Cap. 32

"Ma.. perché? Voglio dire, perché dovrei essere tanto importante da far scomodare tutti questi esseri?"

"Hai una capacità molto interessante... e credo proprio che se ne siano accorti anche loro. Forse dovresti scoprirlo da sola, ma ritengo molto importante avvertirti. Tu assorbi ciò che ti circonda. Nel bene o nel male. E forse, puoi assorbirne anche i poteri. Ti ritengono una minaccia, si, ma allo stesso tempo sei così rara che ti vogliono tutti. Vogliono che tu ti schieri dalla loro parte, e scelga, volontariamente o meno, di governare i loro poteri." il discorso di Khali rimbalzava nelle orecchie di Lara, che continuava a non trovarvi un senso logico. Cercando di digerire quella difficile rivelazione, si costrinse a ragionare. Per certi versi il suo ragionamento non faceva una piega, ma per altri era del tutto insensato. Quale persona sana di mente, a capo di un'intero popolo, vorrebbe cedere il suo governo ad una figura estremamente più potente? Perchè rinunciarvi?

"Ma.. cosa vorrebbero da me?"

"Che governassi insieme a loro. Ti vogliono come alleata. Ma non è assolutamente una cosa bella. Sei in pericolo, in estremo pericolo. Ho deciso di prenderti in custodia, ho svariati contatti, potrei anche essere capace di nasconderti, ma non per sempre. Prima o poi dovrai prendere una decisione."

"Cioè dovrei accettare di unirmi a qualcuno? Non voglio, non so governare né tanto meno appartengo a questo posto."

"Pensaci. Sappi solo che ne va della tua vita, in ogni caso."

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Il freddo era insopportabile. Luca si faceva strada avvolto in un ampio mantello scuro, affondando nella neve di qualche centimetro ad ogni passo. Aveva scelto un brutto momento per uscire di casa, ma ció che doveva fare non poteva aspettare: doveva trovare Lara, il prima possibile.
Nonostante la bufera di neve lo rallentasse notevolmente e il vento gelido e tagliente lo indebolisse, continuava imperterrito, cercando di trovare la strada giusta.
Dopo un po' notó in lontananza ció che cercava. Si avvicinó e accasciandosi contro la porta in legno inizió a bussare con forza.

*^*^*^*^*^*^*^*

Clare e Roy erano seduti al tavolo in mogano, intenti a cenare. Non avevano neanche fame, come gli accadeva da settimane, ma dovevano sopravvivere in qualche modo. Il silenzio li avvolgeva come un manto pesante che gravava sulle loro spalle, ormai deboli e stanche.
Tutta quella quiete peró fu interrotta bruscamente da un rumore sordo e ripetitivo proveniente dalla porta d'ingresso: qualcuno stava bussando insistentemente. Lo sguardo terrorizzato di Clare saettó in direzione della porta, per poi immobilizzarsi in quello di Roy. Chi poteva mai essere a quell'ora? Né lei né lui osarono muovere un muscolo, cercando di capire se ció stesse realmente accadendo. Si sbloccarono quando sentirono la voce di Luca che li chiamava urlando, cercando di sovrastare il rumore del vento. Clare corse all'ingresso spalancando la porta e facendo entrare il fratello.

Zuppo e grondante d'acqua andó in bagno per asciugarsi e mettersi dei vestiti puliti. Clare e Roy lo avevano accolto e gli avevano gentilmente concesso qualche minuto per riprendersi. Tremava di freddo e quel breve bagno caldo lo aveva rigenerato. Indossando dei pantaloni beige e una camicia bianca di Roy tornò in salotto, dove lo attendevano con aria costernata. La sorella camminava frettolosamente di stanza in stanza, passandosi di tanto in tanto una mano tra i ricci ribelli, mentre Roy stava seduto sul divano, fissando un punto indefinito. Luca si schiarì la gola, attirando l'attenzione degli altri due.

"Scusate per l'intrusione" cercò di dire tentando di spezzare la tensione che si era creata, incapace di pensare a qualcosa di più serio. Il silenzio peró persisteva e i pensieri non riuscivano a trasformarsi in parole di senso compiuto. Si sentiva forte il ticchettio della pioggia, insistente, e il vento che ululava, lá fuori. "Dobbiamo trovarla" continuó allora, dando voce al pensiero comune.

"Cosa è successo?"

"Siamo scappati dal palazzo, rifugiandoci in casa. Siamo stati qualche giorno, finché un paio di notti fa.. è sparita. Non so assolutamente piú nulla di lei e la cosa mi preoccupa non poco."

"Se solo le hanno torto un capello.." inizió Roy con voce cupa.

"Non le faranno nulla.." disse Clare con una voce robotica e innaturale, come se fosse in trance. "É troppo importante.."

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