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Frannie
16 settembre 2020
L'inizio della scuola era stato, come ogni anno ormai, un trauma. Il quarto superiore mi attendeva e l'ansia mi scuoteva il corpo come non mai quell'anno. Pensare che mi mancano solo due anni (o almeno spero) al diploma mi riempiva di stress.
Il primo giorno di scuola era stato davvero palloso: tutti quei professori che ti danno il bentornato e parlano degli argomenti che si sarebbero andati ad affrontare durante il nuovo anno scolastico non facevano altro che deprimermi ancora di più. Il secondo giorno fu lo stesso, dato che vedemmo tutti i restanti professori. Sicuramente questa mattina non sarebbe stata differente dalle altre.
La sveglia mi riempì le orecchie subito; non ero una persona mattiniera ma non avevo il sonno pesante e perciò mi svegliavo al minimo rumore. Ci mettevo circa mezz'ora per alzarmi in piedi perciò la mia sveglia era impostata alle 7 di mattina e poi ne avevo altre impostate ogni 5 minuti, in modo tale che non mi riaddormentassi. Alle 7 e un quarto decisi di prendere il telefono e chiamare Chris. Lei al mio contrario non si svegliava nemmeno con un bazzuca perciò ogni mattina dovevo farle uno squillo di telefono per accertarmi che fosse sveglia. All'inizio mi limitavo a mandarle un messaggio ma non era molto efficace, perciò ero passata alle maniere forti.
Cercai direttamente il suo contatto nella barra delle ricerche e cliccai sul cuore verde 💚 in modo tale da trovarla subito. Avevo questa fissazione che tutte le persone che erano importanti per me avessero un cuore predefinito e quello era il suo: lo avevo scelto fin dall'inizio per i suoi occhi verdi ed era rimasto così. Non solo avevo questa fissazione dei cuori ma anche degli animali: ognuno di noi doveva essere un animale preciso. Io ad esempio ero il coniglio 🐰 (non avevo una ragione precisa, solo che è il mio animale preferito) mentre lei il koala 🐨 (ama gli abbracci e molto spesso si appiccica e non si scolla per ore): infatti il suo contatto era stato memorizzato con "Chris💚🐨".
«Che vuoi?»disse con la voce impastata sal sonno dopo il quarto squillo.
«Svegliati, ci vediamo davanti scuola.»le dissi senza curarmi di essere gentile: era la mia migliore amica, non si sarebbe di certo offesa per quello.
«Fanculo.»borbottò per poi chiudere la chiamata. Io d'altro canto mi alzai e iniziai a vestirmi senza fretta, dato che abitavo a 2 km dalla scuola. L'autobus infatti passava alle 7:55 e le lezioni iniziavano alle 8:15/8:10 perciò non dovevo preoccuparmene.
Mi vestii e uscii di casa senza salutare: mia zia probabilmente stava dormendo e non avrei voluto disturbarla, dato che mancava poco all'inizio del suo turno.
Presi l'autobus che si era fermato proprio in quel momento e rimasi in piedi dato che la mia fermata era quasi l'ultima e i posti erano ormai tutti occupati.
Ebbi il tempo per pensare un po' e aprii twitter spontaneamente per occupare il tempo.
Qualcuno scese dal bus all'ultima fermata e fui tentata di andare a sedermi ma non lo feci dato che ormai eravamo a nemmeno 3 minuti dalla mia scuola.
Prima di scendere dal mezzo scattai una foto che decisi che avrei twittato subito dopo.
Giunsi davanti al cancello d'entrata e mi fermai di fronte al palo dove solitamente aspettavo Chris.
«Strano, sei in anticipo oggi!»esclamò una voce e poi delle braccia mi si posarono sulle spalle. Mi rilassai dopo aver capito che era la mia migliore amica.
«È solo perchè sono i primi giorni, mi do una settimana di tempo e inizierò a tornare ai miei cari amici ritardi.»le spiegai mettendomi meglio lo zaino in spalla e iniziando a camminare con lei accanto verso l'interno dell'edificio.
«Beh, in realtà quest'anno non hai motivo per cui fare tardi. Non devi rimanere fuori a fumare con...tu-sai-chi.»disse per poi abbassare la voce prima di dire le ultime tre parole.
«Non ho bisogno di un coglione per fumare e fare ritardo, grazie.»ribattei poi iniziando a fare le scale. Quell'affermazione mi aveva infastidita un po', devo ammetterlo.
«Probabilmente no, ma che sia chiaro: quest'anno non fumi più, capito?»mi riprese lei e io alzai gli occhi al cielo aumentando il passo per arrivare prima nella nostra classe.
Non le risposi perchè non avrei voluto deluderla in seguito. Non sapevo se ero in grado di poter smettere di fumare.
«Terra chiama Frannie.»richiamò mentre ci sedevamo ai nostri banchi e io annuii soltanto.
