14 - IL PASSATO E' PASSATO

KRISTOPHER

Parcheggiamo proprio vicino all'ingresso, a quest'ora ci sono ancora pochi clienti.

Mi guardo attorno e noto subito il SUV nero di Jeremy, tiro un sospiro di sollievo, l'abbiamo trovato!

Io e Justin entriamo nel locale senza dire una parola, entrambi troppo spaventati dai nostri pensieri.

La luce all'interno è soffusa, così iniziamo a girare fra i vari tavoli alla ricerca di Jeremy, finché non lo vediamo allontanarsi con altre persone.

Due ragazzi lo stanno tenendo per entrambe le braccia, non so se lo stanno solo sorreggendo o se lo stanno costringendo ad andare con loro, non ho tempo di pensarci e scatto fulmineo insieme a Justin.

Mio fratello mi si mette davanti, io lo lascio fare visto che lui sa meglio di me come comportarsi con questi bastardi "Dove pensate di portalo?"

Elijah lo guarda con rabbia "Mi sembrava strano non arrivasse la brava mogliettina rompicoglioni"

Anche Jeremy ha un'espressione scocciata, evidentemente non lo stavano costringendo a fare niente, poi però il suo sguardo si posa su di me e fa uno strano sorriso "Cazzo Elijah! Quello che mi hai dato è veramente forte! Ho già le allucinazioni"

La consapevolezza che è consenziente a farsi fare il culo da questi stronzi mi fa salire il sangue al cervello "Idiota non sono un'allucinazione! Però per te sarebbe stato meglio lo fossi, perché se adesso non vieni via con noi ti spacco la faccia"

Jeremy mi guarda ancora poco convinto "Non dovresti essere al tuo matrimonio?"

Io sbuffo "Evidentemente sono talmente idiota da preferire correre dietro ad un bastardo come te"

Elijah si intromette nella nostra discussione, sicuramente non vuole perdere la sua preda "Noi stavamo andando a divertirci"

Justin lo guarda con odio "Il divertimento è finito"

"Dovrebbe essere Jez a decidere"

Jeremy sorride "Io voglio essere scopato fino a svenire"

Mio fratello si avvicina minaccioso "Jez tu stai zitto! Non sei in condizione di parlare" e poi si rivolge a Elijah "Non credo che saresti contento di scatenare una rissa con me"

Capisco a cosa si riferisce: Justin è uno dei calciatori più famosi della Premier League, uno scontro in cui è coinvolto attirerebbe l'attenzione di tutti i media e non sarebbe un bene per la sua attività e nemmeno per quella del locale.

Io non riesco a distogliere lo sguardo da Jeremy, è troppo tranquillo, non è da lui, infondo stanno decidendo le sorti del suo "culo", evidentemente ha già preso qualcosa, alcool o qualche altra strana sostanza, che non gli consente di essere lucido.

La luce soffusa del locale non mi permette di vedere chiaramente i suoi occhi, ma da come mi fissa non sembra convinto che io sia davvero qui.

Vedo Elijah serrare la mascella e poi girarsi verso i due ragazzi che tengono ancora Jez "Lasciatelo" poi si avvicina al viso di Jeremy "Ci rifaremo la prossima volta"

"Non ci sarà una prossima volta"

Come viene lasciato Jeremy barcolla e io e Justin lo afferriamo.

Lui ci guarda "Vuol dire che mi scoperete voi due"

Non riesco a trattenermi "Possibile non pensi ad altro?"

"Voglio solo farmi fottere a sangue e sparami questa roba ..."

Sento una stretta allo stomaco "Così ti distruggi ..."

"Preferisco distruggermi da solo piuttosto che aspettare che lo faccia questo dolore di merda che mi soffoca ultimamente ... a causa tua e di Jemy"

Io non rispondo, non so cosa dire, Justin mi aveva già detto di come si sentiva Jeremy, ma sentirlo proprio da lui fa ancora più male.

Mio fratello mi toglie dall'impiccio spingendo Jeremy nell'auto e spronandomi a salire, poi parte.

Mi giro dopo alcuni minuti e vedo Jeremy steso con gli occhi chiusi. Chissà come sta e che cosa ha preso.

Justin sembra avermi letto nel pensiero.

"Da come si sta comportando, Elijah deve avergli propinato qualcosa per farlo stare buono, per potergli fare quello che voleva, forse un mix a base di ketamina oppure eroina, sicuramente però ha anche bevuto"

"Pensi sia meglio portarlo in ospedale?"

