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Yeosang
25 maggio 2021
Quando mi svegliai quella mattina avvertii una presenza nel mio letto. Ci misi alcuni secondi a ricordarmi di chi si trattasse e quando me ne ricordai sorrisi involontariamente.
Ero stato stupido la sera prima, dopo settimane in cui non toccavo quella roba ero di nuovo caduto nel tranello e dopo, sentendomi in colpa e non capendoci più nulla avevo iniziato a piangere come un bambino.
E avevo scritto a Seonghwa. E lui era venuto da me. E mi aveva baciato.
«Buongiorno.»disse poi proprio il protagonista dei miei pensieri accanto a me e, quando mi voltai, notai subito i suoi occhi spalancati su di me. Sentii un imbarazzo che mi salii direttamente dal basso del mio stomaco ed arrivò a bruciarmi sulle guance.
«'Giorno.»risposi mettendomi poi seduto sul materasso, cosa che lui stesso imitò. Ci allontanammo un po' l'uno dall'altro, nonostante non ci fosse molto spazio tra i nostri corpi, dato che il mio letto era singolo.
«Come stai ora?»mi chiese subito dopo e io quasi scattai sull'attenti nel sentire la sua voce roca di primo mattino. E non solo io scattai sull'attenti...
«Io...sto bene, grazie per avermelo chiesto.»risposi semplicemente per poi con un gesto liberarmi delle coperte e fare per alzarmi, ma non potei. La mano di Seonghwa infatti era andata a stringersi attorno al mio polso e io ero stato incapace di muovermi.
«Possiamo parlarne, almeno?»mi chiese e io continuai a non guardarlo in viso senza nemmeno dire una parola. Nessuno di noi due parló per alcuni secondi fino a quando lui sospirò.
«Va bene, allora parlerò lo stesso. Io credo che ciò che è successo ieri sera tra di noi...»ma non riuscii a lasciarlo finire la frase.
«Dovremmo dimenticare tutto, Seonghwa.»annunciai continuando a guardare le mie mani che continuavano a stringere la stoffa della coperta.
«Non posso farlo, non ci riuscirei. E sinceramente, nemmeno voglio farlo.»mi disse avvicinandosi lentamente a me, fino a quando il suo fianco non arrivò a sfiorare il mio.
Al sentire quelle parole avvertii un immediato dolore alla pancia e improvvisamente il calore mi salí direttamente sul viso.
Rimasi in silenzio, continuando a guardare in basso verso le coperte non sapendo esattamente cosa dire.
Lo sentii muoversi accanto a me e dopo alcuni secondi prese il mio mento tra una mano, invitandomi a girarmi verso di lui.
«Puoi guardarmi, per favore?»mi chiese poi continuando a tenermi vicino al suo viso, nonostante io mi ostinassi a guardare ovunque tranne che davanti a me.
Allora scossi la testa e chiusi gli occhi, reprimendo un'improvvisa voglia di piangere. Avvertii il suo sbuffo sul mio viso e, nonostante avessimo il cattivo alito mattutino, avevo proprio una voglia matta di far ricongiungere le nostre labbra ancora una volta.
«Perché no?»domandò ancora e questa volta fui io a sbuffare. Non volevo dirgli il motivo, ma in quel momento fu l'unica cosa sensata che avrei potuto fare.
«Perchè se ti guardassi tornerebbe in me la voglia di baciarti ancora.»confessai semplicemente e aprii gli occhi fissando sempre in basso.
«Non vuoi baciarmi, quindi?»disse iniziando a mollare la presa sul mio mento. Mi meravigliai di me stesso quando, involontariamente, prima che mi lasciasse il viso, alzai lo sguardo nel suo. Per la prima volta lo guardai e, quando lo feci, non potei fare a meno di vederci l'universo al loro interno.
«Sei l'ex fidanzato di uno dei miei migliori amici.»continuai allora poi, ricordandomi bene di Seonghwa ed Hongjoong insieme. E Seonghwa e Yunho. E Seonghwa e San.
