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San
27 aprile 2021
Anche aprile era quasi giunto al termine. Fra poco più di un mese sarei stato fuori da quell'inferno di campus e avrei potuto trascorrere l'estate con i miei nuovi e vecchi amici. Nonostante mi mancassero ancora due anni per completare gli studi di economia, sapevo che una volta finito avrei voluto già ritornare a studiare. Ma avrei dovuto subito cercare un lavoro dal momento che non potevo più gravare sulle spalle di mia madre.

Avevo tolto i libri dalla scrivania e li avevo riposti nella mia borsa. Mi alzai e stiracchiai le braccia e le gambe dato che erano almeno due ore che stavo su una sedia a leggere e ripetere paragrafi interi. Mi diressi poi verso il mio armadio per prendere un asciugamano e l'occorrente per fare una doccia. Controllai se avessi qualche notifica sul cellulare e, quando mi accorsi di non averle, lo buttai sul materasso e mi indirizzai verso la porta.
La aprii ma quando feci per uscire notai una figura dai capelli neri che proprio in quel momento si stava per voltare per andarsene via. Che fosse venuto fino alla mia camera?
«Wooyoung?»lo chiamai con un tono stranito. L'ultima volta che avevamo parlato era stata quando lui e Chris si erano messi insieme e io gli avevo mandato un messaggio per parlargli, da quel che ricordavo.
Lui al sentirsi chiamare si voltò verso di me e sgranò gli occhi per poi arrossire. Per quanto ce l'avessi con lui per quello che mi aveva fatto passare non potevo fare a meno di pensare che fosse davvero carino.
«Oh, ehm. Ciao...»mi salutò lui voltandosi del tutto verso di me. Fece scorrere gli occhi sul mio corpo e poi in camera.
«Ti ho disturbato? Sei con qualcuno?»mi chiese poi tutto ad un tratto con il tono di voce che calava ad ogni parola detta.
«No, avevo appena finito di studiare e stavo andando a fare una doccia.»gli risposi mostrandogli poi le cose che avevo tra le mie braccia e notai come la sua espressione si fece lavorativa, come ad aver appena ricordato qualcosa. Non rispose comunque e portò le mani dietro la schiena, dondolandosi poi sui suoi piedi.
«Ehm, vuoi entrare?»gli domandai io e mi diedi dello stupido l'attimo dopo. Come mi veniva in mente?
Contro ogni aspettativa lui mi guardò negli occhi e accennò ad un piccolo sorriso. Io allora rientrai dentro, posando il tutto su una sedia, e lasciando che poi lui mi seguisse, andandosi poi a sedere sull'altra sedia, quella di Jongho. Io invece mi andai a poggiare di schiena contro il letto a castello, aspettando che dicesse qualcosa. Invece lui aveva preso a guardarsi intorno come se fosse all'interno di un museo. In un altro momento mi sarei concentrato u di lui, su come i suoi occhi vagavano su ogni particolare e come le sue labbra socchiuse accennavano delle smorfie quando vedeva i diversi oggetti nella stanza.
«È una bella camera.»affermò e io sentii come un ribollimento nelle mie viscere. Era questo quello che aveva da dirmi, dopo aver scopato e poi esserci picchiati?
«Wooyoung che ci facevi fuori la porta?»lasciai che le parole lasciassero la mia bocca senza consenso ma da una parte ero felice che l'avessero fatto. Volevo sapere la risposta a tutti i costi.
Alzò immediatamente lo sguardo e, quando incrociò i miei occhi attenti, lo riabbassò subito dopo.
«Non lo so. Per parlare, credo.»mi disse soltanto con un'alzata di spalle. Quel "credo" messo lí non riuscivo ad intenderlo nella maniera giusta e purtroppo non l'avrei mai capito.
«Ti ascolto.»mormorai soltanto e incrociai le braccia al petto dando una sensazione di potere e intimidazione, o almeno cosí speravo. Lui sospirò e mi lanciò un'occhiata prima di piegarsi sulla sua stessa schiena.
«Mi dispiace. Per tutto quello che è successo.»annunciò e io alzai le sopracciglia sorpreso. Non pensavo che fosse il tipo da chiedere scusa cosí facilmente. Anzi, credevo che quella parola non fosse nemmeno nel suo vocabolario.
«Per il pugno, per la litigata, per averti rifiutato quando volevi giustamente parlarmi...e anche, si ecco, per il sesso.»abbassò la voce quando disse le ultime parole e io sentii immediatamente qualcosa risvegliarsi in me. Probabilmente fu proprio questo a spingermi a dire quelle parole.
