20. Chakra
Probabilmente avrai già sentito parlare almeno una volta nella tua vita dei chakra.
I 7 chakra sono infatti dei punti cardine nella filosofia dello yoga dal momento che sono dei centri energetici molto importanti presenti nel nostro corpo. E dato che in magia si lavora molto spesso con la propria energia è importante sapere come tenerli in equilibrio.
In questo capitolo vedremo nei dettagli cosa sono i chakra, come funzionano e come risvegliarli con la pratica dello yoga e della meditazione, in modo da ottenere numerosi benefici psicofisici.
Chakra è una parola sanscrita che significa ruota, disco o cerchio. I chakra sono i nostri punti vitali e rappresentano i centri energetici del nostro corpo che hanno il compito di assorbire la nostra energia vitale (prana) e distribuirla all’esterno.
Nel nostro corpo vengono contati ben 74 chakra ma di questi solo 7 sono i chakra base o principali. Ognuno di questi 7 chakra si trova in un preciso punto del nostro corpo e sono distribuiti tra la testa e la base della spina dorsale.
Anche se abbiamo dato loro una collocazione spaziale, i chakra non sono parte del nostro corpo fisico bensì del nostro corpo sottile, ossia la nostra parte emozionale.
Ed è proprio in quest’ultimo punto che possiamo trovare il kundalinî, un’energia che si trova in tutti noi e che è aggrovigliata su sé stessa come un serpente. Nello Hatha Yoga, i chakra rappresentano le tappe che il kundalini attraversa durante il suo percorso di ascesa.
I chakra vengono rappresentati anche con con dei fiori di loto visti dall’alto. Proprio per questo possono prendere anche il nome di Padma, che significa appunto “loto”.
Ogni loto che rappresenta un chakra ha anche un numero diverso di petali e un diverso colore e contiene diversi elementi, come un mantra, una lettera dell’alfabeto sanscrito sui petali o un simbolo con un particolare significato.
A ogni chakra sono inoltre associati degli elementi particolari, come colori, suoni, pietre e così via. Non voglio però anticiparti niente: te ne parlerò in modo più specifico nel corso di questo articolo.
Dopo questa premessa, probabilmente ti starai chiedendo: “Ma perché i chakra sono così importanti per noi?”
È molto semplice.
I chakra sono dei punti fondamentali nel nostro corpo poiché sono dei forti centri energici che collegano tra loro il corpo e il psiche.
Quando i chakra sono aperti, l’energia può fluire liberamente, con effetti positivi sia per la mente che per il corpo. Ma quando i chakra sono chiusi, l’energia non può più scorrere, formando un blocco che causa ripercussioni negative sia a livello fisico che a livello emotivo.
Per questo motivo è molto importante che i chakra rimangano sempre aperti e tra poco ti spiegherò anche come fare perché questo avvenga.
Nella storia dello yoga, il testo più antico in cui si parla dei 7 chakra che conosciamo oggi è il Kubjikāmata Tantra, un importante documento della cultura induista. Esistono però dei testi ancora più antichi in cui si fa riferimento ai chakra, ossia i Veda, testi sacri delle scritture indiane.
Già all’epoca si era compreso che nel corpo si trovano dei punti energetici che potevano venire aperti e sviluppati mediante la pratica dello yoga e la meditazione.
La tradizione dei chakra si è quindi tramandata di generazione in generazione, attraverso i testi scritti e gli insegnamenti dei maestri ai propri discepoli, fino a diventare così fondamentali nella filosofia dello yoga da giungere sino a noi.
I chakra sono 7 centri energetici situati nel nostro corpo posizionati tra la testa e la parte più bassa della spina dorsale e sono:
Muladhara – Chakra della terra o della radice
Svadhisthana – Chakra dell’acqua o sacrale
Manipura – Chakra del fuoco o del plesso solare
Anahata – Chakra del cuore
Visuddha – Chakra purificatore o della gola
Ajna – Chakra della luce o del terzo occhio
Sahasrara – Chakra della corona
Questi centri energetici hanno il compito di ricevere l’energia e di ridistribuirla attraverso le nadi, delle sorte di canali collegati alla spina dorsale che hanno il compito di trasportare l’energia nel resto del corpo.
