2.48 - Tensioni emotive
Era sorto un nuovo giorno.
Keryan si era svegliato per colpa del silenzio assordante che permeava il locale.
"Uh... che ore sono?" disse con voce cupa Keryan.
"BUONGIORNO. H-IDRA RISPONDE PER VOI. QUESTO È L'ANNO H-98, E SONO LE 7 DELL'ORA MATTUTINA."
"Miseria... Strano svegliarsi a quest'ora dopo aver mangiato come dei dannati... vero, Roger?" domandò Keryan. Tuttavia, non ricevette alcuna risposta; girandosi, vide il letto rimesso in ordine e del ragazzo nemmeno l'ombra. Tuttavia, come si tolse di dosso le coperte avvertì la sensazione dell'aria aperta.
'Mi toccherà imbrogliare,' si disse Keryan. Infatti, nonostante avesse raccontato fino a notte fonda una parte delle sue folli disavventure, aveva omesso due dettagli significativi: fatta eccezione per Roger, le altre tre non sapevano che egli aveva padroneggiato tutti e cinque gli Elementi e, di conseguenza, aver appreso la capacità di stravolgerne gli effetti; e includendo Roger, non aveva svelato a nessuno la possibilità di accedere, anche se in forma limitata, delle capacità e della potenza dell'Antimateria.
Lo stesso timore di allontanare quei ragazzi per aver ottenuto il dono del loro primo nemico lo agitava, e non volle pensare a uno scenario come quello di inimicarseli. Aveva ogni ragione di credere in una reazione avversa: aveva immaginato come si sarebbero sentiti se questi avessero visto in lui la fonte di potere di un antico nemico, provando imbarazzo e immaginando di tradire la loro fiducia.
"Immagino tu stia ponderando cose che potrebbero anche non accadere," sentenziò Trilunoj.
"Certo che ci penso, corvo! Come si sentirebbero, se non traditi, per il fatto che posso accedere ai tuoi doni? Mi viene solo da pensare a Trish, che si è vista portare via la sua famiglia per colpa della giustizia corrotta delle truppe Stellari, e in più che ha dovuto abbattere suo fratello finito sotto i tuoi influssi! Se solo questa scoprisse ciò, come pensi reagirà? E se nell'impeto di rabbia cercasse di uccidermi? Ci hai pensato a questo!?" spiegò rabbiosamente Keryan, esternando tutto quello che si portava dentro, a dimostrazione di conoscere davvero quei ragazzi a cui si era legato, apprendendo i loro trascorsi e condividendo sia gioie che dolori.
"Indubbiamente. Dopo che ho scelto di allearmi con te, ho avuto modo di osservare i tuoi Ricordi, così come li chiami, le tue nozioni su di te e su chi ha inciso nella tua vita. E so che dovrò convivere fino alla fine dei tempi per le azioni sbagliate che ho compiuto. Lascia che il tempo sistemi ogni cosa, e sarai testimone di grandi cambiamenti."
Decidendo di sfruttare il dono del Vento, Keryan acuì l'udito, scoprendo che Roger era fuori in conversazione. Alzandosi dal letto, estrasse il suo ComBot e lo indossò, rimettendo la sua tuta da combattimento. Come fece per avvicinarsi a Roger, nella sala trovò non solo lui, ma anche le altre tre.
"Meliana, mi secca ammetterlo, ma hai vinto la scommessa," indicò Trish.
"Scommessa? Su di me? E cosa avete scommesso?" domandò Keryan con una radice di dubbio.
"Hanno scommesso che tu avresti dormito fino a tarda mattina, e il perdente avrebbe dovuto...!" spiegò Regina, venendo zittita con le mani alla bocca da Meliana che, rossa in volto, giustificò dicendo: "Non ascoltarla, abbiamo solo fatto una scommessa per passare il tempo! Nulla di serio!"
"Sarà... comunque, avete dormito bene?" domandò Keryan, lasciando perdere la storia della scommessa.
