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Frannie
25 febbraio 2021
Quella mattina non ero andata a scuola: non me l'ero sentita e oltretutto eravamo agli inizi del secondo quadrimestre, perciò non avevo saltato nessuna lezione abbastanza importante. Mi ero presa con comodo il risveglio: infatti avevo totalmente tolto la sveglia delle 7 e avevo messo quella delle 9:30, dato che per una volta che saltavo scuola potevo permettermi di svegliarmi prima. Sapevo che Chris invece era andata e ne ero grata dato che cosí avrei potuto copiare i suoi appunti se mi fossero serviti liù in là. Ultimamente aveva fatto alcune assenze: dopo la litigata con Yeosang non era venuta per 5 giorni, dandosi per malata con i suoi genitori e i nostri compagni, anche se era ovvio (almeno per me) che era perchè stava male per il fratello e per ciò che aveva fatto. In realtà quello stronzetto, per quanto doloroso possa essere solo pensarlo, se lo meritava: doveva svegliarsi e capire che a Wooyoung lui non sarebbe mai piaciuto, e cosí gli era entrato bene in testa.
Poi quest'ultimo aveva mandato un messaggio a Chris per parlarle e dopo di che era tornata a scuola. Stava meglio, questo era certo, ma spesso si isolava in sè stessa. Wooyoung sembrava essere un'influenza positiva nella sua vita, stava tirando fuori il meglio di lei e ormai i due si vedevano tutti i giorni per stare insieme: mi aveva raccontato che erano andati oltre il bacio, che lei si era fatta fare cose che non avrebbe mai creduto potessero piacergli e che ne aveva fatte alcune a lui, nonostante non avesse proprio apprezzato tutto, ecco. Ero contenta per lei ma sapevamo entrambe che presto avrebbe dovuto fare i conti con tutto quello che stava succedendo.
Comunque, mi ero svegliata alle 9:30 e mi ero alzata dal letto almeno mezz'ora dopo, rimettendo in ordine alcune cose che erano nella mia camera; quando ero sola e avevo tempo da perdere infatti, amavo decorare le mie cose e soprattutto la mia stanza: lucette, led, piantine e quadri avevano catturato il mio cuore da anni ormai e amavo tutto quel genere di cose. Dopodichè avevo passato almeno un'ora a sistemate gli appunti e ormai era quasi l'una. Sapevo che mia zia non sarebbe tornata a pranzo perciò iniziai a prepararmi qualcosa in fretta dal momento che quel pomeriggio probabilmente sarei andata a trovare Chris. Infatti, appena scattò l'ora dell'uscita da scuola non persi tempo a prendere il telefono e mandarle un messaggio.
Spensi il telefono e lo posai sul tavolo, prendendo poi una forchettata di pasta al sugo che mi ero appena preparata. Non potevo ovviamente dirle di non vederlo, era quasi il suo ragazzo ormai, doveva fare le sue esperienze e almeno, per una volta, sembrava davvero che qualcuno fosse seriamente interessato a lei. Ma quella situazione mi stava innervosendo. Erano più di 10 giorni che ormai non ci vedevamo più il pomeriggio se non per andare all'università, dove io andavo a trovare Mingi o gli altri e lei andava da Wooyoung. Non ero gelosa, era soltanto che mi sentivo trascurata.
Finii da mangiare e posai il piatto nel lavandino dicendomi che lo avrei lavato dopo. Proprio quando stavo per sedermi sul divano di casa, nonostante in meno di un'ora avrei dovuto iniziare a fare i compiti, suonò qualcuno al campanello di casa.
Feci dietrofront e andai verso la porta per poi aprirla senza pensare a chi avrei potuto trovarci fuori. Mi stupii quando vidi un uomo sulla cinquantina, capelli neri e occhi pure, allungati e a mandorla, tipico dei tratti asiatici. Ormai ero abituata a stare con delle persone orientali dato che tutti i ragazzi che erano diventati "miei amici" all'università lo erano.
