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Yeosang
16 dicembre 2020
Dopo che mia sorella era uscita dalla stanza ero di nuovo scoppiato a piangere. Mi ero seduto sul letto e ci ero rimasto per almeno mezz'ora. Avevo creato un casino dopo l'altro: non avevo mai detto di essere gay, mi ero preso una cotta per un ragazzo che non mi ricambiava, mi sono fatto scoprire e infine, come gran finale, ho baciato la migliore amica di mia sorella senza nemmeno prendermi la briga di chiudere la porta a chiave. Perciò eccomi qua, ad affrontare tutti i miei dannati problemi.
Cercai nei miei cassetti qualcosa da fumare ma non trovai nulla. Perciò presi il telefono e decisi di mandare un messaggio a Mingi.
Non gli risposi nemmeno perchè ero troppo intento a frugare in uno dei suoi cassetti, quello che apriva più spesso.
«Dove diavolo...»borbottai tra me e me mentre agitavo le mani all'interno del suo comodino. Non trovai un bel niente. Chiusi il cassetto dandogli una botta secca e mi presi i capelli tra le mani. Mi serviva qualcosa per calmarmi, assolutamente. Non sapevo che fare e di chiamare i miei amici non se ne parlava: non volevo che loro venissero a sapere che ero gay. Per tutte le volte che li avevo visti nudi...e a Yunho cosa avrei detto? Che vedendo lui non riuscivo a capire perchè eravamo uguali? Che mi metteva ancora più confusione?
Che cazzo avrei dovuto fare?
Quando sentii il campanello della confraternita suonare sapevo che si trattava di Mingi. Aveva dimenticato le chiavi in camera e inoltre a quell'ora chi altro sarebbe potuto essere? Perciò presi il mio asciugamano, dei vestiti puliti e tutto l'occorrente per fare una doccia e mi precipitai fuori la porta, percorrendo poi il corridoio che mi avrebbe portato al bagno. Feci appena in tempo ad infilarmi nel bagnetto che vidi la testa bionda del mio coinquilino spuntare dalle scale. Mi chiusi a chiave al suo interno e appoggiai la schiena alla porta, prendendo dei respiri profondi; per fortuna non avevo nemmeno trovato il bagno occupato, perciò significava che sarei potuto rimanerci per un bel po' di tempo perchè dopo quell'ora era raro che i ragazzi dell'edificio si andassero a fare una doccia.
Mi spogliai e accesi l'acqua calda. Era dicembre inoltrato e il freddo si era iniziato a far sentire perciò il calore dell'acqua quasi bollente sulla mia pelle mi faceva rinascere in un certo senso.
Mi lavai il corpo e i capelli e quando finii rimasi comunque sotto la doccia a godermi l'acqua calda che mi scendeva du tutta la pelle.
Che cazzo avevo fatto, avevo creato un casino dopo l'altro. Mi sentivo solo, e ora anche Mingi ce l'aveva con me. Sicuramente quando gli altri verranno a sapere di quello che ho fatto mi insulteranno soprattutto perchè non gli ho mai detto di essere gay. Scesero altre lacrime che mi bagnarono le guance e quando decisi che dovevo affrontare la situazione con un piano uscii dal box, prendendo l'asciugamano e legandomelo in vita.
Attaccai la spina dell'asciugacapelli e me lo passai sulla testa per qualche minuto prima di vestirmi con una tuta. Non avevo sonno, perciò sarei andato probabilmente a posare le mie cose in camera e poi sarei uscito a fare una passeggiata.
Uscii dal bagno e feci qualche passo per arrivare in camera. Ovviamente non bussai, semplicemente la spalancai non pensando nemmeno che ci fosse Mingi.
Ma Mingi c'era, ed era insieme a Seonghwa. E con mia sorpresa c'era anche Yunho.
«Che diavolo sta succedendo qui dentro?»domandai non capendo che cazzo c'entrasse il mio amico con quei due. Aveva scopato con Seonghwa, si, ma era stata una cosa di una notte, vero?
«Dillo tu a me.»mi rispose Yunho alzandosi dal mio letto e prendendo il telefono, iniziando a scorrere col dito sullo schermo fino ad arrivare al suo obiettivo. A quel punto girò il telefono e quello che vidi mi lasciò ancora più sconvolto.
Era una foto di Hongjoong su instagram, ma nella foto non c'era lui, ma bensí Chris e San con due bottiglie in mano. La foto era completamente sfocata e capii subito che erano tutti e tre ubriachi.
«Allora?»continuò Yunho insistente. Io alzai lo sguardo su di lui e sentii di nuovo bruciare gli occhi. Ed ecco, di nuovo. Piansi ancora.
Yunho non si aspettò di certo quella reazione, infatti aggrottò le sopracciglia e si rimise il telefono in tasca prima di avvinghiarmi le braccia intorno a me per darmi un abbraccio. Nascosi la testa nella sua spalla cercando di sparire, anche se purtroppo non successe.
«Qualcuno mi spiega che cazzo succede? Yeosang, a che ti serviva prima quella roba?»domandò Mingi e sentii chiaramente il corpo di Yunho irrigidirsi contro il mio.
Porca puttana.
Mingi
16 dicembre 2020
Quando quel ragazzo era entrato nella nostra camera con uno sguardo impanicato nel volto non avevo potuto fare a meno di pensare a che amici strambi avesse Yeosang.
Ero rimasto in silenzio, senza apparire troppo invadente riguardo al vero motivo per cui si trovasse nella mia camera. Avevamo soltanto parlato del più e del meno, di cosa studiavamo e di come stesse andando l'anno scolastico.