"Beh sì, non è proprio la fine del mondo, però è stato rigenerante sfruttare una vasca d'acqua bollente con idromassaggio," disse Meliana, provocando la reazione di Regina che si mise una mano in fronte; sbuffando, replicò: "Meno male che abbiamo stabilito di non dirlo ai ragazzi, eh!"
"Ma che c'è di male? Tanto ce l'avevate anche voi, no?" domandò Meliana.
"Noi no. In compenso, H-idra ha portato una decina di pietanze davvero molto buone," rispose Roger, asciugandosi la bava al solo ripensare alla cena luculliana del giorno prima.
"Piuttosto..." fece Keryan, gesticolando di aprire un canale Elempatico.
"Spero sia importante e non solo un capriccio," sbottò Regina, scambiando la richiesta di aprire il canale superiore come una futile scusa per farne uso.
"No, nessun capriccio. Ho il sospetto che l'unità centrale ci stia tenendo sotto controllo," asserì Keryan.
"E come fai a esserne certo? Hai qualche prova a sostegno della teoria?" interrogò Trish.
"Direi di sì. Non vi è sembrato strano, fin da subito, che Vais e Swart ci abbiano portato qui, senza domande, né dubbi? Se fossi un unità artificiale e riconoscessi non solo l'esistenza ma anche rivolgergli lodi e sostegno ai miei creatori, non vorrei stare quanto più possibile a contatto con loro? Non farei loro delle domande? Non cercherei di approfondire la mia conoscenza su di loro?Invece ci hanno scortato qui senza molti scrupoli. E voi?Avete provato a fare una qualsiasi richiesta a H-idra?"
"Beh, no. Come siamo entrate nella nostra stanza e la porta si è chiusa e la vasca che troneggiava al centro ha iniziato a riempirsi di acqua calda," indicò Meliana.
"Da noi, invece, si è fatto sentire per almeno tre occasioni, sia per quanto riguarda il cibo, per la sistemazione notturna e perfino per l'orario quando mi sono svegliato," rispose Keryan.
"Ragazzi, fermi e zitti. Senza battere ciglio, osservate sopra di voi e non fate movimenti o azioni inconsuete," redarguì Roger, tenendo d'occhio il grande meccanismo a forma di occhio che si stagliava sopra di loro. Infatti, lo stesso marchingegno si muoveva in maniera lenta, alzando e abbassando la lente e con una luce pulsante a intermittenza.
"Quella cosa mi sta dando fastidio. Adesso la distruggo," annunciò Regina.
"Ferma, non farti prendere la mano. Ho un'idea migliore," disse Keryan, schiarendosi la voce e guardando fisso nel meccanismo, molto simile a un grande occhio infuocato.
"H-idra, a nome mio e degli altri ho da esporre una richiesta."
"H-IDRA SARÀ ONORATA DI SODDISFARE OGNI VOSTRO COMANDO. IN COSA MI POSSO RENDERE UTILE E ASSISTERVI?"
"H-idra, quando è stata l'ultima volta che avete ricevuto ospiti umani qui?"
"H-IDRA RISPONDE: NON CI SONO STATE VISITE RECENTI DI ESPONENTI UMANI NEGLI ULTIMI QUATTRO ANNI."
"H-idra, vorremmo sapere che ruolo abbiamo qui, dato che siamo stati ricevuti con grande accoglienza."
"H-IDRA È ONORATA DI OSPITARE LA DISCENDENZA DI LOTUS E ABSOL, DAL QUALE GLI A-HUMA SONO STATI FORMATI A LORO IMMAGINE E SOMIGLIANZA."
"La risposta non mi è chiara. Riformulo la domanda: per quale scopo noi siamo...?" richiese con un cipiglio serio Keryan, venendo interrotto dalla giovane al suo fianco.
