il cappotto accanto al mio scoprendo i suoi leggins pesanti e una maglia blu elettrico che seguiva delicatamente ogni sua forma, dal seno ai fianchi alla curva del sedere dove finiva.

«Che c'è? Ho qualcosa che non va?»

«No no.. anzi...» lasciai la frase in sospeso terminando la mia analisi sul suo corpo.

La vidi arrossire; incredibile. Non arrossiva quando facevamo acrobazie sessuali e l'aveva fatto ora che avevo solo accennato un complimento?

«Perchè hai preso tutte quelle pentole? Ne bastava una! Dai spostati..» propose scansandomi dalla mia stessa cucina.

La lasciai fare, sedendomi sul marmo dietro di lei.

«Immagino che con una bambina tu abbia dovuto imparare a cucinare..» buttai lì sperando che cogliesse la mia voglia di parlarne.

Mi puntò addosso i suoi occhioni e poi tornò verso i fornelli.

«Ho dovuto imparare a fare tante cose.. cucinare, lavare, stirare, pettinare i capelli.. e con quei ricci è una fatica che non puoi neanche immag-» si bloccò.

«Oh sì, credimi, lo posso immaginare - sorrisi scompigliandomi i capelli - Quanti anni ha Virginia?»

«Quattro..» sospirò.

Sorrisi. Era una bambina sveglia ma.. in fondo era ancora piccola.

«Il padre?» le chiesi.

Sobbalzò facendo cadere il mestolo sul pavimento. Mi chinai a raccoglierlo, e gliene porsi un altro.

«Dicevo.. il padre lo senti? Ti aiuta? E' presente nella sua vita?»

Mi sentivo particolarmente coinvolto. L'assenza di un padre era una cosa che avevo provato sulla mia pelle, nonostante Robin fosse stata un'ottima figura maschile.

«Il padre diciamo che lo sento.. ultimamente. Ma è stato assente in questi anni.»

Magari era il ragazzo biondo che l'aspettava fuori dalla videoteca.

«Dov'è il sale?» Maddy si muoveva nervosamente aprendo tutti gli sportelli alla sua altezza, e capii che quello era un tasto dolente.

Le andai in aiuto porgendole il barattolo che in realtà era già accanto a lei.

Mangiammo parlando di me, dei ragazzi, della mia famiglia, del suo lavoro, di quando prese la patente e di quando io lavoravo in panetteria.

Insomma, era una 19enne con una figlia, tutto qui. Nulla di quello che Louis insinuava.

La sentii parlare al telefono, accertandosi che la piccola stesse bene.

«Kat tutto ok? Virginia ha mangiato?.. non dimenticarti di farle lavare i denti prima di dormire!.. dille che sono fuori con.. amici, si! Chiama in qualsiasi momento.. - rise - Sei una scema!»

La sorpresi abbracciandola alle spalle «Sei fuori con amici eh?»

«E' che.. preferirei non si sapesse..»

Allentai la presa sui suoi fianchi.

Se ne accorse e aggiunse «Non prendertela..»

Ma non che me la fossi presa, no no..

#Madison

A parte la questione 'padre di Virginia', mi ritrovai a mentire poche volte.

Harry in fondo era una piacevole compagnia anche fuori dal letto.

Non sapevo avesse lavorato in una panetteria, che si fosse comprato tutto con i suoi soldi, che fosse molto amico della sua hairstylist e che me l'avrebbe fatta conoscere visto che aveva una bimba anche lei.

Ce ne stavamo sul suo letto, guardando 'Notthing Hill' innocentemente, nonostante io fossi di schiena tra le sue gambe poggiata al suo petto ed Harry usasse il mio seno come cuscino sotto le sue braccia.

«Comodo?» chiesi sarcastica.

«Certo, se tu non mi comprimessi il torace..»

«Io? Bè, se tu non mi comprimessi le tette...»

Per tutta risposta Harry sostituì le braccia con le sue grandi mani, ora a coppa sui miei seni.

«Hai ragione, così è mooolto meglio» si corresse palpandomi.

Capii dal suo tono che stava trattenendo una risata, mi voltai per dirgliene quattro ma fui ostacolata dai suoi baci, roventi ma giocosi.

«Qualcuno qui è impaziente» mormorai tra le sue labbra, tirandogli scherzosamente i capelli quando lo sentii sorridere contro la mia bocca.

«Da morire..»

«Ma non era la serata del 'conoscersi senza contatti'?»

«Quello che ho conosciuto di te mi basta, e mi piace.. e poi da quando sei salita in macchina non aspetto che toglierti questa maglia..»

