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Yeosang
9 maggio 2021
Quella domenica, subito dopo aver pranzato con il mio gruppo, quello di Mingi, Chris e Frannie in una pizzeria, mi misi d'accordo con Seonghwa per incontrarci in cortile subito dopo esserci cambiati i vestiti. Ad entrambi piaceva stare più comodi, perciò tornammo in camera e ci mettemmo altri abiti.
Dopo che lui e Hongjoong avevano fatto pace il gruppo era tornato alla normalità. Anzi, pensandoci meglio, era riuscito ad averla per la prima volta. Infatti, per molti problemi che si erano venuti a creare tra noi, finalmente eravamo riusciti a trovare un momento in cui noi tutti eravamo in pace gli uni con gli altri.
«Sembri agitato.»mi disse Mingi mentre Yunho si metteva sulle sue gambe sopra al letto del più piccolo.
«Per quale motivo?»gli domandai mentre chiudevo per l'ennesima volta l'anta dell'armadio e tiravo fuori atri vestiti, dato che quel giorno non riuscivo proprio a scegliere cosa mettere.
«Da come apri e chiudi l'armadio. E da come sbuffi.»mi disse Yunho finendo la frase del biondo. Non sapevo se stessero insieme o meno ma da come l'uno completava le affermazioni dell'altro potevo dire che erano la coppia più carina che avessi mai visto.
«Beh, non sono agitato. Devo solo uscire con Seonghwa, perchè dovrei esserlo?»chiesi retoricamente per poi prendere finalmente qualcosa da mettere e iniziare a cambiarmi davanti a loro. Non sapevo se la cosa creasse imbarazzo ma le loro espressioni sui loro visi non cambiò perciò non mi feci problemi.
«Mah. Sarà.»disse poi Mingi quando finii di cambiarmi. Mi guardai allo specchio e mi passai una mano tra i miei capelli biondi per metterli nel migliore dei modi e poi presi il telefono per mandare un messaggio al ragazzo con cui dovevo appunto uscire.

A quel punto salutai il mio coinquilino e il suo...qualsiasi cosa fosse e uscii dalla porta, non prima di sentire lo scricchiolare del letto e lo schiocco di baci. Erano disgustamente carini.
«Yeosang!»sentii la voce di Seonghwa dietro di me e io mi voltai per rivolgergli un timido sorriso.
«Dove vogliamo andare?»gli chiesi. Era nostro solito andare a metterci su una panchina e chiacchierare e, ogni volta che avevo l'istinto di prendere le sigarette (o altro) dalla tasca lui cambiava discorso o attirava la mia attenzione. Non aveva funzionato fino ad ora, ovvero non avevo ancora smesso di fumare, ma almeno avevo smesso di chiedere a Mingi di vendermi della roba. Infatti, da almeno due settimane non fumavo più canne o drum.
«Che ne dici di andare un po' in caffetteria? Non ho preso il caffè prima...»iniziò a dirmie capii subito che anche se gli avessi detto di no alla fine mi ci avrebbe trascinato. Seonghwa era cosí, otteneva (quasi sempre) quello che voleva e io non riuscivo a non dirgli di no.
Annuii soltanto e lui fece un sorriso a 32 denti, per poi gettarmi le braccia al collo e stringermi forte. Questo era un lato del suo carattere che adoravo: era affettuoso e non perdeva occasione a dimostrarlo, infatti più volte mi ero chiesto come avesse fatto a stare con Hongjoong il quale era tutto il contrario.
Subito dopo mi afferrò il polso e mi trascinò giù per le scale e poi fuori la confraternita, camminando veloce davanti a me per arrivare il prima possibile alla sua tanto desiderata meta. Non mi ero accorto nemmeno di star sorridendo fino a quando non fece scivolare la mano un po' più in basso, verso la mia.
Spalancai gli occhi e mi fermai di scatto. Lui fece lo stesso e si voltò verso di me con uno sguardo confuso, poi abbassò lentamente gli occhi sulle nostre mani intrecciate e subito dopo ritirò la sua.