"No, non ce n'è bisogno. Quando siamo arrivati era ancora abbastanza lucido, deve averne presa poca. Credo sia più ubriaco che fatto"

Le parole di Justin mi fanno intuire che lui ha visto Jeremy in condizioni ben peggiori e ancora una volta mi rendo contro che io non lo conosco affatto.

Quando arriviamo a casa di Jeremy, lui sembra addormentato anche se si muove continuamente come in preda a tremendi incubi.

Non so bene cosa fare, non credo di essere in grado di trasportarlo, sto per chiedere l'aiuto di Justin, ma lui è già sceso e senza tanti sforzi prende Jeremy in braccio.

Scendo anch'io dall'auto e lo seguo stupito "Justin ricordami di non farti mai arrabbiare"

Justin fa uno strano verso, quasi un ringhio, mi rendo conto subito di ciò che ho detto.

Sono anni che non ci parliamo, perché lui c'è l'ha a morte con me per quello che è successo e ora io faccio battute idiote come se tutto fosse normale, come se fossimo due amorevoli fratelli.

Seguo Justin dentro casa senza dire più una parola.

Lui deposita Jeremy sul letto, poi gli sfila la maglietta, non posso non notare le sue braccia fasciate.

Justin gli toglie con delicatezza le bende, cosa non semplice visto il suo continuo muoversi.

Sento un brivido di terrore attraversarmi il corpo notando tutti quei tagli. Com'è possibile che si faccia tutto questo?

Justin decide di lasciare le ferite scoperte perché non sanguinano più, poi gli toglie anche i pantaloni e lo copre con il lenzuolo, infine mi fa segno di seguirlo nell'altra stanza.

Si lascia cadere sfinito sul divano e io lo imito, sentendo tutta la tensione della giornata piombarmi addosso come un macigno.

Rimaniamo così in silenzio per diversi minuti e sto quasi per addormentarmi quando Justin parla "Ho cercato di essere tutto ciò di cui aveva bisogno. Sono stato felice quando ha voluto trasformare la nostra amicizia in qualcosa di più. Pensavo di riuscire a colmare il vuoto che tu hai lasciato, pensavo di riuscire a curare il suo dolore, ma so di essermi solo illuso. Con me Jez cerca solo di coprire il dolore con altro dolore, cerca solo un sostituto, ma non possiamo andare avanti così, finiremo solo per distruggerci, per distruggere il nostro rapporto. Anche se mi ha detto che mi ama, lo so fin troppo bene che non è lo stesso amore che sento io per lui. Il suo cuore appartiene ancora a te ed è per questo che continua a soffrire, che continua a procurarsi dolore per poter controllare ciò che prova.

A causa degli ultimi avvenimenti Jez è arrivato veramente al limite, un mese fa ha anche rischiato di morire: i tagli erano talmente profondi che ha rischiato di dissanguarsi, non so se abbia tentato o no il suicidio, non ho avuto il coraggio di chiederglielo."

Sento il mio stomaco e il mio petto farmi un male atroce, il pensiero che Jeremy abbia intenzionalmente cercato la morte a causa mia mi impedisce anche di respirare e non riesco a dire o a pensare a niente, vedo nella mia mente il suo corpo steso a terra freddo e immobile coperto di sangue.

"Ti starai chiedendo perché ti racconto tutto questo? Fino a questa mattina se ti avessi rivisto vicino a Jez ti avrei spaccato la faccia, ma adesso, dopo quello che hai fatto, sei venuto da lui mandando a monte il tuo matrimonio, ho capito che anche tu ci tieni a lui e, anche se non riesco ancora a perdonarti per quello che gli hai fatto, se lo ami veramente, se sei pronto a rischiare tutto per lui, io sono disposto a farmi da parte. Per il suo bene, non per il tuo sia chiaro. Perché ho capito che sei tu quello di cui ha bisogno, l'unico che può riuscire a ricucire i brandelli della sua anima. Forse l'ho sempre saputo, ma non l'ho mai voluto accettare.

Adesso però non c'è più via d'uscita, perché di questo passo Jez potrebbe spingersi troppo oltre e non posso nemmeno immaginare una vita senza di lui...

Sappi però che se farai anche la più piccola cazzata ti verrò a cercare e te la farò pagare molto cara. Adesso non hai più 17 anni, non hai più scuse."

Justin mi guarda in attesa di una risposta.

