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Yeosang
17 ottobre 2020
Hongjoong mi disse che era rimasto da solo dato che Yunho era sparito con uno degli amici di Mingi. Perciò fui costretto a dargli il cambio, dato che non poteva lavorare da solo. Purtroppo per me il mio turno era con Matthew.
Non volevo stare in coppia con lui ma era meglio che stesse con qualcuno che non conosceva e non dovevano essere nè Frannie
nè Chris o una delle due lo avrebbe ucciso.
Sbuffai quando vidi Hongjoong darmi il suo grembiule e poi mi diede quello del suo migliore amico. A quel punto mi girai ed andai verso gli altri cinque che intanto stavano chiacchierando.
«Matthew, tocca a noi. Vogliamo andare?»dissi quando arrivai di fronte a lui passandogli poi il grembiule che gli spettava.
«Ma come, di già?»mi chiese alzandosi e guardando istintivamente Frannie che ignorò completamente il suo sguardo. Lui sembrò infastidito da quella mancata occhiata ma poi venne verso di me, afferrando il pezzo di stoffa.
«Yunho è sparito e Hongjoong non può lavorare da solo. Tanto mancavano dieci minuti al cambio del turno.»spiegai e lo presi per il polso, portandolo poi con forza dietro al bancone.
Non volevo affatto stargli accanto, ma a quanto pare ero costretto. Gli spiegai cosa doveva fare e lui annuì iniziando poi a servire alcuni ragazzi.
«Come sta? Frannie dico.»mi domandò e io mi irrigidii subito nel sentire il nome della ragazza uscire dalle sue labbra. Come si azzardava soltanto a chiedermelo?
«Secondo te? Come vuoi che stia? Dopo che tu...»ma fui interrotto subito dopo da un suo colpo di tosse.
«Non mi va di parlarne. Soprattuto ora che sto cercando di cambiare.»mi disse ma io ridacchiai istintivamente.
«Cazzate, tu non puoi cambiare: Tu vuoi magari, ma non puoi.»gli ribattei voltandomi completamente verso di lui e stringendo i pugni. Non dovevo colpirlo per nessun motivo.
«Io voglio e posso, ho solo bisogno di un'altra chance.»aggiunse e io sbuffai con un sorriso falso sul viso.
«Yeosang? Mi fai un drink?»mi chiese una voce e quando mi girai mi trovai di fronte ad un Wooyoung con un braccio intorno al collo di una ragazza e con gli occhi più rossi rispetto alle altre volte in cui l'avevo visto. Il vederlo in quello stato mi fece un po' innervosire. Quella ragazza non sembrava avere delle buone intenzioni con lui.
Non ero geloso, è solo che non sopporto la gente che si fa di...di qualsiasi cosa.
Presi gli ingredienti per fargli la bevanda mentre lo vidi avvicinare la faccia a quella della ragazza, la quale ridacchio e gli lasciò un bacio a fior di labbra. Io alzai gli occhi al cielo ma poi, appena finito il tutto, glielo passai.
«Dovrei sputarci dentro per quello che mi hai detto qualche giorno fa.»gli dissi alzando la voce per farmi sentire sopra la musica.
«Ma non lo farai perchè sei troppo buono.»rispose lui sorridendomi e giurai che in quel sorriso potevo specchiarmi per quanto i suoi denti fossero brillanti. Aveva un bel sorriso.
«Forse, ma non mi conosci ancora.»ribattei facendogli l'occhiolino preso da non so quale forza. La ragazza accanto a lui mise su un piccolo broncio ma Wooyoung non sembrò farci caso.
«Imparerò a conoscerti, allora.»mi rispose afferrando il drink e portandoselo alle labbra per berne un sorso.
«Come vuoi tu.»gli dissi e a quel punto lui si allontanò insieme alla ragazza al suo fianco e io mi voltai appoggiando poi la schiena al bancone.
«Stavi flirtando.»affermò Matthew accanto a me e io mi irrigidii sul posto. Come cazzo si azzardava anche a parlarmi? Ringraziasse il signore che non gli ho staccato un dito.
«Non stavo flirtando, pensa ai cazzi tuoi.»gli risposi nervoso e rivoltandomi quando notai che voleva continuare la conversazione.
«Volevo solo parlare, Yeosang.»mi fece notare lui e io sbuffai rumorosamente in modo che sentisse quanto non lo sopportassi.
«Io non ho un bel niente da dirti, perciò stai zitto e continua a lav...»ma fui interrotto dalla voce di mia sorella che si era avvicinata a noi.
«Qualche problema?»chiese guardando soltanto me, sapendo che in tutti i casi non avrei parlato.
«Si, tuo fratello ha il ciclo oggi.»
Non avrebbe mai dovuto dire una cosa del genere. Ci misi un attimo infatti a girarmi e a tirargli un pugno sotto al mento. Chris si precipitò all'interno della cucinetta e mi afferrò per la schiena.