«Scusami...non me ne ero nemmeno accorto.»si giustificò soltanto portandosi una mano tra i capelli e arrossendo imbarazzato. Io gli sorrisi e, spinto da non so quale forza, gliela ripresi e stavolta la strinsi saldamente tra le mie dita. Inizialmente fu rigido ma subito dopo si rilassò a quel contatto, per poi accarezzarmi il dorso con il pollice.
«Mi va bene.»mormorai soltanto e lui mise su un piccolo sorriso, senza però riuscire a perdere il rossore dato dall'imbarazzo del momento prima.
Allora presi l'iniziativa e ripresi di nuovo a camminare, ma questa volta lui rimase accanto a me. In silenzio arrivammo davanti alla caffetteria. Pensai che da quel momento ci sarebbe stato soltanto molto imbarazzo fra di noi, invece accadde tutto il contrario. Fu quasi un atto di fiducia tra di noi, e io riuscii finalmente a pensare seriamente alle sensazioni che provavo da quando mi aveva dimostrato di tenere molto alla mia salute, e di conseguenza a me.

Mingi
9 maggio 2021
Appena Yeosang chiuse la porta, Yunho si voltò verso di me e mi mise le mani sulle guance prima di avvicinare il viso al mio e baciarmi. Riversò l'intero peso sul mio corpo perciò di conseguenza caddi steso sul mio letto. Ridacchiammo mentre continuavamo a lasciarci dei baci sulle labbra come se fossero dei semplici assaggi. Gli circondai la vita con le braccia e lui si spostò mettendosi comodo e portando le gambe ai lati del mio bacino, facendo risvegliare dentro di me qualcosa che giaceva da ormai mesi.
«Voglio essere il tuo ragazzo.»non mi accorsi che fui io ad aver parlato fino a quando non lo vidi mettersi seduto a cavalcioni per guardarmi con un sorriso. Per un attimo ebbi paura di una sua risposta negativa ma mi rilassai quando riavvicinò nuovamente il viso al mio, facendo scontrare i nostri nasi come avevo capito che gli piaceva tanto fare.
«Io voglio essere il tuo.»rispose e a quel punto non resistetti. Gli portai la mano dietro al collo e feci incollare le nostre bocche, rendendo questo bacio un po' più passionale di quello che ci eravamo scambiati poco prima. Mugolò per la sorpresa e io gli accarezzai i capelli mentre le sue mani erano intente a toccarmi il petto coperto soltanto dalla mia maglietta.
«Voglio fare l'amore con te.»annunciò ad un certo punto e stavolta fui io a guardarlo con uno sguardo perso e al contempo innamorato. Non riuscii a dire nulla se non ad annuire con un grosso sorriso prima di riunire le nostre labbra.
«Ti amo.»sussurrò tra un bacio e l'altro e forse furono proprio quelle parole a mandarmi fuori di testa. Gli passai le mani per tutta la schiena e, quando arrivarono al suo sedere, gliele infilai  nei pantaloni e rafforzai la presa per poi spingerlo sul letto e ribaltare la situazione, il tutto senza smettere di divorarci le bocche.
Scesi con le labbra sul suo collo e gli lasciai dei morsetti che partirono dalla mascella fino all'orecchio.
«Ti amo, Yuyu.»risposi e lui a quel punto mi strinse le braccia intorno al corpo mentre faceva uscire un piccolo gemito mentre portavo la mia scia di baci sulla sua clavicola, tirandogli poi leggermente la maglietta verso il basso per scoprire un po' di pelle.
🔞
Mi accarezzava la schiena mentre io con una mano tenevo salda la presa sul collo e con l'altra mi reggevo per non schiacciarlo. Quando poi arrivò a toccarmi il bordo della maglietta, mi prese i lembi e iniziò a tirarmela. Mi staccai un attimo dal suo collo solo per sfilarmela del tutto e, prima che lui potesse fare qualcosa, mi abbassai sul suo stomaco. Mi infilò le mani tra i capelli mentre anche io andavo a prendere il tessuto della sua maglia tra le dita, iniziando ad alzarla lentamente. Ad ogni centimetro di pelle che scoprivo ci lasciavo sopra un bacio e sentivo il cuore tremare quando lo vedevo ritrarre la pancia dove comparvero anche dei brividi. Arrivato all'altezza del petto lo feci alzare solo per sfilargli del tutto l'indumento e poi mi abbassai a lasciargli dei baci sui capezzoli che presto si trasformarono in morsi.
