15 - EPILOGO
KRISTOPHER
Non ho mai dormito così bene.
Vicino a Jeremy dopo aver fatto l'amore con lui, tutto il resto mi sembrava così lontano e insignificante.
Lui si è addormentato subito dopo, io invece sono rimasto a guardarlo dormire, ancora non riesco a credere a quello che è successo.
Jeremy è nuovamente mio, anche se ci vorrà del tempo prima che riesca a fidarsi nuovamente di me.
Adesso però è arrivato il momento di affrontare la realtà. Di parlare con mio padre e chiudere per sempre la questione "Allyson".
Prima di uscire di casa lascio un messaggio a Jeremy "Vado a mandare a fanculo mio padre ed Allyson. Dopo festeggiamo"
Monto in macchina e recupero il mio cellulare che avevo lasciato deliberatamente lì.
Le chiamate perse sono decine e decine, le cancello senza neanche controllarle.
Do invece un'occhiata alle notizie, quasi ovunque è riportata la notizia della mia scomparsa, chi con più o meno risalto, quasi tutti collegano però l'evento alla mia serata di un mese prima con Jeremy e suppongono che dietro alla mia fuga ci sia la mia storia con lui. Per una volta ci hanno preso.
Mio padre ed Allyson saranno furiosi e la cosa mi fa provare un piacere sadico.
Arrivato nell'ufficio di mio padre, oltrepasso la sua segretaria ignorando i suoi richiami e piombo nel suo studio.
Lui appena mi vede scatta in piedi, poi fa cenno a quella arpia che mi ha seguito di ritornare alla sua scrivania.
Mi scruta trattenendo a stento la rabbia "Spero tu ti renda conto di della gravità di quello che hai fatto, hai umiliato la tua famiglia e quella di Allyson davanti all'intera Inghilterra. Nessuna motivazione può giustificare un comportamento tanto grave e irresponsabile"
Mi viene quasi da ridere, mio padre in questo momento avrebbe voglia di picchiarmi tanto è infuriato, lo vedo da come gli tremano le mani, ma la sua immagine viene prima di tutto e deve farsi vedere superiore a tutti e sempre padrone della situazione.
Sostengo il suo sguardo e sorrido pensando che questa volta non ha nessun potere su di me.
Davanti alla mia espressione divertita un po' del suo autocontrollo se ne va, e alza la voce "Si può sapere che accidenti hai nel cervello? Sarà quasi impossibile ottenere il perdono dell'onorevole Moore"
La parola perdono in questi 3 anni ha avuto per me un tale significato che sentirla adesso pronunciata da mio padre mi fa scattare "Non mi serve il vostro perdono, non lo voglio, l'unico di cui ho bisogno è quello di Jeremy"
Mio padre batte un pugno sul tavolo "Ancora lui!? Lo sapevo che doveva esserci quel depravato dietro la tua follia"
Come si permette di chiamarlo cosi? "Non sono mai stato in me, come in questo momento."
Mio padre sta perdendo le staffe "Non ti permetterò di rovinarmi, ti ..."
Ma anch'io non sono da meno e lo interrompo "No! Sono io che non ti permetto più di rovinare la mia vita! Da adesso in poi deciderò io, sono stato un idiota a permettere che tu lo facessi fino ad ora"
"Attento a quello che dici moccioso! Sono tuo padre e mi devi rispetto!"
"Te ne ho dato fin troppo, permettendoti di controllare la mia vita, ma adesso basta! Adesso farò ciò che voglio, e quello che voglio è stare insieme a Jeremy, come avrei dovuto fare già 3 anni fa."
La sua voce assume un tono freddo e cattivo "Pensa bene a ciò che vuoi. Se questa è la tua scelta, non ti considererò più mio figlio. Non avrai più un soldo da me."
