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Yeosang
5 febbraio 2021
I giorni passavano e io stavo riniziando a stare bene. Avevo ripreso ad andare alle lezioni e ad uscire coi miei amici quando me lo chiedevano: il detto "datti tempo" per una volta aveva funzionato, per quanto inutile mi era sembrato all'inizio. Avevo preso a costringermi a pensare ad altro non appena la mia testa andava verso il ragazzo e ultimamente avevo anche smesso di farlo. Non mi capitava più di riflettere su ciò che era successo e mi stavo rendendo conto che era la miglior cosa che mi potesse capitare.
Il problema adesso però era un altro: Christina. Sapeva quanto ci stessi male per lui, sapeva della mia cotta, sapeva tutto. E lei ci è andata appresso. Avrei preferito che lo facesse Frannie, sapevo che per lei non contava nulla una notte cosí, ma Chris. Era mia sorella, sapevo come era fatta: se lo aveva fatto è perchè voleva e non aveva pensato nemmeno per un attimo a me.
Erano anche giorni che spesso capitava che in camera venissero Seonghwa con Hongjoong e non potevo fare a meno di trovarli cute. Erano carini insieme e non potevo augurare il meglio ad entrambi. Spesso venivano anche Yunho e Jongho a tenermi compagnia; l'unico che era sparito era San. Era da un po' che non si faceva sentire, ogni volta che parlavamo sul gruppo ci liquidava con un "non posso" o un "devo studiare". In realtà mi fidavo di lui, però si stava comportando in maniera alquanto bizzarra.
Quel giorno, come ormai da una settimana, ero in biblioteca. Dovevo recuperare delle materie dato le assenze che avevo fatto e il periodo dei test era appena cominciato.
Quel giorno però volevo compagnia più del solito, non ne capivo bene il motivo ma decisi di prendere il telefono e di mandare un messaggio.
Spensi il cellulare e lo riposi sul tavolo dove ero seduto. Passarono alcuni minuti e, quando capii che Jongho ci avrebbe messo più del tempo che mi ero immaginato, guardai l'orario sullo schermo.
Lo sfondo che avevo con Christina mi fece ritornare ai pensieri che avevo prima.
Per quanto potessi avercela con lei, non riuscivo a non pensare che anche io avevo sbagliato: erano settimane che ormai mi stavo vittimizzando da solo, che trattavo male tutti e che pretendevo che qualcuno facesse qualcosa e poi quando cercavano di aiutarmi rifiutavo. Avevano organizzato quella festa solo per me e, nonostante fosse iniziata male, io l'avevo conclusa nel peggiore dei modi.
Dopotutto io non avevo dato segni di voler risolvere con Wooyoung perciò poteva fare ciò che più voleva, e se aveva preferito mia sorella allora era okay. E se anche Christina voleva passare del tempo con lui mi sarebbe andato bene: meritava di essere felice, per una volta.
«Hey!»mi salutò poi Jongho quando mi vide e si sedette di fronte a me. Gli sorrisi e lui iniziò a tirare fuori i libri dal suo zaino.
«Come mai volevi compagnia? Mi sembra strano, soprattutto per te.»mi chiese poi grattandosi la nuca. Non seppi rispondergli, perciò non lo feci e decisi di cambiare completamente discorso.
«Credo che la cotta che avevo per Wooyoung mi sia passata.»annunciai tutto ad un tratto. Lui alzò gli occhi sui miei e mi fissò per un momento, probabilmente aspettando che continuassi a parlare.
«Mi sono messo l'animo in pace ormai. Voglio dire, è evidente che lui sia etero e se Christina vuole stare con lui, beh, ben venga!»esclamai poi sorridendo. Tutto ad un tratto iniziai a sentirmi libero da tutto il dolore che avevo provato per quasi un mese e feci un sospiro di sollievo, sotto lo sguardo confuso di Jongho.
«Tutto ad un tratto? Non sei arrabbiato nemmeno più con Chris e Wooyoung?»mi domandò lui come a doversi accertare di quel fatto.
«No, in realtà sono un po' di giorni che ci pensavo e sono giunto alla conclusione che è meglio lasciare andare tutta la situazione. Sto anche meglio con me stesso, oltretutto.»aggiunsi io e sorrisi. Lui allora mi ricambiò con un sorriso teso e potei capire subito che lo teneva solo perché aveva paura che potessi star dicendo quelle cose solo per rendere lui e gli altri più tranquilli. Sono sicuro che, infatti, durante quell'arco di tempo avevano pensato più volte che volessi suicidarmi, ma non era stato cosí; perciò probabilmente sentirsi dire quelle parole non lo resero più tranquillo.
«Beh, allora sono felice per te. Puoi andare finalmente avanti ora.»mi fece notare con un'espressione di chi la sa lunga: probabilmente si riferiva ad andare alla ricerca di un altro ragazzo.
«Già, finalmente.»risposi soltanto e poi iniziammo a studiare in silenzio, ognuno di noi tra i suoi pensieri.