«Quindi pensavi a questo quando ti ho beccato sovrappensiero? - risi - Oh come sei romantico..»

Lentamente sbottonai la sua camicia, rimproverandolo mentalmente per non aver indossato una comoda tshirt che velocizzasse i contatti. Quando sentì il tessuto allentarsi dalla sua pelle, fu Harry stesso a scoprirsi totalmente e a lanciare l'indumento lontano. Lo stesso fece con i jeans.

Era bello. Era uomo. E non dovevo farmi distrarre.

Mi tirò contro il suo petto, sospirai quando con un secco gesto mi liberò della maglia, e si inginocchiò per fare lo stesso con i leggins.

«Sei.. così bella»

E proprio mentre raggiungeva la mia bocca, il black out totale nella villa.

«Merda» sbuffò allontanandosi.

Persi improvvisamente il contatto. «Harry?» chiamai nel buio.

«Sono qui, babe - rispose toccandomi - Resta dove sei, vado a cercare il danno»

Sentii i suoi piedi nudi allontanarsi sul parquet.

Black out significava anche riscaldamento fuori uso, e ringraziai la coperta pesante che tirai su di me.

Dopo infinito tempo, sentii lo spostamento d'aria dell'apertura della porta.

«Harry, sei tu?»

La sua risata riempì la stanza «Certo! Chi altro potrebbe essere?»

«Un ladro pazzo maniaco per esempio. Allora, qual è il verdetto?»

«Che io non ne capisco nulla di elettricità» rispose automaticamente.

Ma davvero? «E adesso?»

«C'è il camino in soggiorno. Posso tentare di accenderlo.. anche se non l'ho mai fatto!»

«Di bene in meglio..» commentai sarcastica.

Camminai lentamente verso Harry, finchè il suo braccio mi avvolse. Il suo petto aderì alla mia schiena «Hai la pelle d'oca..» disse muovendo le sue mani su e giù per le mie braccia tentando di aumentare la temperatura.

Seduta sul divano, lo intravidi impegnato davanti al camino, pochi minuti dopo una fiamma illuminò la faccia soddisfatta di Harry.

«Sei bravo con le mani» mi lasciai scappare innocentemente.

«Bè, questo lo sapevi già...»

M'imbarazzai per la sua allusione che avevo involontariamente provocato e cambiai argomento.

«Dovremmo prendere i vestiti sopra, il fuoco non sarà sufficiente»

Scosse la testa «Non hai bisogno di vestiti.. ti terrò al caldo io»

Gli sorrisi prima di baciarlo, spingendolo leggermente indietro.

Sentii il suo respiro diventare forte quando sfiorai con le labbra la pelle appena sotto il suo orecchio.

«Allora Harry.. continuo o vuoi farmi vedere di cosa sei capace?»

#Harry

Prima che potesse continuare la sua sfida, capovolsi la situazione.

Premetti le labbra sul suo collo, scendendo lento sul seno e verso il stomaco, baciandolo con delicatezza. Arrivato all'ombelico, Maddy indirizzò la mia testa altrove, come a volermi far sorvolare su quel punto.

La guardai confuso.

«Va avanti» disse con un sorriso forzato. La accontentai.

Tirai le sue culotte via dai fianchi. Lo stesso fece lei con i miei boxer.

Il tempo di mettere la protezione e tornammo a baciarci, lentamente, profondamente, la sentii tremare quando mi posizionai tra le sue gambe.

«Ancora freddo babe?»

«Sta zitto e muoviti!» m'intimò ridacchiando e facendo scontrare i fianchi contro i miei. Risposi al suo sorriso; ero in pace. Iniziammo un ritmo lento, controllato. I suoi occhi fissi su di me, le spinte assecondate da lunghi baci.

Ero diverso dalla prima volta.

Aumentai la velocità dei colpi liberandoci poi l'uno dentro l'altro pochi istanti dopo.

Mi allontanai da Maddy solo per gettare il preservativo, poi tornai ad incastrare le gambe alle sue.





Angolo darkryry

Stavolta Haz si è un pò trattenuto, giusto il tempo per qualche domandina. Capirà di essere lui il padre della piccola Virginia?

Beh, intanto lui e Maddy se la godono davanti ad un bel caminetto acceso ;)


Avviso importante: sarò assente da domenica 14/06 fino a domenica 21/06 perchè vado al mare! Ibiza mi attende e questa pausa comprenderà l'assenza di internet e soprattutto del computer, quindi gli aggiornamenti arriveranno al mio rientro dall'isola spagnola :)


Intanto ne approfitto per augurare a tutti un buon inizio di vacanze!! xx


darkryry

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