4 - DELITTO E CASTIGO

JEREMY

Mi alzo dal letto cercando di districarmi dai corpi nudi che si trovano vicino a me e arranco fino al bagno.

Nel tragitto riesco a raccogliere i miei boxer e me li infilo, non senza difficoltà.

Mi gira terribilmente la testa, il buio che entra dalle finestre mi fa desumere sia ancora notte.

Arrivato a destinazione, chiudo la porta e mi appoggio contro di essa cercando di riacquistare lucidità.

Mi sento uno schifo.

Non ricordo bene cosa sia successo, sento lo stomaco rivoltarsi, mi dirigo veloce al water e vomito anche l'anima.

Dopo un tempo che mi sembra infinito il mio stomaco mi concede una tregua.

Mi siedo a terra sfinito e appoggio la testa contro il muro guardando il soffitto.

Cazzo! Ho bevuto decisamente troppo ...

In poco tempo alcuni ricordi riaffiorano.

Rivedere Kris è stato un duro colpo, anche se ho cercato in tutti i modi di non darlo a vedere, mi ha fatto male, incredibilmente male.

Quando se n'è andato ho iniziato a bere e forse ho preso anche qualcosa che ha portato Dallas, sono troppo confuso per ricordarlo, so solo che volevo dimenticarmi di lui, del mio passato, zittire Jemy e tutto il dolore che porta con sé ogni volta che riaffiora.

Penso di aver anche fatto sesso, visto che mi sono risvegliato nudo, ma non lo so con certezza.

Mi ritorna in mente il bacio che ho dato a Justin, spero di non aver fatto una stronzata scopando con lui solo per vendicarmi di Kris, non sopporterei di aver rovinato l'unico legame importante che mi è rimasto ...

Un altro conato mi scuote, ma questa volta non vomito niente, il mio stomaco è ormai vuoto.

Mi alzo e mi appoggio al lavandino per lavarmi la faccia con l'acqua fredda.

Mi guardo allo specchio, sono veramente uno schifo, ho i capelli arruffati, gli occhi rossi e sono più pallido del solito.

Un pensiero mi attraversa la mente: cosa avrà visto Kris? Jemy era così diverso ...

I ricordi mi piombano addosso indesiderati e dolorosi, sento la morsa allo stomaco farsi più forte e i sentimenti che ho provato in passato ritornare vividi e laceranti.

Inizio a tremare sotto il peso di questo dolore che non riesco a placare.

Mi guardo le braccia conscio che ci sia solo una soluzione possibile ...

In questo momento non mi interessa se domani si vedranno i miei tagli oppure no ... i miei tatuaggi sono lì proprio per nascondere questa mia debolezza.

Il nostro manager ci chiamò un giorno nel suo ufficio per discutere del video che avremmo girato per promuovere il nostro primo singolo, era presente anche un famoso regista che ci illustrò la sua idea.

Gli altri ragazzi del gruppo ne furono subito entusiasti, io invece cercai di oppormi, avrei dovuto girare senza maglietta e non potevo certo mostrare le mie braccia al pubblico e soprattutto a loro.

Finora ero riuscito a nascondere i miei tagli mettendo sempre maglie a maniche lunghe, ma non potevo continuare così per sempre ...

Cercai di protestare "Non voglio farmi vedere nudo"

Tutti si misero a ridere "Andiamo Jeremy di cosa hai paura? Non sei più un bambino. E poi riguarda solo il torace, sotto indosserai dei pantaloni di pelle. Non mi sembra proprio che tu abbia qualcosa da nascondere"

Axel per scherzare mi alzò completamente la maglietta mettendo in mostra il mio torace.

Il manager sorrise "Fidati, farai un figurone ragazzo".

Allontanai Axel facendo l'offeso.

Non potevo dire loro che non potevo mostrare le braccia perché erano ricoperte di piccole cicatrici e neppure che non avevo la certezza che il giorno delle riprese non ce ne fossero di nuove.

Nella mia disperata ricerca di una scappatoia, mi ricordai del tatuaggio che solo il giorno prima Justin si era fatto sul torace, forse avevo trovato la soluzione al mio problema.

Sento il freddo attraversarmi la schiena e farmi tremare, sono passati mesi dall'ultima volta che ne ho sentito il bisogno.

