Capitolo X

*Nella tenda di Agamennone*

Arrivato il giorno seguente, Elena e Menelao, pronti per partire passano da Agamennone per salutarlo.
"Ve ne andate?"
Chiede Agamennone vedendoli entrare.
"Si, fratello! La mia bella mogliettina si è autoconsegnata e sai, ho cambiato idea, non la voglio più uccidere, mi è piaciuto il gesto che ha fatto riconsegnandoli!"
Gli spiega Menelao.
Il re annuisce.
"Bene, adesso, se non ti dispiace, Elena, vorrei parlare in privato con mio fratello. Dopo ce ne andiamo!"
Dice il re di Micene.
Elena annuisce ed esce dalla tenda.
"Rivuoi Achille in battaglia, vero? Ammettilo per una volta, fratello!"
Esclama Menelao.
Agamennone alza gli occhi al cielo e dice:
"Pure se gli chiedessi scusa, lui preferirebbe infilzarmi con la sua spada!"
"Se tu vuoi vincerla questa guerra devi convincerlo in qualche modo a tornare, prova con Ulisse. Lui è l'unico di cui Achille si fida! Poi, se non funziona, rendigli Briseide! Prova col primo metodo, se vedi che non funziona, rendigligliela, vedrai che tornerà a combattere per se stesso e per la sua gloria se non vuole darti retta. Ascoltami!"
Gli spiega Menelao.
Dopo aver detto ciò, lo saluta con un abbracciò e se ne va.
"Ermione!"
Esclama Agamennone chiamando un suo soldato fidato.
"Si, mio signore?"
Chiede lui.
"Chiama Ulisse e fallo venire qui!"
Ordina il re.
Il soldato annuisce e dopo una decina di minuti torna, seguito dal Re di Itaca.
"Agamennone, come mai mi hai fatto chiamare? Succede qualcosa?"
Chiede Ulisse.
"Si Ulisse, siediti che ti spiego tutto!"
Afferma il re.
Ulisse si siede. Agennnone gli dà un calice di vino e, dopo essersi seduto anche lui, gli chiede:
"So che tu sei l'unico di cui Achille si fida, quindi ti chiedo un favore, potresti convincerlo con la tua astuzia a tornare in battaglia visto che a ma non da ascolto?"
"Ci proverò, ma non sono sicuro di riuscirci. Achille è testardo, quando si mette in testa una cosa quella deve essere! Comunque ci proverò. Se non ci riesco, che farai?"
Risponde Ulisse.
"Ahimè, se non ci riesci, gli rendo la bella Briseide e poi vediamo se torna in battaglia!"
Esclama Agamennone.
"Vedrai che funzionerà più col secondo modo che con il primo. Comunque sia, io ci provo. Vado da lui, arrivederci!"
Afferma il sovrano di Itaca uscendo e dirigendosi verso la tenda di Achille.

*Nella tenda di Achille*

Achille è sul suo letto a guardare il vuoto, quando, silenziosamente, nella sua tenda si intrufola l'astuto Ulisse che si siede affianco a lui.
"Achille, che piacere vederti, sai, in battaglia si sente la tua mancanza!"
Afferma Ulisse dandogli una pacca sulla spalla.
"Se sei venuto qui per convincermi a tornare in battaglia, sappi che la risposta è no!"
Gli dice freddamente Achille.
"Amico mio, siamo in forte difficoltà, i Troiani ci stanno distruggendo, non ce la possiamo fare senza di te. Tu, Pelide Achille, sei l'unico che ci può salvare!"
Dice l'itacese.
"Ulisse, tu sei l'unico Re di cui mi fido, ma con questa guerra sei al seguito!"
Afferma il Pelide.
"Achille, Achille. Come sei testardo! Dimmi, coma mai non vuoi tornare?"
Gli chiede Ulisse.
"Sai perfettamente il perché. Quello stolto del re mi ha rubato Briseide e, fin quando non me la renderà, io non tornerò a combattere!"
Esclama Achille.
"Ti sei proprio innamorato, eh?!"
Afferma sorridendo Ulisse felice per l'amico; finalmente anche Achille sa cos'è e com'è l'amore, pensa tra sé e sé il re.
"Io?! Ma figurati!"
Esclama stupito Achille.
"Oh Achille, come sei sciocco! Tu sei innamorato, eccome se lo sei! Se no, saresti già tornato in battaglia se non ti importava niente della bella Sacerdotessa d'Apollo!"
Gli dice Ulisse sorridendo.
Achille gli fa un leggero sorriso e poi dice:
"Mi sa che hai ragione, Ulisse. Mi sono innamorato! Mi sono innamorato di Briseide, io la amo ed è la prima volta che provo dei sentimenti del genere!"
"Sono felice per te, comunque torna in battaglia Achille, tu e il tuo esercito distruggere ste quello Troiano in un solo giorno. Non ti chiedo di combattere per Agamennone, combatti per te stesso e per la tua gloria, come hai sempre fatto!"
Dice il re di Itaca sperando di convincerlo.
"Ulisse, io ti voglio bene e lo sai, ma per favore, non cercare di convincermi perché, finché quello stolto di un re non mi renderà la mia Briseide!"
Gli spiega Achille.
"E va bene, ci rinuncio. Mi ha fatto piacere parlare con te, amico! Ci vediamo!"
Afferma Ulisse andandosene.
"Alla prossima, Ulisse, amico mio!"
Esclama il Pelide ricambiando il saluto.

