11 - SCELTE DEFINITIVE


JEREMY

Dopo aver salutato gli altri mi dirigo a casa dove ho appuntamento con Justin.

Mi sento strano, particolarmente allegro e su di giri, e questa cosa mi spaventa, è come se il muro che ho eretto con tanta difficoltà per tenere Jemy separato da me sia diventato troppo sottile e non riesca più a contrastare sentimenti tanto forti.

Dopo la notte che abbiamo passato insieme la insana speranza di Jemy di stare nuovamente con Kris è ritornata più forte di prima e si sta insinuando in me facendo vacillare ogni mia certezza.

Jemy sta tornando in superficie con tutto l'amore che prova per lui, come se tutto il dolore provato sia diventato solo un brutto ricordo ...

Sono ancora fuori casa quando sento suonare il cellulare. È Kris, sorrido vedendo il suo nome.

Rispondo in modo spavaldo

"Ciao bellezza, ti sono mancato?"

Kris rimane in silenzio, poi la sua voce carica di rabbia mi sorprende ancora più delle sue parole.

"Come potrebbe mancarmi un bastardo come te?!"

Sono sorpreso e al tempo stesso turbato, non capisco il motivo di una risposta tanto astiosa, quando ci siamo salutati tutto sembrava andare bene "Cos'è successo?"

"Non fare il finto tonto. Axel mi ha raccontato tutto. Sei un pezzo di merda!"

Sento il gelo attraversarmi le ossa e la paura crescere ripensando a quello che ho detto solo poco prima davanti a lui, non può avergli riportato le mie parole ... o forse sì?

L'espressione arrabbiata di Axel mi sembra una chiara conferma ...

Il panico mi assale, devo trovare una via di fuga "Credi a lui?"

Sento Kris ridere, una risata senza alcuna ilarità "È difficile non credere a uno che conosce particolari dei nostri incontri che nessun altro dovrebbe sapere. Mi fai schifo! Come hai potuto trattarmi in questo modo?! Ti sei sentito grande mentre ti vantavi con i tuoi amici?"

Il mondo mi crolla addosso, non doveva andare a finire così "Kris ascolta ... io non volevo ..."

"Stai zitto! Non me ne frega niente delle tue scuse! Ho aperto gli occhi, ho capito che per te sono stato solo un culo da scopare. Sono stato solo un idiota a sperare di poter avere una storia seria con te. Ho visto in te ciò che non esiste più. Ho lasciato che l'amore che provo per te mi accecasse ..."

Sento una morsa allo stomaco, mi tornano in mente le sue parole della sera prima, Kris ha ammesso nuovamente di amarmi e questa volta apertamente, ma non riesco a dire niente, è come se il cinico Jez spavaldo e sbruffone si fosse sgretolato e fossi ancora un ragazzino spaventato. Lui continua il suo sfogo "Sono un vero cretino. Ho anche litigato con mio padre, dando un calcio al mio futuro pur di poter stare con te e tu invece mi consideri niente di più di una scopata gratis."

Non riesco a credere alle mie orecchie, questa ultima notizia mi lascia senza fiato e il mio cuore si ferma. La voce mi esce stridula "Cosa hai fatto!?"

"Non ha più importanza e poi non sono cazzi tuoi. Tu devi solo starmi lontano. Ti detesto. Non voglio avere più niente a che fare con te. L'hai detto anche tu, Jemy è morto. Il ragazzo che amo è morto. E tu sei solo ciò che resta di lui, un corpo senza cuore e senza anima che vive solo per fottere gli altri. Fammi un favore sparisci dalla mia vita!"

Kris chiude la chiamata senza attendere la mia spiegazione, è troppo infuriato per ascoltarmi e io sono troppo sconvolto per riuscire a farmi ascoltare.

Dovrei essere contento ho ottenuto ciò che volevo, invece rimango impietrito dalle sue parole e dopo poco un dolore lacerante e straziante mi invade come un fiume in piena togliendomi il respiro.

Justin aveva terribilmente ragione, ho ottenuto solo altro dolore.

Anche questa volta quello che ne uscirà straziato sarò solo io.

Ho abbassato la guardia e ho lasciato che i sentimenti che avevo sepolto con Jemy tornassero a sconvolgermi e adesso ho nuovamente l'anima lacerata.

Ed è solo colpa mia, è tutta colpa mia ...