«Salve...Ci conosciamo?»gli chiesi subito e notai immediatamente lo sguardo con cui mi stava fissando. Mi sentii a disagio per qualche attimo e temetti il peggio, anche se sapevo bene che mi sarebbe bastato gridare che uno dei miei vicini si precipitasse nella mia casa ad aiutarmi per qualsiasi cosa fosse successa.
Lui non rispose e continuò a fissarmi. Notai un mezzo sorriso spuntargli sul viso e istintivamente feci per chiudere la porta ma lui la tenne aperta col piede.
«Aspetta! Non è quello che pensi. Non voglio farti del male.»mi disse soltanto e io deglutii. Certo, perchè ora che me lo avevi detto potevo fidarmi.
«Sei Frannie, giusto? Frannie Taylor?»mi domandò e per un attimo mi chiesi se potesse essere il postino che magari portava una bolletta, ma non aveva affatto quell'aria.
«Si, lei chi è?»domandai poi subito dopo. Come diavolo faceva a sapere chi fossi, cazzo?
«Qualche giorno fa stavo navigando in alcuni profili su twitter e sotto ad un tweet di un ragazzo ho trovato un tuo commento.»mi spiegò e io corrugai le sopracciglia non capendo dove stesse andando a parare.
«Quindi...non ho ancora ben capito chi sia.»dissi continuando a mostrare la mia più completa indifferenza. Fece un sospiro e poi mise su un piccolo sorriso malinconico prima di rispondermi. Avrei sperato che non lo avesse mai fatto.
«Sono tuo padre.»
Christina
25 febbraio 2021
Dopo aver risposto ai messaggi di Frannie non mi diressi nemmeno a casa. Andai dritta verso la solita strada che mi avrebbe portata all'università. Percorsi quei kilometri che mi stavano separando dal pranzo con Wooyoung il più velocemente possibile dato che stavo morendo di fame. Quando poi arrivai davanti al cancello, mi andai subito a mettere a uno dei posti liberi fuori e subito dopo mi precipitai verso la confraternita a passo svelto. Stavo davvero morendo di fame quel giorno e non avrei permesso a nessuno di fermarmi. A quell'ora il campus e i piccoli marciapiedi erano pieni di ragazzi che andavano a destra e sinistra, usciti appena ora dalle ultime lezioni della mattina e intenti anche loro ad andare a mangiare qualcosa il prima possibile. Cercai di andare contro il meno ragazzi possibile e provai a trovare nella folla la testa mora del ragazzo per cui stavo perdendo la testa.
Non avrei mai dovuto lasciare che si avvicinasse a me. Non avrei mai pensato di poter essere capace di lasciar correre tutto in quel modo ma più stavo con lui e più mi sentivo bene. Era come se riuscivo a dimenticare tutto il resto solo se c'era anche la sua presenza. Il problema è che stavo escludendo anche Frannie e, soprattutto, Yeosang dalla mia vita. La prima ormai credo che abbia capito quanto seria si stesse facendo la cosa con Wooyoung, qualsiasi cosa fosse. Era solo esperienza? O poteva essere altro?
Tra parentesi, l'esperienze che stavo avendo ultimamente mi stavano letteralmente mandando in paradiso: nulla in confronto con quello che avevamo fatto la prima volta, era tutta un'altra storia. Più andavamo avanti e meno faceva male tutto quello che facevamo e ormai eravamo a poco da arrivare all'ultimo step.
Presi il telefono e non persi tempo a mandargli un messaggio quando mi trovai appoggiata al muro estero della confraternita.
«È in ritardo.»sentii quella voce e subito il mio sangue si gelò nelle mie vene. Non avrei mai pensato che, quando lo avrei rivisto, mi avrebbe trovato in una situazione del genere.
Voltai la testa per incrociare gli occhi di Yeosang e, quando accadde, sentii letteralmente le lacrime iniziare ad appannarmi la vista.
