Cap. 7

Si trovarono entrambi legati nella stessa stanza e nessuno dei due riuscì a proferir parola. Lara era completamente immersa nella delusione, con gli occhi fissi nel vuoto. Era ferita dal comportamento di Roy, per un attimo aveva visto in lui la speranza, ovviamente ormai distrutta e frantumata in tanti piccoli pezzetti. Non doveva aspettarsi troppo e lo sapeva. Ma l'ingenuità era sempre stata, purtroppo, una componente importante nella sua vita. Dall'altro lato della stanza, invece, posto di fronte a lei, c'era Roy, che pieno di sensi di colpa, non riuscì a dire niente.

"Bravo eh. Se non avessi le mani legate ti batterei le mani!"ruppe allora lei quel silenzio insopportabile.

"Non sono stato io" le disse sussurrando.

"Certo e nella buca ci sono finita da sola!" rispose lei alterata.

"Ti ho detto che non sono stato io!" le disse alzando un po' la voce, arrabbiato.

Lara non parlò più, sapeva che non valeva la pena sprecare fiato per un traditore... Ma si sentiva così indifesa, e aveva così tanto bisogno di supporto...

"Se quello che pensi- che io sia un assassino- fosse stato vero, ti avrei già ucciso. Non so se prima di venire qui avevi qualche particolare nozione, ma qui si salva solo chi, indipendentemente, trova un modo per farsi onore e sopravvivere. Quindi, ti ripeto, no, non sono stato io a metterti in questo casino. E men che meno ti avrei consegnato proprio ad Aharon" disse l'ultima frase con ribrezzo.

"Aharon?"chiese Lara con un moto di curiosità.

"Si, quel verme che ci ha rinchiuso qui!" disse ringhiando.

'Perciò non è stato lui...' iniziò a pensare Lara, senza però abbassare la guardia. Lo guardò negli occhi, e quando finalmente anche i suoi si incrociarono con quelli di lei, a Lara vennero le lacrime agli occhi, mentre gli occhi di Roy diventarono lucidi e assunsero un espressione come a chiederle scusa. Lei sapeva che se avesse continuato a guardarlo avrebbe pianto, così distolse lo sguardo. Dopo qualche istante il portone si aprì e avanzò Aharon, con un sorriso falso stampato addosso.

"Ma guarda, guarda...siete davvero carini! Avete trovato il tempo per perdonarvi?" E dicendo questo scoppiò in un'odiosa risata, e Roy lo guardò truce, con uno sguardo così violento, ringhiando, mentre Lara abbassava la testa.

"Bhe, vengo a darvi una notizia... Siccome so che la principessa non ti ha perdonato,"disse ammiccando verso Roy" le farò un favore, per non farla stare con un 'traditore'! Verrai con me" le disse sorridendo gelido.

"No!" Urlò lei.

"Non era un consiglio. Era un ordine."

"No, no! Lasciatemi stare, schifosi!" Urlò allora lei agli scagnozzi di Aharon.

"Lasciatela andare subito! Ha detto che non vuole!" ringhiò urlando Roy. Ma Lara era furba e non appena i due la slegarono, con una velocità che non sapeva di possedere, li mise KO. Roy, incredulo sorrise rivolto a Lara che non ebbe il tempo di ricambiare che venne afferrata bruscamente da Aharon e bloccata. Di nuovo quella sgradevolissima sensazione di impotenza, di non riuscire ad ingannare e atterrare quell'essere diabolico. Immediatamente Roy iniziò a urlare, se fosse stato libero lo avrebbe sicuramente ucciso a pugni, ma era legato con delle catene, troppo potenti anche per lui, e non poteva fare niente di tutto quello che immaginava.

"Lei verrà con me."

"No!" disse lei piangendo, non riuscendo a scappare da quelle braccia congelate.

" Non puoi scappare principessa. Mentre tu, caro Roy... Soffrirai."

Detto questo trascinò con sè Lara, lasciando Roy disperato. Dopo poco tempo Roy, dall'altra stanza, sentì delle urla, le urla di Lara. Non poteva sapere che lei stava soffrendo, non sapeva perchè, ma doveva correre da lei. Iniziò a dimenarsi ma le catene erano troppo spesse così urlò di rabbia. Aveva una sola soluzione per salvare Lara, non sapeva come lei avrebbe reagito, ma doveva farlo. Così non ci pensò due volte a trasformarsi e le catene si frantumarono e si sparsero per tutta la stanza. Al posto del muscoloso ragazzo comparve uno splendido lupo bianco-grigio. Senza sforzo, spalancò la porta ed irruppe nella stanza di Aharon. La scena che gli si presentò davanti agli occhi non fece altro che accrescere l'odio verso quell'essere spregevole. L'aveva legata di nuovo e le accarezzava il viso mentre lei urlava cercando di scansarlo. Le era troppo vicino. Così di getto, non diede neanche il tempo ad Aharon di voltarsi che lo abbatté al muro e iniziò a graffiarlo e prenderlo a morsi, abbastanza da fargli perdere i sensi. Poi corse da Lara e ruppe le catene. Si ritrasformò davanti agli occhi spaventati di Lara, solo per farle capire che era lui, poi le chiese:

"Stai bene?" Lei annuì semplicemente.

"Dai, vieni!"Si ritrasformò in lupo e le fece capire di saltar su. Così lei approfittando della mancanza di sensi di Aharon, si aggrappò al folto pelo di quello splendido lupo e corsero via, nel buio di quel freddo pomeriggio, o almeno, credeva fosse pomeriggio.

Si fermarono solo quando arrivarono ad una tana particolare, dall'altra parte della reggia di Aharon. Roy si ritrasformò e restò a guardare Lara, cercando di capire cosa provasse. Improvvisamente sulla sua bocca apparve un sorriso.