Praticamente Seonghwa con più della metà dei miei migliori amici.
«E tu tecnicamente hai baciato mia sorella.»mi schernì, mettendo su un piccolo ghigno e afferrandomi poi la nuca, facendomi piegare la testa solo per appoggiare le nostre fronti una contro l'altra.
«Le due cose non sono neanche lontanamente paragonabili.»gli risposi e lui si morse il labbro inferiore quando mi guardò la bocca. Ciò non potè far altro che aumentare la voglia di baciarlo.
«Infatti, la tua è peggio.»ridacchiai al sentire quelle parole e lui sorrise di conseguenza. Io non resistetti e poggiai le mie mani sulle sue spalle quando poi avvicinò ancora una volta le nostre labbra.
«Io e Hongjoong siamo amici, fregatene di lui, ti prego. Pensa a te stesso, per una volta.»sussurrò poi carezzandomi il collo delicatamente e io non riuscii a resistere.
Mi allungai di quel che bastava per baciarlo e lui, ovviamente, non si ritirò indietro.
Fece scivolare una mano su una mia coscia e mi avvicinai ancora di più a lui, facendo così scontrare i nostri petti e dandogli modo di accarezzarmi, mentre io gli infilavo le dita tra i capelli. Non fu come quello della sera prima, pieno di disperazione e quasi paura di sbagliare, ma fu come se fosse un primo bacio. Fu solo un leggero assaggiarsi, nessuno dei due ebbe fretta e semplicemente ci godemmo il momento, nonostante tutte le mie preoccupazioni nei confronti di Hongjoong.
Mi mise un braccio intorno alla schiena e uno sotto le ginocchia per poi trascinarmi sopra di lui come si fa con i bambini quando sono troppo stanchi, continuando a farmi delle carezze sul corpo e sulla gamba. Gli tirai di poco i capelli ma nessuno si spinse oltre.
«Voglio uscire con te. Non mi importa di Hongjoong, voglio stare con te.»annunciò poi una volta divisi e io involontariamente sorrisi. Non potei negare che l'idea di avere, finalmente, un appuntamento con qualcuno, mi rendesse felice. E poi Seonghwa non era un "qualcuno" qualunque, mi piaceva, non potevo di certo negarlo.
«Anche io voglio uscire con te.»risposi e lui mi sorrise gentile, riprendendo poi l'attimo dopo a baciarmi.
Mingi
25 maggio 2021
Quando quella mattina uscii dalla camera di Yunho, dopo averci passato la notte, mi diressi verso la confraternita per andare a prendere i libri e tutto il necessario per la mia giornata all'università. Camminai per un po' fino a quando passai davanti alla caffetteria, per poi bloccarmi alla vista di qualcuno.
Quelli erano Wooyoung e San o sbaglio?
Mi avvicinai a loro, completamente sorpreso dal vederli insieme dopo tanto tempo. Che avessero chiarito?
«Hey ragazzi!»esclamai allora quando fui a pochi passi da loro. Wooyoung si voltò subito verso di me e l'altro fece lo stesso, rivolgendomi un timido sorriso.
«Ciao Mingi.»mi salutò allora il più piccolo, probabilmente non sapendo cos'altro dire. Al contrario io volevo sapere diverse cose da loro, ora come ora.
«Quindi...avete chiarito?»chiesi infatti portandomi una mano dietro la testa e grattandomi la nuca sorpreso da ciò. Per loro forse era anche piuttosto normale, da quant'è che ci nascondevano il loro chiarimento?
«Si.»rispose allora San mentre l'altro annuiva tranquillo. C'era fin troppa tranquillità in quel momento. Allora era molto che avevano preso di nuovo a parlarsi.
«Ed è da molto, a quanto vedo.»aggiunsi infatti e a quel punto notai come Wooyoung alzò gli occhi al cielo e poi rivolse lo sguardo sul suo succo di frutta, mentre l'altro rivolgeva la completa attenzione verso di me.