Il nostro obiettivo sarà quindi sempre quello di mantenere la giusta apertura dei propri chakra, in modo equilibrato, così che l’energia possa scorrere fluida senza che si abbiano blocchi energetici (chakra chiusi) o un sovraccarico di energia (chakra troppo aperti).
Entrambe queste situazioni possono portare infatti a malessere sia mentale che fisico.
Dal momento che i chakra sono collegati ai gangli nervosi e alle ghiandole endocrine, la chiusura dei chakra e il conseguente blocco energetico che ne deriva può causare uno stato di crisi interiore e di malessere psicofisico oltre all’insorgere di patologie agli organi collegati a quelle ghiandole.
Quando un chakra viene risvegliato e viene quindi aperto, si raggiunge una maggiore coscienza di noi stessi e uno sviluppo di precisi benefici psicofisici.
I chakra non sono inoltre slegati tra loro ma hanno un forte influsso l’uno sull’altro, soprattutto per quanto riguarda i chakra vicini tra loro. Questo significa che l’apertura o la chiusura di un chakra può influenzare in modo positivo o negativo anche i chakra adiacenti.
Ogni chakra, come abbiamo già accennato, ha anche un preciso colore e una pietra che lo rappresenta. Nel corso dell’articolo troverai anche una scheda tecnica dove potrai trovare anche i colori e le pietre di ciascun chakra.
Le pietre e i cristalli hanno degli influssi benefici e utilizzate in combinazione con i chakra aumentano anche il loro effetto. Se cerchi un set di pietre chakra da utilizzare durante la tua meditazione, puoi trovarlo qua.
Cosa significa aprire i chakra
Adesso che abbiamo capito cosa sono i chakra e come funzionano e dopo aver osservato quanto sia importante il loro equilibrio, arriviamo a una domanda cruciale:
“Come scoprire se i nostri ckakra sono bloccati? E come si fa per aprirli?”
Più avanti, quando descriveremo i singoli chakra uno per uno, ti farò anche degli esempi per capire se uno o più dei tuoi chakra sono disequilibrati.
Quando un chakra è troppo chiuso o troppo aperto, infatti, si verificano alcuni scompensi fisici, emotivi e mentali che una precisa pratica o meditazione potrà aiutarti a risolvere.
Riallineando i chakra si otterrà quindi un equilibrio anche nel proprio organismo, così che la mente e il corpo possano vivere all’unisono, con tutti i benefici e gli effetti positivi che ne derivano.
Adesso che sappiamo cosa sono i chakra e come funzionano, vediamo ogni singolo chakra più da vicino!
#1 – Muladhara: il chakra della radice
Primo Chakra - MuladharaLa parola Muladhara viene dal sanscrito e significa letteralmente “sostegno della base”.
Questo chakra si trova alla base della spina dorsale, nel perineo. È il chakra che è collegato alle gambe ed è quindi simbolo della terra e a tutto ciò che è solido e stabile. Per questo motivo è anche il chakra di tutte le parti più dure del corpo, come le unghie, le ossa e i denti.
Il chakra della radice o primo chakra simboleggia la stabilità, la fiducia in noi stessi e la sicurezza ed è collegato alla nostra sopravvivenza. Quando è equilibrato ci sentiamo sicuri, felici e capaci di vivere il momento presente, pieni di entusiasmo e pronti per progettare il nostro futuro.
È infatti fondamentale avere delle radici solide su cui poggiare tutta la nostra vita, proprio come sono fondamentali le radici per la sopravvivenza di un albero o le fondamenta per costruire una casa solida.
Quando il primo chakra è bloccato possiamo sentirci infatti smarriti, apatici, sfiduciati e privi di sicurezza in noi stessi. Non ci sentiremo mai soddisfatti in luogo e tenderemo a cambiare spesso casa o Patria.
