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Hongjoong
17 ottobre 2020
Non mi erano mai piaciute le feste, nemmeno quando ero più piccolo. Non ero mai andato infatti ad una vera e propria festa, tipo quelle che organizzano i liceali, e questa era la mia prima. Non sapevo perciò come comportarmi, come vestirmi, ecc.
«Cosa dovrei mettermi secondo te?»domandai ad un tratto al mio compagno di stanza.
«Che ne so, metti una camicia.»mi rispose lui sedendosi sulla sua sedia e posando dei trucchi sulla sua scrivania.
«Una camicia?»chiesi retoricamente. Non credevo che una camicia potesse andare bene considerata la serata. Solitamente è qualcosa di elegante per una festa dell'università.
«Certo, se no cosa?»disse girandosi e lasciando perdere i suoi trucchi per aiutarmi.
«Non so, non sono mai stato ad una festa e non ho mai avuto problemi nel cercare cosa mettermi.»spiegai con un'alzata di spalle e lui sbuffò.
«So che non ci sei mai andato, sei il mio migliore amico. Perciò fidati di me, va bene?»mi rispose Yunho tornando a guardarsi nello specchio per truccarsi.
«Va bene.»dissi soltanto alzandomi poi per andare ad aprire il mio armadio per vedere se avessi qualcosa da mettere. Avrei chiesto a Yunho qualcosa se non fosse stato che era dieci centimetri più alto di me. E in più i suoi vestiti da festa erano più propensi alla sua caratteristica gay, non che mi dessero fastidio ma io ero etero.
Iniziai a controllare cosa avessi all'interno dell'armadio mentre il mio migliore amico mi controllava attraverso lo specchio. Tirai fuori una camicia e una polo della Ralph Lauren che mi avevano regalato i ragazzi al compleanno dell'anno scorso. Entrambe erano bianche e le posai sul mio comodino, guardando poi Yunho in attesa della sua approvazione.
«Quale delle due?»gli chiesi e lui fissò i due indumenti per poi indicare la camicia. Misi di nuovo nell'armadio la polo e poi tirai fuori un paio di pantaloni neri e delle scarpe dello stesso colore da abbinarci. Mi diressi verso il bagno comune con gli abiti, l'intimo e la busta in cui tenevo shampoo e bagnoschiuma per andarmi a fare una doccia.
Non ci misi molto a lavarmi e ad asciugarmi i capelli dato che decisi di lasciarli un po' umidi in modo tale da averli mossi. Non avevo ancora provato il mosso sui capelli blu e quella mi sembrava una buona occasione per sperimentarli.
Tornai in camera e trovai Yunho già pronto e notai che probabilmente mi aveva detto di indossare la camicia perchè lui si era messo la mia stessa polo, solo con il logo della marca azzurro invece che nero.
«È per questo che mi hai detto di mettere la camicia?»gli chiesi ridendo e lui mi fece un occhiolino. Mi fissò per un attimo e io lo lasciai fare sapendo perfettamente che mi stava guardando per vedere se avessi sbagliato qualcosa.
«Sbottonati la camicia.»ordinò ad un certo punto ed io arrossii di conseguenza.
«Perchè?»gli domandai imbarazzato e lui alzò gli occhi al cielo e mi si avvicinò portando subito le mani al mio colletto e al primo bottone della camicia. Me lo fece uscire dall'asola e poi si allontanò di nuovo da me andando a prendere il suo lucida labbra.
«Non ci pensare nemmeno a truccarmi.»gli intimai ma lui ormai aveva iniziato a posarmi il dito appiccicoso sulla bocca.
«Fai cosí.»mi disse quando tolse la mano facendomi il gesto di appiccicare le labbra tra loro e muoverle per spalmare al meglio il trucco. Io sbuffai e feci come richiesto per un po'.
«Sei bellissimo.»mi disse prendendo uno specchietto dei suoi e porgendomelo mentre io arrossivo di nuovo. Rivolsi lo sguardo all'interno del pezzo di vetro e devo ammettere che rimasi sbalordito.
«È un miracolo!»esclamai io contento. Non credevo di essere bello, ma quella sera mi sentivo quasi carino.
«Sei pronto a rimorchiare?»mi chiese cingendomi poi le spalle con il suo braccio e iniziando a dirigersi verso la porta della camera.
«Oh no, non se ne parla nemmeno.»gli affermai guardandolo di sottecchi e lui mi fece un ghigno divertito in risposta.
«Non puoi rimanere vergine per tutta la vita Joong. Devi scopare un po'. Fidati che il sesso è meraviglioso.»spiegò lui e io non gli risposi nemmeno. In realtà non sapevo bene cosa rispondergli dato che non avevo mai pensato a quel genere di cose, troppo incentrato sullo studio, ma devo ammettere che aveva ragione su una cosa: non potevo rimanere vergine per sempre.
Yunho
17 ottobre 2020
Quando finimmo di prepararci presi le mie chiavi e aprii la porta facendo per uscire ma poi tornai dentro prendendo anche le chiavi di Hongjoong e passandogliele sotto al suo sguardo confuso.
«A cosa mi servono? Sono con te.»mi disse lui facendo per rientrare ma io lo presi per la camicia e lo tirai indietro.
