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San
30 maggio 2021
Quella domenica la passai interamente con Wooyoung. Il periodo di test era finito e mancava solo un esame per la fine dell'anno, perciò potevamo prenderci del tempo per noi stessi e goderci un minimo di tranquillità.
Avevamo trascorso il pomeriggio in caffetteria a parlare del più e del meno e a conoscerci più a fondo. Ogni volta che parlava io rimanevo incantato alle sue labbra e a ciò che ne usciva. La sua voce fine mi faceva sorridere automaticamente ogni qualvolta che lo sentivo parlare.
«Ma...sono le sette di sera?»mi domandò ad un tratto, dopo aver finito il secondo milkshake della giornata. Io accesi il telefono e controllai l'orario, notando che era davvero sera. Alzai le sopracciglia e annuii per poi chiamare una ragazza che stava pulendo un tavolo accanto al nostro.
«Ci può portare il conto per favore?»domandai allora e lei mi sorrise per poi annuire e sparire dietro al bancone. Notai da subito come Wooyoung fece per prendere il portafogli, allora gli misi una mano sulla sua per bloccarlo.
«Non ci pensare nemmeno.»gli dissi e lui subito alzò lo sguardo nel mio, stringendo poi gli occhi e corrugando la fronte.
«No, San. Questa volta pago io.»rispose per poi alzarsi e fare i passi per entrare dentro. Lo seguii, per fare in modo da pagare io per primo, ma non feci in tempo, dato che lui aveva ormai già posato il denaro sul bancone.
La ragazza le diede il resto e lui le sorrise gentile, per poi girarsi verso di me e farmi una linguaccia.
«Grazie. Ma non succederà più.»aggiunsi allora, uscendo dal piccolo locale e poi iniziare a camminare verso una meta indefinita.
Camminammo per qualche metro quando mi feci coraggio e feci scorrere la mia mano nella sua, afferrandola prontamente e stringendola. Lui fece lo stesso con la mia, e quando sentii il suo pollice strofinarsi sul dorso della mia mano potei giurare di avvertire una forte scarica percorrermi tutta la schiena, facendomi venire poi i brividi.
«Invece si. Non posso offrire un caffè al mio ragazzo?»
Quelle parole rimasero sospese per aria. Mi bloccai e lui fece lo stesso solo un po' più avanti a me. Sentii la sua stretta allentarsi e sapevo che in poco tempo avrebbe mollato la mia mano.
«Io non...non voglio che tu fraintenda...mi dispiace, non so proprio che dire, non ci ho minimamente pensato e...»iniziò a dire senza nemmeno guardarmi.
«Wooyoung.»lo richiamai allora. Lui alzò la testa e si voltò verso di me, rimanendo a debita distanza dal mio corpo. Non mi guardò in viso, ma potei notare come fosse arrossito.
Lo tirai contro il mio corpo e poi mi diressi contro la parete di un edificio. Lo appoggiai al muro delicatamente e mi ci misi davanti, lasciando un minimo di spazio tra noi due.
«Mi dispiace, non volevo dire che sei...»cercò di dire ma si bloccò abbassando poi la testa e guardando le nostre mani, ancora strette l'una con l'altra.
«E allora cosa volevi dire?»gli chiesi. Non volevo metterlo in imbarazzo, ma sapevo che ne avremmo dovuto parlare prima o poi, non potevamo certo continuare a parlare per sempre.
«Non lo so io...mi è uscito, non so nemmeno io il perchè. Non ne abbiamo mai parlato, davvero non capisco come mi sia passato per la mente.»continuó a giustificarsi, non capendo che io volessi chiarire le cose riguardo ció che aveva detto.
«Forse sarebbe il momento di parlarne, non credi?»mormorai, per poi alzare una mano e prendergli il mento per alzargli il viso verso il mio. I suoi occhi si fissarono nei miei e feci scorrere le dita sulla sua guancia e fino alla nuca, accarezzandolo leggermente.
«Tu credi?»mi domandò e io annuii semplicemente. Si morse il labbro inferiore e il mio sguardo inevitabilmente finí a fissargliele. Inutile dire che mi ci persi; ricordavo bene la loro morbidezza e come si adattavano perfettamente alle mie e solo a pensarci non vedevo l'ora di assaggiarle di nuovo.
