iv
il giorno successivo...
wonpil uscì dalla stanza, sfoggiando lo sguardo "sono-risorto-dalla-morte", completo con un nido d'uccello sulla sua testa, abiti stropicciati avvolti intorno al suo corpo e sonno scritto su tutto il suo viso.
poi vide i suoi compagni di band seduti al tavolo da pranzo, già completamente svegli. beh, eccetto per dowoon, che stava tranquillamente sonnecchiando sul tavolo con una tazza di cioccolata calda— uhm, fredda in mano.
"wonpil," disse sungjin, essendo il primo a notarlo. "finalmente sei sveglio."
"oh, mio dio." brian ridacchiò, guardando wonpil dalla testa ai piedi. "anche tu? cosa vi è successo?"
"abbiamo bevuto caffè alle dieci di sera," rispose wonpil, sbadigliando mentre camminava e si metteva accanto a jae e sungjin, un posto completamente opposto a quello in cui avrebbe dovuto trovarsi.
"caffè alle dieci di sera?!" ripeté sungjin. "a che ora sei andato a dormire?"
"uhm... sei?"
"un'ora fa!"
gli occhi di wonpil guardarono l'orologio appeso alla parete dietro il tavolo. le lancette indicavano le sette, a dimostrare che sungjin aveva ragione.
guardò verso sungjin, che sospirò.
"se il risultato è questo, allora non farlo di nuovo. soprattutto la sera prima di un evento."
"scusa, hyung," sussurrò wonpil, cercando di cancellare il sonno dai suoi occhi.
"idiota," disse improvvisamente jae, seguito da una risata. arruffò i capelli già disordinati di wonpil. "onestamente di solito mi arrabbierei, ma sei così carino che non penso di potermi arrabbiare con te."
appena registrate quelle parole, wonpil abbandonò decisamente abbandonato il sonno.
l'aveva sentito bene?
jae l'aveva appena chiamato carino?
certo, lo aveva chiamato in molti modi: sdolcinato, imbarazzante... ma carino?
cosa?
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