"Aspetta Ryan, voglio provare io," s'intromise Meliana, nel cui sguardo c'era la potente scintilla della conoscenza che, in un modo o nell'altro, alimentava il suo essere. Compiuto un cenno di assenso da parte del ragazzo, Meliana sfidò lo sguardo del meccanismo e domandò: "H-idra, mi appello alla tua vasta banca dati. Con che linguaggio siete stato programmato?"
"Ma le sembra ora il momento di studiare!? Io la strangolo!" obiettò Regina in via mentale.
"H-IDRA NON RICEVE QUESTO QUESITO DAL GIORNO DELLA SUA ALPHA. SONO STATO PROGRAMMATO SULLA BASE DEL CODICE o.t.n.a.s., COMPATIBILE CON LEMMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE DI OGNI TIPOLOGIA."
"Dato che conosco solo pochi linguaggi, come posso apprendere il tuo codice?" domandò Meliana, abbassando gli occhiali come per penetrare il vetro del meccanismo.
"IMPOSSIBILE COMPLETARE RICHIESTA. COMANDO NON PERVENUTO. MOTIVAZIONE: IL LINGUAGGIO o.t.n.a.s. È DI COMPETENZA UNICA ED ESCLUSIVA DEL RE DI RARENT, DEL SUO FEDELE ARALDO E DEL PRIMO CONSIGLIERE KARUBANIS".
"Accidenti, questa mi mancava," protestò mentalmente Keryan.
"Amico, c'è qualcosa che non va?" squadrò Regina. In effetti, quell'appellativo procurò una strana sensazione in Keryan.
"In effetti sì, e la cosa potrebbe non piacervi..."
Così Keryan, sempre per via mentale, spiegò a somme linee che il nome citato da H-idra altri non era che il nemico affrontato da Jake e Jeen, conosciuti fin dalla prima volta su Terran, il nome originale del pianeta che dava ospitalità alla razza umana. Bisognava comprendere come avesse fatto a raggiungere questo anfratto di universo.
"Perciò, stando al tuo ragionamento, questo Karubanis di cui H-idra ha fatto menzione altri non è che il nemico di Jake..." rispose Meliana.
Girandosi nuovamente in direzione del canale comunicativo di H-idra, il ragazzo sindacò: "Molto bene. H-idra, come hai già dimostrato, sei un ottimo sistema che ha i migliori interessi per i suoi ospiti. Voglio avanzare una nuova richiesta."
"H-IDRA VIVE PER SERVIRE. CHIEDETE E SARETE SODDISFATTI."
"Vogliamo chiedere a te di mandarci le unità che ci hanno scortato nelle stanze. Vorremmo che ci mandaste Vais e Swart per fare qualche giro e ammirare il tuo lavoro di conservazione," spiegò Meliana.
"PRESENTARSI AL COSPETTO DEGLI OSPITI UMANI. UNITÀ ID 7322490 E UNITÀ ID 7322494. PRESENTATEVI AL CENTRO PER RECUPERARE GLI UMANI E SODDISFARE LE LORO RICHIESTE."
Una volta impartito l'ordine, il grande occhio si ritirò in una botola superiore, sparendo dalla stanza.
"Per ora è andato, però occhi e orecchie aperte. Non possiamo sapere se e quando saremo osservati e ascoltati. Potrebbe accadere ovunque e in qualunque momento," nutrì dubbi Roger, pensiero peraltro condiviso in toto dagli altri.
"Piuttosto, Ryan," chiamò Roger, "Mi dai il permesso di fare quello di cui abbiamo discusso stanotte?"
"Oh, questa mi è nuova. Da quando leghi con così tanta facilità?" canzonò Regina.
"Per tua informazione, Roger è sempre stato un ragazzo in grado di tenere le comunicazioni aperte; altrimenti come si spiega che sia finito a servire il popolo della Terra, l'unico che ha accettato una creatura umana nei loro ranghi?" interrogò Meliana, difendendo a spada tratta il ragazzo, che reagì con un sorriso accennato.
"Parla quella che ha servito il popolo delle Acque, con l'ambasciatrice che ha simulato l'odio per gli altri popoli," replicò Regina.