«Mingi...»mugolò mentre mi accarezzava i capelli e, probabilmente senza nemmeno farlo apposta, mi infilò una delle sue gambe tra le mie, andando a sfiorarmi il cavallo dei pantaloni, dove avvertivo la mia erezione pulsare. Mugolai a quella sensazione e poi lui mi tirò la testa verso il suo viso, soltanto per lasciarmi dei baci sul collo, sotto alla mascella, sul lobo dell'orecchio e sul pomo d'adamo.
«Mi faceva impazzire il tuo pomo.»mi disse all'orecchio per poi mordicchiarlo e io strinsi la bocca tra le labbra, perdendo per un attimo le mie capacità respiratorie.
Spontaneamente gli portai una mano al cavallo dei pantaloni e lo sentii fremere a quel tocco, mentre iniziavo a cercare il bottone e la zip. Glieli sbottonai e col suo aiuto glieli abbassai, sentendo subito la sua eccitazione sbattere contro le mie cosce.
Tornai al suo livello e riunii le nostre labbra: le sue mani erano intente a sbottonare anche i miei jeans mentre una delle mie era corsa ad afferrargli una natica da sotto i boxer.
«Quanto sei bello.»mi lasciai uscire mentre gli carezzavo il sedere e, con un dito, andavo a correre sopra la sua apertura, sentendo subito dopo la sua reazione accompagnata da un sospiro più alto degli altri. Lui mi morse il labbro inferiore tirandomi a sè e io decisi che quei boxer gli stavano troppo aderenti (come giusto che sia, dopotutto), perciò glieli abbassai facendo uscire subito la sua erezione che non aspettava altro.
«Aspetta un momento.»dissi prima di alzarmi e avvicinarmi al mio comodino. Mi guardó stralunato ma non si fece perdere d'animo. Infatti si mise a sedere sul materasso mentre io cercavo una cosa all'interno del mio cassetto e mi tirò giù sia i pantaloni che i boxer.
«Non mi aiuti cosí...»mormorai a denti stretti per cercare di controllarmi. Lui mi lasciò un bacio sul fianco che gli stavo dando, uno sulla gamba e, quando finalmente riuscii a trovare cosa stavo cercando, con una mano arrivò a toccarmi proprio dove lo volevo.
«A cosa ci serve il vino ora?»mi chiese quando capii cosa avessi cercato fino a quel momento ma io non riuscii a rispondere. Semplicemente stappai il tappo della piccola boccetta che nascondevo e ne versai un po' sulla mia erezione. Lui capii cosa volevo e fece un sorrisetto.
«Dio...»dissi infatti quando lo sentii attorno al mio membro, e io mi ressi con il gomito al comodino. Mi afferrò saldamente e poi mi fece voltare del tutto verso di lui, guardandomi dal basso in un modo che mi eccitava ancora più del dovuto. Mi stuzzicò la punta con il pollice e poi ci avvicinò la bocca, leccando leggermente l'asta mentre con la mano si accompagnava con movimenti lenti.
«Smettila di tormentarmi.»ordinai con una voce più profonda. Lui sorrise provocante e aprí la bocca per prenderlo e succhiarlo solo sulla punta, incavando anche le guance per darmi maggiore piacere, mentre con una mano si reggeva dietro alla mia coscia e con l'altra mi massaggiava i testicoli. L'odore del vino non faceva altro che aumentare l'agitazione che avevo; strinsi i suoi capelli e lo lasciai fare fino a quando seppi di essere su un punto di non ritorno. Lo staccai di malavoglia da me e lo spinsi a stendersi di nuovo, per poi prendere ciò che avevo preso poco prima.
