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San
18 giugno 2021
Dopo aver finito di preparare la valigia mi misi in piedi e sospirai, guardando il lato della camera ormai vuoto di Jongho. Tutti eravamo riusciti a superare l'anno e saremmo passati a quello successivo, Wooyoung aveva chiesto a suo padre di aiutarci con una casa e tutti eravamo felici.
Più o meno.
«San? Sei pronto?»mi chiese la voce del mio ragazzo quando si affacciò alla porta della mia camera. Ero l'ultimo di noi, insieme a Mingi, ad aver finito di preparare i bagagli e sapevo che gli altri erano piuttosto impazienti di lasciare quel posto per dare finalmente un inizio concreto a quell'estate.
«Si, ho appena chiuso l'ultima valigia.»gli risposi prendendola poi in mano e dando un'ultimo sguardo al letto. Avanzai verso di lui e, una volta giunto al suo fianco, gli presi la mano e gli lasciai un bacio sulla tempia.
«È tutto ok?»gli chiesi quando notai che aveva uno sguardo spento e quasi malinconico. Annuì ma, quando mi guardò negli occhi, capii che in realtà non era affatto okay.
«Cosa succede?»gli domandai ancora e lui sbuffò. Gli portai una mano a mettergli una ciocca di capelli più lunga dietro l'orecchio e lui si appoggiò alla mia mano, posando la sua sul mio braccio come a doversi sostenere.
«Fuori c'è mio padre. Sta parlando con Seonghwa e Mingi e ha detto di voler conoscere i miei nuovi amici.»annunciò e io capii la sua preoccupazione. Da quello che mi aveva spiegato era omofobo e ovviamente non sapeva nulla riguardo la sessualità del figlio, tanto meno della sua relazione con me.
«È il momento di dirglielo, no?»proposi allora, nonostante fossi spaventato anche io. Era difficile oggi giorno trovare un adulto che accettava un figlio gay e avevo paura della reazione che avrebbe potuto avere.
«Non voglio rovinarmi l'estate, e in più sono certo che non ci aiuterà più a trovare una casa poi.»mi spiegò e io allora portai la sua testa contro il mio petto, portandogli le mani tra i capelli mentre le sue mi cingevano la vita.
«Troveremo un altro modo, va bene? E poi non dire che la tua estate si rovinerà, sarà la migliore della nostra vita, perchè siamo insieme.»finii e allungai il viso verso il basso solo per lasciargli un leggero bacio sulle labbra. Lo sentii sorridere contro di me e non potei evitare di farlo anche io. Quando ci staccammo gli presi la mano con quella libera e iniziai poi a tirarlo lungo il corridoio del dormitorio, fino ad arrivare davanti la caffetteria, dove tutti gli altri erano seduti ad aspettarmi.
«Ce l'hai fatta!»esclamò Jongho vedendomi arrivare e io alzai gli occhi al cielo, ignorando il suo commento e puntando gli occhi sull'uomo in giacca e cravatta che stava parlando con Mingi e che in quel momento ci stava dando le spalle. Riuscii a sentire l'ansia crescere in me e strinsi la mano di Wooyoung quando sospirò.
«Papà?»pronunciò poi il ragazzo accanto a me e io potei giurare di sentire i suoi nervi tremare attraverso la nostra stretta.
L'uomo al sentire la voce del figlio si voltò verso di noi, sistemandosi i polsini e tenendo gli sguardi su di essi. Ancora non si era accorto di noi due quando il moro parlò di nuovo.
«Guardami.»quasi gli uscì come se stesse implorando. Mi aveva raccontato che il rapporto con lui non era mai stato facile, non erano mai andati affatto d'accordo. Qualsiasi cosa pensasse il padre pensava l'opposto e viceversa.
L'uomo alzò lo sguardo e, la prima cosa che notò, fu comunque le nostre mani intrecciate. Deglutii quando lentamente portò lo sguardo su ognuno di noi, alternandolo.
«Lui è San. È il mio ragazzo.»disse e iniziai a sentire la tensione nell'aria, si poteva quasi tagliare col coltello.
Nessuno fiatò, sentivo perfettamente lo sguardo dei miei amici su di me, ognuno di loro mi cercava di dire una cosa sola: "stai tranquillo".
Sciolsi la stretta dalla mano di Wooyoung e mi feci coraggio, compiendo un passo in avanti e tendendola poi verso di lui.
«Sono Choi San.»dissi soltanto, con la voce più bassa di quanto pensassi. L'uomo mi guardò soltanto e, proprio quando stavo per tirarmi indietro, fece un movimento lento con il braccio, stringendomi poi la mano.
«Sono il padre di Wooyoung, puoi chiamarmi signor Jung.»si presentò e io accennai ad un sorriso, cosa che però non fu ricambiata.
«Per quanto riguarda te, Wooyoung.»continuò poi, lasciando la mia mano e spostandosi un po' per guardare il figlio, cosa che feci anche io, notando il suo sguardo sorpreso.
