Cap. 11

Nonostante la neve, un altro giorno iniziava. Restarono ad aiutare Clare e dopo l'avvenimento della sera prima vollero scoprire qualcosa di più, così convennero che la migliore idea era quella di riunirsi in un'unica casa. Così restarono dalla strega.

"Come stai?" si chiesero insieme le due ragazze mentre Roy era fuori a preparare la legna per il pomeriggio: si prevedeva infatti un freddo inaspettato. Si sorrisero, poi Lara osò fare una domanda per lei importante, anche se non sapeva perchè:

"Clare.. posso farti una domanda?"

"Dimmi." rispose allora lei, cordiale.

"Da quanto tempo ti conosci con Roy?"

"Bhe... da tutta una vita!" rispose lei ridendo "siamo cresciuti insieme come fratelli. Bhe lui era il migliore amico di mio fratello Luca.." quel nome la fece rabbuiare in volto.

"Hai un fratello che si chiama Luca?"

"Si..."

"Non sembri molto contenta..."

"Vedi... Lui è il mio gemello. Era la persona più buona e gentile di questo mondo, ma... dopo la morte dei nostri genitori ha fatto molte scelte sbagliate, una dopo l'altra, cadendo nel baratro definitivo quando ha conosciuto Aharon.. Ora abbiamo 17 anni, lui è passato dal lato oscuro circa tre/quattro anni fa." disse con un misto di dolore e rabbia nella voce.

"E' uno scagnozzo di Aharon?" chiese Lara incredula.

"Si.."

Istintivamente Lara abbracciò Clare, che si strinse a lei. Una lacrima silenziosa rigò il volto della dolce strega, ma sparì velocemente come era apparsa.

"Come mai questo interesse verso la mia amicizia con Roy?" chiese allora lei, riprendendosi e vestendosi di un sorriso indagatore e saputello.

"Così, semplice curiosità.."

"Si, si." disse Clare molto poco convinta "è un ragazzo fantastico, fidati. Devi solo dargli il tempo di aprirsi con te. Abbi fede!" la confessione della maga la stupì "potremmo essere amiche, non trovi?"

"Si, mi sembra una splendida idea!" Si sorrisero e in quel momento apparve sulla soglia Roy, che sfoderò uno scintillante sorriso che ancora una volta fece mancare il fiato a una Lara incredula e scombussolata.

"Ehi, tutto okay?" le chiese preoccupato, vedendola assente. Non si era reso conto che era lui la causa della sua assenza. Clare ne approfittò sgattaiolando in cucina.

"Eh? Si... si tutto okay, grazie" rispose lei sorridendo dolcemente, ancora mezza imbambolata.

"Sicura?" chiese lui sorridendo in un modo strano.

"Si..." disse lei, ma si rattristò. Stava pensando alla sua famiglia. Al suo dolce papà, a Jacob, a sua mamma con la quale avevano ricostruito le basi del loro rapporto da così poco, ed erano già state spezzate di nuovo.

"Ti manca casa?" disse lui, percependo la sua tristezza.

"Si... Vorrei tanto un abbraccio di mio fratello..."

"Hai un fratello?"

"Si... Jacob. E' alto, bello e ha 21 anni... A volte è insopportabile.. però gli voglio molto bene.. e mi manca."

"Bhe... non sarò tuo fratello, ma, modestamente.... alto sono, bello pure... Ti andrebbe bene comunque un mio abbraccio?" disse lui, suscitando una risatina in lei, che annuì, bisognosa di un appoggio

Così, senza pensarci troppo, la prese tra le braccia, stringendola a sè. Fu un momento magico, Lara aveva davvero bisogno di un abbraccio, di un appoggio, di un punto di riferimento. In quel momento lei era una barca nella via del naufragio e lui la sua ancora di salvezza. E fu proprio nella tenerezza di quell'istante che realizzò che non c'è niente di più bello di quando abbracci una persona e quella persona ricambia, stringendoti più forte.

"Grazie" rispose lei sorridendogli riconoscente e si sentiva stranamente instabile, come senza orientamento.

"Ma da dove sei saltata fuori tu?" chiese lui pensieroso, sussurrando, come se non volesse spezzare la magia di quel momento.

"Da un altro mondo."

'Dille che è bellissima, che credi di esserti innamorato di lei' fu il primo pensiero di Roy. 'Che? Che sto dicendo?? A malapena so chi è... e poi mi ero ripromesso di non lasciarmi destabilizzare da nessun'altro.' dopo questo breve monologo con sè stesso si alzò, andando ad accendere il fuoco nel camino, lasciando Lara sorpresa.

