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Wooyoung
4 marzo 2021
Sentii qualcuno bussare alla mia porta ma sapevo perfettamente chi fosse. Mi alzai e, mentre attraversavo la camera, mi diedi una rapida occhiata allo specchio e mi sistemai i capelli, per poi andare ad aprire, ritrovandomi Chrstina davanti gli occhi.
«Hey.»la salutai sorridendo e spostandomi subito dopo, lasciandola entrare. Lei come risposta mi lasciò un bacio sulla guancia dopo essersi messa in punta di piedi: nonostante io non fossi altissimo, lei era almeno 10 centimetri più bassa, e ciò mi faceva sentire bene dato che non mi creava alcun imbarazzo.
«Che hai mangiato?»mi chiese lei poi andandosi a sedere sul mio letto per togliersi le scarpe e io la seguii. Ormai era diventata la quotidianità per noi due: ci vedevamo quasi tutti i pomeriggi e passavamo il tempo a parlare, a baciarci, e qualche volta andavamo oltre i baci.
«L'insalata di riso, devo mettermi a dieta.»le risposi con un'alzata di spalle mettendomi poi a gambe incrociate, cosa che lei imitò appoggiandosi poi con la schiena al muro.
«Dieta? Non ne hai bisogno! Non ti azzardare, hai capito? Sei bello cosí.»mi disse puntandomi il dito e poi arrossendo. La trovai dannatamente carina quando vidi quella reazione e le presi il dito, portandomelo poi alle labbra per lasciare dei baci sul polpastrello.
«Credo di non meritarti.»le dissi tra un bacio e l'altro, alzando poi gli occhi per guardarla in viso e potei trovare solo imbarazzo.
«Io non merito te.»ribattè lei guardandomi in viso. Io allora le lasciai il dito e mi sporsi per prenderle una guancia e poi baciarla sulle labbra. Inizialmente fu un bacio casto, dolce e gentile, in cui ci scambiavamo solo affetto, ma quando sentii la sua mano tra i miei capelli, non potei non aumentare il ritmo. In poco tempo infatti quel bacio si trasformò in tutt'altro e io mi feci avanti, facendola sdraiare sotto di me mentre tenevo i gomiti puntellati sul materasso per non schiacciarla. Abbassai la testa per lasciarle dei baci sul collo e le tirai l'orlo della maglia verso il basso per scoprire altri pezzi di pelle, dove iniziai a mordicchiare a ritmo dei suoi piccoli sospiri.
«Wooyoung...»mi richiamò lei. Io alzai lo sguardo e andai ad incontrare i suoi occhi: allora lei allungò il collo posando le sue labbra sulle mie in un semplice bacio a stampo e poi, rimanendo vicina al mio viso, continuò:
«Ti voglio.»disse soltanto. Avvertii come allargò le gambe per farmi sistemare meglio e io sentii subito come mi stessi eccitando all'interno dei miei pantaloni che improvvisamente erano diventati stretti e doloranti.
«Sei sicura?»le chiesi per poi accarezzarle il viso dolcemente. Lei annuí e poi fece per togliermi la maglietta.
🔞
Me la sfilai e andò a posare le mani sulle mie spalle, facendole poi scivolare lungo la mia schiena mentre anche io allungavo le mani verso il suo maglioncino, sfilandoglielo subito dopo. Posai immediatamente le labbra sul suo seno e lei mise le mani tra i miei capelli mentre iniziavo a leccare avidamente ogni angolo di pelle inesplorato. La guardai quando portai le mani dietro la sua schiena per sfilarle il reggiseno e, dopo interminabili secondi in cui ci litigavo, glielo tolsi. Le sue mani scattarono a coprirsi ma io gliele tolsi per poi lasciare due baci sui suoi capezzoli per rassicurarla.
«Sei bellissima.»mormorai e lei arrossí subito dopo, mentre io prendevo a mordicchiare la sua pelle sensibile. Mugolò e mi tirò i capelli mentre con le gambe si andava a strofinare contro la mia intimità.
Mi misi a sedere e in poco tempo mi sfilai i jeans che indossavo, dato che ormai erano troppo stretti per me, e lei colse l'occasione per togliersi i suoi pantaloni. Rimanemmo a fissarci, quasi completamente nudi, e non potei non apprezzare quello sguardo che aveva: i capelli incasinati, gli occhi che mi correvano per tutto il corpo, la bocca semichiusa.
