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Wooyoung
10 gennaio 2021
Anche quel giorno ero, come tutti gli altri ormai, in biblioteca. Avevo chiesto sia a Seonghwa che a Mingi di accompagnarmi ma il primo mi aveva detto che gli andava di scopare, dato che era qualche giorno che non lo faceva, e il secondo mi aveva solo liquidandomi con un "vengo più tardi". Non avevo tempo da perdere dato che, secondo la mia prospettiva, prima iniziavo a studiare e prima finivo, perciò subito dopo le tre mi ero recato in biblioteca con i miei soliti libri. Anche se era domenica avrei comunque dovuto passare il tempo a studiare. Nonostante fossi lí solo per i voleri di mio padre, avrei dovuto cogliere l'opportunità: nel caso non sarei riuscito a raggiungere il mio sogno di ballerino avrei potuto accontentarmi di una laurea in giurisprudenza, nonostante il lavoro in tribunale mi facesse schifo. Il fatto di perdere una causa di magari una donna che aveva subito abusi oppure vincerne una stando dal lato di un serial killer mi metteva i brividi; peggio ancora l'idea di essere un giudice e compiere la decisione sbagliata.
Il fatto che fosse domenica migliorava il tutto dato che avrei potuto semplicemente passare la giornata con l'intera stanza mezza vuota dato che sicuramente molti ragazzi non ci sarebbero stati nemmeno.
Era quasi passata un'ora quando decisi di mandare un messaggio a Mingi per accertarmi che sarebbe venuto.

Spensi il telefono e sbuffai per poi alzarmi e andare verso il distributore automatico per prendere una barretta energetica. La sera prima non avevo dormito molto bene probabilmente perchè avevo bevuto qualche caffè di troppo, perciò ero stato costretto a fumare una canna per prendere il sonno. Nonostante tutti gli sforzi di Seonghwa per farmi smettere di fumare, non sarebbe stato affatto facile dato il fatto che avevo Mingi dall'altra parte che in un modo o nell'altro mi offriva sempre qualcosa. Il mio migliore alico aveva tentato anche a far smettere Mingi di fumare ma senza risultati: probabilmente se anche lui avesse smesso sarei riuscito a smettere anche io.
Infilai la moneta nella piccola apertura e poi cliccai sui tasti per prendere cosa volevo. Aspettai quei soliti attimi prima che cadesse e per un attimo temetti che si sarebbe incastrata nella molla di ferro. Invece non ebbe problemi a cadere e tirai un sospiro di sollievo per poi abbassarmi e prendere la barretta. Quando mi rialzai e mi voltai per tornare al mio tavolo incontrai con gli occhi la figura di un ragazzo a me conosciuto: era San, con i suoi soliti capelli neri, voltato di spalle verso il banco dove chiedeva in prestito dei libri alla bibliotecaria.
Era probabilmente la prima volta che riuscivo ad inquadrarlo meglio. Le spalle larghe erano sicuramente segno di un allenamento in palestra e la vita stretta mi faceva capire perfettamente che era uno di quei ragazzi portati proprio nell'essere magri. Purtroppo io non avevo quella fortuna.
Cercai di pensare a un modo in cui approcciare con lui. Di certo non gli potevo andare addosso come era successo qualche mese prima; avrei potuto andargli incontro per salutarlo ma sinceramente sarei potuto apparire come un maniaco ai suoi occhi. E poi, nonostante la stanza fosse quasi del tutto vuota, avevo paura a farmi vedere andare incontro ad un ragazzo. Certo, nessuno aveva dei motivi per credere che fossi gay, ma comunque era meglio non rischiare, soprattutto se si era sparsa la voce che San se la faceva con Seonghwa. Il mio migliore amico si era già fatto due ragazzi del loro gruppo di amici ed aveva anche una "cotta segreta" per Hongjoong. Gli mancavano letteralmente solo Jongho e Yeosang e avrebbe fatto il completo. A proposito di Yeosang, voltai la testa di poco per scorgerlo ad un tavolo un po' distante dal mio intento a parlare fittamente con Yunho. Colsi la palla al balzo sapendo che sicuramente San sarebbe andato da loro: mi diressi dai due cosí per non apparire sospetto e in modo che apparisse tutto come un caso.
Mi avvicinai a loro il prima possibile per non arrivare insieme a San e quando giunsi dietro il più alto mi fu inevitabile sentire le ultime frasi che pronunciarono.
«Allora, chi è la tua crush segretissima?»domandó poi il più grande all'altro sporgendosi sul tavolo per sentire la risposta del biondo che a sua volta anche si appoggiò col busto sul tavolo.
«È Wooyoung, l'amico di Mingi.»e alzò lo sguardo. La prima cosa che vide fu la mia figura dietro al suo amico e rimase immobile a fissarmi. D'altro canto io feci lo stesso, stando fermo soltanto a ricambiare lo sguardo.
Che cosa?