"Così sei un lupo." Affermò sorridendo.

"Si. E anche uno delle più belle specie: sono un lupo bianco!" le disse allora con sufficienza guardandola, incerto se avvicinarsi o meno. Poi si avvicinò, sentendo la sua candida risata.

"Grazie..." sussurrò lei.

"E di cosa? Non potevo lasciarti lì!" Improvvisamente si ritrovarono vicini e Lara si gettò tra le sue braccia, alla ricerca di un rifugio. Fu un tenero abbraccio, e durò anche tanto. Una volta separatisi Roy le domandò:

"Allora mi perdoni..?"

"Si. Si, so che non sei stato tu. "

"Sei così speciale... Da dove vieni esattamente?"

"Non so se capirai... Ma dall'altro mondo, quello dove licantropi e magia non esistono."

"Ah... quindi avevo indovinato quando dicevo che eri una viaggiatrice. Qui quelli dell'altro mondo vengono chiamati così."

"Ma... esistono abitanti di qui che vanno all' 'altro mondo' ?"

"Bhe... E' un caso molto particolare, come questo dei viaggiatori d'altronde. Voi viaggiatori siete una sorta di prescelti, o comunque avete una sensibilità superiore. In realtà non si dovrebbe venire a conoscenza di questo mondo. Così come alcuni di noi non dovrebbero sapere del vostro. Spesso quando voi viaggiatori tornate al vostro mondo, non riuscite a mettere a tacere quello che avete saputo, che avete visto qui. Quindi, o almeno questo accadde al principio, tali viaggiatori, pur di mantenere vivo questo segreto, raccontano ai loro figli, nipoti, cugini o quant'altro storie di licantropi, vampiri, fate e streghe. Seguito dal solito 'ovviamente è una storia inventata' anche se di inventato non c'è nulla. E' tutto reale. Eh bhe, noi non dovremmo sapere dell'esistenza dell'altro mondo, perchè alcuni di noi, tra i meno responsabili e i più crudeli, partono per il vostro mondo e diffondono lì il terrore perchè divulgano sotto altri aspetti la nostra realtà. E' tutto un risultato dell'intrusione negativa o positiva di un altra realtá."

"Quindi... okay. Ho bisogno di un elenco di stranezze di qui!" L'innocenza di Lara lo fece sorridere.

"Bhe... io sono un licantropo. E ce ne sono molti qui divisi in clan. Ma devi stare attenta. Non esiste solo la mia specie di licantropi pacifisti. Esistono i licantropi guerrieri, i più pericolosi. In realtà sono nostri fratelli e spesso si mimetizzano. Ma si riconoscono con facilità. Si uniscono in branchi e spesso sono crudeli, non si fanno problemi ad uccidere un viaggiatore per guadagnarsi il rispetto. Ma su una cosa siamo della stessa idea: odiamo i succhiasangue."

"Succhiasangue? Vuoi dire che... ci sono anche i vampiri?"

"Si... e sono esseri molto pericolosi per un viaggiatore. Solo alcuni - tipo Aharon- si riconoscono..."

"Aharon è un vampiro?" chiese Lara allarmata.

"Si... si non lo avevi capito?" chiese lui un po' perplesso e preoccupato.

" No..."

"Stagli alla larga. Dicevo... Solo alcuni si riconoscono, come Aharon per la loro vista sgradevole e la malvagità. Ma altri si confondono, seppur mantenendo il loro colorito cadaverico. L'altra specie è la più pericolosa e ti imbrogliano come vogliono, bisogna essere bravi a riconoscerli e starci alla larga. Sono capaci di fare cose orribili. Comunque sia diciamo che in generale esistono due specie per ogni potere, una positiva e una molto molto negativa. Fatta eccezione per i succhiasangue. Nessuno di loro ha un'anima positiva. E non possono avercela perchè sono dannati. Poi abbiamo le streghe, che coprono i 4 elementi della natura e sono sia buone che cattive. Non è molto complicato distinguerle, quelle cattive hanno uno sguardo terrificante e cattivo, le altre assomigliano a voi viaggiatori. Le fate, invece, hanno tutte un'aura positiva, insieme ad elfi e gnomi. I folletti invece, adorano gli scherzi e alcuni generano solo discordia, altri suscitano solo qualche risata."

"Wow.... Non è stancante vivere qui?"

"No. Devi crescerci per capirlo... Poi ti abitui e soprattutto impari dove sono le residenze principali dei vari clan, e capisci in quali punti è meglio non andare. Per chi non ha alcun potere, quasi tutti i punti sono pericolosi."

Continuarono a parlare per un bel po' finchè non calò la sera e insieme ad essa, anche la temperatura. Faceva molto freddo, ma la tana di Roy era molto ben riscaldata. La chiamava tana anche se in realtà era una specie di casa, molto piccola, ma abbastanza confortevole. Aveva una cucina con delle riserve, un bagno e una camera da letto con coperte molto pesanti. In cucina c'era anche un divanetto. Piccola ma efficace. Passarono la notte insieme, sotto lo stesso tetto. Roy da bravo cavaliere si mise nel divanetto con un piumone (i licantropi hanno una temperatura corporea superiore agli altri, perciò avvertono meno il freddo) mentre Lara si accoccolò in quel comodo lettone molto caldo. Per una volta in vita sua, non ebbe paura di addormentarsi e fare incubi. Ormai, ERA nella realtà degli incubi, e non era neanche così tremenda con un amico licantropo affianco. E si addormentò pensando a quegli occhioni castani e a quel ragazzo che le avrebbe fatto da guida in quel mondo stregato.

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