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Hongjoong
22 aprile 2021
Ero sul mio letto con Seonghwa e ci stavamo baciando da qualche minuto. Eravamo sdraiati in maniera tale che il mio petto fosse poggiato sopra il suo mentre io tenevo un gomito puntellato sul materasso e una mano sulla sua pancia e le sue mi accarezzavano i capelli.
«Joong.»mi chiamò lui mentre ci scambiavamo dei baci leggeri. Non erano nulla di profondo ma era chiaro che c'era una certa "tensione" in quei sfioramenti.
«Mmh?»mugolai io non volendomi staccare per parlare. Dopo quella cosa che era successa in doccia era capitato altre volte che ci dessimo piacere l'uno con l'altro e ovviamente avevo imparato anche io col tempo. Sinceramente non mi piaceva molto, ma se non ricambiavo quello che lui faceva io mi sentivo...in colpa.
Capendo che non mi sarei staccato dalla sua bocca lui mi morse il labbro inferiore e io aprii gli occhi guardando subito i suoi.
«Ti voglio. Ora.»disse dopo essersi staccato da me. Quelle semplici parole mi fecero sentire quel solito dolore allo stomaco tipico di quando facevamo altro. Sapevo bene quelle parole cosa significassero: voleva farlo con me. Non ne avevamo mai parlato in realtà e fino a quel momento nessuno dei due aveva avuto problemi nel rimanere soltanto sui preliminari.
Io mi alzai a sedere per guardarlo e lui fece lo stesso, poi presi il telefono e lo lasciai leggere quello che stavo facendo.

Appena finito di leggere quei messaggi Seonghwa mi prese il cellulare dalle mani solo per poggiarlo in fretta sul bordo del letto a castello in modo da non farlo cadere e subito dopo mi afferrò le guance facendo riunire le nostre bocche. Subito mi chiese l'accesso con la lingua ed io lo accontentai facendo intrecciare la mia con la sua. Poi cambiò posizioni mettendosi a cavalcioni sul mio bacino e, quando sentii il suo sedere a contatto col mio bacino gemetti.
Fece un movimento circolare su di me e io risucchiai l'aria con la bocca mentre le sue mani mi scorrevano su tutto il petto e poi andavano a sfilarmi la maglietta. Mi misi seduto per aiutarlo e poi feci lo stesso con la sua. Riunimmo le labbra e quello che ci scambiammo non fu piú un bacio fatto dell'amore e della passione che provavamo l'uno per l'altro ma di tutt'altro: puro desiderio. Gli morsi il labbro inferiore tirandolo verso di me e lui si abbassò facendo scontrare i nostri petti. Dopo di che portai di istino le mani sul suo sedere ma lui si spostò da sopra di me solo per slacciarsi i pantaloni della tuta. Io feci lo stesso con i miei e in poco tempo entrambi rimanemmo in boxer che erano evidentemente troppo stretti e dolorosi sia per l'uno che per l'altro. Riavvicinò nuovamente il viso al mio, stavolta dandomi un bacio più lento che fece calmare, anche se di poco, la mia eccitazione e poi mi portò una mano su di essa. Mugolai nel bacio e lui sorrise, sfiorando con i suoi denti le mie labbra, cosa che mi fece rabbrividire.
«Voglio fare una cosa.»annunciò lui ad un certo punto staccandosi e poggiando la fronte sulla mia. Ripresi fiato da quel bacio e annuii incoraggiandolo ad andare avanti.
«Voglio...voglio essere io a...»iniziò a dire. Io lo guardai confuso, inizialmente non capendo cosa volesse dire. Poi quando vidi le sue guance farsi rosse capii.
«Vuoi essere tu a mettermelo?»chiesi in un sussurro. Pensavo che dirlo a voce alta mi avrebbe fatto sentire sporco ma invece pronunciare quelle parole mi eccitarono ancora di più a quel pensiero. Però, solo a pensare di essere io quello a prenderlo mi metteva i brividi.
Lui annuì e si morse il labbro inferiore probabilmente temendo una mia reazione.