«Sai come la penso.»sembrò aver finito, ma poi si fece avanti per posare una mano sulla spalla del figlio, e prima di andarsene disse semplicemente:
«Se tu sei felice, lo sarò anche io.»ci liquidò così, per poi passargli accanto senza aspettare una risposta e sparire dalla nostra vista.
Jongho
18 giugno 2021
Il padre di Wooyoung si allontanò da noi lasciandoci in un iniziale silenzio che venne interrotto soltanto da una risata da parte di Seonghwa.
«Sapevo che alla fine ti avrebbe lasciato stare.»mormorò semplicemente avvicinandosi poi al suo migliore amico e mettendogli un braccio intorno al collo, prima di iniziare a camminare. Tutti noi li seguimmo per la direzione che avevano intrapreso, ovvero quella verso il parcheggio.
«Non è così cattivo, Wooyoung, lo sai.»aggiunse Mingi avvicinandosi ai due e poggiando distrattamente un braccio sulle spalle del più grande, mentre con la mano teneva ancora Yunho.
«Non ci vivete.»borbottò il moro, prima di staccarsi dai suoi due amici e tornare indietro soltanto per prendere la mano di San.
«Beh, tu dicevi che ti avrebbe messo al rogo. E non l'ha fatto.»gli rispose il migliore amico e dopo quelle parole nessun altro disse niente fino a quando giungemmo al parcheggio.
«Allora, io porto Frannie, Chris e Jongho, mentre voi altri potete andare tutti a coppie piccioncini.»annunciò Hongjoong avvicinandosi alla sua macchina mentre noi tre nominati facevamo lo stesso. Nessuno sembrò non essere d'accordo e tutti procedemmo con il piano indicato da Hongjoong.
«Ci fermiamo al bar davanti la scuola?»chiese poi Yeosang, dandogli poi una leggera spallata e ridacchiando.
«Forse sarebbe meglio da Carlo o al Gazebo, che ne dite?»si aggiunse Yunho e in quel momento capii che stavano parlando dei bar tra cui non erano stati in grado di scegliere il primo giorno, da quello che ci avevano raccontato.
«Sapevo che l'avreste detto.»dissi infatti, posando un braccio intorno alla vita della mia ragazza, la quale si strinse a me facendomi riscaldare il cuore.
«Siete così prevedibili.»commentò il mio migliore amico dopo aver messo la sua ultima valigia nel porta bagagliaio della macchina di Wooyoung. E che macchina.
«Non vorrei interrompere il momento ma è l'ora di andare ragazzi.»affermò Frannie dando un'occhiata al suo orologio da polso e tutti fummo d'accordo con lei. Se volevamo essere in cittá per l'ora di pranzo dovevamo partire proprio in quel momento, sperando di non trovare il traffico dei primi giorni d'estate.
«Allora ci vediamo fra un po'?»chiese retoricamente Yunho e tutti annuimmo semplicemente, dirigendoci poi ogni verso una portiera della macchina. Mentre però aprivo lo sportello sentii qualcuno tirarmi la manica e, quando mi voltai, mi trovai davanti alla testa di Christina.
Avvicinò il viso al mio e si mise in punta di piedi, solo per stamparmi un bacio leggero sulle labbra. Quando si allontanò mi guardò dal basso mostrandomi un leggero sorriso, e io le circondai la vita con un braccio attirandola a me.
«E questo per cos'era?»le chiesi allora, dandole un bacio sul naso.
«Non so, mi andava e basta.»mi rispose e io riavvicinai di nuovo il volto al suo per riunire le labbra in un bacio diverso da quello precedente. Mi mise le mani sulle spalle per sorreggersi a me e io le strinsi i fianchi tra le mani mentre muovevo le labbra sulle sue, con gentilezza e senza alcuna fretta.
«Ti amo.»mormorai allora quando mi fui staccato da lei. Aprì di scatto gli occhi e mi fissò, con ancora le labbra a bacio, fissandoli nei miei.
«Cosa?»domandò iniziando a mettere su un sorriso e portando le mani sulle mie guance, muovendo lentamente i pollici.
«Hai capito bene. Ti amo.»ribattei e, tempo di averlo detto, che lei si precipitò di nuovo sulle mie labbra, questa volta facendo scontrare anche i nostri denti talvolta.
«Anche io, comunque.»mi rispose e io le lasciai un ultimo bacio sulla guancia, prima di prenderle la mano ed entrare in macchina.
«Avete finito di sbaciucchiarvi voi due?»ci chiese Frannie mentre prendevamo posto e Hongjoong metteva in moto l'auto, per uscire dal campus.
«Come se non aveste fatto lo stesso fino a cinque secondi fa.»le rispose a torno la mia ragazza e io ridacchiai sotto i baffi.
«Touchè.»commentò Hongjoong prima di uscire definitivamente dal cancello subito dopo la macchina di Seonghwa.
Mi voltai indietro, ricordando l'anno passato e sorridendo. Poi fissai lo sguardo sugli altri e sulle auto davanti alla nostra, appartenenti ai miei nuovi e vecchi amici.
Amici che ormai costituivano la mia seconda famiglia.
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
Non ci credo che è l'ultimo, vado a piangere in un angolino e ci vediamo con l'epilogo :(
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