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San
10 dicembre 2020
Da quando avevo detto al coinquilino di Yeosang, Mingi, e al suo amico, Wooyoung, che scopavo con uno dei loro amici, quest'ultimo non si era più fatto vivo. Il giorno dopo gli avevo chiesto di venire da me ma lui mi aveva detto che doveva studiare e ieri ho aspettato che mi scrivesse lui. Ma non l'ha fatto. Che si fosse stancato? O magari i suoi amici gli avevano detto qualcosa? E se si stesse innamorando di me? Dio mio, non posso sopportare l'idea di dare un palo ad una ragazza, figuriamoci ad un ragazzo. Mi stavo anche affezionando a lui sinceramente, era un tipo apposto, non mi era mai sembrato volesse qualcosa di più di una scopamicizia. In realtà non avevamo stimato che lo fosse sul serio ma comunque era ormai chiaro che fossimo diventati scopamici: quando uno voleva divertirsi chiamava l'altro e viceversa e nessuno dei due era rimasto più di venti minuti con l'altro dopo un rapporto. Si stava svolgendo bene, non come tutte le altre scopamicizie: o almeno cosí credevo.
Infastidito da tutta quella situazione presi il telefono e mandai un messaggio a Seonghwa e aspettai la sua risposta che non tardò ad arrivare.
Spensi il telefono e lo poggiai accanto alla mia testa sul cuscino. Guardai il soffitto sopra di me e un po' mi sentii dispiaciuto per quella conclusione ma da un lato fu come togliersi un peso. Avrei sicuramente fatto pace con Jongho in quel modo e in più mi aveva anche detto che ero bravo a scopare. L'avevamo fatto parecchie volte in quel breve periodo: ormai ci vedevamo quasi tutti i giorni almeno una volta al giorno e quando ci capitava lo facevamo anche più volte. Inizialmente era solo per uno scopo educativo ma col passare dei giorni entrambi sapevamo che ci faceva piacere passare le ore insieme ad accontentarci a vicenda.
Sorrisi spontaneamente pensando che probabilmente stavo per entrare in una nuova fase della mia vita. Pensai all'anno prima, alla mia rottura con Rebecca e a come avevo passato quei mesi di pura disperazione. A pensarci ora mi sembravano davvero futili tutti quei pianti e quello che credevo amore probabilmente era solo affetto.
Fui tentato di chiamarla per un attimo. Non sapevo perchè ma era un piccolo pensiero che si era formato nell'anticamera del mio cervello. Probabilmente l'avrei solo mandata a fanculo e le avrei fatto sapere che ero passato oltre, che me l'ero lasciata dietro le spalle e che ora stavo bene. Ma non lo feci. Fui troppo distratto da quello che venne dopo.
Infatti entró Jongho nella nostra camera mentre io ero sul mio letto. Non avevamo più parlato di quella storia da quando Hongjoong mi aveva rimproverato quella mattina. Mi aveva fatto capire che stavo sbagliando, non per niente era il nostro Hyung. Probabilmente ora che ero riuscito a liberarmi della mia ex relazione e di quella razza di amicizia che avevamo io e Seonghwa ora potevo recuperare una di quelle più importanti: la relazione col mio migliore amico.
«Hey.»salutai io mentre chiudeva la porta. Lui mi fece un cenno con la testa poggiando poi il borsone da calcio sul pavimento. Quel pomeriggio aveva avuto gli allenamenti e sicuramente si era già fatto la doccia dato che i suoi capelli erano perfettamente in ordine.
«Vuoi mangiare qualcosa? Posso ordinare il sushi.»aggiunsi mentre si andava a togliere i vestiti per mettersi il pigiama. Anche se era l'ora di cena sapevo che era stanco e probabilmente già alle 10 avrebbe dormito.
«Mh, come vuoi.»rispose soltanto e poggió il pigiama sul suo comodino. Sbuffai e a quel punto mi alzai dal letto, mettendomi seduto.
«Possiamo parlare? Di quello che è successo, intendo.»gli chiesi e lui si fermò da quello che stava facendo. Si voltò verso di me e mi fissò negli occhi. Lo vidi riflettere per qualche secondo e notai chiaramente come l'idea di rifiutare quella chiacchierata gli avesse attraversato il cervello.
Con mia sorpresa annuí. E io fui davvero felice di quel movimento di testa. Scesi dal mio letto lasciando il telefono sul cuscino e per poi ritrovarmi davanti a lui.
«Avanti, parla.»disse soltanto e io mi ritrovai a pensare. Cosa diavolo avrei voluto dirgli qualche attimo fa? Perchè in quel momento non avevo davvero nulla da dire.
«Mi dispiace.»dissi soltanto. Non sapevo come iniziare quel discorso e credetti che quello sarebbe potuto essere un buon inizio, soprattutto conoscendo lui. Mi guardò senza rispondere e probabilmente anche lui aspettò che io continuassi a parlare.
Jongho
10 dicembre 2020
«Mi dispiace.»disse lui quando ci ritrovammo faccia a faccia. Aspettai in silenzio che dicesse altro ma non fu cosí. Continuai a fissarlo mentre lui era chiaramente in imbarazzo e poi alla fine decisi di parlare.
«Per cosa?»gli chiesi. Volevo davvero sapere a cosa si riferisse: se per il fatto che avevo dovuto dormire dagli hyung o perchè non mi aveva detto di star pensando di passare all'altra sponda.