Deglutí e quando capii che stava morendo dall'eccitazione, proprio come stavo facendo io, mi versai altro liquido e glielo spalmai intorno e sopra la sua apertura, facendolo sussultare al mio tocco.
Non gli diedi il tempo di capire di cosa stessi facendo perchè gli aprii le gambe e mi posizionai in mezzo ad esse per poi prendergliele e alzargliele abbastanza da potermi abbassasse con la testa e iniziare a dare dei piccoli colpetti di lingua al suo buchetto. Gemette e si resse ai lati del letto mentre continuavo ad assaporare il sapore del vino bianco e ad accompagnare i movimenti di lingua con quelli del mio indice che poi portai al suo interno.
«C-cazzo...»mugolò buttando la testa indietro e irrigidendo le gambe per poi portarsele al petto. Infilai un secondo dito e, quando sentii che mi stava venendo incontro con il bacino per averne di più mi staccai, mi alzai e presi la la piccola boccetta. Tolsi il tappo e gliene feci bere un sorso prima di versarlo sul suo corpo. Gemette alla sensazione di calore che si creò tra la sua pelle e il liquido e l'attimo dopo lo fece di nuovo per la mia lingua che era andata a leccare ogni punto del suo corpo in cui c'erano delle gocce di vino.
«Non ce la faccio più, Mingi. Ti prego...»mi supplicò quando ormai i miei baci si erano trasformati in veri e propri morsi e, notando il suo corpo cosparso di segni violacei, capii che era abbastanza.
Gli allargai le gambe e mi ci misi in mezzo per poi afferrare la mia erezione ed accarezzare la sua entrata con la punta. Lo stuzzicai e più volte mi infilai solo di qualche centimetro dentro di lui fino a quando lui non mi prese i fianchi e mi spinse per entrare al suo interno. Entrambi aprimmo la bocca e sospirammo a quella sensazione e fin da subito iniziai a spingere velocemente dato che fino a quel momento ero già stato sul punto di venire varie volte, così come lui. Cercai di durare il più possibile, dandogli spinte secche e forti e facendolo piagnucolare quando gli presi i fianchi e adattai i miei movimenti ai suoi. Mi infilò le unghie nella schiena e velocizzai i movimenti.
«Oh mio dio...»quasi lo urlò e strinse le gambe intorno al mio bacino. Mi ci vollero solo altre quattro o cinque spinte prima di riversarmi al suo interno. Il mio seme uscii fuori da lui ma io continuai a spingere per fare in modo che anche lui venisse.
«Ti amo...»mugolai, avvicinando il viso al suo per lasciargli un bacio sulle labbra socchiuse al quale non riuscì a rispondere, stremato da tutto quello che avevamo appena fatto. Il sapore del vino delle sue labbra mi mandò letteralmente in paradiso perció accelerai i movimenti e gli afferrai il suo membro per farlo godere di più. Lui strinse gli occhi e i miei capelli tra le mani, aprendo la bocca sulla mia, intenta a lasciargli dei baci sulle labbra, e cacciò un urlo sordo che giuro mi eccitò talmente tanto che sarei stato pronto ad un secondo round.
«Ti a-amo.»disse poco prima di venire sul suo stomaco e ricoprirlo interamente dal suo sperma che non persi un attimo a raccogliere con due dita e a succhiarle poi avidamente, fissandolo con provocazione.
🔞
Mi accasciai poi sul suo corpo ed entrambi eravamo appiccicosi a causa del sudore e del vino; incastrai le mani tra i suoi capelli mentre lui si mise semplicemente a farmi i grattini sulla schiena su cui ero certo ci fossero dei graffi. Tutto questo con due sorrisi stanchi sui visi e senza dire una parola.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
NON SO QUANTO SIA SCRITTA BENE QUESTA SMUT MA CI HO PROVATO, SINCERAMENTE CREDO DI AVER BISOGNO DI UN PO' DI HOLY WATER ECCO SI

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