«Per l'ultima cosa...a me non è dispiaciuto.»dissi. Se fosse stato ancora con Chris probabilmente nemmeno avrei fatto quella battutina, ma ormai non avevo piú bisogno di contenermi.
«Oh.»rispose soltanto e io annuii. Lui allora incrociò gli occhi nei miei e mi bastò quello per farmi sciogliere. Ci fissammo per minuti, forse ore, sentendoci soddisfatti di quello che stavamo facendo in quel momento, fino a quando non sentii bussare alla porta, ció significava che Jongho era tornato e che si era dimenticato le chiavi. Sbattei le palpebre più volte per risvegliarmi da quella trance e Wooyoung fece lo steso mentre io andavo alla porta per aprire al mio migliore amico. Appena entrò entrambi ci ricevemmo una sua occhiata, quella per me preoccupata e quella per il moro confusa.
«Io credo che andrò.»annunciò poi Wooyoung alzandosi dalla sedia e, senza nemmeno salutare, si diresse fuori la stanza. Io mi sentii di nuovo capace di respirare ma allo stesso tempo sentivo un macigno sullo stomaco. Jongho continuava a fissarmi senza un vero e proprio motivo e gliene fui grato quando mi lasció andare in bagno a lavarmi senza fate domande.

Jongho
27 aprile 2021
«Io credo che andrò.»disse Wooyoung per poi alzarsi dalla sedia e dirigersi verso la porta, senza dire una parola. Non accennai però a distogliere lo sguardo dal mio migliore amico, il qualche aveva seguito per tutto il tempo l'altro. Poi si alzò e raccolse delle cose lasciate sull'altra sedia prima di uscire anche lui senza degnarmi di uno sguardo.
Sospirai quando rimasi solo in quella stanza e mi chiesi il motivo per cui Wooyoung era venuto nella nostra camera. Che volesse parlare con San di quanto era successo? O che volesse proprio fare...altro? Avevo interrotto qualcosa?
Queste domande non riuscivano a lasciare la mia mente tant'è che mi venne in mente di andare su twitter a vedere se lui avesse messo qualcosa che avrebbe potuto farmi capire il motivo per cui era lì.
Fortunatamente avevo iniziato a seguirlo dato che aveva il profilo privato, così come Mingi. L'unico tra loro tre era Seonghwa, ma sapevo che non avrei trovato nulla sul suo profilo: da quando lui e Hongjoong avevano rotto non avevo mai visto nessun suo tweet nella mia tl, e questo mi faceva capire che non l'aveva presa proprio bene.
Comunque, non dovetti scorrere molto dal momento che trovai una foto di Chris scattata proprio da lui. Lessi i commenti e sentii un forte dolore allo stomaco. Wooyoung e Chris si erano lasciati.
Mi dispiaceva per loro due, si vedeva che tenevano l'uno all'altra, ma non potevo fare a meno di ignorare quella sensazione di gioia. Se non stavano più insieme, questo significava che avrei potuto avere una chance con lei, anche se piccola. Pensandoci un po' però mi diedi dell'idiota: non potevo avere nessuna opportunità dal momento che era la sorella di Yeosang e probabilmente sarei semplicemente dovuto rimanere al mio posto. In un certo senso mi sentivo un ipocrita a pensare che fosse una stupidaggine il fatto che lui si comportava ancora da fratellone iperprotettivo nei confronti della sorella, ma il fatto era che quando lo aveva fatto nei confronti di Wooyoung io ero anche d'accordo con lui e mi ero stupito che non l'avesse picchiato.
Sospirai e andai a mettermi sul mio letto, salendo i gradini e sbuffando nell'attimo in cui poggiai la testa sul mio cuscino. Cosa potevo fare a riguardo?
Allora fu un attimo. Mi passò semplicemente per la mente quell'idea e l'attimo dopo l'avevo già messa in atto. Presi il telefono e cercai una conversazione dopo aver premuto sull'app che dovevo usare.

Spensi il telefono e lo riposi sul materasso prima di alzarmi a sedere e scendere nuovamente giù. Iniziai a guardarmi intorno e a scrocchiare alcune delle ossa del mio corpo per far passare l'agitazione. Non sapevo nemmeno cosa dirgli, come mi era venuto in mente di scrivergli?
