Cap. 31

Lo stupore dipinse il volto della madre di Khali con una velocità che avrebbe fatto invidia a quella della luce. Si adombrò leggermente, smorzando il sorriso che le si era previamente formato in modo del tutto genuino. Guardò sua figlia come se la stesse prendendo in giro, per poi osservare Lara impallidendo, come se si trovasse di fronte ad un fantasma.

"Ma non è possibile..." le uscì un piccolo sussurro, incapace di credere a quanto le veniva detto. Si era creata un'aria pesante, di forte tensione, molto diversa da quella di spensieratezza di poco prima.

"Sheyla, perché non vai a giocare con Camun mentre noi parliamo?" Disse piano Khali alla sorella, cercando di convincerla a lasciarle sole. Ed effettivamente, riuscì nell'intento. La piccola, dopo un lieve cenno di assenso, si allontanò trotterellando alla ricerca dell'altro bambino.

"Venite dentro" fu l'unica frase che riuscì a dire la madre, dopo essersi sbloccata. Le condusse all'interno di una graziosa casetta, ben arredata e anche abbastanza colorata. Aveva tante grandi finestre che illuminavano lo spazio intorno a loro, i raggi del sole che filtravano tra le tende facevano brillare gli svariati ninnoli di quello che doveva essere il salone. Tuttavia Lara non poté osservare con calma tutti i dettagli, data la frenesia con la quale si muoveva Lilianne. Era agitata e ansiosa. " Siediti pure" disse in maniera concitata, indicando un comodo divano color senape, sul quale giacevano ordinatamente dei cuscini bianchi. Nonostante l'agitazione, continuava a parlarle con garbo, senza essere ostile. Lara allora fece come le aveva detto, prese posto seguita da Khali, mentre la madre scelse la posizione sull'altro divano, in modo da poter guardare la figlia e Lara in faccia. Le guardava come in attesa di una qualche spiegazione, ma l'imbarazzo era molto e le parole sembravano improvvisamente prive di significato. "Sei una viaggiatrice" ripeté piano, quasi a volersene convincere. Lara annuì lievemente. "Da noi... beh, potrei dire in tutto il regno, ma siete come dei miti per noi. Voglio dire, hanno sempre tramandato il tutto sotto forma di leggenda, io... "

"Mamma, calmati." le disse sottovoce Khali, toccandole un braccio con la mano.

"Lilianne.. ha paura di me?" chiese intimorita, infelice della piega che stava prendendo la conversazione.

"No! No tesoro, assolutamente. Non è di te che ho paura, ma degli altri. Ti staranno cercando tutti.." un velo di impotenza le attraversò il viso, mentre le labbra si curvavano in una smorfia di disapprovazione. "C'è stato un altro caso, qualche anno fa..." continuò sussurrando, quasi temendo che i muri potessero sentire quanto stava dicendo. Si capiva che l'argomento era considerato un tabù. E alla luce dello scompiglio che aveva creato, non le era difficile capire il perchè. "Ma non abbiamo mai avuto l'opportunità di conoscerla, salvarla magari. Non é capitata qui, ci hanno detto che c'è stato qualcuno che ha provato a nasconderla, ma ha fatto la stessa fine della ragazza... non capisco perché tanta crudeltà. Deve essere terribile per voi capitare per caso in un posto completamente diverso a quanto siete abituati e venire perseguitati, o costretti a vivere nell'ombra." ci fu un attimo di silenzio, poi lentamente, la donna le pose un quesito che non si aspettava "Da quanto tempo sei qui?"

Onestamente quella domanda la mise in difficoltà. Doveva ammettere di aver perso la cognizione del tempo, non aveva idea di quanto tempo fosse passato. Erano accadute così tante cose che le sembrava essere lì da poco tempo, per altri versi da troppo. Ma era a conoscenza del fatto che il suo concetto di tempo non era uguale nell'altra dimensione. Non sapeva nulla di casa sua, potrebbe ancora essere ferma alla sua scomparsa, o continuare secondo il suo flusso naturale. Lilianne notò che tentennava e le toccò un braccio, quasi per confortarla.

"Io... io non lo so." dovette ammettere abbassando il capo " Da un po' però, questo è certo"

Khali, che sembrava saperne più di lei, intervenne. "E' qui da un mese circa" Un mese...

"Un mese?! Oh tesoro, come hai fatto a passare inosservata per un mese?" era chiaramente sconvolta. "Non ti hanno trovato?" continuò dubbiosa, aggrottando le sopracciglia, come cercando di trovare la soluzione di un insidioso problema algebrico.

"In realtà... mi hanno trovata" a quella confessione la donna strabuzzó gli occhi, che minacciavano di uscire fuori dalle orbite.

"Ma non è possibile.. ti hanno lasciata in vita..."

"Mamma, Lara non è una comune viaggiatrice. Ed è per questo che l'ho portata qui." Adesso Lilianne non era la sola ad essere completamente spaesata. Che vorrebbe dire 'non è una normale viaggiatrice'?

"Che vuol dire, figlia mia?" Chiese cauta la madre, sospettando che la faccenda si stesse facendo mano a mano sempre piú pericolosa.

"Ad oggi, non è solo Aharon e il suo stuolo a cercarla. A quanto pare, la notizia di questa coraggiosa viaggiatrice, capace di sopravvivere tra le grinfie del vampiro forse con piú potere del regno si è diffusa molto rapidamente."

"Oh cielo!" Esclamó la donna, coprendosi istintivamente la bocca con entrambe le mani, rivolgendo poi i suoi occhi terrorizzati su un'attonita Lara.

"Cosí come ti sta cercando Aharon" si decise infine a parlarle Khali, lentamente "ti cercano anche altre entitá: le ombre, le streghe... e fidati. Non vuoi sapere cosa vuol dire avere a che fare con loro."

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