Anche il nostro fisico ne risente dal blocco di questo chakra: ci sentiremo stanchi e spossati, avremo problemi ai denti, ai reni e alle nostre giunture.
Quando invece è troppo aperto si scatenano sentimenti opposti, come un forte attaccamento ai beni materiali e al passato, senza riuscire a vivere il momento presente.
Ci opponiamo al cambiamento e sviluppiamo una totale mancanza di paura o una paura eccessiva, che può portarci a infilarci in situazioni molto rischiose o all’incapacità di godere della bellezza della vita.
Come equilibrare il primo chakra
Per equilibrare i chakra non devi mai far finta di essere ciò che non sei. Non devi ad esempio fingere di essere felice per allinearlo ma al contrario, se riuscirai a riequilibrarlo comincerai a sentirti felice.
Ci sono diversi esercizi, posizioni e visualizzazioni che puoi fare per sbloccare il primo chakra.
La prima cosa che ti consiglio di fare è di trovare un posto tranquillo dove puoi essere direttamente a contatto con la terra, come un boschetto o un giardino. Anche il giardino di casa va bene!
Pratica delle posizioni che favoriscano il tuo contatto con la terra, come la Vrksasana, la posizione dell’albero, o la Tadasana, la posizione della montagna.
Fai anche degli esercizi di visualizzazione. Siediti a terra, con le gambe incrociate e la schiena ben eretta. Visualizza adesso delle radici che partono dal tuo corpo per entrare in profondità nel terreno.
Via via che le radici affondano, porteranno con sé tutte le energie negative che hai accumulato. Quando ti senti pronto, richiama le radici verso di te, che risaliranno insieme all’energia positiva della terra.
Per aiutarti e mantenere la concentrazione, puoi anche ascoltare il mantra LAM, il mantra corrispondente al primo chakra (basta scrivere "mantra Lam" su you tube)
Scheda riassuntiva
Posizione: perineo, coccige
Funzione: sopravvivenza
Colore: rosso
Elemento: terra
Senso: olfatto
Pietra: diaspro rosso (e tutte le pietre rosse e marroni, come l’onice nero e la corniola)
Mantra: Lam
Loto: 4 petali con all’interno la terra
Nota: do
Animale: elefante, bue
#2 – Svadhisthana: il chakra splenico
Secondo Chakra - SvadhisthanaProseguendo il viaggio di ascesa del kundalini, il secondo chakra che troviamo è il chakra splenico o chakra dell’acqua. A differenza del primo, che indica stabilità, questo chakra è associato ai liquidi quindi al lasciar scorrere, al fluire, alla capacità di cambiamento.
Il secondo chakra è il fulcro che collega l’anima con il corpo. Si trova nella parte bassa dell’addome, subito sotto l’ombelico, ed è il chakra delle emozioni, della spontaneità, della creatività, del piacere e della sessualità.
Quando il chakra dell’acqua è bloccato, sono le emozioni a risentirne di più.
Abbiamo infatti forti sbalzi di umore, siamo pieni di rabbia, senso di colpa e vergogna e siamo soggetti ad attacchi di panico. La ricerca del sesso si trasforma in un mero stimolo fisico ma senza coinvolgere le emozioni. Questo porta inevitabilmente a storie insoddisfacenti con i propri partner.
A livello fisico possono verificarsi problemi e patologie nella zona bassa del ventre, come calcoli renali e disfunzioni dell’apparato riproduttivo e del ciclo mestruale, oltre a ciò che riguarda lo scorrere di fluidi, come l’apparato circolatorio o la vescica.
Se il secondo chakra è troppo aperto, si verifica una ricerca di piacere e di appagamento immediato ma effimero, sviluppando dipendenze affettive o relative a cibo, alcol, droghe o sesso.
Come riequilibrare il secondo chakra
Per riequilibrare il secondo chakra dovrai lavorare sulle tue emozioni e sulla tua creatività.
