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Wooyoung
12 gennaio 2021
Avevo passato l'intero pomeriggio steso sul mio letto con un pacco di ghiaccio sul viso, proprio sul punto in cui Jongho mi aveva colpito due giorni fa. Mi aveva fatto davvero male ma credo che probabilmente è stato meglio così, dato che se no sarebbe potuto finire direttamente San all'ospedale. Avevo questa brutta abitudine di non controllarmi quando ero incazzato e sarebbe potuto accadere anche in quella situazione.
Mi ero sorbito gli scleri di Seonghwa per il suo appuntamento con il suo nuovo fidanzatino e quando se ne era andato avevo ascoltato di nuovo la tranquillità nella camera fino a quel momento.
Qualcuno aveva bussato alla porta.
Sbuffai un "arrivo" e mi alzai, ancora un po' dolorante camminando poi fino all'entrata e aprendo.
Non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi davanti a San, il ragazzo per cui oramai avevo una cotta da settimane.
«Che diavolo...?»iniziai a chiedere non capendo perchè fosse lì. L'ultima volta che lo avevo visto stavamo litigando e non era finita bene. Fui interrotto perchè lui in un attimo mi tirò uno schiaffo in pieno viso, sulla guancia opposta a dove era presente il livido che mi aveva provocato il suo migliore amico.
«Questo è per aver spezzato il cuore di Yeosang.»disse mentre io tenevo la testa voltata, ancora causata dall'impatto della sua mano con la mia guancia.
Quando mi rigirai sentivo già il familiare formicolio nelle mani ma mi sorpresi quando lo vidi tendermi una mano con un piccolo girasole tra le dita. Lo fissai negli occhi sentendo le gambe tremare quando capii che era per me quel fiore.
«Questo è per il pugno che ti ha dato Jongho.»aggiunse porgendomi il piccolo fiore in modo che lo prendessi. Lo afferrai e lo guardai confuso mentre lui mi fece un sorriso imbarazzato.
«L'ho colto qualche minuto fa nel prato qui davanti.»annunciò poi quando lo guardai e poi lo posai sul comodino accanto al mio letto.
«Senti, mi dispiace per il pugno. Avrei dovuto pensarci due volte prima di aggredirti, ok?»continuò poi notando che io non dicevo nulla, troppo intento nel mantenere la calma. Il formicolio delle mani fu immediatamente sostituito da ben altro che non assomigliava nemmeno un po' al risentimento che avevo provato fino a quel momento.
«Ovviamente può piacerti chi vuoi, non te ne faccio una colpa se non ti piace Yeosang. Scusa, mi disp...»ma non lo lasciai finire. Lo afferrai per il bavero della maglietta e lo attirai a me facendo scontrare malamente le nostre bocche. Fu un bacio rigido, senza movimento, e quando mi staccai e riaprii gli occhi lo trovai a fissarmi incredulo. Capii di aver fatto una stronzata nel momento in cui non si mosse nemmeno per andarsene, probabilmente sconvolto da quello che avevo appena fatto.
«Non avrei dovuto. Scusami.»aggiunsi facendo per girarmi e riandare sul mio letto.
Lui non me lo permise perchè posò le mani sulle mie guance e mi tirò verso di lui facendo scontrare di nuovo le nostre labbra, stavolta in un bacio più affiatato. Non si fece scrupoli infatti a spingere la lingua sulle mie labbra e, appena gli permisi di farla intrecciare con la mia, fece scivolare le mani sotto le mie cosce mentre le mie andavano a finire tra i suoi capelli mentre mi tirava su. Continuammo a baciarci mentre mi accarezzava il sedere e io la nuca. Iniziò ad incamminarsi verso il mio letto e poi ci si sedette sopra mentre le mie gambe rimanevano intorno alle sue cosce. Mi accarezzò la schiena con desiderio e poi io feci un lieve movimento di bacino facendo scontrando le nostre intimità attraverso i pantaloni. Lo sentii gemere contro le mie labbra e poi andò ad afferrarmi il sedere con forza spingendomi a compiere nuovamente quel movimento.
