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San
28 settembre 2020
Quel pomeriggio mi ero addormentato. Di nuovo.
Odiavo dormire il pomeriggio dato che poi quando mi svegliavo ero tutto rimbambito e volevo soltanto tornare a dormire. Questa era una delle cose che avevo in comune con i miei amici, infatti la maggior parte delle volte cercavamo di tenerci svegli il più possibile tra noi. Ma purtroppo oggi Jongho è andato a giocare, stranamente, a calcio al campetto della nostra università e con lui era andato anche Yunho, mentre Hongjoong e Yeosang erano rimasti nelle loro stanze a studiare, o almeno così credevo: quando non rispondevano solitamente la causa principale era lo studio e il non voler essere disturbati.
Appena sveglio sbadigliai come un orso che si alza dal letargo e mi diressi verso la scaletta del mio letto a castello. La discesi con calma e appena per terra andai a prendere un accappatoio e il mio telefono appoggiati sul comodino sotto al mio letto, dirigendomi poi verso il bagno. Mi spogliai e aprii la doccia, intento nell'entrarci il prima possibile: se era fredda era meglio, così mi sarei svegliato del tutto. Feci partire la mia playlist e poi mi infilai all'interno del box, passandomi subito le mani tra i capelli. Ormai la ciocca verde (che ormai era tornata bianca) era sparita del tutto e i miei capelli erano completamente neri ormai. Mi passai la spugna più volte sul corpo e mi misi sotto al getto d'acqua bagnandomi completamente il viso.
Appena terminai e mi sentii più sveglio uscii dal box e mi avvolsi nell'accappatoio, prendendo poi il telefono e trovandoci quattro notifiche dal gruppo con i ragazzi.
Uscii dalla chat del gruppo e andai in quella privata subito dopo.
Rientrai nella mia stanza e posai il telefono sul mio comodino. Non parlava molto del suo coinquilino, ci aveva solo detto il suo nome e che giocava costantemente alla play e fumava come un matto. Sapevo che a lui dava fastidio l'odore di quella roba, non so il motivo realtà ma credo non sopportasse quelle cose in generale per qualche esperienza personale.
Bussò alla mia porta poco dopo e, anche se ero ancora in accappatoio, la aprii e me lo ritrovai di fronte. Mi fece un sorriso tirato e poi arrossì subito dopo.
«Hey Yeosang, entra!»esclamai lasciandolo passare. Lui andò subito a sedersi sulla sedia di Yunho e posò il telefono sulle sue cosce.
«Ti dispiace se mi cambio qui?»gli chiesi poi. Mi sembrò in imbarazzo quando lo domandai ma annuì impercettibilmente.
«No ma ti pare? Vai, tranquillo!»mi rispose lui e io gli sorrisi di rimando. Mi infilai i boxer sotto i suoi occhi e subito dopo lui voltò la testa verso la porta, poi verso il soffitto e infine sui suoi piedi.
«Yeosang sei...sei gay, per caso?»chiesi prima che il mio cervello si connettesse alla bocca. Ma che cazzo mi saltava in mente?
«Cosa? No! No assolutamente no, perchè lo chiedi?»mi disse poi guardandomi in faccia e perdendo il colorito che aveva avuto fino a pochi secondi prima.
«Non so, era per chiedere. Non hai mai avuto una ragazza...ma l'hai fatto, vero?»dissi poi mentre finivo di vestirmi e guardandomi allo specchio che era posto al centro della stanza.
«Cosa?»domandò lui mentre prendeva il telefono con nonchalance.
«Ehm, sesso?»dissi ma sembrò quasi come se glielo stessi chiedendo.
«Ah. Beh, in realtà no. Credo che nessuno mi abbia mai guardato in quel senso. Sono sempre stato quello carino, mai quello bello.»spiegò guardandosi i piedi e tutto ad un tratto provai l'istinto di abbracciarlo. Non aveva mai avuto una ragazza e lui ci teneva a quelle cose.
«Non dire stupidaggini, sei un bel ragazzo Yeo. Scommetto che tante ti morivano dietro.»lo presi in giro con una pacca sulle spalle poi mentre mi accomodavo sulla sedia posta davanti alla mia scrivania.
«Non so, non ci ho mai fatto caso in realtà. Nessuna si è mai avvicinata tanto a me.»spiegò con un'alzata di spalle.
«Beh, allora dobbiamo assolutamente rimediare!»esclamai alzandomi subito dopo essermi seduto.
«Che intendi dire?»mi chiese lui curioso ma con uno sguardo quasi spaventato.
«Hai 21 anni, sei bello e hai bisogno di una sana scopata. Direi proprio di dare una possibilità al tuo compagno di stanza, dato che l'altro giorno sembrava così insistente...»iniziai a dire sorridendogli malizioso.
«Non se ne parla nemmeno! E poi non so nemmeno se mi piacciano le ragazze o i ragazzi, non ho mai dato peso a questo genere di cose.»rispose sulla difensiva e io alzai gli occhi al cielo.
«Beh, dovrai scoprirlo prima o poi, no?»gli dissi prendendolo per le spalle e guardandolo negli occhi.
«Beh, si. Ma non oggi, ok? Possiamo parlare d'altro?»ribattè e io alzai le mani in mia difesa, cambiando poi argomento il momento dopo.