Sono stordito, fino a ieri non avrei mai creduto di poter parlare così apertamente con mio fratello e ancora meno di avere il suo benestare.

Lo so, non mi ha ancora perdonato, e forse mai lo farà, per avergli portato via Jeremy, ma il suo appoggio è una cosa molto importante per me, perciò voglio essere sincero con lui fino in fondo.

"Ci ho provato, dopo quello che è successo un mese fa, a dimenticarlo, a convincermi che sarei riuscito a vivere anche senza di lui, ma non è così. Lui è la mia vita e senza di lui, non ha nessun senso vivere. Ho passato 3 anni rimpiangendo di non essere stato in grado di difendere il nostro amore, convinto di essere odiato da lui o peggio ancora di essere stato dimenticato, mentre io non riuscivo a passare nemmeno un minuti senza che lui riempisse ogni mio pensiero. Poi quando finalmente ci siamo rincontrati tutto è tornato ad avere senso, ma è durato un attimo perché è crollato nuovamente tutto davanti alla consapevolezza che era solo finzione. Adesso sono qui perché lo amo sopra ogni cosa e senza di lui il mio cuore e la mia anima sono morte, se lui mi vorrà ancora, io ritornerò finalmente a vivere ..."

Ho fatto un discorso molto confusionario, ma Justin sembra soddisfatto.

Forse sta per dire altro, ma gli suona il telefono.

Justin guarda il display e poi sorride prima di rispondere

"Sempre tu?! (...) Tutto a posto l'abbiamo riportato a casa. (...) Sto per andare. (...) Sì, rimane Kris. (...)E' ok. Sto bene. (...) Non demordi (...)Va bene. A tuo rischio e pericolo, io sono peggio di Jez. (...) Non farmi ridere è chiaro quali siano i ruoli. Se ti sta bene rischiare. (...) Ci vediamo lì. (...)"

Justin chiude la comunicazione con un piccolo sorriso.

"Per il momento vado, ci sentiamo dopo. È arrivato il momento di provare a dare un'occasione a un insistente rompiscatole."

Justin se ne va lasciandomi da solo con Jeremy.

Ritorno in camera e mi stendo sul letto di fianco a lui. Adesso il suo sonno è più tranquillo. Gli sposto i capelli dal viso. È talmente bello da togliere il fiato.

Avrei voglia di baciarlo, ma prima dobbiamo parlare. Adesso non mi è difficile capire perché mi ha trattato a quel modo, dopo tutto il dolore che gli ho fatto provare, è normale volersi vendicare. Però ho bisogno di sapere cosa prova adesso e se è disposto a ricominciare da capo.

Mi rendo conto di aver chiuso gli occhi e di essermi appisolato quando un tocco leggero mi fa svegliare. Apro gli occhi e mi trovo a specchiarmi in due iridi talmente verdi da incantarmi.

JEREMY

Apro gli occhi ancora intontito, non ricordo di essermi addormentato, l'ultimo frammento è molto confuso, ero al Blue Rose con Elijah e poi l'arrivo di Justin ... e con lui Kris?!

Impossibile, deve essere stata un'allucinazione.

Che motivo aveva di essere lì il giorno del suo matrimonio?

Giro la testa e mi ritrovo un viso addormentato a pochi centimetri.

Non mi sorprendo di trovarmi Justin vicino, vista la situazione in cui mi ha trovato non se l'è sentita di lasciarmi solo, lui è sempre così protettivo nei miei confronti.

Gli passo una mano sul viso quasi per scusarmi di quello che deve sempre sopportare a causa mia.

Lui apre gli occhi e sussurra "Jeremy". La sua voce mi fa fermare il cuore, non è Justin!? E' Kris!

La poca luce che filtra dalle finestre, non mi ha permesso di riconoscerlo subito.

Cerco di non far tremare la mia voce, ma non sposto la mano del suo viso, quasi a volermi accertare non sia un'altra allucinazione "Kris perché sei qui?"

Lui fa un sorriso incerto "Dopo tutto quello che è successo non potevo certo lasciarti solo."

Sto per chiedergli di Justin, ma c'è una domanda che mi preme di più in questo momento

"Perché sei venuto a cercarmi? Oggi ..." vorrei aggiungere "è il giorno del tuo matrimonio", ma le parole mi si incastrano in gola, non riesco a pronunciarle, ma lui capisce benissimo a cosa mi riferisco.

Il suo sorriso si amplifica, forse temeva che lo avrei cacciato "Evidentemente preferisco correre per tutta la città dietro a te che stare fermo in una chiesa. Preferisco dare la mia vita a te che a mio padre."