La pratica dello yoga a tutto tondo ti aiuterà a conoscere e gestire le tue emozioni. Anche la respirazione è importantissima per riequilibrare il chakra splenico. Proprio come un fluido, infatti, dovrai riuscire a lasciar scorrere l’aria che inspiri in tutto il tuo corpo.
Il mantra del secondo chakra corrisponde alla lettera sanscrita Vam.
Ascoltare questo mantra durante la pratica e la meditazione, ti aiuterà a riequilibrare il secondo chakra.
Scheda riassuntiva
Posizione: parte bassa dell’addome
Funzione: desiderio e procreazione
Colore: arancione
Elemento: acqua
Senso: gusto
Pietre: ambra
Mantra: Vam
Loto: 6 petali con all’interno una mezzaluna
Nota: re
Animale: coccodrillo, rettili, pesci
#3 – Manipura: il chakra solare
Terzo ChakraIl terzo chakra, ossia il chakra solare o chakra del fuoco, si trova nel plesso solare, la parte dell’addome che si trova tra il diaframma e l’ombelico.
Se il primo chakra è collegato alla stabilità e il secondo al fluire, il terzo chakra è quello dell’unione di questi due elementi, ossia la luce, l’energia, il calore e quando è ben equilibrato ci sentiamo energici, sicuri di noi stessi, forti e padroni di noi stessi.
Non abbiamo paura dei giudizi altrui e sappiamo essere sempre all’altezza della situazione e non abbiamo difficoltà nel gestire noi stessi e le nostre emozioni.
È collegato all’apparato digerente e alla digestione, che “divora” il cibo proprio come il fuoco divora ciò che trova sul suo cammino.
Quando il terzo chakra è disequilibrato possiamo notare molti sintomi negativi, sia a livello fisico sia a livello mentale, soprattutto legati alla nostra sicurezza e al nostro apparato digerente.
Quando è troppo chiuso, infatti, notiamo l’insorgere di insicurezza, scarsa autostima, introversione e un forte senso di inadeguatezza in tutte le situazioni. A livello fisico invece insorgono problemi come disturbi del fegato, nausea, ulcera, gastrite, difficoltà di digestione e celiachia.
I problemi possono apparire anche quando questo chakra è troppo aperto, facendo apparire una persona molto arrogante, aggressiva, fin troppo sicura di sé, alla costante ricerca di potere e che sente sempre il bisogno di auto-celebrarsi per nascondere le proprie sconfitte e le proprie insicurezze.
Come riequilibrare il terzo chakra
Per riequilibrare il Manipura chakra puoi praticare tutte le posizioni che coinvolgono l’addome, come ad esempio la Navasana, la posizione della barca, o la Parivrtta Trikonasana, la posizione del triangolo ruotato.
Anche la meditazione può aiutarti. Puoi scegliere di fare meditazione utilizzando il mantra Ram oppure optare per una meditazione guidata.
Scheda riassuntiva
Posizione: plesso solare
Funzione: potere, forza, autostima
Colore: giallo
Elemento: fuoco
Senso: vista
Pietre: quarzo citrino e tutte le pietre gialle
Mantra: Ram
Loto: 10 petali con all’interno un ariete
Nota: mi
Animale: ariete
#4 – Anahata: il chakra del cuore
Quarto ChakraIl chakra del cuore è il chakra più centrale. Unisce i chakra superiori, più spirituali e che rappresentano elementi che stanno al suolo, a quelli inferiori, più materiali e aurei.
L’Anahata rappresenta inoltre l’aria, che unisce la terra con il cielo. Il quarto chakra è quindi un vero anello di congiunzione tra il sopra e il sotto, tra il terreno e lo spirituale, e questo è dimostrato anche dai due triangoli al suo interno, uno con la punta verso l’alto, a indicare il cielo, e uno con la punta verso il basso, a indicare la terra.
Il quarto chakra è in stretta correlazione con i polmoni e con la respirazione.
Quando è aperto siamo capaci di amare incondizionatamente, mostrandoci generosi con gli altri, premurosi e di cuore. Ma non siamo totalmente dipendenti dagli altri e riusciamo ad amare anche noi stessi e la nostra vita.