Non riesco più a ragionare, non voglio più sopportare questo dolore, devo fare qualcosa.

Ha ragione Kris dovrei solo sparire, non riuscirò mai a trovare pace ...

Entro in casa e spogliandomi degli indumenti che ricoprono la parte superiore del mio corpo, mi dirigo in bagno, mettendomi immediatamente a cercare la sola cosa che potrà darmi un po' di sollievo.

Sento le lacrime rigarmi il volto, questa volta è veramente tutto finito. Sono riuscito a farmi odiare e fa terribilmente male.

Voglio che tutto questo dolore cessi subito, non mi importa come.

Afferro il taglierino e appoggio la lama sull'avambraccio, premo facendola penetrare nella mia carne, scendo in verticale lacerando la pelle e subito il sangue esce copioso.

Il dolore fisico mi invade e sorrido sicuro che fra poco tutto finirà.

Ripeto l'operazione più volte, ma sento che ancora non basta, questa volta la mia disperazione è troppo forte, passo la lama all'altra mano ormai ricoperta di sangue e prendo ad incidermi anche l'altro braccio.

Quando sento il dolore fisico talmente forte da stordirmi, mi appoggio al muro e mi lasciò scivolare a terra, non mi sono mai fatto dei tagli così lunghi e profondi e non so come andrà a finire, ma non mi importa in questo momento voglio solo trovare un po' di pace, il prima possibile.

Il tempo passa mentre il dolore ha riempito ogni mio pensiero e il sangue continua a uscire dalle mie ferite, ne perdo la cognizione sentendomi sempre più stordito, finché non avverto qualcuno chiamarmi, deve essere Justin, avevamo un appuntamento.

Mi dispiace che sia sempre lui a trovarmi così, forse sarebbe stato meglio per lui non avermi mai conosciuto.

Lo sento correre verso il bagno, deve aver visto i vestiti sparsi per terra e tirato le sue conclusioni.

"Jez!?"

Mi si inginocchia vicino, la sua faccia è una maschera di orrore.

"Che cazzo hai fatto?!"

La sua voce trema, e i suoi occhi si riempiono di lacrime.

Io non rispondo, non saprei cosa dirgli. La verità fa troppo male.

Non posso dirgli che sto nuovamente morendo dentro, perché sono riuscito a farmi odiare da Kris, non posso dirgli che fa così male che vorrei morire veramente ...

Justin afferra due asciugamani e mi lega strette le braccia, poi afferra il telefono e da velocemente il mio indirizzo a qualcuno.

Quando chiude mi aiuta ad alzarmi e mi conduce in camera.

Ho un gran sonno, ma Justin mi dice che devo restare sveglio.

Dopo pochi minuti vedo arrivare un dottore e due infermieri.

Si prendono cura delle mie ferite, io continuo a tenere gli occhi incollati in quelli di Justin, lo vedo ancora molto preoccupato ed a stento trattiene le lacrime.

Non riesco a seguire i loro discorsi, ma quando sento la parola ospedale mi agito e cerco di rialzarmi, naturalmente non ottengo il risultato desiderato, però Justin viene in mio aiuto chiedendo al dottore se sia possibile tenermi a casa.

Li sento parlare di trasfusione e Justin si offre di darmi il suo sangue, vorrei dirgli che ha già fatto troppo per me, ma il torpore mi assale e mi lascio travolgere dall'oblio.




KRISTOPHER

Appena chiudo la telefonata sento le gambe tremare, adesso è veramente tutto finito.

Non mi importa più di niente, sono stato preso in giro dall'unica persona che ho mai amato e fa tremendamente male.

Un terribile pensiero invade la mia mente e mi stringe il cuore in una morsa dolorosa, Jeremy si sarà sentito nello stesso modo davanti alla mia negoziano di tre anni fa ...

Forse me lo sono meritato, ma ormai non ha più importanza, niente ha più importanza.

Mi rimane solo una cosa da fare per chiudere per sempre con la possibilità di essere felice, anche se senza di lui non esiste per me felicità.

Afferrò nuovamente il telefono e chiamo mio padre.

Stranamente risponde subito, evidentemente attendeva la mia telefonata.

