Cap. 16
Mentre i ragazzi dormivano, un violento tuono squarciò il cielo è iniziò a piovere forte. Tutto si faceva più tetro. La mattina restava scura quasi come fosse ancora notte, gli alberi diventavano oscure sagome terrificanti che prendevano vita con il vento soprannaturale che soffiava. Tutto sembrava presagire un violento temporale destinato a durare. Il regno in breve tempo assunse l'aria di una città fantasma.
Improvvisamente, l'ennesimo bussare alla finestra di Clare la fece alzare, un po' spaventata. Si avvicinò cauta alla finestra e aspettandosi chissà quale minaccia si stupì di trovare solo un albero i cui rami mossi dal vento andavano ad urtare il vetro della sua finestra. Infastidita, decise di scendere nella sua sala degli incantesimi. Pronunciando una particolare magia fece comparire la porta. Era socchiusa. 'Strano' si disse 'io la chiudo sempre!' Scese le scale ed entrò richiudendosi la porta alle spalle. Trovò tutto come sempre. Si sedette alla sua scrivania e decise di controllare i suoi libri, la cui maggioranza era stata ereditata dalla nonna. Ne prese uno in particolare: "Magie e oscuri presagi ". Sapeva bene che quel genere di libri non andava letto tanto per passatempo. A lei servivano infatti risposte ad alcuni suoi quesiti personali. In più, il tempo anomalo di quei giorni e le varie stranezze non le piacevano.
Aprì piano il libro, sfogliandolo, finché non arrivò al punto che le interessava. C'era una profezia in rima diceva:
"Quando la ragazza dal mondo arriverà
Tutto in un secondo
Cambierà.
Non stupirti se il tempo
Diventerà scuro in un lampo
O se le cattiverie
Creeranno molte macerie.
A tutto c'è una spiegazione
Le troverai seguendo la ragione
Non dimenticare questo fondamentale indizio
La fonte del male
È l'inizio!"
Quelle parole le erano sempre parse strane ma ora acquistavano lentamente una ragione... forse la profezia si ispirava a Lara! Ma non era possibile. Non era la prima a viaggiare nel tempo, nè sicuramente l'ultima. E inoltre non poteva costituire una minaccia proprio lei. Lei che era così buona e gentile. È anche vero che bisognava stare attenti, perchè i primi avvertimenti c'erano stati con quei sogni in comune. Ma non si erano avverati, e fin quando Lara fosse stata con loro non sarebbe successo nulla. Comunque, la paura per un'eventuale realizzazione della profezia era tanta. Lesse altro e trovò scritto di attenzionarla poiché il suo potere, apparentemente invisibile, è molto potente. Ma soprattutto di stare attenti al tipo di vibrazioni a cui entra in contatto. Spaventata, decise di comunicare con la nonna. E non c'era comunicazione migliore della magia. Chiuse gli occhi e si concentrò, cercando la giusta connessione con la nonna. Più che altro, non poteva parlare di questo argomento, così scelse quello del leggere il pensiero. Era un modo semplice per comunicare segretamente, meno impegnativo della connessione, ma ugualmente stancante se alle prime armi.
"Nonna ti prego rispondimi. Ho urgente bisogno di parlarti"
"Clare, tesoro. Dimmi, che succede?" Dice Samantha telepaticamente.
"Ho scoperto una cosa molto brutta."
"Che è successo?"
"Ho letto il libro delle profezie... e quello che dice mi ha in qualche modo fatto pensare a Lara" e disse il testo alla nonna. "Allora? Che ne pensi nonna?"
"Che non credo sia uno scherzo. E che bisogna stare molto attenti. Come abbiamo visto nella connessione è innocua, ma se circondata da cattiverie può rappresentare una seria minaccia. Che non deve presentarsi per alcuna ragione."
"Come facciamo allora?"
"Basta tenerla con voi. Ed evitare contatti diretti con forze negative"
"Proveremo."