«L'ho visto parlare con un professore. Lo conosco quello, ha una parlantina micidiale.»aggiunse poi facendosi avanti e ignorando completamente il mio sguardo perso per lui mentre infilava semplicemente la chiave nel portone.
«Come fai a sapere che lo sto aspettando?»gli chiesi poi e mi sentii un'idiota soltanto per averglielo chiesto.
«Non credo che tu sia qui per me, no?»mi rispose con una domanda retorica e io non potei fare a meno di notare quel mezzo sorriso che gli spuntò sul viso, che fece quasi sorridere anche me.
«Fallo ancora.»mormorai a bassa voce. Lui si bloccò mentre stava varcando la soglia d'ingresso e si voltò verso di me, non facendo comunque incastrare i nostri occhi.
«Cosa?»chiese lui confuso probabilmente dalle mie parole w non riuscii a pensare ancora a quanto idiota fossi nei momenti di puro panico.
«Fallo ancora. Sorridi di nuovo, mi manca quel sorriso.»feci uscire quelle parole quasi come fossero un ordine e lui mi guardò compassionevole mentre una lacrima mi scendeva da un occhio e andava a rigarmi l'intera guancia.
«E a me manca la mia sorellina.»sorrise mentre disse quelle parole e io non potei credere a quello che le mie orecchie sentirono. Per un attimo pensai di essere in un sogno, tant'è che mi diedi un pizzicotto sul braccio prima di fare un passo e buttargli le braccia al collo singhiozzando.
«Mi d-dispiace.»gli dissi mentre riuscivo ad annusare per un'altra volta ancora il suo solito bagnoschiuma che mi ricordava tanto quando eravamo piccoli. Lui in risposta mi strinse in un abbraccio e non potei fare a meno di pensare a come avevo potuto vivere fino a quel momento senza quel tipo di abbracci da parte sua.
«Lo so Chris, va bene.»mormorò tra i miei capelli e lasciandomi un bacio sulla nuca. Io a quelle parole mi staccai impulsivamente dal suo corpo e lo guardai con le sopracciglia aggrottate.
«No che non va bene! Yeosang, ti ho fatto un torto grandissimo cazzo!»esclamai non capendo come potesse perdonarmi così facilmente.
«Lo so, ma ci ho pensato molto in questi giorni. Ho sbagliato anche io a fare la vittima per tutto il tempo e a non chiederti mai come stessi tu. Me la sono meritata, in realtà.»mi rispose con un'alzata di spalle e a me vennero i brividi nel sentire quelle parole.
«Non si tratta di ripicche qui, ti ho mancato di rispetto rubandoti il ragazzo...»gli feci notare per poi abbassare la testa sentendomi nuovamente in colpa.
«Un ragazzo che non mi è mai appartenuto. D'altro canto non avrei mai avuto chance con lui, non credi?»ribattè lui poi e io non riuscii a capacitarmi quanto buono e gentile fosse quel ragazzo. Stava perdonando una delle cose piú brutte che possa succedere tra fratelli.
«Sei troppo buono, come posso meritarti?»gli chiesi poi e lui mi prese una mano portandosela sul petto e stringendosela. Le lacrime di prima avevano lasciato completamente spazio ad un sorriso e sapevo bene che quella felicità sarebbe durata per almeno giorni.
«Facciamo solo che la prossima volta che ci piace lo stesso ragazzo prima ne parliamo, va bene?»disse scherzando lui e io gli diedi una spinta anche se lui poi mi prese per le spalle e mi abbracciò nuovamente: un abbraccio in cui mi persi letteralmente.
Finalmente potevo essere di nuovo completa.
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
OK L'AVEVO DETTO CHE IO HO PROBLEMI E SE SUCCEDE QUALCOSA DI BELLO DEVE PER FORZA ESSERCI QUALCOSA DI BRUTTO E CONFUSIONARIO E BEH ABITUATEVI PERCHE NE AVRETE ANCORA PER MOLTO SIQBFPAN
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