Sono ancora stordito e mi sembra di essere piombato in un universo parallelo, oppure all'interno di uno dei miei tanti sogni, in cui Kris si batte per difendere il nostro rapporto e tutto va come dovrebbe andare.

Non posso credere che le sue parole significhino veramente ciò che spero, possibile che abbia veramente voltato le spalle a suo padre?

Mi torna in mente la sua telefonata, possibile abbia già dimenticato tutto?

"L'ultima volta che ci siamo parlati mi hai detto chiaramente di odiarmi"

Lui si tira su a sedere per guardarmi meglio, il suo sguardo è deciso come non lo avevo mai visto "E tu mi hai trattato come una puttana"

Sarà per quello che è successo in questo ultimo mese, sarà perché sono stanco di lottare, stanco di questo dolore, stanco di cercare di odiare una persona che invece so di amare, mi viene da chiedermi una solo cosa "Cos'altro ho da perdere?"

È arrivato il momento di parlare, di chiarire, anche se sarà dura dobbiamo chiudere questa storia che va avanti da troppo tempo.

"Volevo vendicarmi ... non è vero che il passato è passato."

Kris non risponde, ma mi passa un dito sull'avambraccio, lo seguo con lo sguardo e mi rendo conto di non avere più le fasciature.

Cazzo! Sarà stato lui o Justin a togliermele?

Non è importante chi è stato, in entrambi i casi Kris ha visto ... ha saputo ...

Sento il terrore assalirmi, mi sento nudo, scoperto, vulnerabile come non lo sono mai stato davanti a lui.

Senza pensarci ritiro il braccio e lo nascondo sotto il lenzuolo.

Vedo gli occhi di Kris riempirsi di dolore e la sua voce incrinarsi "Mi dispiace ... mi dispiace di essere stato un codardo e di non essere riuscito a difenderti. Mi dispiace di non essere corso subito a scusarmi, mi dispiace di non aver capito niente. Mi dispiace di averti fatto soffrire così tanto, ma se adesso me lo permetti, sono qui per rimediare. Ho dovuto perderti un'altra volta ed essere ad un passo dall'impossibilità di tornare indietro per capire. Tu sei l'unica persona con cui voglio stare, l'unica che amo e niente sarà troppo pur di stare con te. Se tu mi permetterai di starti vicino, nemmeno mio padre potrà far niente per impedirmelo."

Vengo assalito da due forti sentimenti contrastanti: sento la mia parte più intima e profonda volersi buttare fra le sue braccia e piangere di felicità, mentre quella più razionale urlarmi di non cascarci di nuovo, perché saprà solo farmi soffrire ancora e ancora.

Kris è sempre stato bravo a parole, ma con i fatti non ha dimostrato ancora niente.

Sto per dirgli che non mi fido, quando mi rendo conto che in questo momento lui è con me, non con la sua "sposa", che poi sposa non lo è, visto che l'ha abbandonata all'altare per correre da me.

Sento sgretolarsi il muro che con tanta fatica avevo creato, sono stanco, ho voglia di lasciarmi andare e pensare davvero che il "passato è passato", e che l'unica cosa importante è che lui adesso è qui.

Non dico niente, porto le mani fra i suoi capelli e lo attiro su di me catturando le sue labbra in un bacio.

Lo sento dischiuderle e la sua lingua venire incontro alla mia.

Il bacio si fa umido, lo attiro maggiormente su di me facendo aderire il suo corpo al mio, ma Kris si ritrae interrompendo il contatto.

"Jeremy aspetta, non mi hai risposto"

Ritorno sulla sua bocca mordendogli il labbro inferiore sentendolo mugugnare di dolore.

"Ti voglio! Scopami! Non ti basta come risposta?"

"No, non voglio sia solo sesso"

"Neanche io, altrimenti non ti starei chiedendo di fare l'attivo"

Kris sgrana gli occhi, credo abbia capito a cosa mi riferisco anche se non gliel'ho detto chiaramente, solo la nostra prima volta era stato lui a possedermi e in quell'occasione io gli avevo dato tutto me stesso, il mio corpo e il mio cuore.

Kris si mette sopra di me e riprende a baciarmi.

Ci spogliamo in fretta, aiutandoci a vicenda.

Dai nostri movimenti, si capisce che siamo entrambi tesi, come fosse la nostra prima volta e forse lo è davvero.