«Voglio che tu sia il mio ragazzo, Wooyoung.»sussurrai, nonostante fossimo da soli in quella stradina. Rendeva tutto ciò più intimo e personale e sembrava che anche lui apprezzasse. Sorrise a quelle parole e di conseguenza lo feci anche io. Mise le mani intorno al mio collo e mi attirò a sè, facendo scontrare i nostri corpi, mentre io facevo scivolare le braccia attorno al suo busto, per tenerlo il più vicino possibile. Avevo bisogno di sentirlo accanto a me più di qualsiasi altra cosa.
«E io voglio che tu sia il mio ragazzo.»mi rispose in un mormorio.
A quelle parole non riuscii a resistere ancora. Allungai la testa verso la sua e, finalmente, dopo mesi, feci unire nuovamente le nostre labbra. Ed erano proprio come me le ricordavo.
Morbide al contatto con le mie più fini. Infatti non persi un attimo a mordergli quello inferiore come aveva fatto lui poco prima.
Lo strinsi a me e aprii le labbra per averlo ancora più vicino, e poi chiesi l'accesso alla sua bocca con la lingua, cosa che lui mi diede l'attimo dopo. Gli accarezzai la schiena mentre lui mi tirava i capelli e si schiacciava al mio petto. Lentamente feci avvicinare le mani al sedere, per poi prenderglielo e tirarlo verso il mio bacino. Emise un leggero mugugno a quel gesto e io non potei evitare di non avvertire un senso di eccitazione crescere proprio nel mio bassoventre.
Ci staccammo e continuai a toccargli il sedere mentre lui mi coccolava le guance. Sorrisi e, appena lo notò, infilò l'indice nella fossetta che si venne a creare.
«L'adoro questa fossetta.»confessò a bassa voce e io gli lasciai un leggero bacio sul naso, prima di prendergli di nuovo la mano.
«Andiamo, dai.»gli dissi e lui annuí tenendosi poi stretto alle nostre mani legate.

Jongho
30 maggio 2021
Quella domenica eravamo tutti in camera di Yunho e di Hongjoong. Mingi era sdraiato sul letto del suo ragazzo mentre gli faceva i grattini su un fianco, Chris era seduta sul pavimento e io le facevo compagnia con la sua migliore amica, mentre il più grande era sul suo letto.
Il mio primo anno di università era quasi del tutto giunto a termine e tutti ci stavamo dando alla più grande tranquillità che potevamo.
«Credo proprio sia ora di tornare a casa, non voglio guidare con troppo buio.»annunciò ad un tratto la bionda toccando Frannie che annuí d'accordo. Tutti le guardammo mentre si mettevano in piedi e si guardavano attorno per riprendere le loro cose.
«Ragazzi andate a vedere il post di San!»esclamò Yunho mentre le due stavano uscendo dalla stanza. Tutti ci bloccammo ed entrammo su instagram.
«Ma...»cercai di dire non appena lessi la descrizione. I miei occhi corsero a vedere la reazione di Chris, la quale fissò semplicemente la foto.
«Si sono messi insieme, quindi.»disse Hongjoong per poi anche lui scendere dal suo letto e dirigendosi verso la scrivania a prendere una bottiglia d'acqua.
«Sono carini, però.»commentò contro ogni mia aspettativa Christina e sorrise poi spegnendo il telefono.
«Tu stai bene?»le chiese poi la mora accanto poggiandole una mano sulla schiena. Lei scrollò le spalle e abbassò lo sguardo e potrei giurare che mi abbia lanciato un'occhiata.
«Sono contenta per lui, che sia andato avanti.»rispose lei e poi fece per andare a salutare i ragazzi.
«Vi va se io e Hongjoong vi accompagnamo? Cosí lasciamo un po' di tempo ai due piccioncini.»non mi resi conto che le parole erano uscite dalla mia bocca finchè non notai gli sguardi di tutti su di me.
«Si, va bene.»rispose Frannie e io sentii il battito del mio cuore accelerare all'idea di poter stare accanto a Christina per qualche minuto in più.
Dopo che le due ebbero salutato i nostri due amici, che ovviamente si erano lamentati riguardo al fatto che li avevo chiamati "piccioncini", uscimmo dalla stanza e percorremmo il corridoio e le scale del dormitorio. Una volta fuori ci ritrovammo in un buio totale, simbolo che appunto si era fatto tardi quella sera.