«San...»mugolai tra i denti mentre le sue labbra finivano sul mio collo dove iniziò a lasciarci dei baci umidi e violenti, stringendomi la pelle tra i denti per poi tirarla. Questa volta fui io a mugolare mentre facevo per toglierli la maglietta che indossava, cosa che fece subito dopo con la mia. Si spinse sul letto e ci si stese sopra mentre io iniziavo a posargli dei baci sulla pancia che partirono dai pettorali fino all'elastico dei pantaloni. Quando lo raggiunsi lui mi posò una mano tra i capelli e io lo guardai negli occhi per poi sfilargli il bottone dei jeans e farlo alzare per sfilarglieli del tutto. Finirono per terra e in poco tempo furono accompagnati dai miei che si curò di togliere lentamente e lasciando dei baci sulle mie gambe ogni volta che scopriva un altro pezzo di pelle.
Seonghwa
12 gennaio 2021
Uscimmo dal locale che ormai erano le 10 di sera passate. Avevamo mangiato davvero tanto e lì per lì mi ero anche vergognato per essermi mostrato così "mangione" al nostro primo appuntamento. Per compensare avevo proposto di pagare la cena ma alla fine avevamo iniziato a battibeccare e quella piccola discussione si era conclusa con un carta, forbici, sasso che aveva portato lui a pagare l'intera cena.
«La prossima volta paghi tu, va bene?»mi disse chiudendosi la porta dietro le spalle e iniziando ad incamminarsi nella direzione opposta della sua macchina perciò capii che volesse passare ancora un po' la serata con me senza affrettare le cose.
«La prossima volta, mh? Perciò ce ne sarà una?»gli chiesi e lo vedi arrossire. Era un ragazzo timido da quello che avevo capito quella sera e vederlo arrossire ogni volta mi riempiva il cuore ogni volta.
«Si, beh. Cioè...a te non va?»mi disse fermandosi in mezzo al marciapiede e portandosi una mano dietro la testa. Capii l'imbarazzo che lo stava immergendo perciò mi fermai anche io e mi avvicinai a lui per poi prendergli la mano con una delle mie.
«Si, certo Hongjoong. Quando vuoi.»gli dissi e lui arrossì di nuovo ma questa volta con un sorriso. Per smorzare la tensione feci intrecciare le dita della mia mano con le sue e sembrò rilassarsi in quel momento. Fui io a tirarlo per il braccio per il marciapiede fino a quando arrivammo davanti ad un parco dove c'erano delle panchine. Non c'erano molti alberi e quello ci avrebbe potuto permettere di guardare le stelle in cielo.
«Vuoi sederti?»gli chiesi indicando una delle panchine e lui annuì con un'alzata di spalle.
Ci mettemmo seduti senza separare le mani che mi portai sulla mia coscia, dove lui non perse tempo di passare i polpastrelli freddi.
«Da quanto hai capito di essere gay?»mi venne spontaneo chiederglielo anche se inizialmente non avrei voluto porgergli quella domanda. Credevo che fosse troppo per il primo appuntamento ma mi fu inevitabile. Non volevo essere inopportuno ma volevo sapere di più di lui e sapevo che non si sarebbe aperto così facilmente senza il mio aiuto.
Lo sentii irrigidirsi e perciò gli presi l'altra mano e me la portai sulla gamba e iniziai ad accarezzare sul dorso per rilassarlo il più possibile.
«Non lo so in realtà. Da sempre, forse? Non so se sono gay. Potrei essere bisessuale o pansessuale. È che per me è tutto nuovo momentaneamente. Sto sperimentando, diciamo così. Spero non ti dia fastidio.»spiegò e io non potei fare a meno di sorridere per la sua gentilezza.
«No, anzi. Mi sento onorato.»gli confessai e lui mi strinse un po' la coscia come segno di ringraziamento.
