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San
17 ottobre 2020
Vidi l'ex ragazzo di Frannie uscire dalla piccola cucinetta con una mano sul mento mentre l'altra era posizionata sul naso. Lanciai un'occhiata ad Hongjoong e Jongho accanto a me e loro due avevano la mia stessa espressione confusa. Qualche minuto dopo dalla stessa porta passarono Yeosang con sua sorella che poi vennero verso di noi. Il biondo si slegò il grembiule dalla vita e me lo passò mentre quello che teneva in mano Christina fu dato al mio migliore amico.
«Tocca a voi due adesso.»mi disse il ragazzo in piedi di fronte a me e io sbuffai per poi mettermi in piedi e iniziare a dirigermi verso il bancone.
«Venite anche voi, che rimanete a fare qui voi tre? A girarvi i pollici?»disse Jongho agli altri. Inizialmente non sembravano molto contenti dell'idea ma poco dopo il più grande fece spallucce, alzandosi dalla sedia e venendoci dietro, cosa che fecero anche i due fratelli.
Io e il rosso andammo diretti in cucina e cominciammo a preparare qualche drink. La gente stava iniziando ad andarsene e cosí avremmo anche lavorato di meno.
«Ma che cazz...»disse ad un certo punto Yeosang guardando il telefono. Ci voltammo verso di lui e a quel punto lui alzò lo sguardo su di noi per poi passare il cellulare a Christina e farle leggere quello che aveva.
«Io l'ammazzo. Lo sapevo che quello voleva solo una cosa!»esclamò lei allungando poi il braccio per arrivare a prendere un drink e portandoselo alle labbra.
«Cosa è successo?»domandò il mio aiutante preoccupato e curioso allo stesso tempo.
«Frannie è con quel tale, quel tossico compagno di stanza di Yeosang. Mingi mi pare. Già mi sta sul cazzo.»disse scolandosi tutto il liquido che era nel bicchiere.
«E credi che lo stanno facendo?»chiesi ma fui fulminato con un suo sguardo. Abbassai gli occhi credendo che mi potesse fulminare soltanto con un'occhiata.
«Beh, allora sarà una cosa tipica di quei ragazzi. Anche quell'altro tizio, Seonghwa mi pare, si è portato via Yunho.»aggiunse Hongjoong parlando probabilmente per la prima volta dall'inizio della serata. Ogni volta che sentivo la sua voce mi facevo il segno della croce e pregavo che non fosse l'ultima.
«Ma è ovvio! Sono delle puttane. Probabilmente anche quell'altro tale dai capelli neri. Wooyoung, mi pare.»disse poi la bionda appoggiando il gomito sul bancone e poi la faccia sulla mano.
«Non credo sia un tipo come loro. Sembra più a posto e propenso alla droga in generale.»ribattè Yeosang con un tono quasi protettivo.
«Ah bene, ora sí che mi sento molto meglio.»rispose l'altra sbattendo la testa sul bancone. Le passai un altro drink che lei afferrò ma questa volta, prima che se lo portasse alle labbra, fu bloccata.
«Smettila di bere.»le ordinò il fratello mettendole una mano sul polso andando a fermare il suo movimento. Lei lo guardò storto e poi poggiò il bicchiere.
«O altrimenti cosa? Non sono dell'umore stasera. Non mi servi anche tu che mi fai la paternale.»rimproverò lei spostando poi il bicchiere e alzandosi dallo sgabello su cui si era accomodata per poi iniziare a camminare e uscire dalla caffetteria tutta arrabbiata.
«Chris...»cercò di dire il mio amico ma Hongjoong gli mise una mano sulla schiena come se volesse quasi calmarlo.
«Lascia perdere, le passerà.»gli disse preoccupato per l'amico.
«Già era incazzata per quel coglione di Matthew, ora ci si è messa pure Frannie.»disse tra sè e sé Yeosang prima di raccogliere il suo portafoglio e le sue chiavi.
«Io credo che andró a dormire. Dovreste farlo anche voi.»disse facendo poi sfilare una chiave dal cerchio di ferro che aveva dove attaccava tutte le altre chiavi. Appena la ebbe in mano si girò intorno e la passò a Jongho.
«Puoi darla a mia sorella quando sta per andare a dormire? Legala al tuo mazzo di chiavi, se vuoi.»aggiunse il biondo prima di salutare tutti con un cenno della mano ed andarsene senza dire altro.
«Forse dovremmo davvero andare a dormire.»dissi guardando gli altri due. Hongjoong sbadigliò in risposta e annuí contemporaneamente mentre l'altro iniziava a togliersi il grembiule. Quando fu a posto uscí dalla cucinetta e salí su uno dei tavolini.
«La festa è finita! Uscite tutti, grazie ragazzi per la serata!»urlò dopo che ebbi spento la musica. Ci furono alcuni versi di disapprovazione ma in meno di mezz'ora tutti gli "invitati" furono fuori e rimanemmo solo io, Jongho e Hongjoong a pulire.