«Odio il buio.»mormorò Christina ad un tratto, stringendosi nelle spalle e incrociando le braccia al petto. Mi avvicinai a lei prima che lo facesse la sua migliore amica e mi misi al suo fianco.
«Non ti preoccupare, ti proteggerò io.»dissi scherzosamente prima di cingerle le spalle con un braccio e stringerla a me. Pensai che si sarebbe allontanata da me, ma invece rimase lí, tranquilla tra le mie braccia. Doveva aver davvero paura del buio.
«Questa è la classica frase che dice un ragazzo ad una ragazza spaventata. Sei un clichè vivente, mio caro Jongho.»mi prese in giro lei alzando la testa verso di me con un lieve sorriso sul viso. Io la guardai di sbieco e le rivolsi anche io un sorriso tranquillizzante.
«Mi dispiace, ma dovrai accontentarti dei miei clichè a quanto pare.»le dissi con un alzata di spalle e non rispose. Davanti a noi c'erano Hongjoong e Frannie che rimanevano ad alcuni metri di distanza e chiacchieravano di qualcosa, nonostante non riuscissi a capire di cosa. Visti da dietro erano davvero carini, i centimetri di differenza tra le loro teste non erano molti e sembravano davvero spensierati in quel momento.
Camminammo per alcuni minuti in quel modo,
io che le cingevo le spalle e lei che si stringeva a me, come a volersi sentire protetta dal buio che ci circondava. Avvicinai la testa alla sua e annusai l'odore del suo shampoo. Mi arrivò dritto al cervello e, in quel momento, mi sentii inebriato dalla sua presenza.
Era bella, e il fatto di poterla stringere a me in quel momento mi metteva tanta felicità; avrei voluto durasse per sempre.
«Jongho?»mi richiamò ad un tratto lei. Abbassai il viso e mugugnai un "mh?" per farla continuare a parlare.
«Tu sei etero?»mi chiese e io spalancai gli occhi e alzai le sopracciglia. Che cazzo di domanda era quella?
«Certo! Perchè me lo chiedi?»le domandai poi completamente confuso da ciò.
«Perchè anche Wooyoung diceva di esserlo ma ora sta con San.»disse con una leggera alzata di spalle. Continuai a non capire il motivo di quella domanda, e ora non capivo nemmeno cosa c'entrasse Wooyoung.
«Cosa ha a che fare Wooyoung con me?»diedi vita ai miei pensieri e le porsi quella domanda. Lei si liberò dal mio braccio e fece dei passi avanti mettendosi poi davanti a me e facendomi fermare.
«Non so, io volevo...lascia perdere.»iniziò a dire e poi si voltò. Ormai eravamo giunti al parcheggio e Frannie era poggiata alla macchinetta della sua amica con Hongjoong davanti a lei che continuava a parlarle.
«Cosa volevi?»le chiesi per poi prenderle il polso e farla girare verso di me. Tutto ad un tratto iniziai a ragionare. Wooyoung era stato il suo ragazzo. Che le potessi piacere io?
«Vuoi chiedermi di uscire?»le domandai allora e non riuscii a notare se fosse arrossita o meno ma capii che fosse in imbarazzo dal momento che abbassò la testa sui suoi piedi.
«Io...»anche questa volta non la lasciai finire che mi avvicinai a lei e le presi il mento con una mano, facendole alzare il viso per far incontrare i suoi occhi con i miei.
«Io vorrei uscire con te.»mi feci coraggio e dissi quelle parole. Lei sgranò gli occhi e accennò ad un sorriso, anche se impercettibile, cosa che fece sorridere anche me.
«Anche io vorrei.»mormorò allora. Io le lasciai un bacio sulla fronte, per poi annuire e lasciarla andare verso la sua macchinetta.
«Ci vediamo Frannie!»salutai l'altra mentre salivano all'interno del mezzo e Hongjoong tornava da me. Le due sparirono dopo aver voltato all'angolo del cancello e io sentii tutta la gioia del mondo corrermi nelle vene.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
SOLTANTO UNA COPPIA NON È SISTEMATA MA ASPETTATE E VEDRETE DOWNFKANDND

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