«E tu, da quando sei gay?»mi domandò subito dopo lui cercando probabilmente di saperne un po' di più anche di me. Non sapevo se raccontarglielo o meno in realtà dato che preferivo non parlare di quella storia, ma volevo che lui si fidasse di me e come poteva se io non mi fidavo di lui?
«Quando avevo 4 anni mio padre tradì mia madre. Non ho mai saputo con chi ma so soltanto che ebbe un bambino con questa donna e da quel giorno le manda gli alimenti. Mia madre non ha voluto il divorzio da lui dato che la casa è intestata a mio padre e non sapeva dove andare a vivere altrimenti, perciò è rimasta in silenzio.»iniziai a dirgli e vidi i suoi occhi concentrarsi completamente nei miei, cosa che apprezzai.
«Più andava avanti con gli anni però e più la vedevo frequentarsi con uomini diversi. Le sue relazioni non duravano nemmeno un mese. E ovviamente una volta cresciuto ho capito il motivo di tutti quegli uomini: era una prostituta nonostante fosse ancora sposata con mio padre.»feci un attimo di pausa e vidi gli occhi di Hongjoong spalancarsi. Gli strinsi la mano e lui si avvicinò di più al mio corpo.
«Però non venivano solo uomini di età avanzate. Spesso "serviva" anche ragazzi giovani e fu così che ho incontrato il primo ragazzo di cui mi sono innamorato. Non è stata romantica la nostra storia, anzi, non era nemmeno innamorato di me. Passava da me e poi si scopava mia madre senza ritegno e io non potevo nemmeno dirgli di non farlo perchè i soldi a mamma servivano dato che gli alimenti che papà dava all'altra famiglia aumentavano sempre di più. Però mi è stato utile per capire il mio orientamento sessuale.»finii di spiegare e io feci un'alzata di spalle. Averglielo detto fu come se mi avvicinò più a lui nonostante magari si fosse anche "spaventato" riguardo quella storia.
«E poi come è finita?»mi chiese subito dopo. Io lo guardai negli occhi e gli misi una mano tra i capelli, cosa che lui sembrò adorare dal momento che chiuse gli occhi e si lasciò andare sotto al mio tocco.
«Beh, ci siamo messi insieme a 19 anni. Poi io sono venuto all'università e sono stato io a mettergli le corna. A lui in realtà non è importato molto dato che non mi aveva mai amato e non ci ha messo molto a trovare qualcun'altro. Non so se va ancora con mia madre, in realtà non le parlo molto. Ormai vivo da solo e mi guardagno da vivere con dei lavori estivi e dei soldi che spesso mi prestano i miei nonni, perciò non la sento più di tanto.»terminai di parlare e lui annuì. Lo guardai e notai come la sua testa però fosse altrove. Mi alzai. in piedi e lui mi seguí sempre tenendo legate le mani. Iniziammo a dirigerci verso la sua macchina e anche durante il viaggio di ritorno al dormitorio tenne la mano sulla mia coscia per quasi tutto il tempo come se non gli fosse possibile staccarsi da me.
Una volta fermi al parcheggio volli mettere le cose in chiaro con lui, una volta per tutte.
«Ho messo le corna a quel ragazzo perchè non mi dava attenzioni ma ciò non significa che le metterò anche a te. Intesi?»gli dissi prima di scendere e lui annuì soltanto.
«Scrivimi appena entri in camera, va bene?»si raccomandò poi e lasciò un bacio sulla mia mano quando annuii per poi scendere dal mezzo.
Mi diressi verso la mia camera e, una volta al suo interno, trovai Wooyoung già a dormire, perciò cercai di non fare casino.
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
LO SO CHE È STATO INASPETTATO MAAAAAAAA E GIÀ, WOOSAN SHIPPER A VOI...e beh, la parte woosan non è finita, vi lascio un po' di suspense🤭 Per quanto riguarda i Seongjoong spero vi piacciano cosí soft perchè io li amo🥺
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