«Io non credo di...»provai a dire ma mi fermò subito.
«Ti prego, Joongie. Non ho mai provato ad essere io sopra e voglio provare. Ho sempre avuto paura di chiederlo a qualcuno perchè mi vergognavo ma so che a te non darebbe fastidio anche perchè non sai se ti piaccia o meno.»mi spiegò e io evitai di avvertire quella sensazione di fastidio dentro di me. Come faceva a dirlo se io sapevo o meno cosa mi piacesse? Io in realtà mi sentivo abbastanza sicuro dal fatto che non volessi prenderlo io ma vedere la sua espressione speranzosa mi distruggeva.
«Ti prego.»aggiunse poi quando vide il mio sguardo titubante. Non volevo, ma come potevo dirgli di no?
Perciò annuii soltanto e lui mi sorrise per poi abbassarsi e poggiare le labbra sorridente su un punto sotto al mio ombelico.
🔞
Mi lasciò una scia di baci bagnati verso il basso e io non potei fare a meno di agitarmi preso dalla completa eccitazione del momento. Mi prese il tessuto tra i denti e, aiutandosi con le mani, me li tirò giù, liberando completamente la mia erezione che balzò fuori in cerca di attenzioni. Di conseguenza mi mise la bocca sulla punta, lasciandoci qualche bacio e stuzzicandolo anche un po', e io iniziai a mugolare in cerca di altro, volendo ancora di più. Quando iniziai quasi ad emettere delle urla accompagnate da frasi come "smettila di prendermi in giro" "ti prego toccami" "continua così, di più" lui smise di torturarmi e tolse sua le mani che la bocca da me. Si mise in ginocchio e si tolse anche i miei di boxer e io mi sedetti non perdendo tempo a prenderlo in una mano e ad iniziare a frizionarlo, così da ricambiargli in qualche modo il favore. Buttò la testa indietro e sospirò dal piacere che gli stavo regalando e mi afferrò le cosce strizzandole per qualche secondo. Dopo però mi staccò dal sio corpo e mi afferrò per i fianchi facendomi girare e mettendomi a pancia in sotto. Sentii subito la mia erezione strofinarsi sul materasso che tutto ad un tratto era diventato fin troppo scomodo. Seonghwa si sdraiò sul mik corpo facendo strusciare la sua eccitazione proprio contro il mio sedere che, per la prima volta, riuscii ad ottenere la sua attenzione, dato che solitamente ero io a toccare il suo.
🔞

Yunho
22 aprile 2021
Una volta letto il messaggio di Hongjoong non potei non sclerare. Il mio bambino stava finalmente crescendo e stava per avere la sua prima volta. Ero davvero felice per lui, felice per il fatto che fosse riuscito finalmente a cambiare e ad aprirsi maggiormente con le persone che non conosceva.
«Guarda qua!»esclamai una volta finito di scrivere dei messaggi al mio migliore amico che, ovviamente non mi rispose. Porsi il telefono a Mingi che, ovviamente, stava giocando alla playstation con Yeosang. Mingi si girò per prenderlo mentre Yeosang mise il gioco in pausa e poi tutti e due si misero a leggere i messaggi.
«Wow!»esclamò il più grande ripassandomi poi il cellulare mentre riavviavano la partita.
«Era ora!»aggiunse Mingi sorridendo. Io gli lanciai un'occhiata che probabilmente lui capì perchè arrossì e poi mi rivolse un dolce sorriso.
«Scusa.»mormorò poi mandandomi un bacetto con le labbra e io sorrisi. Ovviamente mi riferivo al fatto che entrambi fossimo d'accordo sul fatto di aspettare e, nonostante fosse stato lui stesso a chiedermelo, spesso capitava che ci trovavamo quasi bisognosi di andare oltre anche se ogni volta cercavamo di fermarci in tempo.
Io d'altro canto mi rimisi a studiare poggiando i gomiti sul suo letto e sdraiandomi a pancia in giù per poi alzare le gambe all'aria proprio come facevano quelle ragazze nei film americani quando scrivevano qualcosa nei loro diari segreti. Alzai lo sguardo e, invece di concentrarmi sulle parole scritte sul mio libro, mi fissai sul ragazzo che, da tempo ormai, invadeva continuamente i miei pensieri.