«Si.»disse infatti, con lo stesso tono di voce che aveva utilizzato poco prima, quasi come se fosse una cosa totalmente ovvia, quando in realtà non lo era affatto.
E se...
«Quindi vi state conoscendo?»domandai poi. Ad un tratto ebbi la sensazione che si stessero sentendo, e non in amicizia. Sarei stato contento di questo fatto, dopotutto entrambi si meritavano qualcosa di bello nella vita, e se questo li avrebbe resi felice, allora lo sarei stato anche io.
«Si...cioè...»rispose ancora una volta San ma poi si corresse dopo l'occhiata che gli rivolse l'altro davanti a lui. Notai come andò in poco tempo nel panico e io arrivai da solo alle mie conclusioni.
«E non in amicizia.»aggiunsi infine con un piccolo ghigno sulla faccia e a quel punto notai il mio amico sgranare gli occhi al sentire la risposta dell'altro.
«Si...cioè, no! No aspetta!»io ridacchiai nel vedere le sue guance colorarsi di rosso per l'imbarazzo e quelle di Wooyoung per l'arrabbiatura.
«Grazie tante Mingi.»mi prese in giro poi il più piccolo e io mi misi a ridere facendo per girarmi e andarmene non prims di rispondere al commento.
«Non c'è di che.»e mi allontanai dai due, riprendendo il mio tragitto verso la confraternita.
Sapevo che tra quei due sarebbe scattato qualcosa, ormai avevo imparato a conoscere entrambi e ad essere sinceri sí, ero sorpreso, ma nemmeno troppo.
Arrivato davanti all'edificio infilai la chiave nel portone ed entrai per poi salire le scale ed arrivare proprio davanti alla mia camera.
Notai che la porta non era chiusa a chiave, dal momento che quando cercai di aprirla rimase bloccata nella serratura. Aggrottai le sopracciglia e ripensai a quanto potesse essere sbadato Yeosang.
Allora la aprii e quello che mi ritrovai davanti fu davvero inaspettato.
Yeosang non era da solo nel suo letto. Infatti, sopra di lui, c'era Seonghwa. E i due stavano limonando pesantemente.
«Ma che cazz?!»esclamai allora. Ecco, la seconda sorpresa della giornata.
I due si allontanarono immediatamente l'uno dall'altro e mi fissarono con i visi rossi come pomodori probabilmente per la lunga sessione di baci che si erano scambiati fino ad ora oppure semplicemente per il fatto di essere stati colti in flagrante.
«Oh, ehm. Ciao Mingi?»mi salutò allora il mio coinquilino e l'altro mi fece un gesto con la mano.
«Voi due...»cercai di dire, mentre chiudevo la porta con il piede, continuando a fissarli. Capelli in disordine, coperte completamente sfatte. Oddio, avevano scopato?!
«Non abbiamo fatto nulla di ciò che credi tu.»mi rimproverò subito Seonghwa e io sospirai quasi di sollievo, quando alla fine non mi interessava minimamente di cosa facessero. Se scopavano tanto meglio per loro.
«E allora...»continuo io, curioso di sapere cosa sia successo improvvisamente. Tutti si stanno accoppiando ultimamente.
«Ci siamo solo baciati, va bene? Ora se volete scusarmi io vado in camera mia.»annunciò poi il più grande alzandosi dal letto e camminando verso l'uscita della stanza.
«Ti scrivo?»gli chiese poi il biondo, mentre cercava di darsi una sistemata ai capelli, anche se era praticamente impossibile data la loro lunghezza. L'altro annuí per poi uscire dalla nostra camera e lasciarci soli.
«Non ti diró nulla.»disse poi Yeosang, mentre io lo guardavo speranzoso. Mi piaceva sapere i gossip di tutti, era più forte di me.
«Oh, e andiamo!»esclamai in risposta e l'altro ridacchiò.
Scontato dire che alla fine mi raccontò tutto per filo e per segno.
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
DAI LE COPPIE FINALI SI STANNO FORMANDO MADONNA CHE PARTO AAAAAAAAAA
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