«Non so se rimarrò tutta la serata. Potrei anche trovare qualcuno e...»ma lui non mi fece finire perchè con un gesto della mano mi interruppe.
«Ho capito, non voglio sapere altro.»disse soltanto prendendo poi il telefono e mandando un messaggio sul nostro gruppo.
Mettemmo entrambi il telefono in tasca e iniziammo a scendere le scale per la caffetteria.
«Aspetta, voglio farmi una foto.»dissi e Hongjoong sbuffò. Ma certo, lui poteva farsele e io no?
Anche io come Hongjoong avevo lasciato i capelli bagnati ma al suo contrario avevo fatto in tutti i modi che rimanessero giù e piatti con spazzola e un po' di lacca.
«Ora possiamo andare.»annunciai appoggiandomi poi sul corrimano delle scale e andando verso la caffetteria, con accanto il mio migliore amico.
Quando arrivai non potei credere ai miei occhi: c'erano già molti ragazzi e ragazze ad aspettare e notai Yeosang venire dall'altra parte della strada con la mia stessa espressione in viso. Non credevamo di certo che sarebbe venuta così tanta gente, e non era nemmeno iniziata la festa.
«Hai invitato tutte queste persone?»chiese scorbuticò Hongjoong all'altro quando ci fu davanti.
«Io lo avevo detto solo a Mingi e gli avevo chiesto di dirlo anche ai suoi amici e di spargere un po' la voce, ma non sapevo che conoscesse tutte queste persone!»ribattè lui guardandosi attorno probabilmente non aspettandosi minimamente un tale casino.
«È uno spacciatore, è ovvio che conosce tutte queste persone.»ironizzai io con un'alzata di spalle e mi presi un'occhiataccia dal più piccolo.
«Vabbè, non possiamo starcene con le mani in mano. Chi ha le chiavi della caffetteria?»disse poi lui.
«Jongho.»rispondemmo all'unisono io e Hongjoong e sentimmo delle imprecazioni da parte del biondo.
«Che cazzo, perchè non si muovono quei due?»continuò poi passandosi una mano tra i capelli.
«Intanto iniziamo a prendere le bevande che hanno portato i ragazzi e ad attaccare la musica alla cassa.»ordinò Hongjoong e entrambi annuimmo, iniziando a dirigerci verso gli invitati mentre lui andava ad occuparsi della musica.
«Se quei due non si muovono io li uccido, lo giuro. Scommetto che è colpa di Frannie. Quella ragazza ci mette un secolo ogni volta che deve uscire.»iniziò a borbottare Yeosang mentre portavamo alcune bottiglie al bancone. Quando ci girammo però ci trovammo davanti a due ragazze. Una era bionda dagli occhi verdi mentre l'altra tutto l'opposto, mora con gli occhi marroni. Erano più o meno della stessa altezza e probabilmente se non fossi stato gay ci avrei fatto un pensierino.
«Di chi sarebbe la colpa?»chiese la bruna e vidi Yeosang arrossire imbarazzato.
«Frannie, amore mio!»esclamò poi andandola a stringere e capii che lei era l'amica della sorella.
«Oh bene, anche mio fratello mi da il palo. Grandioso.»disse l'altra e a quel punto Yeosang butto un braccio anche intorno alla vita della bionda, Christina, mi pare.
I tre si staccarono e solo in quel momento mi resi conto della presenza di San, Jongho e un altro ragazzo che non conoscevo, probabilmente l'ex di Frannie.
«Matthew.»disse Yeosang a denti stretti e l'altro lo guardò come se fosse un cane bastonato.
«Yeosang.»sussurrò e a quel punto arrivò anche Hongjoong accanto a noi.
«Vi presento tutti: quello con i capelli rosa è Yunho, l'altro è il suo migliore amico Hongjoong. Suppongo che già conosciate San e Jongho. Mentre lei è mia sorella Chris e l'altra è la sua migliore amica Frannie. E lui è Matthew, si è imbucato.»iniziò a dire Yeosang indicando uno per uno ogni volta che diceva il nome di uno di noi. Tutti ci stringemmo la mano e alla fine ci dirigemmo verso la caffetteria attraversando il gruppo di gente davanti a noi.
«Ora entro dentro e inizio a fare qualche drink. Ho lavorato in un bar qualche estate fa e ci so fare.»annunciò Jongho inserendo la chiave per entrare all'interno della stanza. Tutti lo seguimmo e iniziammo a preparare bibite, bicchieri, sedie e tavoli mentre le persone iniziavano ad entrare. San tirò giù le tendine del locale e in poco tempo si trasformò in un vero e proprio bar.
«Ok, possiamo farcela. Faremo a turni, qui dietro servono almeno due persone, perciò ora faremo sasso, carta, forbice per decidere chi rimarrà qui dietro per primo.»spiegò poi Hongjoong prendendo in mano la situazione. Stavamo per iniziare il gioco quando una voce attirò la nostra attenzione.
«Allora, dov'è la festa?»
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
Heyy come va? Sto iniziando ad odiare la scuola e siamo solo a metá ottobre, grazie corona virus😪. Comunque non vedo l'ora di postare i prossimi capitoli ajwbdoab.
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