Questa volta non mi fa nessuna paura, adesso ho Jeremy con me, posso affrontare qualunque cosa "I tuoi soldi non li voglio. Preferisco fare il lavapiatti ed essere libero di vivere la mia vita. Sono un uomo e non hai più potere su di me"
Lui mi guarda come si farebbe con un verme e ride "Sei un vero deficiente, ti sei proprio fatto abbindolare da una troia. Perché è questo che lui è. E quando si sarà stancato di giocare con te, andrà a cercare un altro coglione e tu non avrai niente. Allora potrai anche venire strisciando, ma da me non otterrai niente. Ricordatelo"
Sento la rabbia assalirmi prepotente, non può parlare così di Jemy "E se anche fosse? Preferisco passare anche un solo giorno con Jemy che un'intera vita con la tua puttana"
Mio padre scatta in piedi con gli occhi fuori dalle orbite "Come ti permetti!?"
Mi sento fiero della sua reazione "Non so che tipo di accordo ci sia fra te e Allyson e non mi frega niente nemmeno se te la scopi. Però mi è sempre sembrato strano questo tuo accanimento con lei e soprattutto lei con me, nonostante io la trattassi come una merda. Se ti tiene per le palle, cazzi tuoi. Io te la lascio volentieri"
"Ti sbatto fuori! Attento a quello che dici"
"Me ne vado da solo. Ah dimenticavo, Allyson sposatela tu, visto che piace tanto anche a mamma"
"Fuori! Non avrai più niente da me! Per me tu sei morto!"
"Bene, farò compagnia a mio fratello"
Esco dal suo ufficio tutto raggiante accompagnato dalle sue urla, sono soddisfatto di me, sono riuscito a farlo incazzare veramente.
JEREMY
Kris è uscito per andare a parlare con suo padre, io invece dovrei parlare con Justin.
Non posso lasciare le cose così come sono, deve sapere cosa è successo fra me e Kris e lo deve sapere da me.
Però se ieri mi ha lasciato da solo con Kris qualcosa dovrebbe già sospettare.
Ho paura di averlo ferito e se dovessi perderlo non saprei proprio come fare.
Kris è tornato da me, ma Justin è Justin. Non potrei mai sostituirlo con nessuno, lui è mio fratello, mio amico e il mio sostegno.
Devo essere sincero con lui e sperare che possa capirmi e perdonarmi ...
Faccio il suo numero, lui risponde al primo squillo.
"Jez come stai? Tutto bene?"
"Sì. Però avrei bisogno di parlarti. Ci possiamo incontrare?"
"Sei a casa?"
"Sì"
"Kris?"
"E' andato da vostro padre"
"Capisco ... ok arrivo"
Dopo pochi minuti sento suonare alla porta, vado ad aprire e appena vedo Justin lo abbraccio disperato. Non posso nemmeno pensare di perderlo, gli ho fatto talmente male in questo ultimo periodo che mi meriterei di essere odiato.
Lui ricambia l'abbraccio, poi dopo alcuni minuti ci separiamo ed entriamo in casa.
Ci sediamo sul divano come facciamo sempre, Justin è il primo a romperle il silenzio.
"Jez come stai?"
Come sto è l'ultimo dei miei problemi in questo momento.
Guardo Justin negli occhi e lascio uscire i miei sentimenti "Justin mi dispiace tanto. Ho fatto un gran casino. Spero riuscirai a perdonarmi. Lo so che è egoistico da parte mia chiedertelo, ma non sopporterei di perderti"
"Non mi perderai ... mi ci vorrà un po' per accettare la cosa, ma non mi perderai. L'ho sempre saputo che nel tuo cuore c'era posto solo per mio fratello, ma mi sono illuso di poter prendere il suo posto. Lo sbaglio è stato anche mio, mi sono approfittato della tua debolezza sapendo che non era me che desideravi"
Sento il cuore pesante davanti alla sua tristezza e voglio che capisca ciò che provo per lui "Io non ti ho mentito quando ti ho detto di amarti, però ..."
Justin mi interrompe "però quello che provi per Kris è più forte"
"Non è più forte è diverso. Se non ci fossi stato tu al mio fianco a quest'ora sarei morto. Mi hai salvato più di una volta, sei la persona che mi è più vicina, che mi conosce meglio, che mi comprende. Però sento che non posso stare senza Kris, non adesso che è ritornato da me e se adesso non mettessi ordine nei miei sentimenti farei un torto ad entrambi."
