Cap. 19

Stavano camminando per la foresta in un silenzio incredibilmente inquietante. Era la prima volta che Lara si sentiva così terribilmente e spaventosamente vuota e soprattutto preoccupata. C'erano un sacco di alberi là attorno che le fecero sentire nostalgia della sua infanzia. Da piccola amava gli alberi. Le erano sempre parsi così belli, maestosi e allo stesso tempo... amici. Non sapeva come definirli altrimenti. Guardandoli, salendoci sopra o semplicemente buttandosi ai loro piedi nei momenti di frustrazione, riusciva a tranquillizzarsi e calmarsi, per lei era "casa". Ora però quegli alberi non avevano lo stesso effetto. Anzi. Nonostante i rami pieni di grandi foglie verdi pendessero verso di lei quasi come a volerla avvolgere in un loro bellissimo abbraccio, non riusciva a calmarsi. Camminavano veloci, a grandi falcate quasi come a volere arrivare in tempo. Ma allo stesso tempo la paura pesava specialmente su di lei come un macigno, facendola rallentare. Il ragazzo del sogno che non aveva ancora rivelato il suo nome la aspettava pazientemente, sorridendole se serviva, ma senza nascondere il velo di preoccupazione per non riuscire a salvarlo.

"E allora... una volta liberato Roy, dovrò restare sola con quel verme?"

"No! Non ti lascerò sola con lui, tranquilla. Starò sempre con te." nonostante le sue paure potessero essere fraintese, uscirono tutte in un soffio dolce e delicato, ma soprattutto sincero che stupì Lara.

"Chi sei tu?" chiese cercando di non distrarsi, anche se in realtá cercava solo di non affondare nei suoi occhi. Ricevette solo un sorriso bellissimo, ma misterioso.
Continuarono a camminare per un pezzo in silenzio, finchè il dolore non ricominciò a farsi sentire di nuovo. Stavolta fu così forte che Lara dovette accasciarsi a terra, senza fiato. Il ragazzo si chinò subito verso di lei.

"Stai bene?" Le chiese preoccupato.

"...si.. dobbiamo andare... in fretta.." così il ragazzo la prese tra le braccia e iniziò a correre, mentre lei sfinita si accucciava, lasciando scivolare la sua testa nell'incavo del suo collo. Arrivarono alla grande porta. Quella dalla quale Roy le aveva raccomandato di stare lontano. Si sentiva così in colpa e impotente. Ormai era sera ed era stanchissima. Lui la guardò dispiaciuto e poi aprì il portone. Entrò, non curandosi dello sguardo famelico dei vampiri, che se non fosse stato per la sua presenza avrebbero sbranato Lara. Si diresse al palazzo, posando la ragazza per terra solo per aprire la porta della stanza da dove provenivano delle tremende urla disumane che facevano tremare le ginocchia tanto a lui, quanto a lei. Non appena le porte si aprirono, le lacrime iniziarono a sgorgare sul viso di Lara, che vide Roy pieno di sangue e ferite inflitte dalla terribile frusta di Aharon che sogghignava nel vederla. Lei si precipitò da lui.

"Roy, Roy!! Perchè??" Iniziò a chiedere lei restando vicino al ragazzo e curandolo come poteva.

"...Lara... perchè... perchè sei qui?? Ti avevo... ti avevo detto di stare lontana da qui.." chiese lui con le poche forze che gli restavano. Essendo un licantropo le ferite si sarebbero rimarginate in fretta, ma il dolore e lo spossamento erano comunque atroci.

"Non potevo lasciarti qui Roy!" Disse lei ormai singhiozzando.

"Scusami... scusami Lara... io... non ho mantenuto... la promessa... perdonami..."

"Certo che ti perdono Roy!!" Restarono lí a guardarsi piangere, mentre lui le carezzava il volto e lei prendeva la sua mano.

"Ma che scenetta commovente!" L'aspra risata di Aharon stonava completamente con l'atmosfera e ruppe quel momento. Anche il ragazzo aveva gli occhi lucidi.

"Bastardo! Perché? Perchè fai tutto questo?! Perchè?!" Scoppiò la ragazza.

"Ma come? Non te ne rendi conto? Dovevo assicurarmi che saresti venuta." Disse lui ironico mentre lei scuoteva la testa tra le lacrime

"Portalo fuori. Fallo tornare a casa. Tanto abbiamo già la nostra Lara" disse malefico al ragazzo, che tremando si avvicinò a Roy con gli occhi quasi a chiedere perdono.

"NOOO! No! Non lascerò Lara!" Riuscì a gridare Roy

"Bhe non sei nelle condizioni di opporti" disse Aharon sprezzante, mentre tratteneva per le braccia Lara che piangendo si dimenava per stare con il suo Roy. Il ragazzo lo condusse lentamente fino alla porta, trascinandolo con delicatezza dato che non aveva la forza di ribellarsi.

"Luca... ti prego. Ti odio... per tutto quello che ci hai fatto... a me e... e a Clare... ma... ti prego... in onore della nostra vecchia amicizia... proteggi Lara per me... ti supplico... riportala a casa.." disse Roy con gli occhi lucidi e la voce rotta da emozione e spossatezza.
Luca?! Il ragazzo del suo sogno era... Luca?! Quel Luca?! Lara non riusciva a crederci... Era sconvolta e impotente... come poteva tutto questo capitare a lei? Perchè doveva sempre succedere qualche cosa così?
Non sapeva come prenderla e soprattutto si sentiva così impotente, in colpa e sola che non si ribellò nemmeno quando gli altri due scagnozzi di Aharon che aveva visto alla radura la portarono in una stanza. La sua nuova stanza. Non aveva la forza di fare nulla. I due scagnozzi sconvolti chiusero la porta alle loro spalle, lasciando sola Lara. Lei semplicemente si gettò sul letto come un'automa e guardando il soffitto per un secondo scoppiò nell'ennesimo pianto di quella giornata d'inferno che aveva avuto. Lei non voleva questo. Lei non avrebbe mai pensato di spuntare fuori in un altro mondo sperduto e lontano dal suo, non avrebbe mai pensato di dover sentirsi così, non lo aveva scelto nè tanto meno immaginato. La sua vita, che fino a qualche settimana fa era solo una monotonia, si era letteralmente trasformata in un inferno, destinato a lasciarla bruciare tra le sue terribili fiamme nere.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top