Seonghwa
10 gennaio 2021
Usci dalla camera del ragazzo con cui avevo appena finito di scopare e tirai un sospiro.
Eppure credevo che sarebbe potuto essere diverso con questo. Ma a quanto pare mi ero sbagliato, un'altra volta.
Non era stato niente di eccessivamente romantico alla fine, non gli avevo chiesto di sposarmi o altro. Avevo soltanto preso una pizza e gli avevo detto che ce la saremmo divisa. A quanto pare era uno di quelli che si saziano con un pezzo dato che subito dopo mi era saltato addosso per farlo. E io ovviamente, da povero coglione quale sono, non ho opposto resistenza nemmeno per un attimo; anzi, non mi è passata nemmeno l'idea di volergli opporre resistenza.
Cosa avevo di sbagliato? Era come se da quando avevo perso la verginità, ogni persona con cui cercavo di avere una relazione non lo capisse oppure pensasse solo al sesso. Era quella l'impressione che davo? Che volevo solo scopare?
Capisco che spesso sbaglio anche io, quello che era accaduto con Yunho quella sera alla festa era successo molto spesso. Mi piaceva il sesso, non ne ero dipendente certo, ma se coglievo l'occasione lo facevo. Ma il solo fatto che ogni ragazzo che conoscevo voleva solo scoparmi e basta oppure creare una scopamicizia (come era successo con San) mi faceva riflettere. Ero io quello sbagliato allora?
Pensando a tutto questo non mi ero nemmeno reso conto di avere iniziato a camminare da qualche minuto. Non mi ero nemmeno accorto di essere andato addosso a qualcuno.
Come avevo fatto a non vederlo? I suoi capelli erano letteralmente blu!
«Oh dio, Seonghwa. Scusami, ero distratto.»mi disse Hongjoong abbassandosi per prendere alcuni libri che gli erano evidentemente caduti dalle mani. Sicuramente tornava dalla biblioteca dato che c'eravamo proprio accanto.
«Stai tranquillo, io non ero da meno.»gli risposi tranquillamente, chinandomi anche io per aiutarlo a raccogliere le sue cose.
Quando poi fu tutto in ordine ci rimettemmo in piedi e io feci per andarmene. In quel momento non ero nell'umore nemmeno per parlare con lui.
«È tutto ok?»mi chiese quando mi stavo per girare per tornare alla confraternita. Mi voltai verso di lui con un sorriso finto; non volevo dargli l'impressione che non mi importasse di lui, insomma, mi interessava dopotutto.
«Si, più o meno.»cercai di allargare il sorriso ma con scarsi risultati. Lui sembrò accorgersene dato che mi venne vicino e mi posò la mano sul braccio. Mi vennero le farfalle nello stomaco nel sentire quel contatto e dovetti metterci tutta la forza di volontà per non scoppiare a piangere davanti a lui senza un apparente motivo.
«Se vuoi parlarne io ci sono.»mi rassicurò guardandomi negli occhi con un aria rassicurante. Per quanto sembrasse piccolo di statura, sembrava molto maturo di età, anche moltò più di me. Preoccuparsi per un quasi-sconosciuto non era da tutti e non sapevo se prenderlo come un gesto di pena o di gentilezza. O altro, magari.
«È che do una brutta impressione ad alcuni ragazzi. Non capisco cosa ci sia che non va in me, eppure non mi sembra di dare il culo a cani e porci.»sbottai io e lui sembrò sorpreso nel sentire quelle parole. Mi lasciò il braccio e si allontanò di qualche centimetro mentre apriva leggermente la bocca. Gli guardai le labbra inconsciamente e pensai a come sarebbe stato baciarle.
«Capisco. Beh, lo sai come siamo fatti noi ragazzi. Siamo in calore 24/7 purtroppo. Non sei tu, credo sia proprio il nostro genere ad essere sbagliato certe volte.»cercò di rassicurarmi lui con un'alzata di spalle. Quelle parole non servirono a molto in realtà dato che non mi disse nulla che mi fosse nuovo, però il solo fatto che avesse provato a tirarmi su il morale mi dava una piccola speranza.
«Spero sia come dici tu. Ora credo che andrò, voglio tornare in camera a farmi una doccia, sai.»gli dissi sorridendogli. Lui ricambiò il sorriso e mi fece un cenno con la mano mentre io mi giravo per andarmene. Non gli diedi i baci sulle guance per non sembrare troppo invadente: probabilmente avrei dovuto cambiare metodo di approccio ed essere un po' meno alla mano.
«Seonghwa!»lo sentii chiamarmi di nuovo mentre io avevo iniziato a incamminarmi nella direzione opposta alla sua. Mi voltai e lo vidi correre verso di me per poi rallentare.
«Però sappi che non siamo tutti uguali noi ragazzi. Perciò sai, mi stavo chiedendo se ti andasse di uscire magari. Potrei dimostrarti che ognuno di noi è diverso a modo suo. E ovviamente potresti anche un po' sfogarti con me, se ne hai bisogno.»sentendo quelle parole mi sentii quasi in paradiso. Non avrei mai creduto che avrebbe preso tutto questo coraggio e che sarebbe anche stato in grado di scegliere a quale lato della sua vita andare incontro.
«Oh, certo! Mi va benissimo! Aspetta, ti do il mio numero, cosí ci mettiamo d'accordo.»dissi poi facendogli il gesto di darmi il suo telefono. Lui lo prese e mise subito la tastiera, io digitai i numeri e mi salvai nella rubrica per poi darglielo indietro.
«Scrivimi, va bene?»gli dissi e lui annuí sorridendo. Io gli sorrisi e arrossii anche un po' per poi andargli incontro e baciarlo sulle guance in segno di saluto, come mio solito. Poi me ne andai senza nemmeno guardarlo, con un sorriso che partiva dalle orecchie.
Mi aveva migliorato la giornata.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
NON VEDEVO L'ORA DI ARRIVARE A QUESTO PUNTO DELLA STORIA NELWNDOWDN, SONO LA MIA COPPIA DEL CUORE QUEI DUE😭😭Nonostante questo c'è ancora in ballo la questione tra Wooyoung e Yeosang che andrà avanti per altri capitoli e che porterà anche delle conseguenze piccanti in due personaggi della storia snskwnd

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