"No, tesoro. Dovete farcela, se no sarà la fine per tutti noi."
Con quelle cupe parole la nonna Samantha chiuse la conversazione, lasciando la nipote con mille dubbi e incertezze.
Poi Clare rimise tutto a posto e risalì le scale, pensando ancora alle parole della nonna. Richiuse la porta e rese invisibile la sua stanza degli incantesimi. Una volta in casa, si diresse al salone, cercando Lara. Ma non la trovò da nessuna parte. Cercò allora Roy e anche lui era sparito. Così decise di uscire, magari erano fuori. E infatti, dopo un po' di ricerca, lì trovò seduti ad una panchina lì fuori. Non si avvicinò, da quello che capì stavano parlando di cose serie. Così, ritornò dentro.
Nel frattempo, mentre lei era nella stanza segreta, Lara aveva un disperato bisogno di parlare con qualcuno. Clare non c'era... poteva chiedere a Roy.. ma non voleva annoiarlo. Si andò a sedere nella panchina, guardando il panorama e ascoltando la musica. Voleva così tanto tornare a casa. Voleva tanto tornare alla sua realtà. Ma in realtà non stava così solo per quello. Si sentiva strana, come in equilibrio, pronta a cadere al primo passo falso. Mentre pensava, vide Roy avvicinarsi e non si rese neanche conto di stare piangendo.
"Ehi... che succede?" Chiese lui preoccupato sedendosi accanto a lei, asciugandole le lacrime.
"Niente, tranquillo" Disse tirando su col naso. Si sentiva una bambina. E le lacrime aumentavano. "Potresti abbracciarmi?" Quasi sussurrò. Roy non aspettava altro e la strinse dolcemente a sè. Tra le sue braccia forti e muscolose Lara lentamente smise di piangere e si calmò. Poi quando fu sicura che la tristezza era passata alzò la testa, guardando Roy in quegli occhioni così belli.
"Meglio?" Chiese lui sorridendole.
"Ora si" sorridendo di riflesso "grazie"
"Figurati. Ora che mi hai inzuppato la maglietta, potrei sapere perché piangevi? " Disse con quel suo tono così dolce e scherzoso allo stesso tempo, facendola scoppiare a ridere mimando uno "scusa".
"Mha niente... pensavo che mi manca un po' casa mia.. E che è strano vivere in questa dimensione. E poi ho paura di farvi del male.. ho paura che i miei sogni si possano avverare."
"Bhe... di sicuro l'impatto deve essere stato molto forte... non pensare a queste cose. Non accadrà niente" ma lo sguardo di Lara si perdeva. "Ehi... guardami. Fidati di me. Non succedera nulla" finalmente gli occhi di Lara si posarono sui suoi. Erano così vicini... "Comunque," Disse lui senza allontanarsi "guarda il lato positivo. C'è Clare. E poi hai me!" Disse tutto orgoglioso. 'Davvero ti ho?' si ritrovò a pensare lei. "È così brutto anche con noi?" Aggiunse poi lui, fingendosi offeso.
"No. Con voi no." Lui sorrise per un attimo, poi tornò a farle il broncio.
"Oh dai!! Non fare così!" Disse lei sorridendo cercando di farlo sorridere di nuovo. Voleva di nuovo il suo sorriso. E la cosa la confondeva non poco.
"No mi dispiace. Ritorno come prima solo se mi dai un po' d'affetto."
Lei allora si mise seduta su di lui abbracciandolo. Lui però volendo giocare iniziò a farle il solletico. Risero entrambi così tanto da attirare l'attenzione di Clare che sorridendo e scuotendo la testa, li chiamò per andare a mangiare, interrompendo quel momento che Lara avrebbe voluto non finisse mai.
***Spazio Autrice***
Bhe, vi aspettavate qualcosa del genere? Secondo voi cosa accadrà nel prossimo capitolo? Lasciate commenti e like e posto il nuovo capitolo! :) bye bye
Luna Rossa♡
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