"L'ho sempre saputo che saresti stato felice solo con lui, però io ho sperato fino alla fine di poter essere la tua felicità"
Gli prendo la mano "Justin ..."
Lui me la stringe "Non preoccuparti, fa male, ma è giusto che sia così. Lui ti ha portato via da me molto tempo fa. Allora ero troppo piccolo per capire cosa sentivo veramente per te e per lottare per conquistarti ..."
"Mi dispiace di aver approfittato dei tuoi sentimenti, ma ero a pezzi e mi sono illuso di poter dimenticare Kris grazie a te. Ma così facendo ho solo messo in pericolo il nostro legame."
Justin mi lascia l amano e sorride per allentare la tensione "Non ti preoccupare quello non sarà mai in pericolo per un po' di sesso. Non puoi dire però che non ci siamo divertiti."
Sorrido anch'io "Io non lo chiamerei solo "un po'". Comunque hai ragione a letto sei un animale, in questo mese mi hai letteralmente spaccato il culo"
Justin scoppia a ridere "Non dirlo però davanti a mio fratello"
Rido anch'io "E tu vai un po' più leggero con il prossimo, non tutti sono masochisti come me"
"Hai ragione ieri sera l'ho fatto urlare"
Sono felice di questo risvolto, non voglio che Justin resti solo "Lo sapevo che una volta provato il cazzo difficilmente saresti tornato indietro"
"Tecnicamente io ho provato solo il culo, però è vero che mi sono divertito di più a scopare con te che con tutte quelle che mi sono fatto prima."
"Tuo padre mi odierà a morte, ho deviato entrambi i suoi figli"
"Allora ti ringrazio, sapere di fargli un dispetto è sempre una grande gioia"
"Però voglio sapere a chi hai sfondato il culo"
"Qualcuno che probabilmente sta mattina avrà problemi a camminare"
"Dai, dimmelo. Voglio sapere chi ha la fortuna di averti nel suo letto"
Justin sorride furbo "E' qualcuno che mi stuzzicava da un po' e questa notte ha avuto ciò che cercava, se mi chiamerà nuovamente per avere il bis allora te lo dirò"
Sono molto contento che Justin non l'abbia presa troppo male, o almeno che stia già cercando di farsene una ragione e di andare avanti.
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"Kris ti vuoi muovere? Non stiamo andando al tuo matrimonio"
"Se fosse quello sarei già scappato"
Kris esce dalla sua camera e mi guarda male "Dove credi di andare così? ..."
"Perché cos'ho che non va? Non sono sexy?"
"Anche troppo. Chiuditi quella camicia e stringi la cravatta"
"Sei geloso?"
"Sì. Vorrei vendere il mio libro, non il mio ragazzo"
Sbuffo e per farlo felice allaccio un bottone anche se il mio torace è ancora in bella mostra.
Montiamo in macchina e mentre Kris guida, ripenso a questo ultimo periodo.
Sono passati 6 mesi da quando io e Kris ci siamo "riconciliati" e da quando ha "rotto" con suo padre.
Il bastardo ha mantenuto la sua promessa, gli ha tolto tutto, casa, auto e sostegno finanziario, ma Kris non si è disperato, anzi ha rifiutato anche il mio aiuto, perché ha detto che doveva farcela con le sue sole forze. Ha accettato solo di vivere insieme nella mia casa, visto le diverse camere a disposizione. Sospetto più per tenermi d'occhio che per altro.
Ha trovato subito lavoro in una casa editrice come correttore di bozze e la stessa poi ha anche accettato di pubblicare il suo libro. Non sapevo nemmeno che il sogno di Kris fosse diventare uno scrittore.
Finalmente oggi quel sogno si è avverato.
Ci stiamo dirigendo ad un locale dove si terrà la festa per l'uscita del suo primo romanzo. Questa mattina mi ha confidato di essere finalmente felice ... e io?
Non lo so ... cioè sì, so di essere felice insieme a Kris.
Entrambi abbiamo la nostra vita, lui lavora e studia, io sono impegnato nella promozione del nostro nuovo album che sta andando benissimo, e quando ci vediamo ci divertiamo insieme, usciamo con gli altri oppure restiamo a casa a cazzeggiare, anche se il sesso resta la nostra principale occupazione.