"Piuttosto, io ho come la sensazione di conoscerti," indicò Trish, guardando fisso negli occhi Keryan.
Dal canto suo, Keryan si sentì smarrito. Lo fece alzare e anch'essa si alzò dalla sedia. Si avvicinò pericolosamente al suo volto, annullando di fatto le distanze. I due corpi, estremamente vicini, protetti nelle loro tute, erano a pochi millimetri l'uno dall'altro, e la mano di Trish sfiorò la spalla, scendendo sinuosamente verso il petto. In un impeto di rabbia e gelosia, Regina scattò in piedi e gridò: "Cos'è questa storia, Trish!?"
"Oh, nulla. Hai qualche interesse in sospeso con mister odio-la-tua-cafoneria?" replicò Trish con un sorriso sornione, tipico di chi voleva istigare qualcuno alla reazione.
"N-Non è questo il punto! Non siamo qui a fare... cose da adulti! Almeno, non in terra straniera!" sparò di colpo Regina. Ripensando a tutto quello che aveva appena espresso, arrossì di colpo e, imbarazzata contro ogni dire, andò alla porta per uscire e allontanarsi dalla situazione, a suo dire diventata troppo scottante. Solo che la porta non ne voleva sapere di aprirsi.
"Argh! Come si apre questa stramaledetta porta!?" strillò Regina, ormai prossima ad attingere al suo arsenale elementale.
La porta scattò in avanti e Regina, con le braccia piegate all'indietro e le mani all'altezza dei fianchi in posizione per rilasciare folate di vento, si fermò di colpo nell'osservare le facce stoiche di Vais e Swart, che osservavano placidamente gli ospiti.
"Buongiorno, spero abbiate gradito le stanze del centro," fece Vais, chinando il capo e portando la mano sulle clavicole. Quel gesto, per quanto potesse essere normale, per le tre donne sembrava l'affronto per eccellenza, dato che Vais aveva forme prominenti, soprattutto per il seno, messo in evidenza proprio per la scelta della postura.
"Non ci saremmo mai aspettati che avreste voluto richiedere nuovamente il nostro supporto," indicò Swart, compiendo un breve inchino.
"Certo, siete stati i primi ad accoglierci nonostante siamo estranei," indicò Keryan, cercando di smorzare quanto più possibile l'aria di tensione accumulata in quei pochi attimi.
"Sono d'accordo. Cosa ci volete mostrare, anche in base a quanto abbiamo chiesto a H-idra?" disse in seguito Roger.
Rispose Vais e disse: "Perché questa richiesta sia compiuta in maniera efficiente, vorremmo proporvi una divisione equa. Mentre Swart accompagnerà le umane di genere femminile, io mi propongo come vostra guida per i ragazzi. Ci sono problemi per voi?"
Le tre ragazze avvamparono fin nel profondo, confidando fino all'ultimo che la scelta della divisione per genere fosse solo frutto di una selezione calcolata e non un pretesto dettato dalla malizia."Io non ho idea di come funzioni qui. Ma è certa una cosa; tra noi cinque c'è un patto di intervento, e se una delle parti dovesse essere offesa, minacciata o anche solo disturbata oltre la decenza, sappiate che uno di noi o anche tutti saremo tenuti ad attaccare l'offensore, che sia uno o tanti. Siete ancora sicuri della divisione proposta, Vais? sindacò la stessa Meliana, rimasta in disparte e fungendo da mediatrice per tutti i ragazzi, rimarcando a denti stretti il nome dell'entità con toni minacciosi.
"Non avete nulla di cui preoccuparvi, giovani. Rileviamo da parte delle tre umane alti livelli di stress emotivo, reazione da addurre a possibili scambi ormonali. Non abbiate timore, non ci sono creature che possano sostituirvi in fatto di materia, quindi non avete di che preoccuparvi se ci saranno partner alternativi. Seguiteci, stasera ci sarà una festa in vostro onore," indicò Swart.
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