Cap. 24

Tutto ciò era assurdo. Lara aveva la certezza di essere chiusa con Luca in una casa abbandonata quando compare.. Luca? Sull'uscio della porta? Due Luca contemporaneamente?
Quello accanto a lei, col braccio ancora ferito e grondante di sangue iniziò a ridere. Davvero trovava la situazione divertente? L'altro era a dir poco infuriato. Si avvicinò a passo di marcia e scansò il sosia da Lara.

"Luca.. che piacere vederti!" chiese l'altro, riprendendosi dalle risate e tossendo. Ora la voce era graffiante e roca.

"Brutto bastardo!" un pugno ben assestato aggiunse sangue al sangue, sfigurando il volto del maniaco. Si accasciò a terra tossendo e Lara notò un dettaglio assurdo: lampeggiava. Qualsiasi essere fosse, stava perdendo energia. Non sapeva se esultare o se averne ancora più paura. La risposta venne da sé quando il corpo insanguinato di Luca lasciò il posto ad una creatura raccapricciante, la vera essenza di quel fake: Aharon.

"TU?!" urlò lei, sconvolta.

"Si, principessa. Ti ero mancato?" la sua voce le fece salire la nausea. Alzò lievemente la testa per guardare il vero Luca, che continuava a fissare il vampiro con odio. "Che c'è Luca?" disse continuando a ridere e sputando sangue "non stavo bene nei tuoi panni? O forse dovrei dire.. nella tua pelle?" In tutta risposta ricevette un calcio e uno sputo.
Lara era lì, fremente di rabbia e frustrazione. Era stata ingannata, era cascata per l'ennesima volta nella 'tana del lupo'. E se non ci fosse stato Luca, a quest'ora chissà in quale dei malefici piani di Aharon sarebbe stata protagonista.

"Cosa avresti voluto farle?" iniziò a chiedergli Luca. Non ricevette risposta. " Ho detto cosa avresti voluto farle, dannazione!" sbottò allora, alzando la voce. Ne era curiosa anche lei, anche se in realtà avrebbe preferito non sentire i pensieri di quella mente malata.

"Siamo un po' suscettibili, eh, Luca? Che c'è? Ho forse trovato il tuo punto debole?" chiese lui divertito, rivolgendo poi il suo sguardo gelido verso di lei, che sentì il sangue gelare nelle vene.

"Te lo faccio vedere io qual è il mio punto debole." gridò allora lui, iniziando a colpire Aharon con violenza inaudita, tra calci e pugni. Lui a malapena si proteggeva. Era un vampiro, di conseguenza un'immortale. Ne sarebbe uscito con solo qualche graffio. Lara non provò neanche a dire a Luca di smettere, dato che stava avendo la meglio. Si fermò dopo qualche minuto di inferno, lasciando il corpo di Aharon steso a terra in una pozza di sangue. "Non saper smettere di pestare. Piaciuto il mio punto debole?" chiese con un mezzo sorriso, prendendomi per mano e trascinandomi fuori da quella catapecchia.
Una volta fuori, e lontani qualche chilometro, Lara sentì le mani di Luca bagnate: erano sporche di sangue. Le lasciò immediatamente, guardandosi le sue, che di riflesso si erano macchiate pure.

"Stai bene?" le chiese lui con dolcezza. Lei si limitò ad annuire. Lui la guardava mortificato, quasi a volersi scusare. La portò in una sua residenza, lontana dal castello. Quello non era un posto sicuro. La casa non era molto grande, ma arredata con l'essenziale. Sembrava... familiare.
Luca mostró brevemente la casa a Lara, mostrandole la doccia.

"Io ne ho bisogno" rispose con un'alzata di spalle alla sua tacita domanda. In effetti, era coperto dal sangue di Aharon. Lara si lavó via con cura il liquido rosso ormai incrostato dalle mani, lasciando poi il bagno al ragazzo. Si sedette sul comodo divano bordeaux, guardandosi intorno. Era una casetta molto caratteristica, con colori caldi. Gli stessi di Clare. Poi si appoggió allo schienale, ripensando agli avvenimenti di quegli ultimi istanti. Non ci credeva ancora. Se non ci fosse stato Luca a quest'ora chissá cosa le sarebbe successo... non voleva pensarci. Iniziò a chiedersi come avesse fatto il vampiro ad assumere le caratteristiche del licantropo, a spacciarsi per lui. Ma soprattutto... perchè le aveva raccontato del passato di Luca? Aveva bisogno di risposte.

In quel momento Luca uscì dal bagno, con solo un paio di boxer e un asciugamano sulle spalle. Quell'immagine le ricordò Roy.. era da così tanto che non lo vedeva. Lui si sedette accanto a lei, appoggiandole una mano sul ginocchio.

"Tutto bene?" chiese con dolcezza. Lara si limitò ad annuire. "Ehy" continuò lui, asciugando una lacrima silenziosa che la ragazza non sapeva di aver perso. Improvvisamente, iniziò a piangere e cercò riparo nelle calde bracci di Luca, che la strinsero forte.

"Perchè tutto questo succede a me? Io ero una ragazza normale, con una vita normale... perchè sono dovuta venire proprio io?" Luca si scostò lentamente, quel tanto che bastava per guardarla negli occhi.

"Io credo nel destino. E se tu sei qui un motivo c'è."

"Si, ma qual è? Tutti continuano a ripetermi la stessa cosa, ma ti giuro che così non ce la faccio più. Tutto ciò è assurdo, questa realtà... è troppo. Quantomeno voglio sapere per cosa sono stata mandata, è un reato forse?" Luca la lasciò sfogare, continuando a cullarla. "Scusa" bofonchiò poi, quasi impercettibile. Lui fece un mezzo sorriso per poi parlare.

"Non devi scusarti. E' normale. Devi fidarti."

"E di chi?"

"Ti fidi di me?" Lara abbassò lo sguardo, senza rispondere.

"Non ti fidi di me?" lei lo guardò quasi mortificata. "Se ti stai chiedendo qualcosa riguardo a quello che è successo stasera... non ero io. O meglio, ero io quando ti ho raccontato della mia storia. Poi, quando ho aperto la porta ho avvertito quasi come un vento gelido. Ti ho portato per i corridoi, erano tutti scuri, così ho deciso di andare dal giardino. Qualcosa non andava e volevo che stessi attenta. Per questo ti ho dato la rosa. Poi, quando abbiamo attraversato la siepe.. mi sono come immobilizzato. Le gambe non rispondevano e solo dopo un po' ho capito. Ti ho visto seguire una sagoma che ai tuoi occhi dovevo essere io, ma che invece era Aharon. Non ho potuto fare nulla. Ho aspettato fin quando l'incantesimo ebbe finito, dopodichè ho iniziato a correre, vagliando le varie possibilità. Potevi essere ovunque. Mi sono fidato dell'olfatto e ho seguito il tuo odore e poi ho capito dove ti aveva portato..."

"Ma... come fa Aharon a cambiare corpo?"

"Veramente questa è una novità.. ma non c'è molto da stupirsi al castello ci sono un sacco di streghe, la magia oscura è molto potente e sa fare molte cose... non credevo però che potesse addirittura potenziare un vampiro e farlo diventare ibrido."

"Che vuoi dire?"

"Se vedi un vampiro in giro, ha le caratteristiche di un vampiro. Non di un mezzo mago."

"La rosa era blu.. segna il pericolo."

"Si.. o almeno credo. I colori cambiano in base alle persone."

"E dire che non ci avrei mai creduto..." dopo una pausa, lui le rivolse un sorriso dicendole:

"A volte l'impossibile è possibile."

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