Non me l'ero sentita di parlare con lui della questione Yeosang: mi aveva chiesto delle canne ma quando avevo controllato nel doppio fondo del mio cassetto avevo trovato tutto al suo posto perciò avevo capito che non aveva trovato nulla. Probabilmente se mi avesse rubato qualcosa non mi sarei fatto scrupoli nel dirlo al suo amico, anche se era probabile che lo sapesse già.
Quando poi Yeosang entrò nella camera e trovò me, Seonghwa e Yunho lessi nei suoi occhi la confusione.
«Che diavolo sta succedendo qui dentro?»aveva chiesto cercando di apparire il più disinvolto possibile anche se ormai avevo imparato a conoscerlo e avevo capito che in realtà era tutto il contrario di quello che appariva.
«Dillo tu a me.»gli aveva risposto Yunho alzandosi in piedi e mostrandogli poi qualcosa sul suo telefono. Notai perfettamente come Yeosang rimase rigido nel vedere quel qualcosa e poi lo vidi portarsi un dito alla bocca per mangiarsi un'unghia.
«Allora?»insistette il rosa e a quel punto il biondo scoppiò a piangere. Il più alto si sciolse nel vedere quelle lacrime e lo abbracciò stretto.
Guardai Seonghwa accanto a me ma nei suoi occhi lessi la mia stessa confusione.
«Qualcuno mi spiega che cazzo succede? Yeosang, a che ti serviva prima quella roba?»sbottai io alzandomi in piedi. Vidi chiaramente le spalle di Yunho irrigidirsi e fermare i movimenti che stava compiendo sulla schiena dell'altro per farlo rilassare. A quel punto Yeosang aumentò i singhiozzi e si staccò dall'amico di scatto, chiudendo gli occhi.
«Mi dispiace...»riuscí solo a mugugnare prima di andare verso la porta per aprirla. Yunho fu più veloce e gli afferrò il polso che aveva portato sulla maniglia della porta.
«Di che cazzo sta parlando?»gli chiese a denti stretti e io fui tentato di parlare ma Seonghwa mi mise una mano sulla coscia. Lo guardai e lui scosse la testa per farmi capire che non avrei dovuto fare nulla.
«Sono gay.»esclamò girandosi verso il più alto. Ci fu un silenzio generale e potei avvertire la chiara tensione che aleggiava nella stanza.
«Sono gay da sempre e ho una cotta per un ragazzo che non ricambia. Non riuscivo ad affrontare tutto da solo, avevo bisogno di aiuto per sopportarlo.»spiegò smettendo di piangere per poi fare una risata nervosa. Yunho allora lo prese per le spalle e lo riportò sul suo stesso letto, mentre entrambi ci davano le spalle.
«Perchè non ce l'hai detto prima?»gli chiese poi portandogli una mano tra i capelli mentre l'altro si accucciava di nuovo sulla spalla del più grande.
«Non lo so, avevo paura. Paura che i miei potessero venirlo a sapere.»rispose soltanto e io mi sentii male nel sentire quelle parole. Non capivo quella sensazione dal momento che i miei nonni non sapevano nemmeno che si potesse essere bisex, ma avevo visto il comportamento del padre di Wooyoung solo perchè lui voleva fare danza, perciò sapevo che era doloroso non essere accettati dai propri genitori.
«Non succederà, e se accade gli faremo cambiare idea, va bene?»disse Seonghwa tutto ad un tratto alzandosi e andando davanti a lui. Si inginocchiò e gli posò le mani sulle gambe, sorridendogli affettuosamente. Io rimasi fermo sul mio letto dal mio campo, non sapendo cosa fare.
«Ma non capisco, Christina cosa ha fatto? Perchè è ubriaca con San e Hongjoong?»chiese ancora Yunho e io alzai la testa di scatto vedendo lo sguardo del mio amico incupirsi. Avevo capito che infatti gli interessava il ragazzo dai capelli blu, insomma, aveva fatto un tweet su di lui.
«Perchè io ho baciato Frannie.»e io sentendo quel nome mi alzai e andai davanti a lui. Mi sentii quasi in dovere di saperne di più e avvertii anche un senso di protezione nei confronti di quella ragazza.
«Non volevo farlo, è solo che in quel momento avevo davvero bisogno di affetto.»spiegò facendo scendere una lacrima sulla sua guancia e a quel punto anche io mi inginocchiai accanto ai tre.
«Yeosang, non ci conosciamo quasi per niente ma la prossima volta che ti sentirai solo non lo sarai, perchè io sarò con te, nonostante tutto. Va bene?»dissi e lui annuí alzando la testa dalla spalla di Yunho, il quale parlò subito dopo
«Bene, ora andiamo a prendere quei tre prima che facciano qualche stronzata.»annunciò alzandosi e mi guardai con Seonghwa come a volergli far capire che in un certo senso volevo aiutarlo.
Non ne capivo bene il motivo, non volevo nemmeno scoparmelo, solo sentivo che era la cosa giusta da fare.
«Veniamo anche noi, se non è di disturbo.»affermò il più grande e Yeosang si voltò soltanto per annuire in approvazione.
A quel punto uscimmo dalla stanza e andammo a cercare Chris, San e Hongjoong.
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
BUON NATALEEEEE EHWBDOWBDOW! Spero che tutti voi stiate bene, nonostante tutta la situazione. So che è difficile da affrontare, il Natale senza i parenti per molti non è Natale, ma spero che comunque passiate delle buone feste e che vi riposiate! Un bacio❤️
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