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Frannie
3 maggio 2021
Dopo un weekend senza fare nulla oltre che studiare ovviamente mi permisi un po' di tempo per me stessa, andando subito a casa di Chris dopo la scuola e convincendola ad andare all'università.
«Eddai! Voglio andare a trovare Mingi e Yeosang! Ti prego, accompagnami!»continuavo ad insistere saltellando sul suo letto e sentendo le sue imprecazioni ogni qualvolta che sentiva il rumore del cigolio delle toghe sotto al materasso.
«Che palle che sei! Ringrazia che devo prendere delle cose dalla camera di Wooyoung.»disse alla fine e io scesi subito dal letto per andare a stringerla in un abbraccio veloce, come era mio solito fare.

Spensi il telefono e lo riposi in tasca mentre scendevamo le scale di casa per poi uscire in giardino e raggiungere la macchinetta di Chris con ancora il mio zaino in spalla. Entrammo dentro e come al solito attaccammo il bluetooth alla radio mettendo alcune canzoni che ci piacevano piuttosto di ascoltare le radio.
In circa mezz'ora passata a chiacchierare e cantare a squarciagola, fummo davanti al parcheggio del campus dove la mia migliore amica lasciò l'auto. Uscimmo e l'attimo dopo eravamo dirette verso la confraternita. Proprio mentre stavamo per suonare il campanello però sentii il telefono vibrarmi all'interno della mia tasca. Lo tirai fuori e risposi alla chiamata.
«Cosa c'è?»chiesi e sentii dall'altro capo del telefono una seconda voce e mi ci volle un attimo per capire che fosse quella di Yunho.
«Io in realtà sono in camera di Yunho. Quindi, se vuoi venire...»mi disse Mingi usando il suo tono di voce da bambino, come faceva quando voleva qualcosa ma allo stesso tempo non voleva dirla direttamente. Alzai gli occhi al cielo e feci un cenno a Chris per farle capire che l'avrei raggiunta dopo, al quale lei rispose soltanto con un pollice in sù mentre io mi voltavo e mi incamminavo verso il dormitorio, per poi chiudere la chiamata.
Camminai per il cortile centrale, pensando a se avessi dovuto andare da quei due o meno, dato che avrei potuto interrompete qualcosa.
Improvvisamente sentii dei passi veloci dietro di me, di qualcuno che stava correndo. Li sentivo sempre più vicini e, quando feci per girarmi e capire chi fosse, riuscii solo a vedere un uomo con un passamontagna a coprirgli il viso venire contro di me.
«Cazzo!»esclamai soltanto quando feci per togliermi lo zaino dalla spalla e tirarglielo addosso. Mossa sbagliata dal momento che prima ancora che potessi compiere l'azione lui l'aveva già afferrato e aveva iniziato a strattonarlo per prendermelo.
«Lascialo!»urlai e notai subito che quel tizio era stato veramente bravo: aveva agito durante l'ora di pranzo, in cui nessuno studente sarebbe passato in quei paraggi.
Continuai a tirare verso di me ma ormai sentivo dolore alle mani e alle braccia. Vedevo la sua bocca storcersi in una smorfia mentre i suoi occhi venivano strizzati dallo sforzo. Probabilmente io ero anche messa peggio.
E poi, tutto ad un tratto, mollò la presa. Una zazzera di capelli blu infatti si era messa tra di noi ed ero solo riuscita a vedere un pugno andare dritto sulla sua guancia prima di vederlo piegarsi dal dolore e scappare via, solo più lentamente di prima. Questo ladro allora aveva lasciato improvvisamente lo zaino e, a causa di una reazione fisica, mi ritrovai a cadere sul marciapiede dove stavo camminando poco prima.
«Frannie!»sentii una voce che conoscevo bene chiamare il mio nome e l'attimo dopo una mano si andò a posare dietro la mia nuca. Aprii gli occhi, che dopo la caduta fino a quel momento avevo tenuto chiusi e mi ritrovai di fronte agli occhi marroni e a mandorla di Hongjoong che mi scrutavano preoccupati.