Kris prende a baciarmi ovunque, il collo, le clavicole, i pettorali soffermandosi sui capezzoli, poi l'addome, riempiendomi di vistosi segni rossi.

Mi sento sciogliere e non è da me "Kris non sono un gelato, però se vuoi ho qualcosa che puoi succhiare tra le gambe."

Kris fa una smorfia "Tu il romanticismo non sai proprio cosa sia"

Non può pretendere che torni ad essere il dolce e innocente Jemy, io di innocente non ho più niente e ne deve essere consapevole.

"Prima scopami e fammi godere, poi ne riparleremo"

Mi allungo e prendo la bottiglietta di lubrificante dal comodino "Sono abituato, quindi non serve che mi prepari più di tanto"

Vedo un lampo di gelosia attraversare le sue iridi chiare, ho detto qualcosa che non voleva sentire, ma questo è il mio passato e non può cambiarlo.

Kris si sparge il lubrificante sulle dita e senza preavviso mi viola con un dito facendomi inarcare la schiena e soffocare un imprecazione per quell'intrusione inaspettata e violenta.

"Merda!"

Kris sembra soddisfatto della mia reazione "Non eri abituato?"

Riprende a baciarmi e mordermi il collo mentre muove il dito dentro di me, quando lo toglie si avvicina al mio orecchio "Da oggi verrai a letto solo con me", poi mi penetra nuovamente con due dita.

Stringo i denti per la nuova intrusione "Pensi di essere all'altezza?"

"Imparo molto in fretta"

Detto questo si abbassa fra le mie gambe e prende il mio sesso in bocca, mentre con le dita continua a penetrarmi strappandomi un gemito forte.

Kris aumenta il ritmo e io sento il piacere invadermi, però non voglio venire così. Porto le mani fra i suoi capelli e glieli tiro per farlo fermare.

Lui mi guarda dubbioso per l'interruzione, non gli do il tempo di dire niente "Ti voglio dentro di me."

Non so se sono abbastanza dilatato, ma non mi importa perché anche se lui è tornato da me, ancora ho bisogno della mia dose di dolore.

Non si possono cancellare 3 anni in un momento, ci vorrà del tempo e spero che lui lo capisca.

Kris si tira su, i suoi occhi mi guardano carichi di desiderio e lussuria "Sei sicuro?"

"Sì. Mai stato tanto sicuro"

"Allora girati, sarà meno doloroso"

"No. Voglio vederti, voglio essere sicuro che sia tu..." Con tutte le volte che l'ho immaginato, voglio essere certo che questa volta è la realtà. Non voglio nemmeno per un attimo che il sesso con Kris si confonda con quello che ho fatto con tutti gli altri.

Kris mi sorride sincero e i suoi occhi sembrano brillare "Anch'io non voglio perdermi niente, voglio imprimermi nella memoria ogni tuo dettaglio, ogni tua espressione. Ho desiderato questo momento per tre lunghi anni"

Kris mi alza le gambe e si allinea alla mia apertura "Ti amo da morire"

Con questa dichiarazione che mi riempie gli occhi di lacrime, lo sento farsi strada in me.

Il dolore mi invade, ma è ciò che voglio. Stringo i denti e gli vado incontro subito per fargli capire che può muoversi.

Kris inizia a spingere tenendomi per i fianchi mentre io punto i piedi sulle sue spalle.

"Jemy è fantastico! Sei così stretto e caldo"

Questa volta non mi importa di come mi ha chiamato, anch'io mi lascio andare al piacere e gemo in risposta incitandolo a continuare "Scopami più forte".

Sento il bisogno di toccarmi, ma non lo faccio, voglio prolungare questo momento più possibile e sentire solo il piacere dato da Kris che si fa strada dentro di me.

Kris si siede e mi porta sopra le sue gambe, mi afferra per i fianchi mentre io faccio forza sulle gambe e mi impalo da solo per sentirlo ancora di più in profondità.

Lui geme "Dio mio! Jemy!" e si appoggia sulle mani per lasciarmi dettare il ritmo.

Quando l'orgasmo è ormai prossimo per entrambi, Kris mi afferra e si stende nuovamente su di me, poi porta una mano al mio sesso stretto fra i nostri corpi e prende a masturbarmi, io mi aggrappo a lui e mi lascio andare al piacere dato dalle ultime concitate spinte.

L'estasi ci coglie nello stesso momento e Kris soffoca in un bacio i nostri gemiti di appagamento.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top