*Da Agamennone*

Ulisse va nella tenda di Agamennone.
"Allora, mio caro e ingegnoso Ulisse, l'hai convinto?"
Chiede ad Ulisse.
"No!"
Gli risponde Ulisse.
"Come?!"
Esclama stupefatto il re di Sparta.
"Devi passare alla seconda opzione, Agamennone, non hai scelta!"
Dice serio Ulisse.
"Eh va bene! Afareo, Ermione! Portatemi Briseide!"
Esclama Agamennone.
I due arrivano trascinando la giovane urlando.
"Eccoci, signore!"
Dice Ermione.
"Eccoti sgualdrina! Ti presento Ulisse, re di Itaca!"
Afferma Agamennone.
"S-salva, s-signore, i-io s-sono B-..."
Dice lei non riuscendo a finire la frase, visti che la precedente Ulisse:
"Tu sei Briseide, Sacerdotessa d'Apollo, Achille mi parla di te, gli manchi molto!"
"G-gli m-manco?"
Chiede stupefatta Briseide.
Ulisse annuisce.
"Ti decidi a rendergliela o no, Agamennone?"
Chiede Ulisse.
"Si, si, ora Afareo  gliela porta!"
Afferma alzando gli occhi al cielo Agamennone.
"No, la accompagno io, tanto devo passare di lì per tornare nel mio accampamento! Vieni, Briseide!"
Afferma Ulisse.
I due escono.
"Allora, quanti anni hai, Briseide?"
Chiede il re di Itaca.
"18, signore. Se mi permetto posso sapere la vostra età?"
Cihiede lei abbassando la testa verso terra.
"Dammi del tu. Io ho 37 anni!"
Gli risponde Ulisse sorridendo.
Lei fa un leggero sorriso.
"Eccoci, siamo arrivati!"
Afferma l'astuto re e dice ancora:
"Tu sta qui, non fiatare, gli faccio una sorpresa!"
Dopo aver detto ciò, Ulisse entra nella tenda e dopo svariati minuti, esce fuori seguito dopo qualche secondo da Achille che, alla sua vista, quasi sviene.
"Briseide!"
Esclama abbracciandola.
Lei ricambia.
"Ulisse, come l'hai convinto a rendermela?"
Chiede il Pelide rivolto all'itacese.
Ulisse alza le mani e dice:
"Io non ho fatto niente, c'erano due opzioni la prima era quello che ti convincersi io a tornare in battaglia; la seconda, beh, è questa!"
Achille annuisce e Ulisse, dopo averlo salutato, se ne va.
I due entrano nella tenda e si siedo sul letto.
"Allora, come ti ha trattata? È stato bravo? Ti ha maltrattata? Ti ha picchiata?"
Chiede preoccupato Achille.
"Mi ha dato qualche schiaffo, ma del resto tutto bene!"
Risponde lei.
"Quel maledetto!"
Esclama Achille.
"Calmati, adesso sono qua, non sei contento?"
Chiede Briseide.
Lui la bacia
"Certo che sono contento, piccola!"
Afferma lui abbracciandola e si sdraiano nel letto coccolandosi.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top