Cap. 21

"Ecco qui" disse Luca con un sorriso, poggiando vassoio pieno di delizie sul letto, dove lei stava seduta, poggiata allo schienale.
"Grazie" disse lei sorridendo con dolcezza. Quel ragazzo le sembrava un dono dal cielo. Le stava accanto e doveva ammettere che l'aveva sempre pensata in quella settimana, portandole rose o semplicemente attraverso le guardie. Gli era così riconoscente. In più guardarlo negli occhi significava essere felice: non potevi non lasciarti sfuggire un sorriso di fronte alla sua dolcezza e a quel sorriso così bello. Poi scuotendo la testa, prese un cornetto con la crema bianca e lo addentò. Era così buono e non mangiava da molto. In quella settimana aveva preso il minimo indispensabile per sopravvivere e mangiare ora tutto quel cibo la faceva sentire felice.. viva. Poi prese un muffin ai mirtilli e bevve il cappuccino caldo, servito su una grande tazza chiara.
"Questa stanza è così bianca." Si ritrovò a dire lei.
"Si beh.. prima non era così"
"Che vuoi dire?"
"Prima del tuo arrivo Aharon l'ha sistemata diciamo così, mettendo nuovi mobili e nuove tende."
"Perché avrebbe fatto una cosa del genere? Tanto è sempre una prigione..." disse lei con un velo di tristezza nella voce.
"Ehi.. non vederla così. So che ti senti costretta a restare qui.. ma io ti riporterò a casa. Te lo prometto. Riuscirò a portarti a casa." Disse allora Luca abbracciandola. Quel ragazzo poteva anche essere misterioso, ma aveva un cuore d'oro. Voleva sapere però perché aveva abbandonato Roy e Clare. Un ragazzo così dolce non poteva aver davvero fatto tutto quel male a quei due.
"Perchè li hai lasciati soli?"chiese allora lei di punto in bianco. Era stata brusca, lo ammetteva, ma doveva saperlo. Lui si rattristò e abbassò gli occhi per terra.
"È una storia molto lunga"
"Ho tutto il tempo di ascoltarla" lui si passò una mano tra i capelli, poi la guardò e le disse:
"Non ti arrenderai tanto facilmente eh? "
"No" rispose lei in risposta ad un suo piccolo sorriso.
"Bhe...Quattro anni fa, non ho passato proprio una bella storia. Non so quanto ti abbia raccontato Clare... I nostri genitori sono morti. Per mano di un terribile incidente... non abbiamo mai visto i corpi... io ero completamente sotto shock. Non potevo credere che i nostri genitori ci avessero lasciati.. io sono sempre stato molto legato ad entrambi, come Claire d'altronde ed eravamo semplicemente troppo piccoli.. non dovevano lasciarci così presto. Avevo 13 anni... ma non elaborai il lutto... per niente. Mi rifugiai in comportamenti freddi che fecero allontanare lentamente tutti da me. Quando fui sicuro di avere solo Clare e Roy mi resi conto che non potevo garantirgli nulla. Eravamo rimasti con la nonna, ma non poteva sostituire i miei genitori. Così, a 14 anni mentre ero in giro per il regno, cercando di governare le mie emozioni correndo sotto forma di lupo, incontrai Aharon. Non so come definire quell'incontro. So solo che in quel momento mi diede una scossa. In negativo, ma mi fece reagire. Mi promise che mi avrebbe aiutato a vendicare i miei: dovevo solamente accettare di andare al palazzo con lui e lasciarmi alle spalle tutto quello che mi rimaneva. Così feci. E da quel momento segnai un nuovo percorso, lontano da Clare, da Roy e da mia nonna. Inizialmente mi piaceva, era un bel gioco. Poi però capì che in realtà c'era troppa cattiveria e che quello che avevo stupidamente scambiato per un gioco era in realtá una trappola mortale..." fece una pausa per riprendersi e riordinare le idee del lungo discorso. Poi riprese con voce flebile "tentai di scappare, quando compresi che non era il mio ambiente, ma Aharon me lo impedì, rinfacciandomi la promessa alla quale mi ero sottoposto. Mi ribadì che avrebbe riscattato i miei e forse è solo grazie a questo 'ricatto' che sono ancora qui... se avessi avuto una scelta migliore non avrei lasciato Clare... la mia sorellina... nè tanto meno Roy, che è come un fratello per me... soffro molto ogni volta che li vedo e Aharon lo sa... però devo ammettere che non mi fa avere scontri diretti con loro: sa che non li compirei. Doverti separare da Roy mi ha fatto male... ma dovevo farlo. Scusami. Scusami Lara. Comunque, questa versione della storia loro non la sanno. Per loro sono semplicemente passato al lato oscuro, sono diventato una persona spregevole e li ho abbandonati."
Riprendendosi dai suoi discorsi posò lo sguardo triste su Lara, quasi a scusarsi.
"Quindi... loro non sanno nulla di tutta questa storia?" chiese Lara con le lacrime agli occhi.
"No... non ho mai potuto spiegarglielo. Non mi hanno più voluto parlare... e io non mi sono più potuto fare vivo per colpa di Aharon."
"Ma perché? Loro ne hanno sofferto molto, basterebbe solo che glielo dicessi tu per riconciliarvi."
"Non posso..."
Mentre queste ultime parole riecheggiavano nella stanza, un silenzio imbarazzante calò nella stanza. Dopo qualche secondo però un pensiero balenò nella mente di Lara.
"Luca?"
"Sì? "
"Come mai dicevi di conoscermi, ma che io non posso ricordare?"
"È un'altra storia lunga... ma credo che vorrai ascoltare anche questa no?" Rispose lui sarcastico con un sorriso.

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