«Ragazzi io vado a dare la chiave a Christina. Ci vediamo domani Hongjoong. San, a dopo.»disse ad un certo punto il mio migliore amico e o non ci lasciò nemmeno il tempo di rispondergli che era già sparito.
«E rimasero in due.»mi prese in giro Hongjoong mentre io ero a terra. Lui poi mi inoltrò una foto via messaggio e io la guardai notando che non ero venuto nemmeno tanto male. Ridacchiai e poi misi la foto che avevo fatto su instagram , giusto per fare qualcosa.
Jongho
17 ottobre 2020
«Ragazzi io vado a dare la chiave a Christina. Ci vediamo domani Hongjoong. San, a dopo.»dissi velocemente tendendo la chiave di ferro in mano per poi voltarmi e allontanarmi da loro il più velocemente possibile.
Non so perchè avessi cosí fretta ma sentivo come se qualcuno mi stesse spingendo ad andare a portare queste chiavi a Christina. Avete presente quella sensazione che si ha quando una persona che ci è cara sta per avere un incidente e tu ti senti attratto dall'andarle incontro proprio perchè hai questo presentimento? Ecco, in quel momento stavo vivendo quell'esatta situazione. Solo che Christina non era una persona cara per me, l'avevo appena incontrata. Non posso negare che però avesse attirato la mia attenzione appena l'avevo vista. Mi erano sempre piaciute le more, infatti spesso io mi prendevo una ragazza scura e San una bionda, ma quella volta devo dire che lei mi aveva incuriosito molto di più rispetto a Frannie.
Quando la vidi seduta sul marciapiede della confraternita dove stava vivendo Yeosang mi precipitai da lei. In quel momento, come se tutto volesse sembrare più intimo o romantico, inizió a piovere, perciò corsi ancora più velocemente per raggiungerla.
«Christina, sta piovendo!»le urlai appena le fui davanti e lei alzò lo sguardo solo per guardarmi male.
«Non me ne frega nulla, lasciami sola.»disse per poi portarsi le braccia al pretto e incrociarle stringendole intorno alle ginocchia. Mi guardai intorno e notai c'era un portico dove potevamo ripararci. Perciò sbuffai e mi avvicinai ancora di più, prendendo poi la mia giacca e mettendogliela sulla testa per proteggerla dalla pioggia.
«Ma che diavolo stai facendo?»mi chiese quando le presi il polso e la costrinsi ad alzarsi in piedi e a seguirmi. La trascinai fino al portico e, una volta giunti al suo interno, lei si appoggiò ad una parete e io a quella di fronte la sua.
«Ma che vuoi, si può sapere?»mi domandò poi levandosi di prepotenza la giacca e lanciandomela addosso. Io la presi al volo e la guardai un po' infastidito ma gliela passai di nuovo comunque.
«So che hai freddo. Tienila per il momento.»le dissi. Lei alzò gli occhi al cielo e non disse niente. Si guardò di lato e poi puntò di nuovo gli occhi su di me per afferrare la stoffa della giacca e portandosela sulle spalle.
«Grazie, suppongo.»disse e io sorrisi facendole un inchino in maniera ironica per poi raddrizzarmi e appoggiarmi di nuovo al muro.
«Yeosang mi ha dato la chiave della camera dove dormirete. Mi ha detto di darla a te. Non so perchè io, credevo chiedesse a San.»dissi pensandoci poi tra me e me. Perchè non aveva mandato San.
«Non lo so e non mi interessa. Se sei il suo burattino puoi anche riprenderti questa giacca del cazzo e andartene a fanculo.»mi disse ma prima che potesse muoversi io la bloccai prendendole i polsi tra le mani e mettendoglieli lungo il corpo. Lei mi fissò e io lo feci a mia volta ma non mi mossi finchè seppi che anche lei sarebbe rimasta ferma.
«Perchè sei cosí arrabbiata? La tua amica è grande, grossa e vaccinata. Può anche prendere delle decisioni in maniera autonoma, non credi?»le dissi passandomi poi una mano tra i capelli bagnati. In quel momento probabilmente poteva davvero sembrare che dai miei capelli cadessero gocce di sangue e sperai che lei non se ne accorgesse.
«Che strano, anche io la pensavo cosí l'ultima volta che ha fatto la stupida con qualcuno. Ed è finita una merda. Ora, se vuoi scusarmi, puoi anche darmi le chiavi cosí me ne vado in camera a sfogarmi mentre in quella accanto la mia migliore amica si scopa un tossico del cazzo.»disse porgendomi la mano per aspettare che le mettessi la chiave. Io non smisi di guardarla nemmeno per un momento mentre parlava e poi sospirai. Presi la chiave dalla tasca e gliela misi nella mano.
«Grazie.»disse prima di buttare la mia giacca sul pavimento bagnato e incamminarsi verso la porta della confraternita e sparire dalla mia vista.
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
Questo capitolo non è niente di che lo so ma vabb. Mi è venuto il ciclo mentre stavo in videolezione perciò sono dovuta stare due ore seduta insanguinata e sofferente e sono nervosissima😭
Alla prossima!
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