"Ho.. ho detto qualcosa che non va?" chiese allora lei notando l'improvvisa freddezza negli occhi e nell'atteggiamento di Roy.

"No.. Non c'entra"

"Okay..." Sussurrò allora lei mentre un'improvvisa tristezza la assaliva, distruggendo ancora e ancora, con violenza sempre maggiore, quel rifugio così bello, ma temporaneo. Lui, sentendo un silenzio continuo si girò, quasi come ad assicurarsi che lei stesse bene e la vide così abbattuta...

"Non sei l'unica a viaggiare dall'altro mondo" disse allora lui, sospirando profondamente. Perchè vederla così lo faceva sentire in dovere di aiutarla, di starle vicino e di dirle la verità? Perchè vederla così indifesa scatenava in lui l'impulso irrefrenabile di proteggerla?

"Che?"

"Si... bhe. Qualche anno fa è arrivata una viaggiatrice, come te. Era molto disorientata, ed era bellissima. Io ero più piccolo di adesso, avevo 14-15 anni. Lei era più piccola di me di un anno e... non so, era speciale. Mi diceva sempre che voleva tornare a casa, ma che qui tutto sommato stava bene. Non so perchè, ma sapevo di dover proteggerla. Così crebbe con me a casa, stette meno di un anno, nel quale però ci furono un sacco di avvenimenti. Uno dei più brutti fu quello di dover rinunciare al mio migliore amico... Luca, il fratello di Clare. Era quasi come un fratello per me, e sapere che da quel momento avrei dovuto dirgli addio era insopportabile. Semplicemente, ha scelto di andare con Aharon e abbandonare tutto e tutti. Io so che ancora, in fondo al cuore, nonostante tutto... So che è quello di sempre. Ma ha lasciato che il lutto lo trasformasse completamente. Un giorno se ne andò, semplicemente, lasciando una lettera. E quando lei si recò al palazzo di Aharon per vederlo, vide tristezza nei suoi occhi, e non solo. C'ero anch'io con lei, e negli occhi aveva qualcosa di diverso... Come un po' di cattiveria in più. Crebbe rapidamente con Aharon, diventando la sua fedele spalla destra. Da quel giorno, persi il mio migliore amico. Ma non fu tutto. Aharon aveva già tentato varie volte di rapire Anna, questo era il nome dell'altra viaggiatrice. Un giorno però, Anna volle andare da sola alla radura verde, quella dalla quale sei comparsa tu. Io ovviamente glielo impedì, perchè era pericoloso. Ma lei insisteva, insisteva e io ero convinto delle mie motivazioni. Così lei mi disse che non voleva andare più e che per farmi contento sarebbe restata con me. Ma nella notte, sgattaiolò via, senza che me ne accorgessi. Quando mi svegliai e capì che non c'era, corsi verso la radura e la vidi di fronte ad Aharon, terrorizzata. Fu un attimo, Aharon si scagliò contro di lei mordendola con ferocia, e i suoi scagnozzi maghi lanciarono incantesimi di morte, speciali della magia oscura. Non potei fare nulla. La vidi urlare il suo ultimo no prima ancora di poterla raggiungere, negli occhi una tristezza infinita. Ricordo che prima di cadere al suolo, inerte, mi guardò e con uno sguardo colpevole, nonostante il dolore, mi sussurrò 'scusami'. Fu come un colpo al cuore vederla spirare e morire tra le mie braccia. Avrei voluto uccidere Aharon con le mie stesse mani, e anche Luca che era lì presente e non aveva fatto niente. Era impassibile. Non riuscivo a sopportarlo, mi aveva tolto la cosa più importante per me. Ma prima ancora di poter scatenare contro di loro la mia violenza, loro sparirono, così dal nulla. Serbai rancore per molto tempo e ancora oggi sapere che la causa di tutto quel dolore è la stupida voglia di uccidere di quei dannati succhiasangue mi fa dannare. " Mentre raccontava la triste storia, Lara aveva gli occhi lucidi e gli accarezzava la schiena, dandogli il suo sostegno. "Per questo quando ti ho visto sono rimasto scombussolato. Hai sortito in me lo stesso identico effetto di Anna la prima volta che l'ho vista. Forse solo un po' più forte. E ora... ora ho paura a stare con te, darti il mio affetto... Non voglio succeda tutto di nuovo, non voglio..." e stavolta una lacrima cadde dai suoi occhi castani, che fu raccolta dalle morbide dita di Lara, seguita dal suo abbraccio. Stavolta, colui che aveva bisogno di aiuto, di appoggio... era Roy.

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