Dopo alcuni minuti sentii bussare alla porta. Presi un grosso sospiro e andai ad aprirla; per un attimo sperai che fosse San che si era dimenticato la chiave della camera, ma mi ritrovai, ovviamente, di fronte a Yeosang. Lui mi sorride timido e io gli rivolsi solo un leggero "ciao" per poi farlo entrare e chiudere la porta alle sue spalle. Lui andò diretto verso una sedia e si mise comodo fissandomi intensamente probabilmente aspettando che dicessi qualcosa.
«C'è un bel tempo, oggi.»che cazzo mi passava per la testa? "C'è un bel tempo oggi"? Ma da dove mi era uscito.
«Ehm, si. Hai ragione.»rispose soltanto per poi grattarsi la nuca con un sorriso imbarazzato.
«Di cosa dovevi parlarmi?»mi chiese dopo alcuni attimi di interminabile silenzio e io sentii tutto il peso della mia agitazione sulle spalle, accompagnato dall'aumento del battito cardiaco.
«Voglio essere sincero con te. Non voglio nasconderti nulla perchè tanto in ogni caso, in un modo o nell'altro, le cose vengono sempre a galla. Anche se rovinerà la nostra amicizia preferisco essere sincero con te.»iniziai a dire ricordando come erano finite le volte precedenti, quando qualcuno di noi si teneva un segreto per sè.
«L'ultima volta che qualcuno mi ha detto una cosa simile è stato San quando mi ha detto di aver fatto sesso con Wooyoung.»ribattè lui arrossendo e ridacchiando per smorzare la tensione, ma io non riuscii a ricambiare.
«Mi piace tua sorella.»sputai tutta la verità il mio velocemente possibile, dicendo la frase come se fosse una sola parola. Sperai che non avesse capito, ma dall'espressione che fece sapevo che non si era perso nemmeno una lettera. Mi fissò soltanto, senza mettere su alcuna espressione in viso. Io mi guardai i piedi, sentendomi colpevole di una cosa semplice come quella.
«Da quando?»disse soltanto dopo atti interminabili, con un tono di voce che non gli avevo mai sentito.
«Non lo so. Credo dal giorno in cui l'ho vista in caffetteria con Wooyoung. Ho sentito una fitta allo stomaco nel vederla con ridere con lui, tant'è che non sono riuscito a distogliere lo sguardo da lei.»cercai di spiegargli il più delicatamente possibile ma non sembrò cambiare qualcosa.
«E tu in tutto questo tempo sei andato scopando in discoteca a destra e manca nonostante ti piacesse?»mi chiese incrociando lo sguardo nel mio. Arrossii e abbassai la testa sentendomi improvvisamente in colpa.
«Mi dispiace. Stavo cercando di dimenticarla. Voglio dire, è tua sorella e in piú stava con Wooyoung. Però l'altra sera, quando è venuta ad aiutarmi con San, ho capito che non potevo andare oltre quando in una discoteca piena di ragazze non riuscivo a non guardare solo lei.»ammisi tutto quello che avevo sentito dopo aver portato San a casa, quando avevo potuto finalmente rilassarmi per bene.
Lui distolse lo sguardo e si mise in piedi, portandosi poi le mani tra i capelli e tirandoseli.
«Non so che dire.»affermò poi con una scrollata di spalle. Io d'altro canto rimasi in silenzio aspettando che dicesse qualcos'altro. Dopo alcuni minuti passati nella tensione e nel silenzio lo sentii sospirare e si voltò verso di me.
«Promettimi che, se mai lei volesse darti corda, la tratterai bene. Anzi non bene, di più. Devi trattarla come una principessa.»annunciò e io alzai immediatamente la testa per guardarlo. Sentii i brividi corrermi sulla schiena a quelle parole.
«Mi...mi stai dando...la benedizione?»gli domandai insicuro e con un mezzo sorrisetto in viso. Lui mi fissò e poi annuì semplicemente. Io allora non persi tempo a sporgermi per stringerlo in un abbraccio al quale lui rispose quasi subito.
«Grazie Yeosang.»riuscii a dire soltanto sulla sua spalla e io lo sentii sorridere sulla mia, per poi annuire e staccarsi dall'abbraccio.
Ero felice. Avevo detto la verità, ero stato sincero, e ora stavo bene più che mai.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
SI AVETE CAPITO BENE I WOOSAN HANNO FATTO FINALMENTE PACE E JONGHO...BEH, HA LA SUA BENEDIZIONE GUYS

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