Jongho
28 settembre 2020
Aumentai il passo della mia corsa e mi diressi verso il mio amico. La sensazione di terra sotto gli scarpini da calcio e l'odore dell'erba tagliata del campo faceva parte di me da ormai anni. Fin da piccolo giocavo a calcio, io e mio padre avevamo questa passione in comune e ogni volta che ne avevamo l'occasione organizzavamo una piccola partita.
«Scommetto che questa sarà la prima volta che vieni battuto!»mi urlò Yunho davanti a me mentre correva. Correva in maniera storta, non so perchè.
Non risposi nemmeno, accelerai ancora e cercai di controllare il respiro, mantenendolo nel mio petto il più possibile in modo tare da riuscire a fare uno scatto finale, superare il mio amico e prendergli la palla dai piedi. Girai giocando con il pallone mentre lo passavo da un piede all'altro fino a quando, arrivato abbastanza vicino alla porta, lo tirai.
Ovviamente entrò in rete.
«Ma dai! Tu bari!»gridò Yunho dietro di me per poi piegarsi e prendersi le ginocchia con le mani e riprendere a respirare.
«È tutta bravura mio caro.»risposi facendogli l'occhiolino. Lui mi sorrise e io andai a prendere il pallone, per poi seguirlo verso gli spalti dove c'erano gli spogliatoi.
Fu in quel momento che mi resi conto che non eravamo soli in quel campetto.
«Che ci fai qui?»domandò Yunho al ragazzo seduto sulla panchina col telefono in mano.
«Vi stavo cercando, in realtà.»disse alzando gli occhi per guardare prima me e poi lui. Non avevo mai avuto l'occasione di parlargli e ora si stava presentando.
«Ho cambiato colore di capelli per un motivo: cambiare me stesso. Perciò sono qui per iniziare a cambiare qualcosa di questa mia vita.»si alzò e venne verso di me, tendendo il braccio.
«Sono Hongjoong.»disse e gli strinsi la mano.
«Io Jongho.»fece una risatina a quella risposta e spontaneamente sorrisi anche io.
«Si, so chi sei.»mi rispose soltanto. Tutto questo era accaduto sotto gli occhi confusi di Yunho.
«Cosa ti è successo? Che ne hai fatto del mio migliore amico?»esclamò poi lui infatti. Era strano da parte sua infatti, presentarsi a qualcuno. Mi avevano sempre detto quanto Hongjoong fosse chiuso e difficile da farsi amico ma mi stava stupendo.
«Nulla, solo che quest'anno voglio cambiare. Non posso essere il solito Hongjoong depresso e troppo preso dai libri per avere relazioni umane, no?»chiese ironicamente e io annuii convinto.
«Mi dispiace solo che ti siano serviti tutti questo anni a capirlo. Probabilmente avresti molti più amici di me al momento, e magari anche un ragazzo.»lo prese in giro Yunho scompigliandogli i capelli blu elettrici.
«O una ragazza.»dissi dandogli una leggera gomitata e guardandolo maliziosamente. Lui ridacchiò mentre si sistemava i capelli sulla fronte.
«Bene, vogliamo andare? Yeosang e San sono in camera tua»iniziò a dire indicando me«e non so cosa stiano facendo, ma potremmo divertirci stasera!»
«Mi piace questo Hongjoong. Anzi, quasi quasi mi tingo anche io i capelli. Per solidarietà!»scherzò Yunho ma io lo presi sul serio.
«Perchè no? Se lo fai tu lo faccio anche io!»dissi appoggiandolo e a quel punto con un solo sguardo ci capimmo.
«Va bene, domani vi accompagno dal parrucchiere che li ha fatti a me.»ci informò il più grande e poi ridacchiammo tra di noi. Non potevo crederci che finalmente ero riuscito a diventargli amico, era stato davvero un'impresa.
«Andiamo a cambiarci e torniamo. Non ci metteremo molto.»informai e gli altri due annuirono mentre sia io che Yunho andavamo verso gli spogliatoi.
«Non credevo sarebbe mai riuscito a fare amicizia con qualcuno. Qualcuno oltre me, San e Yeosang intendo. Non dopo quello che gli è successo almeno.»iniziò a dire il mio amico mentre entrambi eravamo sotto i doccini a sciacquarci il sudore di dosso.
«Cosa gli è successo?»chiesi curioso. Per averlo fatto chiudere così tanto deve essere sicuro qualcosa di brutto.
«Non vorrei dire qualcosa di troppo, Hongjoong è il tipo che si fa gli affari suoi e io non voglio dire le sue cose personali in giro, anche se sei tu. Deve essere lui a dirtelo.»mi spiegò calmo e io annuii capendo perfettamente.
«Dai ora muoviamoci ad andare, voglio saperne di più su di lui!»esclamai quando finimmo mentre ci dirigevamo verso l'uscita della stanza.
👇🏻Spazio autrice👇🏻
La foto del tweet di Jongho è vecchia ma non ho trovato altre foto con solo Hongjoong blu e Jongho nero perciò ho dovuto mettere questa🥺
Comunque oggi sono andata a scuola e mi hanno messo uno stress assurdo, domani fortuna non vado perchè è la festa del patrono.
Non so voi ma io già non ne posso piú.
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