«Yeosang, calmati!»esclamò lei al mio orecchio. Guardai fuori per vedere se qualcuno ci avesse visto ma nessuno, fortunatamente, stava guardando.
«Ma si può sapere che cazzo ti ho fatto?!»mi urlò poi il ragazzo ricomponendosi e piazzandosi davanti a me. Prima che potessi tirargli un altro pugno la bionda si parò davanti a me e rispose lei al posto mio.
«Hai rovinato la vita della mia migliore amica, ecco cosa hai fatto!»rispose piena di rabbia e io cercai di divincolarmi dalla sua stretta.
«È stato tanto tempo fa e...»ma non finì perchè questa volta fu Chris a tirargli un pugno che andò dritto sul suo naso.
«E ora vattene. Non mi interessa se non hai un passaggio, ti inventerai qualcosa.»gli disse a denti stretti.
L'altro stette fermo a fissarci per qualche secondo prima di slegarsi il grembiule dalla vita e uscire dal piccolo locale.
Poi mi arrivò un messaggio e quando lo lessi mi si gelò il sangue.

Mingi
17 ottobre 2020
Presi il drink da Yeosang e mi andai a sedere accanto a Wooyoung ad un piccolo tavolo della caffetteria.
«Stasera che intenzioni hai?»gli chiesi quando lo vidi fare un tiro della canna che gli avevo dato. Avevo capito ormai che non avrebbe fatto metà con me e perciò dovevo fare attenzione a non perdere l'altra che avevo.
«La vedi quella laggiù? Sono dieci minuti che mi sta fissando. Ora probabilmente le vado a parlare.»mi spiegò indicandomi una ragazza mora che stava ballando insieme ad altre due sue amiche e che effettivamente aveva gli occhi puntati su di lui.
«Ma che cazzo.»disse poi leggendo un messaggio che gli era arrivato sul telefono. Lo vidi rispondere incazzato e mi venne da ridere.
«Che è successo?»gli domandai curioso con un sorrisetto sulle labbra.
«Seonghwa sta scopando e mi ha detto di andare a dormire in macchina! Questo stronzo...»appena finì di parlare si alzò e si diresse verso la ragazza di cui stavamo parlando prima. Le disse qualcosa all'orecchio e poi lei sorrise e gli prese un braccio, trascinandolo non so dove.
A quel punto tirai fuori l'altra canna e l'accesi, per poi mettermela tra le labbra e aspirare.
Amavo quando ero da solo a fumare ad una festa, anche se preferivo avere compagnia.
«Hey, sei da solo?»parli del diavolo e spuntano le corna.
Mi voltai per quanto bastasse per vedere chi avesse parlato. Era Frannie, l'amica di Yeosang con cui avevo flirtato qualche giorno prima.
«Siamo io e la mia canna a farci compagnia. Vuoi?»le dissi offrendole poi un tiro e lei si guardò intorno quasi spaventata.
«Non mordo mica.»aggiunsi poi e lei mi fece un sorrisetto falso prima di prenderla tra le mani e fare un tiro. Buttò fuori l'aria e sorrise come una bambina a cui avevano dato le caramelle.
«Vuoi sederti?»le chiesi poi indicandole la sedia ma lei fece tutt'altro. Mi tolse le braccia dalle gambe e si sedette su di esse, portando il sedere pericolosamente vicino al mio bacino.
«Accomodati pure.»le dissi sopra una spalla e lei ridacchiò.
«Lo avrei fatto in tutti i casi.»mi rispose facendo spallucce e questa volta fui io a sorridere. Mi avvicinò le dita alle labbra e mi infilò la canna nella bocca e io aspirai senza smettere di guardarla negli occhi. Le cinsi un fianco con un braccio per avvicinarla un po' più a me e lei non se lo fece ripetere due volte. Forse però sarebbe stato meglio non avvicinarla perchè capii dalla sua espressione che si era resa conto di quanto la desiderassi.
«Qui qualcuno sta soffrendo silenziosamente.»mi schernì facendo cenno al cavallo dei miei pantaloni che in quel momento sentivo fin troppo stretto.
«Beh, non si dice mai no ad una signora che si siede sulle tue gambe, o sbaglio?»le dissi portando poi una mano sulla sua pancia e infilandola sotto alla maglia che aveva, toccandole così la pelle sopra il pantalone.
«Non hai tutti i torti.»mi rispose avvicinando il viso al mio e io a quel punto mi scostai e tolsi anche la mano.
«Non qui.»le sussurrai all'orecchio e lei capì perfettamente a cosa mi riferissi.
«Dove vuoi portarmi?»mi domandò quando le feci capire che si doveva alzare e io l'avevo seguita, trascinandola poi per un braccio verso l'uscita del locale.
«In camera mia.»le risposi tirandola per i marciapiedi che ci avrebbero condotti alla confraternita e mi venne in mente di avvisare Yeosang, nel caso fosse tornato in camera.

