07:40
Il Re e il Ludo non si amano. Anzi, si detestano.
Il Re odia il Ludo perché ha indagato su di lui, perché è un ficcanaso, ma soprattutto perché è l'unico che può mettere in discussione la sua autorità.
Il Ludo odia il Re perché è un corruttore, perché il suo passato è oscuro e perché usa il suo potere per fini che non hanno nulla a che fare con il benessere dei suoi amici e concittadini.
Il dato di fatto è che ora si guardano negli occhi e si sfidano davanti a tutta Cervitore, che è troppo preoccupata della situazione per rendersi conto che, oltre alla gestione dell'emergenza, si sta giocando un'altra partita, iniziata molto tempo prima.
- Terenzi, la comunicazione con la valle è un aspetto prioritario. Occorre trovare il modo per segnalare in modo chiaro l'emergenza, indipendentemente dal fatto che in città si accorgeranno a breve della situazione. Eviterei di creare allarmismi, ma nel contempo va chiarita con tutti la portata della problematica - esclama duro il commissario rivolto al Sindaco. La voce di Ludo è bassa e roca in modo da non farsi udire dal resto della popolazione.
Un ghigno si dipinge piano sul volto del Re, che sposta lo sguardo dal Ludo per rivolgersi ai concittadini. L'intento evidente è quello di sminuire la sua autorità.
- Amici, non facciamoci trascinare nel panico da voci incontrollate.
E' fin troppo facile leggere il disprezzo nelle parole del Re. La questione preoccupante è che, nella piccola folla, si può osservare qualcuno sorridere di riflesso.
- Cervitore è un paese forte e autonomo. Allo stato attuale non abbiamo bisogno di preoccuparci ulteriormente. Ho monitorato la situazione da casa mia, che come sapete è un osservatorio privilegiato sulla valle. Ci sono stati due incidenti in contemporanea. Incidenti, capito? Capita raramente, ma, ahimè, succede. Mi occuperò di contattare personalmente le...
L'attenzione del Re torna verso Ludo.
- ...forze dell'ordine. Quelle vere, intendo...
Qualcuno ridacchia nella folla: il Re è un buon attore, ma il suo pubblico troppo spesso è di bocca buona.
- ...e vi assicuro che entro il primo pomeriggio riusciremo a risolvere la situazione.
Ludo trattiene una bestemmia tra i denti. L'intento del Re è chiaro: sminuire l'autorità della legge, mantenere il controllo della situazione e ritardare il più possibile l'introduzione di ulteriori controlli all'interno del suo territorio. Il piano non è folle, tuttavia è rischioso e azzardato. Con tutta probabilità il Re conta sul quel gap temporale per predisporre una gestione alternativa che gli permetta di sostenere una misura di emergenza per salvaguardare i propri loschi interessi. Non tutto il male viene per nuocere, pensa il Ludo. Il comportamento del Sindaco non può che dimostrare che all'interno del territorio di Cervitore sia celato qualcosa che la polizia non deve scoprire.
- Terenzi, non dica sciocchezze! Il ponte è crollato e la nostra necessità primaria è quella di metterci in contatto con il resto del territorio e fare in modo che i soccorsi ci raggiungano - replica il commissario con forza e ad alta voce questa volta.
Qualcuno fa cenno di sì con la testa, ma Ludo non si crea facili illusioni. Il Re ha molti cortigiani pronti a prostrarsi di fronte a lui.
- Commissario, lei è sempre melodrammatico. Vede forse una situazione di emergenza in questo momento? Qualcuno tra voi sta male? - pronuncia verso la folla - C'è qualcuno che ha bisogno di aiuto immediato? - proclama ancora con enfasi.
La gente, ora, si guarda intorno. Non ci sono donne incinte, per quanto ne sappia Ludo, e nemmeno malati in condizioni tali da dover ricevere soccorso nell'immediato.
Il Re prosegue nel suo discorso alla plebe.
- E' crollato il ponte! Ok. Non è un problema insormontabile. Vedrete che con la calma e la collaborazione riusciremo a gestire questa piccola emergenza.
- Perché è crollato?
Tutti si voltano verso il fondo della piazza. Un uomo dalla pelle scura come la notte è appoggiato alla colonna che sorregge il porticato del municipio. Kharim vive a Cervitore da quattro anni e da quattro anni viene guardato storto dal resto della popolazione.
- Kharim, come faccio a saperlo? - risponde il Re stizzito.
- Lei ha parlato di due incidenti. Che tipo di incidenti sono stati? - continua il ragazzo di colore imperterrito. Campa dando una mano nelle fattorie della zona. Mai una lamentela, mai una protesta. Lavora fino a notte inoltrata, saluta e torna in un bugigattolo di trenta metri quadri per lavarsi e andare a dormire. Durante la festa vende artigianato tribale.
Il Re tentenna di fronte alla domanda diretta. Non se l'aspettava soprattutto da quell'outsider.
- Probabilmente uno scontro tra due camion sul ponte.
Ludo ringrazia Kharim con un sorriso e rincara la dose.
- Terenzi... Difficilmente di domenica mattina un camion scende da Cervitore verso la città. E io da casa mia non ho visto nessun camion partire. E voi? Vedo Giorgio e Enzo qui tra noi - esclama indicando due teste nella folla - A quanto ne so io sono gli unici due padroncini che hanno il camion posteggiato qui in paese.
Il popolo mormora commentando la diatriba in corso. Gli equilibri mutano e Ludovico capisce di aver preso il controllo della situazione.
- La cosa migliore da fare è che un gruppo di noi vada a controllare giù al ponte cosa è successo. Gli altri staranno qui. Terenzi, venga con noi con il suo amico. Kharim, Gianni, prendiamo il mio fuoristrada. Lore, tu rimani qui con Polpetta, io arrivo presto - decide Ludo per tutti.
Lorenzo è un po' preoccupato. La diatriba con il Sindaco non gli è piaciuta. Il Sindaco non gli piace. Afferra il guinzaglio e porta via Polpetta verso una sedia del piccolo bar della piazza senza dire nulla.
Il tono di Ludo non ammette repliche e il Re non è nelle condizioni di dettare alcun ordine. Se lo facesse sarebbe chiaro il suo voler celare la gravità della situazione.
Kharim si sposta lentamente dalla colonna, che tanto senza festa in paese questa mattina non saprebbe a chi vendere le sue mercanzie.
Gianni si sta già dirigendo verso l'auto: lui seguirebbe il Ludo fino all'inferno.
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Abbiamo un paese isolato, qualcuno che si muove nell'ombra e una serie di conflitti irrisolti.
Cervitore non dormirà sonni tranquilli, statene certi.
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