riunione
L'alua di Alaric non era cambiato, le solite scartoffie sulla scrivania, il mobile pieno di foto.
"Alulae terram ampiatet" recitai e apparvero spazie e mobili che prima non c'erano.
"Direttamente dalla Casa Bianca al Campidoglio: il tavolo presidenziale" e una tavolata enorme comparve.
"Scusami Axel, noi siamo in 28 e ci sono 40 posti, aspettiamo qualcuno?"mi chiese Alaric
"Si, sono appena arrivati" dissi aprendo la porta dello studio rivelando gli ospiti.
Ad Alaric e a Hope venne un colpo, c'era la famiglia Mikaelson al completo
Klaus ed Hayley furono i primi ad entrare
"Ciao, piccola lupetta" disse Klaus
"Papà... mamma..." disse Hope e li abbracciò.
Freya mi prese il polso "Grazie Axel, dico davvero, a proposito, non preoccuparti: il tuo segreto è al sicuro con me."
"Ho fatto una promess a Klaus ed Elijah cento anni fa, ho saldato il mio debito."
Elijah mi guardò;
"Come possiamo ripagarti" mi chiese Hayley
"Non voglio soldi o favori; voglio solo che non abbandoniate più Hope; ha già sofferto abbastanza" le intimai, prendendo la mano della mia ragazza.
"Hope tesoro, hai fatto conquiste"
"Si zio Kol, lui è Axel, il mio ragazzo"
Lui mi guardò, lo fissai e poi lui fece qualcosa che mai mi sarei aspettato: mi abbracciò.
"Se vogliamo cominciare?" si intromise Dorian.
Prendemmo tutti posto, lui accese il proiettore ed iniziò ad esporre il problema.
Sul muro comparvero quatro immagini, ognuna diversa dalle altre se non per una parte che completava le altre.
"Queste sono state scattate dalla Triad due mesi fa, pensavamo che fossero delle comuni iconografie, ma guardandole bene abbiamo notato questo..." e proiettò un altra foto, essa assomigliava ad una stella a quattro punte unite da un cerchio al centro.
Ad ogni punta della stella c'era inciso qualcosa: sulla prima una nota, sulla seconda un teschio, sulla terza un orologio e sulla quarta una fiamma; nel cerchio al centro era incisa una corona.
"Supponiamo che si tratti di un'antica leggenda, riguardante un angelo e quattro spettri..."
"L'apocalisse" conclusi io.
Tutti mi guardarono ed io continuai
"Quattro spettri come i Quattro cavalieri, un Angelo come l'Angelo Sovrano" loro continuavano a guardarmi allibiti tranne Freya che sapeva quello che intendeva.
Io mi alzai, raggiunsi il muro dove c'erano esposte le foto ed inizia a spiegarle
"La prima...
Hypnos, spettro del sonno, suona da milleni una melodia incantata con il suo flauto;
La seconda...
Thanatos, spettro della morte, colui che ha le chiavi del mondo dimenticato;
La terza...
Cronus, spettro del tempo, sa quanto tempo rimane nella vita di ciascuno;
La quarta...
" guardai fisso i Mikaelson "È Inadu, spettro del potere, assetata da milleni da ogni forma di magia.
Essi sono i servitori di un Quinto spirito, lo Spirito Supremo; l'Angelo Sovrano
"
Tutti rimasero sbalorditi.
Io continuai "Sono apparsi all'inizio della storia, preservando l'equilibrio di ogni cosa, ma da più di cinquanta milleni fa l'Angelo svomparve misteriosamente"
Poi tacqui e guardai fisso Freya, aspettandomi che parlasse, quando Finnik
Mi chiese "Come fai a sapere tutte queste cose?"
"Fratello..."
"No Freya, deve rispondere. Secondo me lui nasconde qualcosa"
"Certo e come sempre tu sei il santo che sa la verità, vero Finn?" si alzò Klaus.
Si misero a litigare, Freya e Keelin
provarono a calmarli, ma senza successo.
"Basta" gridai io e subito Finn e Klaus si immobilizzarono sulle sedie.
"I tuoi occhi, Axel..." mi disse Alaric
"Sono cambiati, adesso sono di puro smeraldo"
Mi ripresi ed essi tornarono normali.
Presi un respiro e poi guardai Finn
"Vuoi sapere come faccio a sapere queste cose, bene... Io c'ero quando apparvero la prima volta, alla fine della prima era glaciale. Hanno commesso i peggiori genocidi sotto i Suoi ordini. Intere speci animali, uname e vegetali soccombero solo al suo ordine..."
Tutti rimasero senza fiato, anche Freya.
Finii il discorso, ormai era tutto inutile
"E sai perché c'ero? Lo sai? Perchè fui io stesso a dare l'ordine di distruggere le impurità che erano presenti in quell'epoca; tutta la violenza, gli inganni, l'odio; appestavano l'aria...
Se c'è qualcuno da incolpare per quello vhe è successo ormai miliardi di anni fa, sono io...
Perchè io sono Lui... Io sono il Quinto Spirito, l'Angelo Sovrano"
Tutti mi guardarono. Freya era pallida in viso; Finn mi fissó e poi guardò Freya
"Tu lo sapevi sorella? Sapevi con che specie di Mostro stavamo parlando"
"Si, lo sapeva, l'ha saputo quando vi ha riportati in vita; Tu, Klaus Hayley ed Elijah; ha visto il mio corpo trasfigurarsi di fronte ai suoi occhi. Le ho chiesto di mantenere il segreto. Ora è tempo che si sappia. Perché arriveranno, uno ad uno; giungeranno e seminereranno terrore e distruzione.
Mi sono macchiato le mani di troppe vite"
"E te ne penti adesso?" mi chiese Finn
"Sì, perchè adesso ho qualcosa da perdere" e guardai fisso Hope che però non ricambiò il suo sguardo.
Lasciai l'aula e mi rifugiai nel bosco dove Hope mi trovò.
"Come hai fatto a trovarmi?" le chiesi
"Dimentiche che questo posto lo abbiamo trovato insieme. Ora dimmi, perché non me l'hai mai detto?"
"Avevo paura, paura di perderti. Avresti ancora amato un essere come me che ha massacrato decine di migliaia di esseri viventi? Avresti amate il ragazzo che fece nascere lo spettro che ha diviso la tua famiglia?"
"Non mi interessa cosa hai fatto, anche se già lo sapevo, negli ultimi due anni avevi incubi costanti, così guardai i tuoi ricordi per capire cosa ti tormentava"
"E mi hai amato?"
"Ti ho amato, ti amo adesso e sempre ti amerò" mi disse lei prima di baciarmi.
"Ora torniamo di la, Alaric e gli altri ti vogliono parlare"
"Quanto tempo abbiamo?"
"Se le incisioni sono comparse due mesi fa, abbiamo due mesi prima che Hypnos arrivi e poi gli altri giungeranno con sempre meno tempo. I Quattro avranno uno svantaggio, ma anche un vantaggio. Lo svantaggio che hanno è che sappiamo che stanno arrivando; il vantaggio è che avranno dalla loro parte chiunque odi il sovrannaturale: non solo Monroe e gli altri cacciatori; anche la Triad stessa ed il Consiglio."
"Bene, abbiamo due mesi per mettere da parte tutte le nostre divergenze e i rancori personali per prepararci alla guerra" disse Elijah.
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