A livello fisico, l’aria riesce a entrare fluidamente nei nostri polmoni, carica di ossigeno, che viene trasportato nel resto del corpo da un funzionale sistema circolatorio.
Se il quarto chakra si chiude, i problemi che ne derivano sono legati alla sfera affettiva. Siamo incapaci di amare prima di tutto noi stessi e di conseguenza anche chi ci circonda. Diventiamo freddi e apatici, sempre diffidenti e circospetti perché si tende a non fidarsi di nessuno.
Se si apre troppo, invece, la nostra attenzione si concentrerà esclusivamente sugli altri per distogliere l’attenzione da noi stessi. Ma non sarà un amore disinteressato: cercheremo bensì a trarre il maggior numero di benefici da una relazione, senza l’intenzione di dare qualcosa in cambio.
Vediamo allora come riequilibrarlo.
Come riequilibrare il quarto chakra
Le Asana che aiutano a riaprire il quarto chakra sono tutte quelle dove il torace è protagonista, come ad esempio la Anahatasana o la Dhanurasana, e tutte le tecniche di respirazione, come il Pranayama.
Puoi inoltre concentrarti ascoltando il mantra Yam mentre fai pratica oppure mentre fai meditazione.
Scheda riassuntiva
Posizione: nel centro del petto
Funzione: amore
Colore: verde
Elemento: aria
Senso: tatto
Pietre: Tormalina e tutte le pietre verdi
Mantra: Yam
Loto: 12 petali con al centro due triangoli invertiti che formano una stella a 6 punte
Nota: fa
Animale: antilope
#5 – Vishuddha: il chakra della gola
Quinto ChakraCome indica il nome, il Vishuddha chakra si trova proprio alla base della gola ed è collegato alla comunicazione, sia con gli altri che con noi stessi, e alle emozioni che ne derivano.
Il colore di questo chakra è l’azzurro e simboleggia la trasparenza. Quando questo chakra è aperto, infatti, riesci a esprimerti in modo chiaro e limpido, con tatto, senza offendere. La tua voce è calma e rilassata, sai ascoltare gli altri e riesci sempre ad esprimere quello che pensi e a lasciarti andare.
L’apertura del quinto chakra porta anche una grande creatività, che è un mezzo molto potente per esprimere sé stessi. I nostri rapporti sociali sono piacevoli e distesi, ci interessiamo intensamente agli altri con comprensione e senza giudicare.
Anche la nostra capacità di concentrazione è molto alta. Dal momento che siamo molto predisposti all’ascolto, anche l’apprendimento diventa veloce ed efficace
Al contrario, la chiusura di questo chakra porta a non riuscire né a esprimersi bene né ad ascoltare gli altri. Siamo incapaci di dire di no, ci sentiamo estremamente timidi e impacciati e non riusciamo più a esprimere la nostra creatività, né attraverso le parole, né attraverso le discipline artistiche.
Tutto questo porta a una situazione di profondo disagio che a lungo andare potrà farci chiudere talmente tanto in noi stessi da non desiderare o addirittura aver paura di stare insieme ad altre persone. Inutile dire che i nostri rapporti sociali si disgregheranno inevitabilmente.
Anche a livello fisico possiamo incorrere in problemi, primi tra tutti alla tiroide, ma anche alla respirazione e agli organi collegati. Appariranno malesseri come asma, bronchite, afte alla bocca, disturbi del linguaggio ma anche otiti e dolori alle orecchie.
Quando il chakra è troppo aperto e lavora troppo, diventiamo logorroici, senza ascoltare mai quello che ci dicono gli altri. Ciò che diciamo però non è quello che pensiamo realmente ma le nostre conversazioni saranno basate su bugie e manipolazioni.
Ci sentiamo inoltre troppo sicuri di noi stessi e non accettiamo le critiche, nemmeno quando vengono dalle persone che amiamo.