«Stai bene?»mi chiese lui e io annuii soltanto per poi passarmi la lingua sulle labbra per inumidirle. Senza dire una parola lui fece pressione dietro la mia testa e mi aiutò ad alzarmi, mettendomi seduta mentre lui accanto a me era sulle sue stesse ginocchia.
Il mio sguardo cadde subito sul pavimento, cercando il mio zaino, e quando lo trovai lo afferrai subito e lo portai sulle mie gambe con la paura che quel ladro potesse tornare da un momento all'altro.
«Come ha fatto ad entrare qui senza che nessuno se ne accorgesse?»chiesi io portandomi poi una mano tra i capelli mentre le sue erano una ancora dietro al mio collo e l'altra sul mio ginocchio, come se nulla fosse. Lui però non poteva sapere che a quei semplici tocchi io sentivo il mio corpo in fiamme.
«Non so se hai notato ma non c'è molta sicurezza qui.»scherzò lui e poi mi fissò ogni tratto del viso: la fronte, gli occhi, il naso, le guance, il mento e infine le labbra su cui tralasciò maggiormente lo sguardo. Io deglutii e quando se ne accorse semplicemente scosse la testa e mi porse le mani. Io gliele afferrai, avvertendo subito la loro morbidezza e le loro vene sul suo dorso, per poi farmi aiutare per alzarmi. Di nuovo sulle mie gambe mi scrollai di dosso lo sporco che mi si era attaccato dopo la caduta e lui mi guardò dall'alto in basso come ad assicurarsi che io stessi bene.
«Grazie per...quello.»dissi arrossendo leggermente e abbassandomi poi a prendere il mio zaino da terra.
«Non dirlo nemmeno!»mi riprese lui e io sorrisi timidamente, cosa che lui ricambiò l'attimo dopo. Quando stavo per mettermi la bretella sulle spalle vidi subito le sue mani andare sul mio zaino.
«Te lo porto io, stai tranquilla.»si propose lui e me lo sfilò di dosso per poi metterselo su una spalla e girarsi per incamminarsi nella direzione che avevo preso poco prima.
«Hongjoong non devi, hai già fatto abbastanza, dico sul serio...»cercai di riprendermelo ma non mi fu possibile dal momento che lui era più veloce e forte di me. Sbuffai ma non riuscii a trattenere un sorriso.
«Allora, dove dobbiamo andare?»disse cambiando discorso e quel "dobbiamo" mi fece venire i brividi sulle gambe e il sorriso che avevo poco prima si allargò.
«Veramente in camera tua. Mingi mi aspetta con Yunho.»gli risposi e lui semplicemente annuí iniziandosi poi ad incamminare verso il suo dormitorio, dove arrivammo poi qualche minuto dopo, ovviamente dopo aver trascorso quel poco tempo a chiacchierare e a conoscerci meglio.
Ero felice quando ero con lui e la cosa iniziava a spaventarmi.

Christina
3 maggio 2021
Feci un semplice gesto con i pollici in su a Frannie mentre suonavo il campanello dell'edificio. Avevo lasciato qualche mio vestito in camera di Wooyoung e dovevo andare a riprendermelo assolutamente. Mi venne aperto il portone e come al solito salii le scale per la sua camera. Una volta sul portico, proprio mentre stavo per bussare alla porta, sentii quella di fronte aprirsi.
«Perciò ricapitoliamo un attimo. Prendo una diavola, una margherita e due coca cole?»chiese una voce che io conoscevo. Mi voltai e vidi Jongho sull'uscio della porta e, dentro la camera, San e Yeosang giocare alla play che apparteneva probabilmente a Mingi dato che sapevo che mio fratello non amava giocare ai videogiochi. I due si voltarono verso quello che aveva appena parlato e, quando mi videro, sorrisero.