"Kristopher spero tu abbia riflettuto e preso la decisione giusta"

Sento un nodo in gola, ma mi sforzo di trovare la forza "Sì, hai ragione, è stata solo una pazzia. Farò ciò che ritieni più giusto"

"Bene. Adesso ti riconosco figliolo. Organizzeremo per sabato sera una festa di fidanzamento in grande stile. Inviteremo tutte le persone più influenti. E poi a fine mese organizzeremo un magnifico matrimonio."

Mi viene da vomitare e sento le lacrime pungermi gli occhi, mi limito a dire "Lascio tutto nelle tue mani"

"Sono fiero di te. Un brillante futuro ti attende."

Chiudo la telefonata e appoggio la testa al volante sentendo le lacrime rigarmi il volto, che senso ha ormai la mia vita?

Non potrò mai essere felice con lei, non dopo aver assaporato cosa vuol dire avere vicino la persona che si ama, anche se è stato tutto solo un'illusione.




JEREMY

Apro piano gli occhi e vengo assalito da delle tremende vertigini, mi gira tutta la stanza, così richiudo le palpebre e dopo alcuni minuti provo di nuovo. Questa volta il mondo attorno a me resta ferma, ma sono tremendamente confuso, non ricordo cosa è successo e come sono finito nel letto con una flebo in un braccio.

Mi giro e noto Justin disteso di fianco a me, sopra le coperte, ancora completamente vestito.

Porto una mano fra i suoi capelli e li accarezzo.

Lui apre gli occhi confuso, si tira su per guardarmi meglio, la sorpresa si trasforma in felicità e il suo viso si illumina "Finalmente ti sei svegliato. Come ti senti?"

"Uno schifo"

Il sorriso di Justin si fa triste "Mi avevi promesso che non l'avresti mai fatto. Perché sei arrivato a tanto?"

Le parole di Justin mi riportano alla memoria i ricordi di ciò che ho fatto e soprattutto il dolore che avevo dimenticato.

Cerco di trattenere le lacrime "Ormai è tutto finito. Sono riuscito a farmi odiare ... non pensavo facesse così male" vorrei aggiungere che volevo far cessare per sempre tutto quel dolore, ero disposto a tutto, il come non mi interessava, ma le parole mi si bloccano in gola.

Justin mi abbraccia in modo cauto "Non pensarci più. Ci sono io con te, non permetterò che ti succeda niente"

Scuoto la testa "Anche tu dovresti odiarmi. Riesco solo a farti soffrire"

"Soffrirei di più se tu non ci fossi, non posso vivere senza di te."

Mi stringe più forte, poi appoggia le sue labbra sulle mie e preme, ma senza alcun movimento.

Dopo poco si stacca e fa per alzarsi dal letto, ma io lo afferrò per un polso "Rimani con me", non voglio restare solo, sono ancora intontito, ma ho paura che il dolore ritorni prepotente e ho bisogno della mia ancora di salvezza.

Justin sorride "Ok. Però riposa ancora un po'"

Lo abbraccio e chiudo gli occhi, l'oblio mi rapisce in pochi attimi.

Quando mi risveglio sto decisamente meglio, anche se mi sento ancora molto debole.

Mi guardo il braccio finalmente libero dalla flebo. Ci sono però dei vistosi cerotti a ricordarmi quello che mi sono fatto.

Justin non è nel letto vicino a me, però lo sento trafficare in cucina.

Una curiosità mi assale, quanto tempo sarà passato? E' ancora giorno, però sento il mio stomaco completamente vuoto.

Mi metto a sedere e prendo il tablet appoggiato sul comodino per controllare l'ora.

Sono stupito sono le 11.30?

Com'è possibile? Sono rientrato a casa alle 12.00. Cerco di non pensare alla telefonata e a quello che ne è seguito. Ho dormito fino alla mattina dopo?

Guardo la data e rimango senza parole, ho saltato un giorno? Ho dormito per quasi 48 ore?!

Incredibile!

Devono avermi imbottito di antidolorifici e tranquillanti.

Ancora incredulo vado su internet, per controllare le notizie e vedere cosa mi sono perso mentre dormivo.

Una grande foto attira la mia attenzione: Kris insieme alla sua pseudo fidanzata sorridono felici.

Dovrei chiudere subito e non leggere, ma non ce la faccio, è più forte di me.

Il titolo recita "Annunciato il matrimonio dell'anno" le mani iniziano a tremarmi, ma continuo a leggere.