«Per non avertene parlato quando ne avevo avuto bisogno. È che avevo paura che tu mi avresti insultato.»spiegò lui e solo nel sentire quel tono di voce mi sciolsi un po'. Tutta la delusione e il rancore che avevo portato fino a quel giorno svanirono nell'attimo in cui sentii quelle parole.
«Non lo avrei mai fatto, San. Mi conosci da anni ormai.»gli dissi avvicinandomi a lui. Notai i suoi occhi riempirsi di lacrime e non potei fare a meno di stringerlo in un abbraccio.
«Lo so, è che io e te siamo sempre stati i popolari della scuola, io avevo addirittura la nomina di puttaniere, lo sai. E non so, credevo che questo cambiamento ti avrebbe dato fastidio.»mi spiegò stringendomi a sua volta. Gli diedi delle pacche sulle spalle e subito dopo ci staccammo.
«Non mi interessa se stai cambiando, l'importante per me è che tu sia felice. Dopotutto, più ragazze per me, non ti pare?»lo presi in giro io e lui sorrise asciugandosi una delle lacrime che le erano scese.
Ormai non sentivo nemmeno più la stanchezza, ero soltanto contento di aver fatto pace col mio migliore amico.
«Ora che tutti abbiamo fatto pace che ne dici di chiamare gli altri per farli venire qui, mh?»dissi soltanto e lui sorrise annuendo.
Presi il telefono dalla tasca e mandai un messaggio sul nostro gruppo.
Riposi il mio pigiama nell'armadio e ringraziai mentalmente il fatto che non mi fossi già svestito. Guardai San accanto a me e poi presi una delle nostre chiavi.
«Vado io, tu aspetta gli altri. Torno subito.»gli dissi e lui annuí mentre andavo verso la porta, la aprivo e poi ne uscivo fuori.
Mi incamminai subito verso la confraternita e cercai di aumentare il passo il piú possibile anche se comunque la stanchezza degli allenamenti continuavo a sentirla. Prima era stato un attimo in cui non l'avevo piú avvertita ma ora era tornata.
Arrivai davanti all'edificio e suonai, come al solito, il campanello. Qualcuno mi aprì e mi diressi subito sulle scale che portavano al piano della camera di Yeosang. Quando mi trovai davanti alla sua porta accostai l'orecchio per cercare di sentire qualcosa e l'unica cosa che riuscii a capire fu un movimento di un letto. Forse stava dormendo. Se avessi bussato non mi avrebbe di certo sentito. Provai a vedere se non fosse chiusa a chiave tirando giù la maniglia e notai, con piacere, che si aprì.
Entrai nella camera e subito alzai gli occhi sul letto del mio amico. Quello che però mi trovai davanti mi lasciò sconcertato.
Yeosang stava baciando la migliore amica della sorella, Frannie. Lui le teneva le mani sulle guance e lei aveva gli occhi spalancati. Non sembrava un bacio passionato dato che entrambi erano rimasti rigidi.
«Ma che cazzo?»dissi soltanto e a quel punto il biondo puntò gli occhi su di me. Possibile che ogni volta che entravo in una camera trovavo due ragazzi intenti nel darsi da fare? Prima San con Seonghwa, ora questo.
«Jongho!»esclamò lui alzandosi subito dopo e venendomi incontro mentre la ragazza rimase semplicemente sul letto a guardare il vuoto.
«Era per questo che non rispondevi ai messaggi? Ti stai limonando la migliore amica di tua sorella?!»esclamai indicando prima lui e poi la ragazza che comunque non si mosse come se fosse sconvolta.
«Non è come credi, è stato un errore. A me non piace Frannie, è come una sorella per me!»spiegò lui mettendosi le mani sulla faccia. A quel punto la mora si alzò ed uscì dalla stanza senza dire una parola. In un primo momento pensai che sarebbe stato meglio seguirla ma poi mi trattenni. Probabilmente aveva bisogno del tempo per pensare a cosa sarebbe potuto succedere con Christina.
«E allora perchè cazzo la stavi baciando, si può sapere?!»ormai entrambi stavamo urlando. Come era possibile che avevo appena fatto pace con San e ora stavo litigando con lui?
«Perchè non sto bene!»urlò lui e poi scoppiò a piangere. Era un pianto continuo, che giornata di merda.
Lo fissai e aspettai che parlasse di nuovo.
«Sono gay, Jongho. Lo sono sempre stato, ma non l'ho mai detto. E ora mi piace un ragazzo ma mi ignora perchè gli piace un altro.»ammise e io rimasi sbalordito. Nel nostro gruppo gli unici due ad esser rimasti etero eravamo io e Hongjoong ormai.
«Cazzo, perchè non l'hai mai detto? Stai agendo proprio come ha fatto San.»dissi abbracciandolo stretto a me.
«Che cazzo faccio ora, come lo dico a Chris?»mi chiese e io gli misi una mano sulla nuca. Merda, non sapevo che rispondergli.
«Non lo so, vieni in camera da noi, va bene?»gli dissi e lui annuì. Lo accompagnai alla porta e dopo uscimmo insieme dalla confraternita mentre io gli tenevo un braccio sulle spalle in fare protettivo.
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
So bene che la SanHwa era stato un piccolo scandalo e so che anche questo d'altro canto lo sarà, ma tenetevi pronti che non mancano molti capitoli alla prima scena di una ship🤭vi avverto già che nei prossimi capitoli ci saranno persone ubriache a caso, perciò buona fortuna.
COMUNQUE COME STIAMO DOPO LA PERFORMANCE DI IERI? HONGJOONG INTRO, YUNHO SOLO, SEONGHWA RAP. TUTTO OK?????
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