«Chris!»esclamò il biondo alzandosi dal letto e venendomi incontro, dopo aver lanciato un'occhiata al rosso che si era girato a guardarmi solo dopo qualche secondo. Abbracciai mio fratello e subito dopo venne San a salutarmi. Dopo la volta in cui io e Wooyoung eravamo andati a prenderlo ubriaco in discoteca non l'avevo più visto e non potei negare di pensarci un attimo. Wooyoung mi aveva lasciato dopo quell'avvenimento e io ero quasi sicura al 100% che lo aveva fatto soprattutto perchè provava ancora qualcosa per San.
«Hey.»dissi poi dopo averlo salutato con due baci sulle guance non avendo alcun problema con lui. Nonostante tutto non ce l'avevo con Wooyoung, non era di certo colpa sua se non gli piacevo più in quel senso e non ce l'avevo nemmeno con San per attrarre il mio ormai ex-ragazzo.
Guardai Jongho, credendo che anche lui mi salutasse come avevano fatto gli altri due, ma invece non lo fece, rimanendo fermo.
«Ho per caso l'ebola?»gli chiesi scherzando e notai gli altri due mettere su un finto sorriso mentre semplicemente lui mi guardava.
«Non si sa mai che il tuo ragazzo sia geloso.»mi rispose soltanto e io aggrottai le sopracciglia. Che problema aveva con Wooyoung?
«Non stiamo più insieme, perciò puoi abbracciarmi.»gli risposi con un'alzata di spalle e uno sguardo confuso. Mi ricordai però di quella volta in cui si erano presi a pugni e sospirai, capendo quale fosse il motivo per cui faceva cosí nei suoi confronti.
«Quale onore.»mi scherní lui facendo un finto inchino. Allora io sbuffai infastidita dal suo comportamento e mi voltai verso la porta di fronte. Non feci in tempo a bussare che il braccio che avevo sollevato venne tirato indietro da una mano. Fu un attimo e mi ritrovai di fronte al petto del rosso il quale mi aveva cinto la vita. Io rimasi immobile e con gli occhi spalancati per la sorpresa da quella reazione. Sentii il suo profumo invadermi le narici e ispirai a fondo, notando solo ora quanto fosse buono.
Allungai la testa per guardarlo e mi sporsi poi per lasciargli due baci sulle guance come avevo fatto poco prima col suo migliore amico e lui li ricambiò lentamente. Ci fissammo per qualche secondo prima di sentire uno schiarirsi di gola dietro di noi.
Mi voltai e mi trovai di fronte all'altra porta aperta da cui la testa di Wooyoung faceva capolino.
«Che succede qui?»chiese lui guardando prima me, poi Jongho, poi mio fratello e per ultimo San, tenendo per qualche secondo in più lo sguardo sull'ultimo ragazzo. Capii proprio in quel momento di aver ragione riguardo il motivo per cui mi aveva lasciata.
«Chris era venuta qui per chiederti qualcosa ed è passata a salutarci.»disse Yeosang prima che io aprissi bocca e mentalmente tirai un sospiro di sollievo. Non volevo che pensasse che ero andata avanti cosí in fretta e che ci stessi provando con Jongho. In realtà non ci stavo affatto provando. E in più lui mi aveva lasciato per San, perció non c'era alcun problema. Inoltre a dir la verità mi era strano che non avessi sofferto più di tanto per la nostra rottura ma mi ero fatta una mezza idea sulla ragione: ormai me l'aspettavo da giorni che mi avrebbe lasciata, perciò non era stata una sorpresa per me dopotutto.
«Oh, allora entra dai.»mi disse poi e io mi staccai dalla stretta con Jongho, lanciando poi un'occhiata ai tre mentre entravo in quella camera dove c'era anche Seonghwa sotto le coperte rannicchiato su sè stesso. Non riuscii a capire se stesse dormendo o meno perciò non lo salutai e andai dritta a prendere le mie cose nel cassetto che Wooyoung aveva riservato a me per tutte quelle settimane.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
Visto che non riesco mai a darmi pace sto scrivendo un'altra storia per la quale ci sto mettendo l'anima, ma probabilmente la pubblicherò quando avrò finito questa ff se no impazzisco oop

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