"Questa sera alla villa dei Thompson si terrà un grande ricevimento, a cui prenderanno parte le persone più in vista dell'alta società, per annunciare il fidanzamento del primogenito del Sig. Alexander Thompson e la figlia del Ministro George Moore e il loro prossimo matrimonio. Fonti non ufficiali rivelano che la data della celebrazione non dovrebbe essere molto lontana, presumibilmente entro la fine del mese.

Non è ben chiaro perché due ragazzi di soli 21 anni affrettino così il matrimonio.

Le solite male lingue assicurano che il motivo non sia da attribuire ad una gravidanza, ma sia piuttosto un modo per zittire le voci su una possibile relazione omosessuale di Kristhoper con il cantante Jeremy Collins."

Kris si sposa ...

Il tablet mi cade dalle mani e sento il dolore ritornare prepotente.

È tutto finito, ha scelto lei ... ha sempre scelto lei ...

Senza nemmeno rendermene conto iniziò a passare le unghie sui bendaggi sentendo il dolore invadermi e li vedo colorarsi di rosso.

"Jez che cosa fai?"

Justin mi blocca i polsi e guarda il cerotto su cui ho infierito sporco di sangue.

"Così ti riaprì le ferite ... questa volta sono profonde devi lasciargli il tempo di rimarginare se non vuoi che ti restino cicatrici evidenti"

Io non lo sto ascoltando, ho solo voglia di farmi ancora del male, non voglio dare la possibilità a Jemy di ritornare fuori, non adesso che le mie barriere sono così deboli dopo avergli concesso tanto spazio.

Un pensiero folle mi attraversa la mente, devo annullare l'amore che provo per Kris e solo una persona può riuscirci ...

Porto le mani dietro la testa di Justin e lo tirò più vicino coinvolgendolo in un bacio passionale.

Inizialmente lui rimane sorpreso e non risponde alla mia lingua che ha invaso la sua bocca, ma poi quando gli mordo il labbro inferiore si riscuote e il suo muscolo caldo inizia a danzare con il mio.

Quando ci stacchiamo lo guardo negli occhi "Scopami"

Justin si siede sul letto e scuote la testa "Non è il momento di scherzare"

In questo momento mi sembra la mia unica possibilità "Non sto scherzando. Voglio che mi scopi con forza, come ti ho visto fare tante volte."

"Jez cosa ..."

Vedo il suo sguardo spostarsi sul tablet e notare la notizia. La sua espressione si fa triste e al tempo stesso la sua voce è furiosa "L'hai saputo"

Con lui non ho segreti, preferisco essere sincero "Ho bisogno di cancellarlo per sempre dalla mia vita e dal mio cuore e solo tu ci puoi riuscire. Ho paura che se non faccio qualcosa potrò spingermi ancora più in là ..."

Vedo il dubbio nei suoi occhi "Jez io ..."

Gli stringo una mano "Lo so sei etero, ma puoi anche fingere che io sia una ragazza."

Justin abbassa lo sguardo e fissa le nostre mani intrecciate "Non è questo. Io Jez ti amo più di un fratello e ho paura che se supero quel confine non riuscirò più a ritornare indietro ..."

Porto entrambe le mani al suo viso per fargli alzare lo sguardo e far incontrare nuovamente i nostri occhi "Io non voglio ritornare indietro"

In questo momento non sono in grado di ragionare, voglio che Justin mi faccia male, voglio che mi scopri con violenza, voglio infliggere a Jemy anche questa ultima ferita, voglio portargli via Justin e al tempo stesso legarlo ancora di più a me. Non posso avere l'amore di Kris? Avrò quello di Justin.

Non voglio dare ascolto alla vocina che mi ricorda che così rovinerò l'unica cosa bella e pura rimasta nella mia vita.

Mi allontano da lui appoggiandomi alla testiera del letto. Butto via le coperte e mi spoglio completamente, vedendo il suo sguardo accendersi sorrido compiaciuto e il mio lato perverso prende completamente il sopravvento.

"Lascio decidere a te"

Mi porto due dita in bocca e le lecco in modo molto esplicito, mentre con l'altra mano iniziò a massaggiarmi il sesso, continuando a fissare Justin.

Lui sembra rapito dal movimento della mia lingua.

Piego le gambe e le allargò bene, poi porto le dita ormai bagnate alla mia piccola apertura per iniziare a violarla.