Christina
16 settembre 2020
Le lezioni terminarono in fretta: i primi giorni non erano così pesanti e io avrei pagato oro per avere sempre quel tipo di leggerezza durante tutto l'anno. L'anno scorso era stato tremendo: sia io che Frannie avevamo rischiato la bocciatura, nessuna delle due riusciva ad aiutare l'altra in molte materie e quindi non era stato facile. Ma alla fine siamo riuscite a riprenderci e nessuna delle due aveva avuto debiti.
Stavo uscendo da scuola in quel momento quando Frannie mi disse di essersi dimenticata il telefono in classe, cosa che accadeva spesso dato che aveva costantemente la testa fra le nuvole. Mi disse di tornare a casa e di non aspettarla dato che in tutti i casi dopo sarebbe dovuta correre a prendere l'autobus per tornare a casa. La salutai e la invitai a venire a casa mia il pomeriggio: era meglio godersi questo ultimo periodo di pace prima di trovarsi sommerse da interrogazioni e verifiche.
Mentre facevo il tragitto per tornare a casa a piedi decisi di mandare un messaggio a Yeosang. Erano alcuni giorni che non lo sentivo e non volevo disturbarlo ma devo ammettere che mi mancava UN POCHINO ma mi mancava.
Aspettai che mi rispondesse e nel frattempo presi le cuffiette per sentire un po' di musica mentre tornavo a casa. Non passò molto che la musica si interruppe e nelle mie orecchie risuonasse la mia suoneria mostrandomi poi la foto di mio fratello da piccolo sullo schermo del telefono.
«Chris, ci sei?»chiese appena risposi alla chiamata e io sorrisi spontaneamente. Ok, forse mi mancava un po' più di pochino.
«Yeosang, si ci sono! Come stai?»domandai poi e lo sentii sorridere. Non so come sia possibile, ma sentivo il suo sorriso attraverso il telefono.
«Sto bene, solo che il mio nuovo coinquilino è un po'...particolare, ecco. Fortuna che non è mai in camera.»mi spiegò lui.
«Perchè, che tipo è?»chiesi poi curiosa.
«Beh, uno di quelli strani, fuma un po' troppo per i miei gusti. Si è persino portato la play in dormitorio. Quando arrivo qui dopo le lezioni lo trovo già a giocare, non so dove lo trovi il tempo per lo studio.»cominciò a dirmi e sentii il mio cuore stringersi perchè la sua voce era un po' assonnata.
«Vabbe non te ne deve importare, tu ignoralo se ti da fastidio. Anzi, se lo fa, chiamami. Gli sguinzaglio Fra, così capisce chi comanda.»dissi scherzandoci su, sapendo perfettamente che Yeosang non era tipo da creare problemi mentre la mia migliore amica amava litigare con tutti.
«Meglio di no, conoscendola ci diventa pure amica e riprenderebbe a fumare. A proposito, lei come sta?»disse lui.
«Tutto ok, per il momento se la passa normalmente. Spero solo non abbia qualche ricaduta.»spiegai sincera e poi rimasi sorpresa dal suono del telefono che sentii. Mi aveva attaccato?
Dopo aver letto quelle parole mi voltai solo per sentire le braccia di mio fratello stringermi la schiena.
«Yeosang! Che ci fai qui!»dissi ricambiando l'abbraccio. Ci staccammo e gli lasciai un bacio sulla guancia prima di sorridere, cosa che stava facendo anche lui.
«Anche se mi duole ammetterlo, e sicuramente duole anche a te, mi manchi Chris. Quest'anno sento ancora di più il distacco da casa rispetto all'anno scorso.»mi spiegò e io sorrisi ancora di più. Mi conosceva bene da sapere che non avrei ammesso che anche lui mi mancava.
«Sono venuto col treno. Il ritorno ce l'ho fra un'ora e mezza, perciò che ne dici di andare a mangiare qualcosa? Non so, della pizza?»mi chiese poi lui sapendo perfettamente quanto io amassi la pizza.
«Se me lo chiedi così devo per forza accettare.»risposi prendendolo poi a braccetto e continuando a camminare per la strada verso casa nostra, sapendo benissimo che il forno vicino al nostro palazzo era il migliore di tutto il quartiere. Noi infatti lo frequentavamo fin da bambini e quando ero diventata amica con Frannie tutti e tre andavamo lì a prendere la merenda, io e Yeosang con lo skateboard e la mia amica con i pattini a rotelle.
«Allora, tu che mi racconti? Mamma e papà come stanno?»mi domandò poi mentre camminavamo ancora a braccetto.
«Come al solito, probabilmente manchi anche a loro anche se non ne parliamo mai.»dissi sincera e scompigliandogli i capelli.
«Puoi dirgli che sono passato e che li saluto? Digli anche che mi mancano e tornerò presto a trovarli.»parlò lui e io annuii poco prima di trovarci di fronte al nostro forno preferito.
👇🏻Spazio autrice👇🏻
Heylà! In questo capitolo non succede nulla di speciale ma gneeee ovviamente non possono iniziare i problemi già da adesso!
Sono finite le promozioni di THANXX😭😭😭ma sta anche per uscire un photoshoot pazzesco muahahaha
Finito di sclerare, ci sentiamo alla prossima!
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