Allungai allora le mani verso la stoffa delle sue slip e gliele tirai verso il basso per poi andare a toccare il suo punto di piacere e a ripetere la prassi che ormai compievamo quasi tutti i giorni. Le infilai un dito al suo interno e poi lo accompagnai col secondo, spingendoli più a fondo possibile in modo tale da prepararla. Ansimò nel sentire quei movimenti e strinse le gambe intorno al mio polso provando fin troppo piacere. Dopo un minuto circa tolsi le dita dal suo interno e anche lei si mise a sedere, posando le mani sull'orlo dei miei boxer e tirandoli giù. La baciai di nuovo, con passione stavolta, una passione che non avevo mai avuto finora con lei, e poi la rispinsi a farla sdraiare sotto di me.
«Se ti fa male e non ce la fai, lasciamo perdere, ok?»cercai di rassicurarla già col fiato pesante. Lei in risposta riuscí solo ad annuire e, una volta stuzzicata la sua apertura con la punta della mia erezione, mi spinsi al suo interno. Notai subito la sua bocca spalancarsi e i suoi occhi stringersi per il dolore. Non riuscí nemmeno a fiatare probabilmente per la sensazione cattiva che stava provando in quel momento.
«C-cazzo.»mormorai preso dall'eccitazione. Dopotutto era la prima volta anche per me.
Le posai dei baci sul viso, sulle guance, sul naso e sulla fronte e, una volta capito che si fosse calmata, mi spinsi ancora più forte al suo interno, avvertendo immediatamente quanto stretta fosse. Questa volta uscí un ansimo dalle sue labbra e spaventato da poterle far del male, uscii da lei quasi del tutto, notando come la sua espressione si calmò. Tentai di spingermi nuovamente e questa volta il suo viso fu coperto anche dal piacere.
«Continua...»mormorò dopo alcuni momenti in cui continuavo a fare avanti e indietro col bacino in maniera calma per non ferirla. Al sentire quella parola uscii dal suo interno, notando l'espressione accigliata che mi rivolse, solo per afferrare le sue caviglie e portandomele sulle spalle per affondare maggiormente dentro di lei.
«Oh...oddio.»mugolò lei quando ripresi la posizione che avevo preso prima e riniziando a pompare al suo interno aumentando forza e velocità.
L'intero amplesso non durò molto però: essendo la mia prima volta mi fu difficile durare a lungo, infatti dopo un paio di minuti uscii da lei per riversarmi sulla sua pancia. Sapevo che però lei non aveva finito, perciò non persi tempo ad avvicinare il viso in mezzo alle sue gambe e a prendere a leccare nei punti che sapevo le avrebbero provocato più piacere.
«Sto per-»ma non riuscí a terminare la frase che sentii i suoi umori coprirmi le labbra. Leccai avido il tutto per poi tornare su e lasciarle un tenero bacio sulla fronte, mentre lei continuava a respirare affannosamente, cercando di riprendersi dal tutto.
🔞
Mi sdraiai al suo fianco e poi portai le braccia dietro la nuca, cosa che lei colse come un invito a mettersi sul mio petto e a iniziare a tracciare dei piccoli cerchi immaginari sulla mia pelle con il dito.
«È stato...»iniziò a dire lei ma io precedetti quello che avrebbe detto l'attimo dopo.
«Già.»dissi soltanto prima di avvertire la sua testa farsi pesante su di me.
Seonghwa
4 marzo 2021
La scusa di mio padre che era tornato in città aveva funzionato per il meglio con Hongjoong: quel giorno non volevo mangiare con lui a pranzo perchè ero impegnato a preparare altro. In realtà che lui fosse in città era vero, dato che mi aveva anche mandato un messaggio per chiedermi di vederci e parlare di una cosa importante. Ovviamente lo avevo prontamente ignorato, non volendo ascoltare nemmeno una parola di quello che aveva da dirmi: non lo consideravo nemmeno come un padre dal momento che non ci aveva pensato due volte a scappare dalle sue responsabilità e a lasciare me e mia madre allo sbando.
Era ovvio perciò che quel giorno non ero andato a casa di mia madre ma semplicemente avevo passato la giornata in giro per la città a cercare qualcosa per sorprendere Hongjoong. Quel giorno volevo che fosse speciale per entrambi e volevo anche riuscire a fare un passo avanti con lui. Avevo iniziato a provare un forte interesse nei suoi confronti ultimamente e non potevo più reprimere quei sentimenti. Avevo ordinato delle pizze e avevo pagato un fattorino che ce l'avrebbe portate ad un'ora precisa, avevo preso delle candele e dei fiori e avevo chiesto a Yunho di lasciarmi una chiave della loro stanza, dato che sarei andato a organizzare la loro camera invece della mia.