Mi piaceva. Tanto. Anzi tantissimo. Nessuno mi era mai piaciuto come lui e questo non riuscivo a spiegarmelo. Certo, lo avevo adocchiato fin dall'inizio, ma non avrei mai creduto che potessi considerarlo in una maniera totalmente diversa. L'idea iniziale era semplicemente divertirmi con lui, invece quella fatidica sera sono finito a divertirmi con Seonghwa mentre lui con Frannie. Ironia della sorte, i due fratelli.
«Che palle, Mingi!»urlò ad un certo punto Yeosang alzandosi dal suo letto e tirando un calcio poi al muro. Guardai lo schermo e notai la scritta "mingigamer99 ha vinto!". Ridacchiai per la reazione esagerata del mio amico e poi sentii gli occhi di Mingi addosso anche se non gli diedi peso.
«Hai perso Yeo?»gli chiesi io con un tono di voce simile a quello che si usa quando si parla coi bambini. Quelle parole sembrarono infilare il dito nella piaga col mio amico perchè mi lanciò un'occhiataccia omicida. Sia io che Mingi scoppiammo a ridere e, dopo almeno venti secondi di risate, finalmente anche Yeosang si sciolse e si unì a noi.
Mingi si chinò a spegnere la play senza nemmeno degnare Yeosang di uno sguardo e infatti quest'ultimo lo guardò confuso. Prima che però potesse dire qualcosa guardò l'occhiata che gli rivolse e poi guardò me per poi riportare gli occhi sul suo coinquilino.
«Va bene, io vado a fare una passeggiata ragazzi.»mormorò poi alzandosi dal suo letto di nuovo e andando a prendere una giacca di jeans. Sia io che Mingi annuimmo e, una volta che Yeosang fu uscito dalla stanza, il biondo mi si buttò addosso mettendosi sopra di me e reggendosi con i gomiti per non schiacciarmi.
«Hey!»esclamai io una volta che fummo vicini abbastanza da poter sentire i nostri respiri scontrarsi tra loro. Sapevo che voleva baciarmi e, nonostante tutto, anche io avevo una voglia matta di assaggiare di nuovo quelle labbra carnose. Volevo baciarle, volevo sentire il loro sapore, volevo morderle. Dio, cosa avrei fatto a quelle labbra. E chissà cosa potevano fare loro a me.
«Non guardarmi così.»mormorò lui abbassando la testa per darmi un leggero bacio sulla fronte. Io arrossii per le sue parole sapendo benissimo di essere stato colto in flagrante. Mi sentivo sempre in imbarazzo con lui non sapendo quasi come muovermi e come rendere le situazioni interessanti per lui.
«Così come?»dissi innocentemente e stavolta posò la bocca sulla punta del mio naso. Sentii quasi il suo labbro inferiore sfiorare il mio superiore e deglutii per fermarmi dall'alzare la testa e unire le nostre bocche mandando a fanculo l'idea dell'attesa.
«Come se avessi fame e fossi l'unica cosa da mangiare.»sussurrò e poi mi diede un bacio sul mento il quale mi fece letteralmente impazzire.
Lui si accorse di come si vennero a creare dei brividi sul mio corpo e sorrise a mala pena.
«Beh è perchè ho fame sul serio.»risposi anche se era davvero così.
«Vuoi la pizza?»mi domandò poi alzando la testa per guardarmi negli occhi. Io semplicemente annuii aspettando che facesse qualcosa. Invece rimase immobile a lanciarmi occhiate nei miei occhi e poi sulle mie labbra.
Poi, ringraziando il cielo, si alzò dal mio corpo e andò a prendere il suo telefono per poi ordinare due pizze.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
UN PO' DI SUSPENSE TRA LA SEONGJOONG MA SAPPIATE CHE NON È FINITA QUA FIANDOWBDO BEH AUGURI PER IL PROSSIMO CAPITOLO MIEI CARI LETTORI

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