"a che ora dovremmo essere nella sede, sungjin?" wonpil si voltò per ascoltare la risposta di sungjin alla domanda di brian mentre saliva sul van.
"lo staff ha detto alle quattro di pomeriggio," sungjin, che si era seduto davanti, rispose mentre chiudeva la portiera. "dato che il busking inizia alle cinque."
"ho visto su twitter che c'è pieno di gente," dowoon parlò dal sedile accanto a quello di wonpil, dandosi pacche sullo stomaco per il nervosismo.
"seriamente?" dissero sungjin e brian in coro, ovviamente presi alla sprovvista dall'annuncio del più piccolo.
"sì," chiarì dowoon, facendo borbottare gli altri due.
"piri."
wonpil si voltò per vedere jae che era seduto nel sedile di fronte al suo.
aspetta un secondo...
piri?
"cosa c'è, hyung?" chiese wonpil, maledicendosi mentalmente per aver balbettato a causa dell'improvviso soprannome.
"stai bene?" continuò jae, aggrottando le sopracciglia—un'azione che amplificò l'espressione di preoccupazione sul suo viso.
"credo," rispose wonpil scherzosamente, cercando di far sparire la confusione. "voglio dire, ci sono più di cento persone che ci aspettano. potrei dimenticare di nuovo i testi."
osservò entrambi gli angoli delle labbra di jae incurvarsi in un sorriso dolce e sincero.
"beh, puoi sempre riguardarli," disse jae a wonpil. "posso prestarti il mio telefono, se vuoi."
"ah, no," wonpil rifiutò, scuotendo la testa. "posso usare il mio. grazie, hyung."
"se insisti... oh, piri."
"hm?"
"non preoccuparti troppo, va bene? ci sono io con te."
quando jae si girò verso la parte anteriore del furgone, wonpil si lasciò cadere silenziosamente sul sedile, indubbiamente agitato. cosa succede con l'improvviso cambiamento di personalità?
wonpil chiuse gli occhi, cercando di calmare il rapido battito incastrato nel suo petto. pensò alle volte in cui il suo hyung lo aveva preso in giro. lo prendeva sempre in giro, specialmente prima di un busking, dove riportava sempre alla memoria i suoi momenti brutti.
il tastierista le aveva sempre prese come parole di incoraggiamento. parole che gli avrebbero ricordato che doveva fare del suo meglio...e sentirgli dire qualcosa di diverso da ciò che diceva sempre lo aveva preso alla sprovvista.
poi comunque, cosa c'è di così brutto in delle vere parole d'incoraggiamento?
il treno dei pensieri di wonpil fu disturbato dal movimento improvviso del veicolo. guardò fuori dalla finestra e fece un sospiro.
forse ci stava pensando troppo.
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