Come riequilibrare il quinto chakra
Quando il quinto chakra è disequilibrato, quello che dobbiamo riuscire a fare è tirare fuori la nostra creatività e imparare ad apprezzare il silenzio e l’ascolto.
Non importa se hai un blocco creativo. Cerca di combatterlo dipingendo, scrivendo, ballando oppure cantando, anche se il risultato non sarà dei migliori! L’importante è riuscire lasciarsi andare alle proprie emozioni.
Puoi praticare anche delle Asana che vanno a influire sul collo e sulle spalle, come ad esempio la Matsyasana, chiamata anche la posizione del pesce.
Ti consiglio inoltre di fare meditazione, concentrandoti profondamente sul tuo respiro, magari ascoltando il mantra del Vishuddha, l’HAM.
Scheda riassuntiva
Posizione: base della gola
Funzione: comunicazione
Colore: azzurro
Elemento: etere
Senso: udito
Pietre: lapislazzuli, acquamarine e pietre azzurre
Mantra: ham
Loto: 16 petali con al centro un triangolo con la punta rivolta verso il basso
Nota: sol
Animale: elefante bianco
#6 – Ajna: il chakra del terzo occhio
Sesto ChakraProseguiamo verso l’alto nel percorso del kundalini, fino ad arrivare al penultimo chakra: il chakra del terzo occhio.
Il chakra del terzo occhio si trova nella testa, tra le sopracciglia, ed è il simbolo dell’intuizione e della vista al di là delle apparenze e al di là anche della stessa realtà.
È collegato inevitabilmente agli occhi ma anche alla fronte, alle tempie, al cervello e al midollo spinale. In questo chakra si collegano tutti gli opposti e tutte le dualità, come il maschile e il femminile, la ragione e l’intuizione, la forma e la sostanza, il corpo e la mente, il buono e il cattivo.
E il terzo occhio vede quello che esiste oltre a questi concetti, dissolvendo le dualità per arrivare a scorgere la vera realtà.
Se il flusso di energia che attraversa questo quinto chakra non viene bloccato, entriamo in sintonia con il nostro Io superiore. Diveniamo intuitivi, consapevoli, concentrati e altamente percettivi. Siamo in grado di visualizzare i pensieri e le immagini, l’empatia si amplifica e possiamo riuscire capire cosa pensano le altre persone.
Vediamo il mondo per quello che è, nella sua energia e nella sua spiritualità, con saggezza e senza pregiudizi. Riusciamo a comprendere l’essenza di ciò che ci circonda, scorgendo oltre a quello che guardiamo fisicamente con gli occhi.
Quando l’Ajna è bloccato, diventiamo egoisti, cinici, materialisti, freddi e calcolatori. Ci fidiamo solo di quello che vediamo con gli occhi e non riusciamo a percepire più quello che esiste oltre.
Non riusciamo più a sognare né a progettare il nostro futuro, diventiamo insensibili e distaccati, senza capacità di rimanere concentrati a lungo su qualcosa.
A livello fisico sarà la testa ad essere colpita: mal di testa, emicrania, stanchezza, insonnia, nevrosi, dolori agli occhi e perfino cecità. Ma il sesto chakra può anche essere troppo aperto e in questo caso oltre ai dolori fisici diventiamo maniacali, auto-celebrativi e tendiamo a incolpare gli altri anche delle nostre colpe.
È importante quindi che anche il sesto chakra sia sempre equilibrato per mantenere la serenità interiore e un rapporto stabile con gli altri.
Come riequilibrare il sesto chakra
Per riequilibrare il chakra del terzo occhio, la meditazione è molto importante. Attraverso la meditazione possiamo infatti metterci in comunicazione con noi stessi e con l’energia che è intorno a noi. Anche la pratica dello yoga ti avvicina senza dubbio a questo obiettivo.
È importante anche praticare il pranayama per imparare a ottenere dei benefici dalla nostra respirazione. Per aprire il sesto chakra possiamo farlo ascoltando il mantra del sesto chakra, l’om.
