2. Segreto
Pov. X. 7/06/20
Suono il campanello della casa azzurra
«si arrivo un secondo!»
Mentre aspetto comincio a guardarmi intorno
C'è un piccolo giardino e pure un' orticello
Vedo la parta che comincia ad aprirsi mostrando Sugawara a petto nudo
«CIAO SUGAWARA»
«D-D-DAICHIII»
Quella mattina
Pov. Sugawara
Mi sveglio alle sei, ero sfinito non riesco ad alzarmi ho due occhiaie che toccano per terra
Ieri sera non avevo dormito molto
Non riuscivo a togliermi dalla testa quel ricordo di un'anno fa
Finalmente la scuola è finita ma ogni tanto mi incontro con i ragazzi del club ancora non ci credo che non potrò più giocare in quella scuola
Erano le 10 e io stavo mettendo a posto la camera
Fa'caldo
Mi tolsi la maglietta rimanendo con i pantaloncini bianchi
Dopo aver finito di mettere a posto non sapevo che fare quindi ho deciso di dormire un po'
* 🔔 *
«mh chi può essere?»
«Sto arrivandoooooo»
Mi alzai dal letto e mi avvia verso la porta
«CIAO SUGAWARA» non è possibile
«D-DAICHI!?»
il ragazzo che mi piace è davanti alla porta cosa faccio? Lo abbraccio lo saluto? Il tempo passa ho una faccia da ebete e non riesco a smettere di fissarlo dio mio qualcuno faccia qualcosa qualsiasi cosa
« m-mi ero messo a fare una passeggiata e sono arrivato davanti casa tua e pensavo che sarebbe s-stato bello rivederti ma se sono di disturbo me ne vado» lui ruppe il silenzio
«oh no non andare non sei a fatto di disturbo anzi mi fa piacere vederti entra»
Mi giro e mi avvio verso la cucina seguito da lui
« accomodati scusami per il disordine, ti faccio un tè?»
«si grazie e comunque il disordine lo vedi solo tu» ridacchio facendomi arrossire
Lui è un'Alfa bello e possente mentre io sono solo un omega indifeso e fragile
«ok mi vado a mettere una maglietta e arrivo»
Adesso sono salito in camera per prendere una maglietta
Sento una presenza dietro di me ma non mi giro mio padre mi ha sempre detto che non devo muovermi quando è dietro di me
Comincio a tremare ricordando quel giorno in cui mio padre scomparve abbandonandomi dopo avermi violentato
Sento un dito passare sulle cicatrici che fino a quel giorno ho sempre nascosto a tutti
«Suga queste cicatrici.... Chi è stato?»
«Daichi non è niente non preoccuparti»
«io invece mi preoccupo, Suga chi è stato»
Mi giro di scatto facendo incrociare i nostri sguardi facendo notare le lacrime provocate da i troppi ricordi
Non riesco a parlare quindi rimango immobile a fissare il ragazzo che amo dal primo anno di liceo abbracciarmi facendo sprofondare il mio viso contro il suo petto.
Angolo di una palma disagiata
Questo capitolo lo sto scrivendo al posto di studiare quindi apprezzate maledetti hemm maledetti Roberti e Roberte ci vediamo tra 3 giorni con il prossimo capitolo ❤️😂
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