Mi mordo il labbro per il fastidio, ma non mi fermo, anzi prendo a muovere il dito avanti e indietro, immaginandomi sia Justin a farlo, in un attimo però l'immagine di Kris si sovrappone.

Sento la mia eccitazione aumentare e non so più se sto immaginando Justin o Kris oppure entrambi, non importa, renderò reale Justin cancellando per sempre Kris, così aumento il movimento sul mio sesso, che nel frattempo è diventato duro.

Posso capire da come si morde il labbro che Justin è eccitato, sono certo non durerà molto.

Inserisco anche il secondo dito e cerco la mia prostata, appena la trovo prendo a gemere e a chiamare il nome di Justin buttando la testa all'indietro.

In un attimo mi ritrovo le braccia bloccate sopra la testa e Justin che mi sovrasta "Sei un bastardo Jez", poi mi bacia in modo violento.

Quando si separa, si spoglia completamente, poi si allunga a prendere il lubrificante dal comodino.

Mi fa stendere poi si mette in ginocchio fra le mie gambe e si passa la sostanza odiosa sul sesso che svetta duro e pronto per me.

Mi lecco le labbra, ho sempre pensato avesse un corpo da urlo e anche ben fornito, inoltre tutte le volte che abbiamo diviso il letto ho potuto constatare che quando fa sesso è particolarmente violento ed è proprio quello che cerco.

Justin si unge due dita e mi penetra per continuare a preparami, ma io gli afferrò il polso "Voglio il tuo cazzo, non le tue dita"

Justin ghigna "Peggio per te".

È passato in modalità "scopata" come la chiamo io e il dolce Justin non esiste più.

Mi alza le gambe e afferrandomi per i fianchi mi penetra.

È molto doloroso, perché nonostante la preparazione, il suo gesto è stato irruento e le dimensioni del suo sesso sono notevoli, inoltre è molto che non faccio il passivo.

Però sono soddisfatto il dolore è proprio quello che cerco, ne ho un estremo bisogno.

Justin vedendo la mia espressione si ferma, ma io non voglio, così affondando le unghie nella sua schiena e lo incito a continuare "Ti sei dimenticato come si fa?"

La faccia di Justin è il ritratto della lussuria, probabilmente la sensazione di essere quasi stritolato lo sta eccitando all'inverosimile, per lui è la prima volta con un ragazzo, oppure è perché sono io ...

Lui non se lo fa dire due volte, esce completamente e riaffonda con forza strappandomi un grido.

Mi sento spaccare in due dai suoi affondi, ma presto al dolore si unisce il piacere e i miei gemiti riempiono la stanza.

Io mi lascio scopare, voglio essere completamente in sua balia, ho bisogno di annullarmi.

Justin mi fa girare e dopo avermi alzato il sedere e afferrato per i fianchi riprende a penetrarmi con foga.

Il piacere ormai mi ha completamente rapito e ho voglia di venire, porto un mano al mio sesso e inizio a muoverla seguendo il ritmo forsennato delle sue spinte.

Quando raggiungo l'orgasmo mi lascio andare a un grido liberatorio e sento tutto il mio corpo contrarsi, Justin in risposta mi morde una spalla e mi segue riempiendomi con il suo seme caldo.

Questo dolore inaspettato nel momento dell'orgasmo mi fa quasi girare la testa, era così che volevo che fosse ...

Justin esce da me e dopo avermi fatto girare mi abbraccia e mi bacia.

Quando ci separiamo appoggia la sua fronte alla mia e mi sussurra.

"Jez abbiamo fatto una cazzata, lo sai vero? Ma non potrei essere più felice"

"Justin ti amo"

Non so perché l'ho detto e non so che cosa significhi.

Cioè so di amare Justin, ma so anche che non ha lo stesso significato dell'amore che provo per Kris, ma voglio annegare in questa illusione.

"Anch'io"

La sua risposta mi riempie il cuore di gioia e, al tempo stesso, mi fa sentire un pezzo di merda, perché forse lo sto solo illudendo e lo sto sfruttando per dimenticare Kris, aiutato anche dalla loro somiglianza.

Oppure è tutto frutto della mia insana voglia di autodistruzione, voglio solo infliggere ulteriore dolore a Jemy portandogli via l'ultimo legame importante che gli è rimasto ...

Mi addormento sfinito cullato dal suo caldo abbraccio.


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top