Oltre allo yoga e alla meditazione, per riequilibrare il sesto chakra puoi svolgere delle attività che stimolino la creatività oppure immergerti nella natura, facendo attenzione ai piccoli dettagli della vita e contemplando le bellezze che ci sono intorno a noi ogni giorno, come un tramonto o un cielo stellato.
Dettagli che rendono la nostra esistenza così bella, profonda e degna di essere vissuta.
Scheda riassuntiva
Posizione: testa
Funzione: intuizione
Colore: indaco
Elemento: luce
Senso: vista, sesto senso
Pietre: ametista
Mantra: om
Loto: 2 petali con al centro un triangolo con la punta verso il basso
Nota: la
Animale: –
# 7 – Sahasrara: il chakra della corona
Settimo Chakra - SahasraraArriviamo infine al settimo chakra, il più alto, l’ultimo che raggiunge il kundalini in questa sua ascesa: il chakra della corona.
A proposito di questo chakra, Osho Rajneesh diceva:
Nell’istante in cui la tua energia si sprigiona dal sahasrara […] non sei più un uomo. A quel punto non appartieni a questa Terra; sei diventato divino.
Il Sahasrara è il chakra della liberazione, della conoscenza e della beatitudine. Non si trova nel corpo fisico, bensì al di sopra, sopra la testa. È legato all’energia dell’universo, alla connessione con il Divino, all’Illuminazione. Chi raggiunge questo stadio avrà compreso i misteri della vita, compresi la nascita e la morte.
Questo chakra è rappresentato da un loto con mille petali, un numero simbolico che indica l’infinito. La sua energia dissolverà il tuo Io nel Tutto e ci trasformerà a sua volta in pensiero.
L’apertura del settimo chakra saprà donarti saggezza, benessere, tranquillità e felicità. Sarai paziente, comprensivo e compassionevole.
Cosa avviene però se il flusso di energia del settimo chakra è bloccato? Quando il flusso è bloccato, non riusciremo a coltivare la nostra spiritualità. Ci sentiremo quindi apatici, sconfortati, senza voglia di vivere, depressi.
Se invece sarà troppo aperto saremo allora attaccati alle cose poco importanti, ai beni materiali e al potere, sopraffatti dall’ignoranza e dall’insoddisfazione e ci sentiremo sempre ansiosi, arroganti, impazienti.
Anche sul piano fisico ne risentiremo e accuseremo spossatezza, confusione mentale, depressione, apatia fino a sfociare nella psicosi e nella schizofrenia.
Come riequilibrare il settimo chakra
Le posizioni che ci aiutano a riequilibrare il settimo chakra sono quelle che stimolano la sommità della testa, come ad esempio la Sirsasana o la Sasangasana, ma anche la Padmasana, detta anche posizione del loto, che ti aiuterà a trovare la concentrazione per la meditazione, magari ascoltando il mantra Ah.
Scheda riassuntiva
Posizione: sopra la testa
Funzione: conoscenza
Colore: bianco, viola intenso
Elemento: pensiero
Senso: –
Pietre: quarzo ialino, ametista
Mantra: ah
Loto: mille petali simbolici che indicano l’infinito con una luce al centro
Nota: si
Animale: –
Conclusioni
Siamo giunti al termine di questo lungo e affascinante viaggio alla scoperta dei 7 chakra.
Insieme abbiamo visto cosa sono i chakra, come funzionano e perché è così importante che siano sempre aperti e allineati.
Mantenere l’equilibrio dei 7 chakra ti aiuterà infatti a vivere una vita piena e serena, ottenendo un perfetto rapporto sia con te stesso che con le persone che ti circondano, sviluppando conoscenza, bellezza e serenità, fino a raggiungere una profonda pace e sintonia con l’energia dell’universo.
Ci sono tantissime app per lo yoga o video su you tube, non saprei consigliarvi e una precisa. Potrei anche fare un capitolo sullo yoga (filosofia) se qualcuno fosse interessato me lo dicesse perché solo per i chakra sono 4000 parole, per lo yoga uscirebbe un capitolo molto più lungo.
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