Mingi
5 febbraio 2021
Quando Yeosang uscì dalla porta della nostra camera io mi sdraiai sul mio letto. Da dopo quello che era successo alla festa avevo preso a fumare solo quando lui non c'era, dato che non volevo farlo cadere ancora più a fondo nella fossa che lentamente si stava scavando. Perciò coglievo ogni attimo per accendermi una sigaretta, un drum o una canna e rilassarmi.
Spostai la mano e la andai ad infilare nel mio comodino, cercando qualcosa da fumare e, quando sentii il sottile e solito materiale sotto le mie dita, presi l'oggetto e me lo infilai tra le labbra senza curarmi di sapere cosa fosse. Subito dopo afferrai l'accendino e l'accesi e, una volta che il sapore d'erba e il bruciore raggiunsero la mia gola, fui sicuro che si trattasse di una canna. Buttai la testa all'indietro nel sentirlo e poi lasciai che il fumo uscisse dal mio naso e dalla mia bocca.
Subito dopo mi alzai e poggiai i gomiti dietro di me, prendendo il telefono con l'intenzione di mandare un messaggio a Frannie. Era un po' che non ci vedevamo e, per quanto mi doleva ammetterlo, mi mancava.
La relazione che avevo con quella ragazza era abbastanza particolare: sentivo come se ci conoscessimo da una vita e allo stesso tempo la trattavo come una sorellina minore. In poco tempo era diventata davvero importante per me e probabilmente avrei fatto di tutto per lei.
Credo che molti dei nostri amici (perchè ormai si, eravamo quasi diventati un gruppo, dal momento che Hongjoong e Seonghwa si stavano conoscendo) pensino che ci sia qualcosa di più tra di noi, nonostante ad ogni loro battuta entrambi rispondevamo dicendo che non c'era nulla. E infatti era così, io non provavo nulla per lei e la cosa era ricambiata.
Passò poco più di mezz'ora quando sentii bussare alla mia porta. Mi andai subito ad alzare e buttai la canna sul portacenere sul mio comodino, per poi aprire la porta e trovarmela di fronte.
«Ma perchè ogni volta che ti vedo sei più bassa?»le dissi subito senza nemmeno salutarla. Lei alzò gli occhi al cielo e mi scostò per poi entrare dentro e andarsi subito a buttare sul letto di Yeosang.
«Grazie, sto bene. E tu, come ti va?»cercò di ignorarmi ironizzando quello che avevo appena detto, tipico suo. Quella ragazza era una delle classiche persone ironiche che tenevano un muro di sarcasmo intorno e non permettevano a nessuno di varcarlo.
«Tutto ok. Vuoi qualcosa da fumare?»le chiesi poi aprendo il cassetto e la vidi chiaramente spostarsi per venire a ficcanasare lì dentro. Prese una sigaretta e poi l'accendino e, dopo essersi seduta, la vidi chiaramente fumare.
«A chi si riferiva il tweet dell'altro giorno?»mi domandò poi ad un certo punto mentre andavo ad accendere il televisore e a mettere un canale a caso, per avere almeno un sottofondo.
«Quale tweet?»le chiesi confuso. Twittavo praticamente di continuo, mi era un po' difficile capire a cosa si riferisse soltanto da quelle parole.
«Quello in cui hai scritto che non avevi mai pensato che mangiare la pizza è eccitante.»mi spiegò lei rendendo i suoi occhi due fessure, come a volermi guardare più a fondo. Io spalancai gli occhi, ricordandomi perfettamente di quando lo avevo scritto e mi sentii in imbarazzo tutto ad un tratto.
«Beh, lo sai che dico tante cazzate...»cercai di dirle ma lei non sembrò crederci.
«Lo hai scritto il giorno in cui hai mangiato la pizza con me, Chris e Yunho.»mi fece notare lei e io abbassai la testa sentendomi sgamato.
«Quindi la domanda che mi sorge spontanea è: ti piace Yunho?»continuò poi e io arrossii.
Mi piaceva Yunho? Probabilmente no. Ma c'era qualcosa in quel ragazzo che mi faceva stare bene: quando ero con lui sentivo la calma e la tranquillità fluirmi nelle vene e riuscivo ad essere completamente me stesso, cosa che non mi succedeva con tutti. Avevo come la sensazione che con lui avrei potuto parlare di tutto, da delle stronzate a degli argomenti seri e che avere un qualsiasi tipo di conversazione con lui non mi avrebbe mai annoiato.
«Non lo so, lo trovo carino in realtà. Mi sembra un ragazzo a posto.»le dissi con un'alzata di spalle non volendole dire la verità: non sapevo nemmeno io quale fosse in realtà.
«Ti piace, lo sapevo.»mi prese in giro lei alzandosi e facendo un balletto tutta contenta. Alzai gli occhi al cielo nuovamente e arrossii pensando a come potesse leggermi quella ragazza così bene.
Passammo il resto del pomeriggio a parlare di Yunho e a come avrei potuto fare per avere qualche interazione in più e alla fine della giornata lei se ne andò, più felice che mai.
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
Passi avanti per la Yungi genteee, almeno l'ha detto a qualcuno. Mi piace molto come si svolgerà la Yungi, e spero piacerà anche a voi!
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