Io ho mantenuto la mia promessa, non ho più avuto rapporti con altri, però non sono ancora "guarito" dal mio autolesionismo.
E' vero non dovrei più averne motivo, ma non è così semplice.
Anche se Kris non me ne da motivo, ogni tanto mi ritrovo travolto dal dolore e dalla disperazione per la paura che un giorno Kris possa abbandonarmi nuovamente, perché con tutti i miei difetti non sono abbastanza per lui. In quei momenti sento il bisogno di farmi del male per poter controllare il dolore.
Cerco di non ricorrere più al taglierino, ma mi faccio possedere in modo violento da lui, anche se normalmente sono io l'attivo.
Inizialmente Kris non era d'accordo, ma dopo che un giorno mi ha trovato nel bagno a tagliarmi a seguito del suo rifiuto, ora mi accontenta.
Spero che questi sentimenti un giorno mi abbandonino, ma so che sarà un processo lungo, che ci vorrà del tempo per ritrovare un equilibrio e piena fiducia in me stesso e negli altri.
Quando arriviamo al locale siamo assaliti da una folla di giornalisti, ormai la nostra storia è cosa risaputa, ma non perdono occasione per seguirci e avere succulente notizie fresche, dopo che più di una volta abbiamo dato scandalo.
Siamo stati beccati a fare sesso orale in un camerino di un negozio, a fare il bagno nudi di notte nella piscina di un albergo, ho improvvisato un striptease in un locale per il compleanno di Kris e soprattutto ho picchiato uno perché ci stava provando spudoratamente con lui ... sì spesso esagero ed è sempre colpa mia.
Riusciamo ad entrare e ci dirigiamo subito verso Justin e Axel, mi fa ancora strano pensarli insieme, perché entrambi hanno sempre sostenuto di essere etero e soprattutto Axel ha fatto una tragedia solo perché me lo sono portato a letto e adesso si fa scopare ogni sera da Justin che non è signor gentilezza, anzi.
Ho voglia di stuzzicarlo "Ciao Axel vedo che questa sera cammini dritto"
"Ciao stronzo"
Justin ride "Sono due giorni che mi manda in banco per questa festa, ma questa sera se ne pentirà"
"Vorrei proprio vedere Axel chiedere pietà"
"Ti faccio un video ... pregherà in aramaico"
Axel sbuffa "Siete due stronzi"
Kris accorre in suo aiuto "Ti capisco Axel. Quando è Jeremy a condurre il gioco, mi sembra di avere a che fare con uno psicopatico"
Axel annuisce "Lo so. Starebbero bene insieme"
Io e Justin ci guardiamo e sorridiamo complici.
Kris mi da uno scappellotto "Non ci pensare neanche"
Ogni tanto Justin si diverte a stuzzicare Kris dicendogli che se non è in grado di soddisfarmi lui è sempre disponibile a dargli una mano e io annuisco dicendo che è il mio sogno una threesome con i fratelli Thompson.
Justin metta una mano sulla spalla di suo fratello "E' inutile Kris, Jez avrà sempre un debole per me"
Sappiamo entrambi che non succederà più niente fra noi, anche se all'inizio è stato difficile, adesso siamo tornati ad essere solo amici e non rischieremo di nuovo di rovinare la nostra amicizia.
Abbraccio Kris stringendogli una natica "Hai ragione Justin, però tu non ti facevi scopare, invece Kris gode da matti a prenderlo nel culo, se vedessi com'è insaziabile, vorresti fotterlo anche tu,"
Kris mi guarda male "Jeremy!?"
"Ho detto solo la verità"
Justin ride "Ci penserò"
Axel sbuffa "Ragazzi adesso basta se non volete che castri entrambi"
Scoppiamo tutti a ridere, poi ci dirigiamo da Dallas e Kyle entrambi in dolce compagnia.
Quando Kris viene chiamato per la presentazione ufficiale del libro gli facciamo tutti le congratulazioni, lui ci abbracciata raggiante, compreso Justin, prima di dirigersi al palco.
Anche il rapporto fra loro è migliorato, sorrido, sì finalmente sembra proprio andare tutto per il verso giusto.
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