Avevo promesso a Justin di cercare prima il suo aiuto, di cercare di resistere, ma questa volta il dolore è troppo forte, Jemy mi sta completamente sovrastando con i suoi sentimenti così forti e incontrollati e la poca lucidità non mi è d'aiuto.

Devo ricacciarlo indietro, devo ucciderlo, devo uccidere questo dolore, se non voglio crollare.

Odio riconoscere che Kris ha ancora questo potere su di me.

Un potere tale che non mi permette di controllare i miei sentimenti, sono ancora vergognosamente succube.

Sono solo un debole, altro che il grande Jez, sono ancora quel ragazzino che non riesce a capacitarsi di aver dato la propria verginità ed il proprio cuore ad un bastardo che se n'è solo approfittato ...

Lui ha solo giocato con me e io ancora mi distruggo per lui ...

Mi faccio schifo ... e mi voglio punire per questo ...

Apro un piccolo astuccio in cui tengo un taglierino molto affilato, guardo la lama affascinato e al tempo stesso grato del potere che esercita su di me, presto grazie a lei, al dolore e al sangue che riesce a far scaturire dalle mie ferite, riuscirò a sconfiggere e sopprimere i miei sentimenti e la mia disperazione...

Devo cercare però di non farmi prendere la mano e di restare lucido, altrimenti potrei spingere la lama troppo in profondità e dover ricorrere al pronto soccorso, dove lo so mi farebbero troppe domande a cui non potrei dare una risposta ...

Inoltre i tagli devono essere piccoli e orizzontali per non rischiare di dissanguarmi, ma per un momento penso se non sia meglio farmi un taglio lungo tutto la vena e farla finita per sempre ...

La lucidità ritorna a svegliarmi da questo pensiero pericoloso ...

No, io non voglio suicidarmi, sarebbe darla vinta a Kris e io non voglio ... ha già avuto troppo da me ... non avrà anche questa parvenza di vita che mi rimane.

Tra i tatuaggi intravedo una linea più chiara, la fisso per un momento poi poggio la lama nello stesso punto e la seguo.

Sento subito il dolore invadermi e il sangue esce rosso, quasi abbagliante.

Accolgo questa famigliare sensazione sentendola sovrastare per un momento l'altro dolore più profondo e distruttivo.

La pace dura poco, e presto la disperazione ritorna prepotente.

La punizione che gli sto impartendo per essere riemerso non è abbastanza ...

Quel piccolo taglio non è sufficientemente, così me ne faccio un altro e un altro ancora, mi sembra di non riuscire a fermarmi, voglio far scomparire Jemy insieme a tutto ciò che non posso controllare, voglio cancellare anche solo il ricordo di Kris, voglio che questo sangue che sgorga dalle mie ferite si porti via dal mio cuore anche ogni sentimento legato a lui ...

Sento le vertigini assalirmi e cerco di sedermi a terra, ma nel tentativo sbatto la testa contro il muro e questa botta mi fa ritrovare un po' di lucidità.

Mi guardo le braccia sono entrambe completamente ricoperte di sangue. Penso di aver esagerato, a volte essere ambidestro non è esattamente una fortuna.

Ero già stordito da quello che avevo ingurgitato qualche ora prima, non credo di essere in grado di muovermi.

Butto la testa all'indietro e chiudo gli occhi concentrandomi sul dolore fisico, faccio un grande sorriso, ci sono riuscito Jemy è scomparso.

Sento aprirsi la porta, giro appena la testa e vedo Justin sulla soglia che mi guarda sconvolto.

Rimane immobile alcuni secondi, poi si fionda su di me "Che cazzo hai fatto?"

Io sussurro solo il suo nome "Justin"

Lui prende degli asciugamani e cerca di tamponare il sangue.

Mi aiuta ad alzarmi e mi porta al lavandino, con delicatezza mi lava piano le braccia, vuole riuscire a vedere l'entità di quello che mi sono fatto e con tutto quel sangue non gli è possibile.

Rimanere in silenzio, ma sento che è preoccupato e sono certo anche incavolato. Ormai lo conosco fin troppo bene.

Lo vedo rilassarsi dopo che ha constatato che i tagli sono tanti, ma superficiali.