Infatti in quel momento uscii dalla mia macchina con un bustone con tutti gli acquisti e mi diressi al dormitorio del blu. Presi il telefono e mandai un messaggio a Yunho per fargli capire che avrebbe dovuto uscire.
A quel punto aumentai il passo per arrivare il prima possibile nella stanza per non incontrare poi il ragazzo: mi ero accurato che rimanesse a parlare con San alla caffetteria per un po' di tempo e da quanto sapevo anche Jongho era con loro. Se qualcosa fosse andato storto lo avrei già saputo.
Una volta arrivato nella stanza fui felice che Yunho me l'avesse lasciata a disposizione. Iniziai subito a posare delle candele sul pavimento, tutte intorno al letto di Hongjoong e sparse in altri angoli della stanza, mentre poi scrissi un bigliettino sul letto: "al ragazzo che mi ha fatto riscoprire l'amore".
Mi guardai allo specchio e poi sorrisi poco prima di sentire le chiavi all'interno della serratura, nonostante la porta non fosse chiusa a chiave. Hongjoong sembrò accorgersene dopo vari secondi perchè non passò inosservato lo sbuffo infastidito che tirò prima di aprire del tutto.
Rimase fermo sul posto quando mi trovò al centro della camera, con un mazzo di fiori in mano e tutto sorridente. Vidi i suoi occhi correre per tutta la stanza e poi posarsi nei miei che capirono subito come si sentisse date le espressioni che lasciava trasparire attraverso uno sguardo.
«Sorpresa?»dissi io quando lui continuò a rimanere fermo. Appena però sentí quella parola chiuse la porta con un piede dietro le sue spalle e si precipitò tra le mie braccia, circondandomi la schiena in una morsa che non credevo possibile per un ragazzo minuto come lui.
«Ahia, Joong...»mugolai sentendomi completamente stretto a lui e quando capí che lo stavo soffocando mi lasciò e posó le mani sulle mie guance per poi far scontrare le labbra con le mie. Portai subito le mani tra i suoi capelli e li presi in due pugni, tirandoli in modo che fosse ancora più vicino a me, per diventare quasi una persona sola.
«Tutto questo...per me?»chiese tra un bacio e l'altro e quando dovetti rispondere ci separammo, tenendo però le fronti appoggiate l'una all'altra e strofinando leggermente i nostri nasi.
«Si, te lo meriti.»gli risposi e poi gli lasciai un bacio sulla fronte prima di girarmi verso il suo letto, inducendolo a fare lo stesso. Si rese conto del biglietto che era poggiato sul suo piumino e si gettò subito a leggerne il contenuto. Era breve, era solo una frase buttata cosí, ma sembrò colpirlo talmente tanto che notai i suoi occhi diventare lucidi e pieni di lacrime.
«Ti ho fatto riscoprire l'amore?»mi domandò poi alzando lo sguardo verso il mio, anche se appena lo incontrai con i miei occhi lui abbassò i suoi, andando poi a rileggere di nuovo il bigliettino. Io in risposta mi avvicinai al suo corpo e gli presi il collo con le mani, dandogli dei baci sulla fronte, sulle guance, sul naso e sul mento.
«Vuoi essere il mio ragazzo?»gli chiesi subito dopo continuando a guardarlo negli occhi e vidi la sua espressione mutare dalla perfetta felicità alla serietà e poi di nuovo alla gioia più grande. Semplicemente allungò la testa verso di me e fece unire nuovamente le nostre labbra in un secondo bacio, stavolta più appassionato degli altri che ci eravamo scambiati, mentre mi mormorava un sí sulle labbra sorridenti.
Ovviamente, stavo sorridendo anche io.
Subito dopo una piccola sessione di baci sentimmo il campanello suonare e contemporaneamente anche il mio cellulare vibrò all'interno della mia tasca.
«Vado io.»annunciò Hongjoong andando poi verso la porta, anche se io sapevo perfettamente che fosse il fattorino con le nostre pizze. Tirai fuori il telefono, convinto che ci fossero dei messaggi dal numero della pizzeria dove avevo ordinato, ma in realtà mi stupii leggendo che fosse Mingi.
Ignorai i messaggi, riportando poi subito dopo le attenzioni su Hongjoong, il quale era tornato con due pizze fumanti tra le braccia e mi aveva sorriso teneramente, facendomi sciogliere completamente. Inutile dire che passammo il resto della serata in quel modo, immersi nella tranquillità e non curanti di quello che sarebbe successo in futuro.
👇🏻Spazio autrice! 👇🏻
Beh che dire, i seongjoong mi fanno morire giuro🥺🥺 e wooyoung e christina beh, che dire, spero che questo smut sia scritto in maniera decente fiwnfown
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