Quando spensi il telefono ormai ero arrivato all'interno dell'abitazione e stavo portando Frannie nella stanza mia e di Yeosang. Appena entrati mi accurai di chiudere la porta e, una volta voltato, non ci pensai due volte a lanciarmi sulle sue labbra. Inizialmente lei non stette dietro ai miei movimenti impazienti ma col tempo si abituò e mi porto le braccia intorno al collo mentre io le cingevo la vita. Le misi poi le mani sotto le cosce e la tirai su, lei capendo avvolse anche le gambe intorno a me e mi sentii ancora più vicino alla sua intimità in quel modo, tant'è che la mia erezione la sentii ancora più dolorosa.
«Non ce la faccio più.»le dissi per poi buttarla malamente sul letto e riprendendo a divorarle le labbra. Poco dopo passai al collo e la sentii sospirare sotto di me mentre infilava le mani tra i miei capelli per tirarli un po'.
🔞
Le tolsi frenetico la maglia e quando lei ne ebbe l'opportunità fece la stessa cosa con il mio indumento, passando poi le mani sui miei addominali tesi. Sapevo bene che quella sera, quando li aveva visti, le era piaciuto il mio fisico e il come li stava tastando me lo fece capire ancora meglio.
«Sei vergine, tesoro?»le chiesi posando poi la bocca sulla clavicola e abbassandomi verso il suo seno. La guardai negli occhi per cercare l'approvazione ma vidi soltanto eccitazione, perciò andai subito a sganciarle il reggiseno e a posare la lingua su uno dei suoi capezzoli. Lei mi tirò ancora più forte i capelli se possibile e io le strinsi il corpo con le mani per rimanerle attaccato.
«No...»sospirò lei, muovendosi sotto di me. Alzai lo sguardo verso il suo e probabilmente dovevo essere sconcertato perchè lei anche si fermò.
«Che c'è?»mi domandò e io lí per lí ci pensai profondamente.
«Ma li hai diciotto anni?»le chiesi. Mi diedi dello stupido per non averglielo chiesto prima, ora sapevo di non riuscirmi a fermarmi.
«Ne faccio diciassette a novembre.»disse lei facendo spallucce e avvicinando di nuovo la bocca alla mia. Mi scansai spontaneamente e lei mi guardò arrabbiata, ma poi agganciò le gambe intorno alla mia vita e fece scontrare le nostre intimità ancora coperte dai pantaloni.
«Oh, al diavolo.»le dissi e portai la bocca sul suo ombelico, mordendole la pelle sopra i pantaloni. Lei sospirò e mi spinse la testa ad andare più in basso e io l'accontentai. Le sganciai il bottone dei pantaloni e le feci alzare il sedere per abbassarglieli, poi andai subito a posare le labbra sul suo punto sensibile attraverso le mutandine e la sentii sospirare rumorosamente.
«Dimmi se ti faccio male.»le dissi. Non sapevo perchè ma con quella ragazza non riuscivo a non sentirmi...premuroso? Avevo davvero paura di farle male.
Lei mugolò e strinse appena le gambe quando sentí che con un dito le spostavo la stoffa delle slip e l'altro lo infilavo al suo interno, accompagnandolo con piccoli colpetti di lingua. Portò immediatamente le mani tra i miei capelli andandomeli subito a tirare molto più forte di prima. Passarono alcuni minuti prima che smettessi di compiere quei movimenti e mi alzassi da sopra di lei per abbassarmi i pantaloni e i boxer e cercare un preservativo nei miei cassetti.
«Ce l'hai, vero?»mi chiese mettendosi seduta sul letto e cercando di regolarizzare i respiri mentre io frugavo ovunque. Quando lo trovai glielo mostrai sorridente per poi mettermelo in fretta e, un attimo dopo, riposizionarmi sopra di lei tra le sue gambe.
«Sei sicura?»le chiesi anche se speravo con tutto me stesso non mi rifiutasse in quel momento. Annuí guardandomi negli occhi mentre le entravo dentro molto lentamente, come se avessi paura di romperla.
Lei d'altro canto non fece nessuna smorfia di dolore, anzi, fu puro piacere fin dall'inizio. Iniziai a muovermi al suo interno prima piano e poi aumentando le spinte. Avvicinai il viso al suo collo e posai i denti sulla sua pelle andando a morderla. La sua reazione fu un piccolo urletto che mi fece venire subito dopo. Continuai a darle dei colpetti fino a quando non sentii le sue pareti stringersi intorno al mio membro e poi mi fermai.
🔞
Uscii da lei e mi misi su un fianco per calmarmi. Poi lei mi guardò e scoppiò a ridere. E io, senza alcun motivo, la seguii, per poi addormentarmi accanto al suo corpo.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
Anche questo smut non è il massimo ma va beh dai, sono alle prime armi.
Anyway STRANAMENTE non ho nulla da dire, perciò adieu!

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