Mi fa sedere sul wc e prende la cassetta del pronto soccorso.

Tira fuori delle garze e dopo avermi disinfettato tutti i tagli mi benda entrambe le braccia.

Io non dico niente e lo lascio fare, sono ancora troppo stordito e preferisco godermi questo momento di assoluta apatia seguendo come incantato i suoi movimenti esperti.

Penso che le volte peggiori sia sempre stato Justin a correre in mio soccorso e a medicarmi come sta facendo adesso.

Quando ha finito mi dice semplicemente "Aspetta un attimo"

Lo sento tornare nella camera "Sveglia ragazze. È ora di andare se non volete farvi beccare dai giornalisti"

Non sento la loro risposta, ma dal rumore che proviene dall'altra stanza capisco che si sono alzate e si stanno vestendo.

Le loro voci allegre mi fanno storcere il naso "Grazie Justin. Saluta Jez, digli che è stato splendido come sempre"

"Anche tu lo sei stato tesoro"

Sento la porta sbattere e in un attimo Justin è nuovamente al mio fianco.

Ogni volta dopo essermi tagliato mi sento completamente svuotato ed è proprio questo quello che cerco, annullarmi completamente anche solo per poche ore.

Provo ad alzarmi, ma mi gira ancora la testa, così Justin mi aiuta e mi accompagna in camera.

Dopo avermi fatto nuovamente stendere sul letto, si mette vicino a me e mi abbraccia da dietro.

"Jez non devi ridurti così per quello stronzo. Non lo merita. Ti ha già fatto fin troppo male"

Justin ha ragione, ha tremendamente ragione, ma la cosa che mi fa più male in questo momento è vedere il dolore sul suo viso, sapere di star facendo soffrire lui.

E lui non se lo merita.

È sempre stato al mio fianco, caricando su di sé questo mio comportamento autolesionista.

Il sapere di avere qualcuno di cui potermi fidarmi ciecamente, qualcuno che è sempre con me e che non mi abbandonerà, è stato questo che mi ha permesso di andare avanti e non affondare completamente ...

E lui ne porta il peso ...

Sento una strana rabbia assalirmi, e mi ritrovo a pensare che non è giusto.

Non è Justin quello bastardo, non è Justin quello che ha distrutto tutto ciò che ero ...

La colpa è solo di Kris ed è arrivato il momento che riceva il conto ... si pentirà di essere riapparso nella mia vita e in quella di Justin ...

Mi giro verso Justin, lui me lo lascia fare sciogliendo il suo abbraccio.

Lo guardo negli occhi e mi perdo per un momento in quel azzurro così dannatamente simile a quello di Kris, chiudo gli occhi per cancellare questo ultimo pensiero.

No, lui non è Kris ... è solo il loro aspetto ad essere così dolorosamente simile.

Appoggio la mia fronte sulla sua prima di parlare.

"Mi vendicherò."

Sento Justin irrigidirsi e sta per dire qualcosa, ma io lo precedo "Gli farò provare cosa vuol dire essere ingannati. Gli farò rimpiangere ..."

Le mani di Justin mi circondano il viso. "È una pazzia"

Poi mi afferra i polsi per alzarmi le braccia e guardare i miei avambracci ricoperti di bende bianche. "Solo averlo rivisto ti ha portato a farti questo ... "

Mi allontano da lui per guardarlo nuovamente negli occhi e fargli capire la mia determinazione, ho forse trovato un modo per dare un taglio netto al mio passato.

Una volta che mi sarò vendicato e lo avrò distrutto, distruggerò con lui anche Jemy una volta per tutte.

Dico con voce ferma "Ci riuscirò, Jez ci riuscirà. È arrivato il momento per lui di pagare ... si pentirà di non averci lascito in pace."

E non mi riferisco solo al fatto che si è rifatto vivo, ma di essere entrato nella mia vita approfittando della mia amicizia con Justin.

Il mio migliore amico non è convinto, ma decide di non dire niente.

Sonoquasi addormentato quando lo vedo alzarsi ed andare sul terrazzo con ilcellulare in mano, vorrei chiedergli a chi sta telefonando a quell'ora assurda,ma non ne ho il tempo perché mi addormento sfinito.

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